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Autore: emyly    01/11/2006    10 recensioni
Valentina Basile della 3F era la tipica ragazza perfettina, che teneva molto ai suoi voti scolastici e al rispetto delle regole. Era una delle allieve più brillanti del suo anno. Piaceva a molti ragazzini, ma meno della metà di essi era riuscita a conquistarla. Walter Salentini della 3E era un ragazzo abbastanza complicato. Uno che parlava più con le mani che con le parole. Trasgressivo, violento, sarcastico, arrogante, con la battuta sempre pronta. Uno la cui famiglia l'aveva abbandonato, lasciandolo in custodia ad una Comunità. Era temuto e rispettato da tutta la scuola, piaceva a molte ragazze, ed era conosciuto da tutti, soprattutto dai tipi violenti e poco affidabili della sua scuola e anche della città. Insomma, si può capire che i due erano l'uno l'opposto dell'altro. Non sarebbero mai potuti stare assieme. Non avevano nulla in comune! Ma Walter non la pensava così. Certo, sapeva che sarebbe stata dura conquistarla. Ma a lui dopotutto piacevano le sfide. Eccome. (...)
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

PROLOGO

La scritta "Valentina della 3F ha il culo più bello di tutta la scuola" si ergeva in tutta la sua

bellezza e clamore sul muro vicino alla toilette delle femmine, in uno sgargiante color rosso

sangue.

Valentina Basile spalancò occhi e bocca, e strinse i pugni, nel momento in cui quelle parole

giunsero agli occhi suoi e della sua amica Ilaria. La prima assottigliò infastidita e irritata

gli occhi azzurro mare, mentre l'altra cominciò a ridacchiare, divertita, guadagnandosi

un'occhiataccia di disappunto dalla compagna.

Valentina voltò il suo sguardo verso la classe 3E. Lì, al primo banco, un bel ragazzo dai

capelli castano scuro e dagli occhi color ghiaccio le sorrise, facendole l'occhiolino.

La ragazza scosse la testa, ancor più arrabbiata. Lo sapeva... Walter.

Avrebbe dovuto immaginare che fosse stato lui l'artefice di quell'atto vandalico.

Continuò a guardarlo, con gli occhi iniettati di sangue che mandavano saette.

Il bruno fece un'espressione da seduttore, e le mandò un bacio volante.

Valentina sospirò, rassegnata. Quel tipo non sarebbe cambiato mai.

Ormai era da già da qualche settimana che la tormentava. Ma perchè, poi, non riusciva a capirlo.

Era cominciato tutto un sabato di alcune settimane prima. La ragazza si trovava giù al bar della scuola,

per consegnare la lista degli alimenti che i suoi compagni avrebbero preso per la ricreazione.

E poi arrivò lui.

Bello e affascinante per molte ragazze; mai notato da lei.

Il bullo per eccellenza; mai visto da lei.

Il casinista numero 1; mai pensato da lei.

Insomma tra Walter e Valentina c'era un miglio di differenza. Un baratro che li divideva, e

li rendeva diversi e irraggiungibili.

E questo Walter l'aveva notato. Eccome. E aveva notato anche quella bella biondina della

classe poco lontana dalla sua.

Valentina Basile della 3F era certo un bel bocconcino. Non troppo alta, molto magra,

coi capelli biondi, lisci e lunghi, e due occhi color dell'oceano.

Era la tipica ragazza perfettina, che teneva molto ai suoi voti scolastici e al rispetto

delle regole. Era una delle allieve più brillanti del suo anno.

Piaceva a molti ragazzini, ma meno della metà di essi era riuscita a conquistarla.

Walter Salentini della 3E era un ragazzo abbastanza complicato. Uno che parlava più con

le mani che con le parole. Trasgressivo, violento, sarcastico, arrogante, con la battuta sempre

pronta.

Uno la cui famiglia l'aveva abbandonato, lasciandolo in custodia ad una Comunità.

Il padre in carcere e la madre che viveva in un piccolo appartamento, che sopravviveva

facendo piccoli lavori part-time, guadagnando a malapena per lei.

