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Autore: RemBlack    03/04/2012    9 recensioni
Amore.
Cosa c’è di più magico dell’amore?
Nulla, vero?
Chi meglio di un mago può saperlo?
L’amore è in grado di sollevarci a mille metri da terra senza usare nessun Wingardium Leviosa e ci fa sentire fortunati e felici senza bere alcuna Felix Felicis.
Ma l’amore provoca anche sofferenze ben peggiori di una Cruciatus.

Il titolo non è mio ma di quel gran genio di De André!
La storia si è classificata prima al "Pizza Contest - perché chi non l'adora?" di S_Lily_S
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James Potter, Sirius Black | Coppie: Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Epoiaduntrattol'amorescoppiòdappertutto

 

E poi, a un tratto, l'amore scoppiò dappertutto.

 

Amore.
Cosa c’è di più magico dell’amore?
Nulla, vero?
Chi meglio di un mago può saperlo?
L’amore è in grado di sollevarci a mille metri da terra senza usare nessun Wingardium Leviosa
e ci fa sentire fortunati e felici senza bere alcuna Felix Felicis.
Ma l’amore provoca anche sofferenze ben peggiori di una Cruciatus.
Perché allora gli uomini continuano a ricercarlo, mi chiederete.
Semplice.
Per la stessa ragione per cui i bambini corrono dietro ad un pallone, infischiandosene delle cadute.
Perché non è la paura del dolore ad impedirci di volere essere felici.
E così come ogni bambino continuerà sempre a correre dietro ad un pallone,
allo stesso modo tutti noi continueremo sempre a correre dietro ai nostri sogni d’amore.
E cadremo, eccome se cadremo.
E farà male.
Ma ogni volta ci rialzeremo, controlleremo le nostre ginocchia e continueremo a correre.
Perché è così che siamo.

Ricordate, non sapremo mai quando qualcuno ci chiederà di andare a giocare a pallone.

Un Malandrino di nostra conoscenza comincerà a correre oggi e lui ancora non lo sa.

