Anime & Manga > Yu degli spettri
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Autore: Pineapple__    05/04/2012    1 recensioni
Oddio, che emozione la mia prima fanfiction! Spero vi piaccia! Sakura, una ragazzina di 14 anni, dopo la morte dei genitori si trasferisce a Yamazuki dai suoi nonni, dove vivono anche i nostri quattro eroi. Cosa succederà quando la timida Sakura si ritroverà a combattere al loro fianco? Leggete e recensite!
Genere:[Avventura, Romantico, Song-fic]
Personaggi:[Nuovo Personaggio, Hiei, Kurama, Yusuke Urameshi, Kazuma Kuwabara, Un po' tutti]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buooongiooorno!! Eccoi qua finalmente con il 18° capitolo, finalmente oggi se le danno di santa ragione. Scusate per il piccolo ritardo ma sto scrivendo anche un'altra storia (Artisti musicali>One Direction>My beutiful Hampshire) se volete dargli una letta... sono solo al primo capitolo! Senza indugiare oltre... si cominci!
Angel_Yoko: CI-CI-CIAOOOOOO! Finalmente siamo arrivati al giorno della battaglia, sei emozionata? Te l'ho gia detto; io non svelo niente ;D nel prossimo chappy scoprirai se si dichiareranno! BUONA LETTURA! Un bacione <3
Capitolo 18:La mia battaglia

Sakura camminava spedita verso casa, di fianco a Hiei. Stavano tornando dall'allenamento speciale prima della battaglia. La castana aveva le mani nelle tasche dei pantaloni e lo sguardo basso "Preoccupata per domani?" le chiese vedendola così taciturna "Ehm... no! Ma che dici! Beh, si.... un pochino... ok, si, sono totalmente terrorizzata" ammise con un sospiro rassegnato "Non eri tu quella che diceva che sarebbe andato tutto a meraviglia?" le domandò con un sorriso di sfida. Anche lei di rimando gli sorrise beffarda. All'mprovviso la ragazza si fermò "Che ti prende?" le chiese il moro, preoccupato. Da in fondo alla via arrivavano guaiti e uggiulati disperati. Proprio davanti alla loro casa. La quindicenne scattò a correre, velocissima. Il demone prese a segiurla, confuso. Non capiva il motivo di tutta quella preoccupazione "Ti prego, ti prego... fai che non sia lei" pregò con le lacrime che iniziavano a pizzicarle gli occhi. Quando arrivarono davanti alla casa di Yusuke le paure di Sakura si fecero realtà. Kyoko, stesa a terra che cercava di rialzarsi, sguazzando nel proprio sangue. Una freccia conficcata nel fianco. Emetteva guaiti di dolore fortissimi. La ragazza le si avvicinò e si inginocchiò di fianco a lei, macchiandosi i pantaloni con il sangue dell'animale "Kyoko...sono io, stai tranquilla adesso ti curo io" le lacrime iniziarono a rigarle le guance rosee. Il cane, al suono della voce della padroncina, alzò un pò la testa e le leccò affettuosamente il viso. Intanto Hiei se ne stava in disparte, aspettando che la tragedia si consumasse. Lui, come Sakura, sapeva che ormai il cane non ce l'avrebbe fatta. Kyoko esalò il suo ultimo respiro e abbandonò la testa sul braccio della ragazza. Non ce l'aveva fatta. Era morta "NOOOOOO! Kyoko ti prego, svegliati!" implorò la ragazza, inutilmente. Le lacrime continuavano a cadere abbondanti, mischiandosi alla pozza di sangue intorno all'Akita. La ragazza fece scendere lo sguardo fino al fianco del cane, dove era conficcata la freccia. Sul suo legno c'era incisa una scritta. Con un gesto deciso la strappò dalla costa e la lesse a voce alta "Ciao Sakura! Intanto che ti aspettavo ho voluto divertirmi un po' con la tua adorata cognolina! Spero che non te la sia presa troppo! A domani! Firmato... Iyasha". La castana digrignò i denti e fece così tanta presa sulla freccia che il suo legno si spezzò. Hiei le si avvicinò "Sakura io..." provò a rassicurarla lo youkai "No, non voglio parole. Voglio solo vendetta" fece fredda. Rientrarono in casa e Kurama si accorse del sangue sui pantaloni della quindicenne "Sakura, che è successo?" "Iyasha... ha ucciso Kyoko!" scoppiò di nuovo in pianto, scappando in camera sua. Chiuse la porta con un tonfo e si buttò sul letto, versando lacrime