Walter era un bel ragazzo. Abbastanza alto, con un fisico ben scolpito, coi capelli castano

scuro a crestino, con alcuni ciuffi che coprivano la fronte, e con gli occhi color ghiaccio,

che a volte somigliavano ai freschi ghiacciai dell'Antartide, e a volte ricordavano il mare

in tempesta. Era temuto e rispettato da tutta la scuola, piaceva a molte ragazze, ed era

conosciuto da tutti, soprattutto dai tipi violenti e poco affidabili della sua scuola

e anche della città. E ovviamente, i suoi voti a scuola lasciavano a desiderare.

Insomma, si può capire che i due erano l'uno l'opposto dell'altro. Non sarebbero mai potuti

stare assieme. Non avevano nulla in comune!

Ma Walter non la pensava così.

Certo, sapeva che sarebbe stata dura conquistarla.

Ma a lui dopotutto piacevano le sfide.

E allora si ripromise che se la sarebbe fatta, che avrebbe aggiunto la scolara perfettina

alla sua lista di ragazze conquistate.

Ci sarebbe riuscito.

Eccome. Perchè Walter non perdeva mai.

E non avrebbe perso di certo con una sciocca aspirante suora!

Comunque, ora torniamo a quel sabato...

Valentina si avvicinò sorridente alla Signora Marisa, la donna che lavorava, assieme alla Signora

Claudia che in quel momento non era ancora arrivata, al bar della scuola.

-Ciao... Ecco la lista della 3F- disse timidamente la ragazza.

La donna sorrise di rimando e annuì.

A quel punto arrivò un ragazzo.

Quest'ultimo stava parlando in modo realmente poco raffinato con due tipi poco raccomandabili.

Lo sguardo del giovane si spostò dai due amici alla biondina che stava innocentemente poggiata

al bancone.

I suoi occhi si illuminarono.

Quella era la sua prossima "preda".

Fece segno ai due ragazzi di aspettare.

Si avvicinò con passo suadente verso la ragazza, e...

-Ciao- disse, poggiandosi anch'egli al bancone, affianco a Valentina.

Lei si voltò velocemente.

Lo guardò attentamente, per capire se quel tizio fosse un volto conosciuto o meno.

Arrivò presto ad una conclusione: non l'aveva mai visto prima.

-Ciao... Ci conosciamo?- chiese, titubante.

Lui sorrise un attimo, distogliendo lo sguardo.

-Non so... Dimmelo tu- disse, facendo l'occhiolino ad una mora di seconda appena passata, la

quale arrossì vistosamente a quel gesto.

Valentina osservò disgustata quella breve ma significativa scena.

Quello di certo non doveva essere un ragazzo serio.

-Ebbene, no, non ci conosciamo. Affatto.- tagliò corto, voltandosi e uscendo dal bar.

Il ragazzo la bloccò per un braccio.

-Allora provvediamo subito. Piacere io sono Walter- disse, porgendo la mano alla ragazza.

Quest'ultima osservò la mano del tipo con una certa titubanza. Poi però gliela strinse.

-Piacere, Valentina-

Lui sorrise, guardandola intensamente. Valentina arrossì, e distolse lo sguardo.

Walter la prese per mano. La sbattè delicatamente sul muro, e mise un braccio sopra di esso,

affianco alla testa della bionda.

-Di quale classe sei Valentina?- chiese, continuando a guardarla, e avvicinandosi sempre più.

Valentina si strinse sempre più contro al muro.

-3F... E t-tu?- chiese, sudando freddo.

-3E. Abbiamo le classi abbastanza vicine. Magari qualche giorno potrei venire a farti visita-

disse Walter, socchiudendo gli occhi e riducendo la distanza tra il suo viso e quello di

Valentina a pochi centimetri.

La ragazza chiuse gli occhi e annuì, completamente fuori di sè, rapita dai modi

di fare di quel ragazzo.

Era convinta che l'avrebbe baciata. Ed era pronta.

Il cuore cominciò a batterle forte.

Ma poi...

