"Che cosa?" urlai " No, io a Londra non ci torno!" Eravamo intorno al tavolo della cucina, io, mia madre e mio padre. Mi avevano appena comunicato la sgradevole notizia: ci saremmo trasferiti a Londra per un contratto di lavoro molto speciale che i miei genitori avevano firmato. Già, lavoro... era l'unica cosa a cui riuscivano a pensare! "Dai, sarà bello, e poi ti sono sempre piaciuti qui luoghi!"

Non m'interessava di essere nata e cresciuta a Londra, ormai Los Angeles era la mia città.

"No, non sono daccordo" dissi "Basta Elizabeth, ormai è deciso, quindi prepara le valigie che domani partiamo!"

Elizabeth... odiavo il mio nome per esteso, sembrava un nome di quelle ragazze educate e di buona famiglia, ma io preferivo farmi chiamare Liz, la semplice e ribelle Liz. Usano il nome Elizabeth solo per darmi ordini che avrei dovuto eseguire alla lettera, non potevo ribellarmi. E così feci, salii di sopra ed iniziai a preparare le valigie prima di scoppiare in lacrime: No, non volevo! Non avevo mai odiato Londra così!

Chiamai il mio migliore amico, Avan, e gli raccontai dell'accaduto. Non sapeva cosa dire, riuscivo a capirlo, così gli chiesi di venire a dormire da me quella notte. Al suo arrivo cercammo di evitare l'argomento, non faceva piacere a nessuno dei due, questo era ovvio, ma almeno a lui a fargli compagnia ci sarebbe stata Candice, la sua ragazza, mentre io ero sola, sola in quella grande città!