amare sul cuscino. Kyoko... la sua "sorellina"... non c'era più... se n'era andata... per sempre. "Kyoko?" domandò Yusuke avvicinandosi ai due demoni. Prima guardò Kurama, che fece spallucce non sapendo chi fosse Kyoko. "Tu ne sai niente di questa Kyoko?" chiese rivolgendosi a Hiei "Era il suo cane... erano inseparabili... e ora..." la voce era abbastanza bassa "Prova ad andare da lei e a consolarla" propose il mezzo-demone. Non riuscì a finire la frase che il moro fu già davanti alla porta della camera della ragazza. La aprì e la trovò con la testa affondata nel cuscino, ancora in lacrime. Le si avvicino e le si stese accanto, appoggiando la schiena alla spalliera del letto. "Ehi, andiamo, va tutto bene" provò a rincurarla. La castana alzò la testa e lo guarò in cangesco "No che non va tutto bene! Kyoko è morta e io non ho potuto fare nulla per impedirlo!" sbraitò, appoggiando la testa sul muscoloso petto del moro. Lui le cinse le spalle con le braccia e le appoggiò una guancia sul capo "Quel bastardo di Iyasha... la pagherà cara..." sussurrò. Ormai non aveva più lacrime da versare "Posso dormire così? Si sta tanto bene tra le tue braccia..." chiese timidamente, aspettandosi un risposta non troppo cortese da parte del demone di fuoco "Certo, dormi pure... io sono qui, non mi muovo". Sakura alzò la testa e gli schioccò un dolcissimo bacio sulla guancia poi si poggiò di nuovo al suo petto. Sentì il cuore che gli martellava, come in preda ad una tachicardia "Grazie Hiei, ti voglio bene..." bisbigliò prima di cadere addormentata "Anche io ti voglio bene, Sakura..." le disse portando le sue labbra sulla fronte della ragazza e dandole un dolce bacetto. La castana prese subito sonno. Nessuna ninna nanna era bella quanto potersi addormentare tra le braccia della persona che ami.
Hiei si svegliò per primo e vide che il sole era già alto nel cielo. I suoi bellissimi rubini andarono inesorabilmente alla figura della ragazza ancora addormentata, appoggiata al suo torace. Non riuscì a trattenere un piccolo sorriso mentre le passava una mano tra i lunghi capelli castani. Con un gesto fugace prese il ciondolo con il Tao che Sakura gli aveva regalato a Natale e gli diede un'aocchiata "Allora non l'hai mai tolto" sussurrò una voce.  Una voce che amava. Spostò il ciondolo e vide due oceani puntati su di lui "No. Se ora mi fai il favore di tirarti su..." disse con un sorriso calmo "Oh,si mi tolgo" e si mise seduta a gambe incrociate. La radiosveglia segnava le undici. Sbiancò. Tra quattro ore avrebbero combattuto contro l'orda. "Perchè sei sbiancata di colpo?" le chiese proccupato mettendole un braccio intorno alle spalle. Tremava. "Beh, tra poche ore dobbiamo combattere contro quei demoni e sinceramente... ho paura, Hiei" gli disse guardandolo dritto negli occhi "Però se mi faccio prendere dallo sconforto non riuscirò mai a vendicare Kyoko". Il moro si alzò di scatto e le porse la mano "Andiamo a fare colazione?" "Certo!" rispose stringendo la mano al demone. Andarono in sala da pranzo e trovarono gli altri tre seduti "'Giorno ragazzi!" li salutò la castana. "Tu e il tappo avete dormito abbracciati!" scoppiò a ridere Kuwabara "E con questo, faccia da triglia?" ringhiò lo youkai "Non usare questo tono con me, rasoterra!" "Oppure che mi fai, minorato mentale?" "Ragazzi basta!" sorprendemente non fu Kurama a dividerli, ma la stessa Sakura "Come possiamo combattere al meglio oggi se non sappiamo andare neanche d'accordo tra di noi!" 'Wow, e quella sarebbe la timida e indifesa ragazzina che ho incontrato sei mesi fa?' pensò la Volpe, accennando un sorriso vago 'Si, sono sempre io. Però sono cambiata parecchio' gli rispose telepaticamente la castana. Il rosso rimase a bocca aperta; come caspita aveva fatto? La ragazza si sedette e iniziò a mangiare "Sei pronta per oggi?" le chiese Yusuke, incrociando le braccia dietro la testa "Certo che sono pronta, anzi, non vedo l'ora di combattere" ammise con un sorriso radioso.