***

In un afoso pomeriggio di tanti anni fa, Sirius e James si trovavano nella Sala Comune di Grifondoro, alle prese con una ricerca di ben trenta fogli di pergamena sugli usi e gli effetti collaterali dell’incantesimo “Engorgio”. 
-Aggiungiamo questo agli usi: “poter far rotolare come una pluffa gigante quel Serpeverde senza cervello di Nott”...- esclamò d’un tratto James.
-Bella forza! - ribatté Sirius. – È così ciccione che non dovrà far tanto l’incantes...oh, guarda! Una farfalla! Come sarà finita qui? -
Il giovane Black indicò una tenda vermiglia su cui si era appena posata una graziosa farfalla con le ali di un curioso color ambra. - Il compito potrà pure aspettare di fronte ad un simile avvenimento, no?- aggiunse poi, gettando via la pergamena e la piuma che aveva in mano.
E così, i due cominciarono ad osservare la farfalla, ammirandone le più piccole sfumature.
Ad un tratto Sirius disse: -Ma tu guarda...sembra proprio...Marlene... -
James scoppiò in una fragorosa risata.
- Come? Marlene? Marlene McKinnon? Ne parli un po’ troppo spesso ultimamente, tu! -
Sirius aveva uno sguardo pieno d’imbarazzo, come se avesse appena rivelato un segreto indicibile e assolutamente, indiscutibilmente privato.
- Ehm...coincidenze! Per Merlino, i capelli sono come i suoi! - farfugliò qualcosa per dissimulare il discorso il più in fretta possibile ma James, ovviamente, non era tipo da farsi turlupinare e così cominciò a torchiarlo.
-E va bene! Va bene! - disse Sirius - Avrai tutta la verità e nient’altro che la verità, contento? -
- Sì, vostro onore! – rispose ironico James.
- È che...è che mi piace! Ecco. L’ho detto -.
- E io che pensavo chissà cosa! Andiamo! Conoscendoti prima di domani sarà già tua... -
- Non...non è esattamente così!- rispose Sirius, arrossendo. – Ho provato di tutto con lei, James. Di tutto. -
- Per Merlino! Ma tutto-tutto? Anche la serenata “Potter-Black”?-
-Mi ha tirato l’acqua dei fiori che tiene sul comodino -.
-Poteva affatturarti, però! -
- Già fatto. Quando le ho fatto constatare la bellezza delle sue forme. Mi ha trasformato in un cesto pieno di biancheria. Biancheria usata. Da giocatori di Quidditch. -
-  Ecco perché puzzavi in quel modo ieri...però, fantasiosa la ragazza! -
- Fin troppo...aiutami, James! – si lamentò Sirius affondando la testa su un cuscino.
- Scusa, ma hai provato col buon vecchio metodo: fiori, cioccolatini, promesse e complimenti a gogò?-
- Non...non essere sciocco, certo che... -
- Complimenti come si deve, intendo!-
- Per chi mi hai preso, per un ragazzino scemo?- rispose Sirius, mordendosi un labbro
- Anche se forse... -
- Forse? – lo incalzò James.
- Forse...negli ultimi anni non mi era mai capitato di dovermi ritrovare a faticare così  tanto per conquistare una ragazza. Potrei essere arrugginito, ecco...-
James fece un grande sorriso. Avrebbe aiutato il suo amico. Ad ogni costo.
- Dai su, coraggio! Vieni qui! -
- Cosa? -
- Vieni qui, ti dico! Parlami come se fossi Marlene. E dopo questa sappi che mi devi almeno tre chili di cioccorane! -
- Che diavolo…? Ma sei rincitrullito? -
- Ma no! Fidati di me! -
Sirius sembrava poco convinto, ma era davvero disperato. Di solito non raccontava mai a James fatti del genere, anche perché in genere lui riusciva sempre a far breccia nel cuore delle ragazze. C’era voluta una dose non indifferente di coraggio per raccontare di quella sua “debolezza”.
Ormai non aveva più senso tornare indietro.
- E va bene! Tanto non ho niente da perdere... -
James si aggiustò gli occhiali con fare da maestro. – Cominciamo, su! -
Sirius si sistemò i capelli. Cominciò a riflettere e disse:
- Tu, Marlene sei...sei...che cos’è, James? -
- Oh, andiamo! Pensa alla farfalla! -
- ...sei una farfalla? Che senso ha? -
- Osa di più! -
-...sei leggiadra come una farfalla? – ormai procedeva per inerzia, qualsiasi mezzo o frase gli sembrava inutile.
- O mi dici qualcosa che è in grado di stendere una ragazza o giuro che ti porto di peso cambiare nome all’anagrafe! Sirius Black è un rubacuori, un asso, non un mollaccione che non è in grado di dire delle frasi d’effetto! -
- Io...oh, per le mutande di Merlino! Ti faccio vedere io! – Sirius afferrò la mano di James, lo guardò dritto negli occhi e disse:
- Marlene, tu sei la ragazza più bella che io abbia mai visto in tutta la mia vita. Sei la creatura più dolce che esista su questa terra, tu sei come l’ossigeno che respiro, sei un’aria di ventata fresca nel grigio monotono della mia vita, sei l’alba che sorge sul mio cuore in tempesta... -
Come tutti sanno, niente è più pericoloso di un grande pensiero in un piccolo cervello. L’idea era parecchio valida, ma i due si dimenticarono di curare un piccolo particolare: nessuno aveva chiuso la porta. Il caso volle che Marlene McKinnon quel giorno avesse dimenticato il suo tomo “Ragioni e contro ragioni delle foglie di tè” nel tavolo della Sala Comune. Entrò in gran fretta e vide davanti a sé uno spettacolo più unico che raro: Sirius Black che teneva per mano James Potter sussurrandogli delle parole meravigliose, parole che qualsiasi ragazza avrebbe voluto sentirsi dire.
-Tu! – urlò, indicando Sirius, il quale divenne dello stesso colore della tappezzeria per l’imbarazzo - ...e tu..tu...Lily! - aggiunse, furiosa, indicando James, che sembrava colpito da un Pietrificus Totalus.
-A...aspetta, lasciaci spiegare...- farfugliò Sirius.
- State INSIEME! Hai tormentato Lily per tutti questi anni quando in realtà te la facevi con lui! ARGH! Come hai potuto! E tu! Lurido verme! – si avvicinò irata come non mai verso Sirius - Cosa credevi di fare con me, eh?-
-No, ma che...ma non crederai mica che noi...? Che sciocchezza! – tentò lui di spiegarsi.
-Sì, noi non...stavamo solo provando... – farfugliò James.
-Provando cosa? Quelle parole! QUELLE PAROLE! -urlò istericamente Marlene. – E io che sono stata così ingenua da pensare... -
- Pensare…?- chiese Sirius, sorridendo appena. Forse un briciolo di speranza c’era anche per lui.
- ...a come affatturarti meglio. Ecco a cosa pensavo! – rispose lei prontamente, lanciandogli contro il tomo di Divinazione e un intero set di piume.
-Ma Marlene! Ahi! Quelle parole...quelle parole erano per te!- cercò di spiegare Sirius riparandosi dai colpi.
-Mi credi davvero così stupida, Black? Non offendermi, per piacere. Mi basta già essere stata ingannata così! -
- Ma no, te lo giuro!-
- Te lo giuro anch’io! - aggiunse James, quasi supplicandola.
Marlene li scrutò per un lungo momento.
- Addio, Black. Addio per sempre. Potter, meglio per te che non trovi Lily sulla mia strada! – esclamò infine, dirigendosi verso l’uscita della Sala Comune.
Sirius corse dietro di lei, tentando di fermarla.
- Marlene, no! Ti prego! Io...sono sincero, te lo giuro! Te lo giuro sulla mia stessa vita!-
- Risparmia il fiato, non voglio più saperne di te! Sei un essere spregevole! -
E così Sirius cominciò a correre dietro a Marlene per ore e ore. Era dovunque lei si girasse: sotto una mandragola, tra i rami di un albero, perfino dietro l’insalatiera della Sala Grande.
Il giovane Black, sfinito di fronte ad un ennesimo rifiuto, cominciò ad aspettarla per l’intera notte davanti al suo dormitorio, tra gli sguardi incuriositi delle altre fanciulle, le quali ammiravano con un sospiro il meraviglioso spettacolo di un ragazzo perdutamente innamorato.
Il mattino dopo Marlene venne svegliata da un inebriante e fortissimo odore di fiori di pesco. Incredula strabuzzò gli occhi e, dopo avere afferrato una vestaglia, uscì dal suo dormitorio.
L’immagine che vide davanti a sé fu quanto di più bello potesse immaginare. Dovunque c’erano rami carichi di fiori che si intrecciavano con le colonne, i gradini, le poltrone. Nascosto in un angolo, addormentato ma ancora con la bacchetta in mano, c’era lui. Sirius.
Marlene scese le scale e lo svegliò.
- Come facevi a sapere...? – disse, cercando di non fare trapelare nessuna emozione dalla sua voce.
Sirius aprì gli occhi, si stiracchiò e rispose:
- ...che erano i tuoi preferiti? So sempre cosa sta a cuore alle persone  a cui tengo davvero -.