-Ehi? Valentina, ci sei? Ma che fai? Perchè hai chiuso gli occhi? E perchè mai hai messo le

labbra in quella posizione? Non vorrai mica baciarmi... Ci conosciamo da meno di qualche

minuto! Capisco che sono molto affascinante e decisamente irresistibile, però mi sembra

esagerato! E pensare che io volevo solamente levarti una cosa che hai vicino all'occhio!-

Valentina era completamente spiazzata.

Che. Pacco. Di. Merda.

Divenne paonazza, e l'ira e l'imbarazzo si impossessarono di lei.

-Sei proprio uno stronzo!- disse, allontanandolo con uno spintone.

Walter cominciò a ridere di gusto.

-Addirittura! Ah ah ah ah!!-

-Salentini!! Cosa diavolo stai facendo? Sempre a importunare le ragazze! Lascia stare quella

poverina e vieni subito qui, razza di maleducato!- urlò la Professoressa Villa, la Prof di

italiano delle sezioni D, E e F.

Walter sbuffò.

-Oh, Professorè, ma perchè non te fai un po' i cazzi tuoi?- chiese, sghignazzando.

-SALENTINI! FINISCILA! GUARDA CHE TI MANDO DAL PRESIDE!- urlò la Prof, furibonda.

-Eh capirai, c'ho fatto la muffa in quell'ufficio di merda!- disse Walter, spostando il suo

sguardo di ghiaccio dalla Professoressa a Valentina, che lo guardava schifata.

Che maleducato!

Ma come si permetteva a rivolgersi a quella maniera ad un adulto, ma soprattutto ad un Professore??

-Basta, Salentini, adesso hai superato tutti i limiti! Vieni con me!- gridò la Prof, prendendo

Walter dal colletto della maglia firmata "Guru" e trascinandolo.

Il bruno allontanò la donna da sè con uno strattone.

-Lasciami, brutta befana! Non permetterti mai più a toccarmi, hai capito?!- disse il ragazzo,

guardando in malo modo la Professoressa. Poi guardò Valentina. -Oh, bella, ci vediamo eh? Dai,

non fare così... Magari la prossima volta te lo do veramente un bacio- disse, facendo l'occhiolino,

carezzando con la mano il volto di Valentina, che spostò la faccia immediatamente.

E così Walter se ne andò, con la professoressa affianco.

Valentina riflettè.

Salentini...

Walter Salentini.

L'aveva già sentito nominare...

Ma certo! Era il bullo della scuola! Quello che qualche giorno prima aveva picchiato a sangue

Francesco Ponti della 3H! Era vero... Walter. Quel tipo malavitoso, che conosceva tutti i tipi

meno raccomandabili della città!

Quello che si era fatto tutte le ragazze della scuola...

E... Allora... Quando ci aveva provato con lei... Era solamente per aggiungere il

suo nome alla lista delle ragazze che si era fatto! Che bastardo... E lei aveva abboccato

come una sciocca! Che stupida! Ma gliel'avrebbe fatta pagare... Oh sì...

A risvegliarla dai suoi pensieri fu un sospiro da parte della Signora Marisa.

Valentina si voltò, e la fissò.

-Ah... Ormai questa è la scena che si presenta ogni giorno... Quel Walter non cambierà mai...-

disse, scotendo la testa.

Valentina annuì, e poi se ne andò, immersa ancora nei suoi pensieri.

E a quell'episodio ne susseguirono tantissimi altri... Come, in particolare, il motivo di quella

scritta sul muro...

Valentina era scesa nuovamente al bar per portare la lista delle colazioni.

Stava chiacchierando con la Signora Claudia, quando un ragazzo arrivò alle sue spalle.

La donna del bar lo riconobbe subito.

-Walter!- esclamò, guardandolo malamente -Cosa diamine stai facendo??- chiese, allungando il collo

per capire cosa catturasse così tanto l'attenzione del ragazzo.

In effetti Walter era impegnato nell'osservazione del... ehm... del sedere di Valentina.

Il ragazzo si piegò leggermente, per osservare meglio l'oggetto che in quel momento occupava

i suoi pensieri.

La Signora Claudia spalancò la bocca, coprendosela con le mani, e mormorando un flebile "Walter..."

Valentina osservò confusa e disorientata la donna.

