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Autore: Aryn Riddle    31/10/2006    3 recensioni
un regalo per halloween
Genere: Azione, Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A tribute to Halloween

A tribute to Halloween...!

 

Quando la realtà si mescola alla magia

 

Name: A tribute to Halloween!

By: Aryn Riddle & Snippy and Snaky

Pairing: no

Chapter: 1/3

Date:  29/10/06

 

 

 

 

Innanzi tutto buon Halloween a tutti!

Questa fic è nata nella mia mente perversa come una dark story che avevo ipotizzato scrivere come unico capitolo per Halloween.

Per mia sfortuna, però, una sera raccontai tutto ciò a Snippy e suo fratello Snaky che stravolsero la mia fic da dark a quasi comica….

 

Snippy: ehi! È un capolavoro!

Aryn: -.- ma io la volevo dark!

Snippy: ne farai un'altra U.U

 

Snaky: comunque signori e signore questa fic è davvero carina e come l’abbiamo ritoccata dalla originale di Aryn è semplicemente ingegnoso quindi leggete e commentate il primo dei tre atti del “tributo ad Halloween” che si concluderà il 2 novembre.

 

Un bacione da tutti e tre!

A domani!

E ancora: HAPPY HALLOWEEN!!

 

 

 

 

“Renderò possibile l’impossibile finché anche la realtà diverrà possibile”

By Aryn (Brave)

 

 

 

 

Chapter 1:

 

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31/10

 

Ore: 21.00

 

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Tutto iniziò verso la metà di Ottobre quando un comunicato proveniente dal Ministero della Magia annunciò a tutti gli alunni del paese che quell’anno, per qualche occasione speciale, il Ministero avrebbe permesso agli studenti di trascorrere la ricorrenza a casa con i propri parenti.

Naturalmente tutti i ragazzi accettarono felicemente l’offerta lasciando le scuole vuote e costringendo il povero Harry Potter a ritornare dai Dursley per i tre giorni di festa: il trentuno, l’uno e il due Novembre.

Harry non era entrato neanche in Privet Drive n4 che suo zio già l’aveva privato della sua roba, temendo qualche catastrofe, e rinchiuse tutti i suoi averi nello sgabuzzino che un tempo era stata la sua camera.

L’unica scampata all’inquisizione era la bacchetta che Harry portava sempre con se.

Desolato e frustrato Harry decise che la cosa migliore sarebbe stata passare l’intera festività in camera sua annegando nella collera mentre immaginava i suoi due migliori amici, traditori, a festeggiare assieme alle loro famiglie.

Non gli avrebbe perdonato di certo il loro volta faccia. L’avevano abbandonato dai Dursley senza riguardo!

 

“bastardi!” sussurrò Harry al soffitto della sua stanza dove attualmente si trovava sdraiato sopra il suo letto.

Ad un tratto un grido attirò la sua attenzione:

 

“RAGAZZO! SCENDI!”

 

Sbuffando il giovane uscì dalla sua stanza e raggiunse i suoi zii che si trovavano nell’ingresso indossando i loro soprabiti ridicoli e costosissimi.

 

“ragazzo” disse suo zio “noi usciamo! Dudley dovrebbe raggiungere presto i suoi amici per andare in giro a fare ‘ dolcetto o scherzetto ‘ quindi tu rimarrai qui! E se succederà qualcosa stai pur certo che non rivedrai mai più i tuoi simili!”

 

ma!”

 

“hai capito benissimo, ragazzo!” sbraitò zio Vernon puntandogli contro il grosso dito a forma di salciccia “potrà esserci anche l’apocalisse, cadere un aereo sopra la casa o esserci un terremoto così catastrofico da distruggere tutto ma sarà sempre colpa tua!” e detto ciò sbatté la porta uscendo dalla casa accompagnato da Petunia.

 

e certo! Ti pareva?” ringhiò furioso Harry maledicendo tutti e tutto mentre risaliva le scale per tornare in camera sua.

 

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31/10

 

Ore: 22.30

 

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Il chiasso delle risate rimbombava nella testa di Harry come se fosse stato un martello pneumatico.

Dudley, approfittando della assenza dei suoi, aveva avuto la geniale idea di invitare i suoi amici ad una ‘ seduta spiritica ‘ ed ora si stavano accingendo a compierla.

 

“idioti” ci rise su Harry sentendoli scherzare. Se sua zia avesse visto Dudley fare una seduta spiritica avrebbe avuto un infarto immediato…

 

Un brontolio del suo stomaco l’informò che il tempo massimo senza cibo era scaduto e che se non avesse provveduto al più presto non avrebbe mai più dovuto farlo.

 

Malvolentieri, e segretamente, scese di nuovo le scale ed entrò in cucina dove vi trovò suo cugino in sexy mode ‘ con una ragazza tanto orripilata quanto lo era lui in questo momento.

Passata la voglia di strapparsi gli occhi dall’orrore e quella di uccidere Dud solo per fare certe cose davanti ad un altro essere umano, il giovane sopravvissuto si avvicinò al frigo afferrando qualcosa di commestibile.