ORE 14.30
"Uffa, ma quanto ci mette?" sbuffò Kuwabara "Sai come sono le donne! Ogni momento è una scusa per farsi belle" sghignazzò Yusuke "Ehm, scusate se vi ho fatto aspettare. Andiamo?". Davanti ai quattro apparve Sakura. Indossava il kimono rosso smanicato che le avevano regalato per il compleanno, un paio di sandali neri e i capelli erano raccolti in una treccia che le arrivava a metà schiena. Gli occhi leggermente truccati. Aprì la porta e i ragazzi passarono. Quando anche lei stava per uscire Hiei le si parò davanti, gurdandola dritta negli occhi "Niente eroismi" le disse, freddo. Lei, invece gli sorrise dolcemente "Non ti preoccupare, non farò niente di simile" e gli accennò una carezza sugli ispidi capelli corvini "Ragazzi è tardi, dobbiamo sbrigarci!" li interruppe Kurama "Per arrivare lì a piedi ci vuole una mezz'ora" "Aspettate! Possiamo andare con lui!" alzò una mano al cielo e un falco di bianco e azzurro apparve davanti ai cinque ragazzi. Sakura salì per prima "Su, che aspettate?" domandò la castana "Guardate che non morde mica!" scherzò. Anche gli altri tre salirono in groppa al rapace. Tutti tranne Hiei "Che c'è Hiei? Tu non sali?" chiese Yusuke aggrappandosi saldamente alle piume dell'uccello. "Tsk... io su quella specie di gallina volante non ci salirò mai" e detto questo cominciò a saltare sopra i tetti delle case. "Vabbè! Vai Daiki!" lo spronò la ragazza e il falco incominciò a volare velocissimo verso il confine della città. "A questa velocità arriveremo in un batter d'occhio!" esclamò Kurama, con gli occhi che gli brillavano "Vai bello!" urlò Kuwabara, in preda a un euforismo scatenato. Intanto Hiei balzava da un tetto all'altro con estrema agilità. A un tratto vide una luce bianca e azzurra sfrecciare nel cielo e una voce "Hiei sei una lumaca!" lo rimproverò scherzosa la castana "Lo vedremo!" le urlò contro e cominciando a correre più velocemente ma il falco con sopre quei quattro idioti dei suoi amici era molto più rapido. In meno di cinque raggiunsero una radura gigantesca, circondata dagli alberi, al cui centro capeggiava un, sempre più grande, portale grigio. "Mmmh... io direi di prenderli di sorpresa" propose  Kurama "Saliremo sugli alberi e, una volta arrivati, non vedendoci, abbasseranno la guardia e allora... BAM! Li colpiremo!" "Ottima idea, Kurama ma.... e se poi sentissero le nostre aure?" domandò la ragazza, passando una mano sul  fodero bianco della sua spada "Ehm, non sai nascondere la tua aura? URAMESHI, non le hai insegnato come celare la sua aura?!" sbottò Kuwabra prendendo il detective per il colletto della felpa "Non fare tanto casino per niente, ebete!" Hiei era spuntato da sopra un albero. Scese a terra "Devi solo concentrarti e affievolire il tuo Reiki". Sakura chiuse gli occhi e abbassò l'intensità della sua aura e, dopo pochi minuti, sembrava non averla mai avuta "Così?" "Esatto, bravissima" si complimentò lo youkai. I cinque si appostarono si appostarono su degli alberi e aspettarono pazientemente il nemico "Hai paura?" chiese la castana al demone di fuoco accovacciato accanto a lei "No, tu?" "No" fece semplicemente "Fammi una promessa" lo pregò "promettimi che mi lascerete combattere da sola contro Iyasha" "No! Non se ne parla! Non voglio rischiare di perderti ancora una volta!" affermò il demone, convinto "Per favore, Hiei" lo supplicò prendendogli la mano e guardandolo con una faccina da cucciola bastonata "Eeeeh... e va bene... ma promettimi che starai attenta" "Grazie Hiei!" trillò lei, buttandogli le braccia al collo e schioccandogli un bacio sulla guancia "Psst! Ragazzi! State giù!" ordinò sottovoce Kurama, indicando sotto di loro. Eccola. L'orda stava facendo la sua orribile entrata dal portale. Ad aprire la torma di demoni c'era nientemeno che quel bastardo di Iyasha. Sakura si sentì salire il sangue al cervello a quella disgustosa vista. Guardò di nuovo verso l'albero dove era appostato Kurama ma ora non c'era più quel bel ragazzo dai lunghi capelli rossi e gli occhi color smeraldo ma una creatura vestita di bianco, con i capelli color argento, due occhi ambrati davvero spaventosi e a completare il tutto due graziose orecchie da volpe e una coda folta sempre dello stesso colore dei capelli. Ecco, finalmente l'aveva visto trasmormato in quel famigerato bandito che era una volta; Yoko Kurama. "Ahahahahhah! Urameshi and company non si sono neanche fatti vivi! Staranno morendo dalla paura!" asserì Iyasha con un sorriso malvagio. A quel punto cinque guizzi si pararono davanti a loro "Voi di qui non passate" li intimò Kuwabara, sfoderando la sua Jigento (Spada Dimensionale) "Ma se volete morire, provate ad attaccarci" intervenne la Volpe, estraendo la sua Rose Whip dai lunghi capelli argentei "Non ci faremo scrupoli ad uccidervi tutti" aggiunse Sakura, sguainando la katane dal fodero. Hiei si tolse il mantello ed estrasse la spada, pronto a combattere "Su che aspettate? Avete paura?" finì Yusuke, mettendosi in posizione d'attacco. "Addosso!" urlò Iyasha "Io combatterò dopo" e si mise in disparte. I cinque partirono all'attacco. La ragazza uccideva demoni su demoni, infilzandoli con la sua katana. Più andava avanti ad uccidere più si sentiva appagata. I demoni cadevano e lei avanzava, imperterita. All'improvviso la spada di un mostro la colpi alla gamba, causandole una piccola ferita. Ma andò avanti a uccidere. Sembrava proprio che quei demoni non finissero mai, ma anche i suoi amici le davano una grande mano. Anche loro, come la castana, eliminavano frotte di demoni. Lo scontro andò avanti per un bel pezzo ma, alla fine, non ne rimase neanche più uno in vita. Ormai mancava solo Iyasha all'appello. "Cosa?! Maledetti mocciosi, avete sconfitto tutta l'orda! Non la passerete liscia!" abbaiò infuriato. Sakura si fece avanti, consegnando la sua katana nelle mani di Hiei "Allora io vado" disse semplicemente e si diresse a lunghi passi verso il bestione "Tsk... che vuoi tu? Cerchi forse vendetta? Ma sei solo una ragazzina!" rise subdolamente "Non ti conviene sottovalutarmi... FATTI SOTTO, LURIDO MOSTRO!" urlò la quindicenne. Era pronta. Ormai niente e nessuno poteva più fermarla. Ecco, Iyasha era scattato verso di lei con un pugno ben teso. Un momento prima di colpirla, la ragazza sparì per poi ricomparire dietro di lui e tirargli un calcio devastante. Ma Iyasha non si mosse "Cosa?!" sussurrò. Evidentemente la sua corazza era troppo spessa. Il demone si girò e le prese per la gamba, per poi tirarla con violenza contro il tronco di un albero. Si alzò subito e sparò uno dei suoi micidiali Reitaka, dimenticandosi per un istante della tecnica riflettente dell'avversario. Una volta che il falco colpì lo specchio sull'addome del demone ritornò indietro per colpire la ragazza che, con un rapido movimento, si scansò e il colpo andò a finire contrò l'albero, sradicandolo. Corse