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Autore: anonymi    05/04/2012    1 recensioni
Questa è decisamente cioccolata, penso rigirandomi dall’altra parte... quasi senza volerlo, mi ritrovo fuori dal letto che mi dirigo verso la fonte di quel profumino squisito...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo il cioccolato
 
Cioccolato. Ancora mezza addormentata mi sembra di sentire un vago sentore di cioccolato.
Si, questa è decisamente cioccolata, penso rigirandomi dall’altra parte.
Non ostante abbia ancora sonno quell’aroma delizioso sembra risvegliare i miei sensi. Così, quasi senza volerlo, mi ritrovo fuori dal letto che mi dirigo verso la fonte di quel profumino squisito.
Cioccolato, penso gongolante come una bambina la mattina di natale. Rabbrividendo mi stringo nella camicia da notte e scendo l’ultimo gradino.
La luce della cucina è accesa e vedo una figura china sul ripiano
“possibile che tu debba sfogare il tuo estro creativo alle due di notte?” chiedo con tono di rimprovero appoggiandomi allo stipite della porta, mentre sul viso mi si dipinge un’inevitabile sorriso.
 Mio marito si gira con uno sguardo innocente nei suoi grandi occhi marroni, come il cioccolato, avevo pensato più di una volta.
Cioccolato, è quello che ha su tutto il viso e che gli imbratta le mani fin quasi al gomito.
Si stringe nelle spalle “scusa, non volevo svegliarti, ma sai com’è …” e così dicendo si guarda intorno, quasi spaesato.
Gli sorrido: si, so com’è.
Ho sempre saputo che nel cuore di mio marito sarei venuta sempre per seconda, ma andava bene così …
Innocente mi avvicino e con il dito rubo un po’ della cioccolata dalla ciotola che tiene in mano e, guardandolo maliziosa, porto il dito alle labbra. Mmh, fondente, la mia preferita .
Sorridendomi di rimando poggia la ciotola sul tavolo per poi prendermi sotto il sedere e alzarmi di peso, facendomi appoggiare al ripiano del tavolo, mentre con le gambe lo stringo in vita, tirandomelo più vicino. Mentre con la bocca cala dolcemente sulla mia e intrufola le mani sotto la camicia da notte ho un ultimo sprazzo di lucidità: “mmh … sai di cioccolata” dico, staccandomi un attimo per mordergli una guancia e ripulirgli in parte il viso, prima di tornare alla sua bocca.
Ho sempre saputo che nel cuore di mio marito sarei venuta sempre per seconda, ma andava bene così, non potevo vincere in quella competizione. Il primo sarebbe stato sempre lui: il cioccolato.
Niente di così strano per la moglie di un pasticciere.
  
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