 

mhh, n-no Dudley, non mi sembra il caso…” stava dicendo la ragazzina spostandosi irrequieta una ciocca di biondi capelli dietro l’orecchio e lanciando sguardi di supplica verso di Harry che con la coda dell’occhio osservava curioso la scena.

 

ma Free!”

 

“eh…”

 

“Dud, insomma, lo sai che un gentiluomo non tratta mai male una donna?” Dudley ringhiò qualcosa in risposta.

 

“DUDLEY?” chiamò qualcuno dal salotto “DUDLEY VIENI A DARCI UNA MANO!” ringhiando il ragazzo-balena si accinse ad aiutare gli altri in soggiorno lasciando Harry e la giovane soli.

 

“grazie” disse la giovane ad Harry grata con tutto il cuore e sorridendogli “se non mi avessi aiutato non avrei saputo trovare una soluzione da sola”

 

“di niente” rispose il moro osservando ben bene la ragazzina, più o meno quindicenne, dai lunghi capelli dorati lunghi fino al sedere e dagli occhi azzurro mare.

Era più bassa di Harry e con un fisico bilanciato: ne scheletrica ne grassa, normale.

 

“io mi chiamo Andrea Freedrert. Per gli amici Free” la biondina allungò una mano verso Harry che la prese e si presentò a sua volta “piacere Andrea, io sono Harry Potter. Per gli amici ‘ strano ‘”

 

La giovane rise di gusto poi tornò a domandare “non ti ho mai visto con Dudley, come mai sei qui?”

 

“sono suo cugino, la scuola che frequento è stata chiusa per la festività e mi è toccato ritornare qui”

 

“non si direbbe che siate cugini”

 

“grazie a Dio!”

 

La giovane rise ancora.

 

“FREE!” la chiamarono dal salone “VIENI?”

 

“SI!” urlò la giovane prontamente “mhh, senti lo so di essere scortese ma non ti va per caso di unirti a noi? Ti prego” aggiunse osservando la reazione di Harry “ti prego, non saprei affrontare da sola Dud. Ti va di stare con me? anche solo un po’?”

 

Sarà stato l’stinto eroico del giovane grifondoro o lo sguardo di sincera afflizione negli occhi della giovane, o semplicemente la bellezza di questa, resta il fatto che Harry sbuffando per l’ennesima volta si avviò nel soggiorno con una contenta coetanea che lo trasportò fino in salotto mano nella mano.

 

quello chi è?” domandò un ragazzo dai capelli color rosso sangue.

 

“nessuno!” ringhiò Dudley fulminando con lo sguardo Harry che si stava sedendo a gambe incrociate vicino ad Andrea che sembrava avere occhi solo per lui.

 

“bene” iniziò una ragazza dai cortissimi capelli neri come quelli di Harry ma lisci quasi rigidi. “ho comprato proprio oggi questo libro nella nuova libreria in centro. Siete pronti?” tutti annuirono tranne Harry.

 

ok” proseguì “prendetevi tutti per mano e pronunciamo insieme la frase: Appari a noi oh signore delle ombre, compari a noi! ‘”

 

I ragazzi fecero come detto il ché rese l’atmosfera ancora più tetra e cupa. La stanza, per l’occasione, era stata addobbata da scintillanti candele che brillavano con la loro rossastra fiamma illuminando tetramente le pareti creando ombre illusorie.

 

Mentre la formula veniva pronunciata da più voci Harry si ritrovò a pensare irrefrenabile al suo nemico giurato: Voldemort, divertendosi ad immaginare di vederlo spuntare da qualche parte da un momento all’altro.

 

Qualcosa accadde.

Fu rapido e inimmaginabile.

Ad un tratto tutte le candele cambiarono la loro fiamma d’orata in un azzurro violaceo mentre il libro in pelle marrone in cui la ragazzina stava leggendo la formula iniziò ad emettere luce.

I ragazzi si staccarono l’un l’altro mentre Free, al contrario, si attaccò al braccio di un Harry sconvolto.

La ragazza dai capelli neri gridò e corse verso l’uscita seguita a ruota da Dud e company lasciando Harry e la biondina nel salone.

 

“vai via” gli sussurrò Harry con gli occhi fissi sul libro luminoso.

“no! Se rimani rimango!” rispose testarda questa.

 

Un rumore assordante come uno scoppiò echeggiò per la stanza e un cerchio di luce comparve impresso nel pavimento dei Dursley.

Nel mezzo del cerchio comparve una croce dalle punte acuminate e al centro della croce c’era una rosa aperta.

Un profumo di rose fresche invase l’aria e ad un tratto un ammasso di ombre si elevò dal simbolo incandescente rivelando un ragazzo sui venti alto e muscoloso dagli occhi vermigli e le pupille verticali come quelle dei gatti. I capelli erano corti e ribelli come quelli di Harry ma un nero violaceo.

Indossava un paio di eleganti pantaloni neri e una giacca dello stesso colore ricamata d’argento dalla quale, sotto, spuntava una preziosa camicia di seta bianca tutta a volà.

 

La figura ghignò divertita e sorrise ai giovani.

 

“salve” disse.

 

  
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