Poi si voltò, e...

-BRUTTO PORCO MANIACO!!- urlò, tutta rossa in viso, colpendo Walter ad una guancia.

-AHI!- gemette il ragazzo, portandosi la mano sullo zigomo colpito.

-SCHIFOSO!- urlò nuovamente Valentina, voltandosi e cominciando ad allontanarsi.

Walter fischiettò un motivetto abbastanza volgare e poco raffinato, che alludeva alla bellezza

dei glutei della ragazza.

-Ehi, bella! C'hai proprio un bel culo!- urlò, sorridendo.

Valentina, in tutta risposta, mostrò il medio al ragazzo, continuando a camminare apparentemente

indisturbata, ma con un rossore assai evidente in volto.

Valentina spostò lo sguardo da Walter alla scritta "Valentina della 3F ha il culo più bello di

tutta la scuola".

Scosse il capo.

Si voltò nuovamente verso Walter, il quale la osservò per un po', continuando a mandarle baci

volanti.

Valentina, esasperata, entrò in 3E.

-Buon giorno, Professoressa. Mi scusi, potrebbe uscire un attimo Salentini, per cortesia?- chiese,

rivolta alla donna seduta alla cattedra.

Ma Walter, senza aspettare il permesso, si alzò ed uscì dalla classe.

-Professorè, tutte me desiderano- disse, facendo ridere la maggior parte dei ragazzi della sua

classe.

Valentina, nel momento in cui il bruno mise piede fuori dalla classe, lo afferrò dal colletto

della maglietta, e lo sbattè contro il muro.

-Cosa cavolo significa quella scritta?- chiese, arrabbiata.

Walter sorrise.

-Se non lo sai tu... Te lo spiego io- disse, sorridendo, e poggiando le mani sul sedere di Valentina.

La ragazza avvampò.

-Brutto porco maniaco!!- urlò, schiaffeggiandolo.

-AHIA!!- si lamentò Walter, toccandosi le guance, e bloccando la ragazza per i polsi.

-Come diavolo ti sei permesso? Eh?? Che diavolo, ora tutta la scuola leggerà!- piagnucolò la ragazza.

-Bè, almeno ora tutti sanno che hai un bel culo- disse Walter, come se fosse la cosa più normale

del mondo.

Valentina assottigliò maggiormente gli occhi, irritata. Le sue mani restavano come incollate

al colletto di Walter, le cui mani bloccavano i polsi della ragazza. I due erano dunque attaccati.

-Cancella quella scritta immediatamente- sibilò Valentina, guardando minacciosa Walter.

-Se no che fai?- chiese il bruno, con aria di sfida.

Valentina ci pensò su.

-Oh bè... Io...-

Ma Walter non la fece finire.

Posò le sue labbra su quelle di Valentina.

Quest'ultima rimase spiazzata. Ma si riprese subito stavolta.

Non sarebbe stata l'ennesima ragazza di Walter.

Walter non avrebbe aggiunto il suo nome alla lista.

Sferrò un potente calcio, che colpì il ragazzo nelle parti basse.

-AAAHHH!!- urlò Walter, staccandosi dalla ragazza.

-Ma porca...- imprecò, coprendosi con le mani la parte dolorante.

-Così impari, brutto pervertito!- urlò Valentina.

Walter sorrise.

-Vabbò... Dai, uno pari...- disse, rientrando zoppicante in classe.

-Ciao ciao tesoro- continuò, sulla soglia, mandando un bacio a Valentina.

Quest'ultima grugnì di disappunto.

Ilaria, la sua amica, la guardò con un sorriso tra lo stupefatto e il divertito.

-Non un solo commento, ti prego- disse Valentina, entrando nel bagno delle ragazze e sbattendovi

la porta.

Quel ragazzo non sarebbe cambiato mai.

CONTINUA...

SALVE A TUTTI. Questa è la prima fanfiction Originale che scrivo. Scusate alcune volte il

linguaggio colorito (una delle motivazione per cui ho messo come raiting R). Comunque,

questo è solamente il prologo. Spero vi sia piaciuto. Fatemi sapere!

Un bacio, Emily.

  
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