Fu solo dopo quell’episodio che Marlene decise di ascoltarlo.
Perché, presto o tardi, le donne sono in grado di riconoscere l’amore quando lo vedono davanti a sé.
Sempre.

 

 

 

 

Note dell’Autore (perché sì, vi stresserò sempre):
Ringrazio tutti i coraggiosi che stanno leggendo questa frase, quando pubblico una one-shot ho sempre la sensazione che non se la calcolerà nessuno per la lunghezza, ma comunque...
Questa è la mia prima e ultima one-shot fluffosa su Sirius e Marlene! Spero vi sia piaciuta!
Come sempre, ogni commento/critica è sempre ben accetto, devo pur migliorare in qualche modo xD
*tossisce* Probabilmente sarà una delle mie ultime het, vista la mia recente passione senza confini per le Wolfstar, mio nuovo OTP (a proposito, se le scrivete ditemelo, segnalatemelo, mandatemi un gufo! Voglio leggerle!)
 - Ok, fine della campagna pro-Wolfstar e del mio momento di pazzia –
Come sempre mando un grande abbraccio a coloro che si fermeranno a recensire, sempre che qualcuno lo faccia!
Infine vorrei ringraziare tantissimo la giudicia S_Lily_S (a proposito, scrive divinamente sui Malandrini) per il primo posto e per il suo giudizio meraviglioso. Grazie davvero!

Alla prossima storia!

  
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