incontro a Iyasha a velocità impressionante e gli prese il viso tra le mani, per poi sbatterlo a terra con forza senza che lui neanche potesse reagire. Ma una grande fitta appena sotto il seno le fece cambiare idea; uno spuntone della spalla del nemico le si era conficcato e buttava fiotti di sangue 'Devo finire questo combattimento il più veloce possibile... Ma certo!". Iniziò a correre contro un albero. Sapeva che più si fosse mossa più la ferita si sarebbe ingrandita, ma doveva a tutti i costi vendicare Kyoko. Saltò sopra i rami dell'albero fino ad arrivare in cima. Spiccò un salto e si catapultò proprio sopra la testa dell'aversario "Per te è finita! REITAKA SUPREMO!" gridò con tutto il fiato che aveva. Un falco gigantesco uscì dal triangolo formato da Sakura ma questa volta aveva un colore dorato "Ma che diavolo..." riuscì a dire Iyasha, pima di essere vaporizzato dal colpo della ragazza. "Si ce l'ho fatta..." sussurrò accasciandosi al suolo. La ferita continuava a buttare litri di sangue. Hiei, quando vide la ragazza a terra, prona, che non dava nessun segno di vita, iniziò a correre verso di lei. Era disperato. Sentiva l'energia di Sakura svanire a poco a poco. Le lacrime iniziarono a pizzicargli gli occhi ancora una volta. Si inginocchiò di fianco a lei e la girò, così da farla mettere supina. La strinse a sè. Sentì le lacrime che gli scendevano copiose sul viso, trasformandosi rapidamente in pietre Hirui "Ti prego, Sakura, rispondimi! Non te ne andare, per favore!". La ragazza aprì gli occhi e vide il demone in lacrime "Hiei..." balbettò mentre un rigolo di sangue gli scendeva da un angolo della bocca "Sakura! Non mollare, ti prego... adesso ti cureremo..." provò a dire lo youkai ma fu interrotto dalla castana "No, Hiei. Io morirò. Ma sono felice comunque. Sono felice di avervi incontrato, di aver conosciuto il significato dell'amicizia. È stato un onore per me avervi come maestri. Mi avete resa forte e di questo vi ringrazio..." bisbigliò, ormai senza neanche più la forza per respirare. Con un gesto rapido, Hiei tirò fuori il Tao che aveva appeso al collo " Te lo ricordi questo? Lo Yang non può esistere senza lo Yin. Io non posso vivere senza di te... ti prego Sakura, non mi lasciare. Io... io ti amo" ammise, ancora lacrimante "Eheheheh, anche io ti amo. Però mi devi promettere che andrai avanti anche senza di me... addio". Le loro labbra si avvicinarono ma, quando stavano per sfiorarsi, le forze della ragazza svanirono e si accasciò tra le braccia del suo demone. Non ce l'aveva fatta "NOOOOOOOOO! SAKURA NOOOOOO!" gridò addolorato Hiei. Intorno a lui si era venuta a creare un giacimento di pietre Hirui. Le orecchie di Kurama si afflosciarono di colpo "Ehi, che ti prende?" gli chiese Yusuke "Sakura... non c'è più..." rivelò con lo sguardo basso. Videro Hiei avanzare verso di loro con il cadavere della quindicenne tra le braccia. Piangeva a dirotto, non aveva più nessun controllo sulle lacrime. La Volpe si avvicinò al corpo della ragazza ma un ringhio furioso da parte dello youkai lo fece mettere in allerta. Il moro era interiormente distrutto. Il suo raggio di sole era stato oscurato, per sempre. "Aspetta un secondo..." Kurama prese tra le mani il viso della castana. Estrasse un semino dai capelli e lo infilò nella ferita della ragazza "Portiamola a casa, c'è ancora una speranza" asserì la Volpe.
  
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