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Autore: Onlyna    05/04/2012    2 recensioni
– Stai scherzando vero?
La voce di Harry non è mai stata così dura come in quel momento: i suoi occhi sono piantati in quelli azzurrognoli di Louis, le labbra - quelle labbra che Louis aveva avuto così tante volte e che avrebbe voluto avere solo per sé - piegate in una linea ferma sul viso da ragazzino. È sicuro di ciò che dice, non sta scherzando: non è da Harry scherzare su quel genere di cose, no.

Hogwarts!AU, Gryffindor!Louis/Slytherin!Harry.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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I wanna love you, but something’s pulling me away from you

 

 
We have all this independence
but it still feels like we never had a choice
Darling, I'm leaving

Wanderlust – Frank Turner

 

 

– Stai scherzando vero?

La voce di Harry non è mai stata così dura come in quel momento: i suoi occhi sono piantati in quelli azzurrognoli di Louis, le labbra - quelle labbra che Louis aveva avuto così tante volte e che avrebbe voluto avere solo per sé - piegate in una linea ferma sul viso da ragazzino. È sicuro di ciò che dice, non sta scherzando: non è da Harry scherzare su quel genere di cose, no.

– No, – risponde infatti, freddo, allentando il nodo della cravatta verde-argento che indossa; era una storia morta prima di nascere, la loro, ma Louis ci aveva davvero creduto - troppo ingenuo o, forse, troppo Grifondoro. La famiglia di Harry è troppo legata al passato per poter accettare che l’unico discendente si sia innamorato di un altro ragazzo: è sempre la stessa storia, ma sperava con tutto se stesso che quella volta potesse essere diverso.

– Durmstrang, – mormora, lasciandosi scivolare quel nome dal sapore aspro sulla lingua e tra le labbra, continuando a fissare Harry come alla ricerca di un ripensamento. Ma come può trovarlo, dopotutto, se la scelta non è stata sua? – È molto lontana.

Il Serpeverde annuisce con un cenno secco che fa ondeggiare i capelli ricci e castani sul suo capo, e stringe i pugni: pare una prerogativa dei Grifondoro, quella di sottolineare l’ovvio e rendere ancora più difficile quello che è palesemente un addio - no, non un arrivederci come vorrebbe.

– Ti scriverò, – dice Louis, cercando di riacquistare la sua solita aria menefreghista e scherzosa; ma non può farlo, no, non con Harry che lo sta salutando - dannazione, Durmstrang è davvero troppo lontana.

Harry non dice nulla, continua semplicemente a fissarlo per un tempo indefinito, prima di abbassare appena gli occhi: Louis capisce in quell’attimo che Harry sta per crollare, esattamente come lui. Hanno giocato ad essere liberi, per pochi mesi, di nascosto dal mondo e dalle rispettive famiglie, ed è stato bellissimo; ma non lo sono mai stati, in realtà, e l’imminente partenza di Harry ne è la prova.

Il Grifondoro lo abbraccia di slancio, istintivo come sempre, e lascia che il volto di Harry affondi nel suo petto, intrecciando le dita ai suoi ricci: lo ama, lo ama davvero, e sa che quando andrà via sarà come se un pezzo del suo cuore fosse andato in frantumi.

Non si nasconderanno più nei bagni insieme, per potersi baciare, toccare, per fare l’amore insieme, non si inseguiranno più su un manico di scopa a caccia del Boccino durante le partite di Quidditch, non si guarderanno più durante i banchetti in Sala Grande, né si minacceranno per finta davanti ai rispettivi compagni di Casa per mantenere segreta la loro relazione così atipica: atipica perché sono due ragazzi, atipica perché appartengono l’uno a Grifondoro e l’altro a Serpeverde, atipica perché non hanno neppure la stessa età e non dovrebbero proprio conoscersi.

– Non voglio andare via, – cede allora Harry, tra le braccia dell’altro, stringendo con entrambe le mani la lana ruvida del maglione di Louis: sente il suo calore, il suo profumo, capisce che sarà più dura di quello che pensava, quando lo porteranno via da Hogwarts. – Non voglio andare via, – ripete, gli occhi che si inumidiscono pericolosamente: può pestare i piedi, urlare, fare i capricci come un poppante senza nessun pudore, ma non può né vuole mostrarsi in lacrime davanti a qualcuno, specialmente a Louis e in quel momento.

– Andrà tutto bene, – si costringe a rispondere Louis, lasciando che alcune delle lacrime che non ha tentato nemmeno di trattenere scivolino sul suo viso, mentre affonda il naso tra i suoi riccioli e sente il primo singhiozzo squassargli il petto; stringe con più forza le braccia, schiacciando il corpo di Harry contro il proprio e odiando come mai prima le proprie origini: se fosse stato un Purosangue come lui, forse, stare insieme sarebbe stato più facile, pensa, ma si dà dell’idiota subito dopo perché sa, lo sa, che non sarebbe stato così.

– È una stronzata e lo sai, Tomlinson, – bofonchia Harry con le labbra premute contro il colletto bianco della camicia del Grifondoro, a pochi centimetri dal nodo come sempre sfatto della sua cravatta a righe rosse e dorate. – Sarà uno schifo, sarà tutto una fottutissima merda, – continua sfoderando quel linguaggio che i suoi genitori non gli hanno mai sentito usare ma che Louis adora: è più umano quando parla in quel modo, più simile ad un normale ragazzo di sedici anni, anche se definire normale uno come Harry Styles è quantomeno da stupidi.

E Louis sorride, tra le lacrime che continuano a scivolargli sulle guance, nonostante non ci sia nulla di divertente in quello che sta succedendo.

– Hai ragione, – risponde schietto, allontanando il volto del ragazzo dal proprio petto ed alzandogli con due dita il mento per far sì che i loro occhi si incontrino. Lo bacia, d’impulso, sentendo che la cosa più importante in quel momento è far capire a Harry che, nonostante la distanza che ci sarà tra loro, continueranno ad amarsi e appartenersi: nulla potrà davvero separarli. – Andremo a vivere insieme, dopo che avrai preso i tuoi M.A.G.O., – gli comunica allora, dando per scontato che Harry accetterà, dopo essersi allontanato dalla sua bocca con uno schiocco languido.

E l’assenso scontato di Harry arriva pochi attimi dopo, in un bacio più sporco del precedente, nelle sue mani che si insinuano sotto i vestiti di Louis, nei suoi occhi verdi che hanno ritrovato la luce che l’annuncio della propria partenza aveva cancellato e che lo scrutano maliziosi dal basso verso l’alto mentre la sua lingua bagna la pelle tesa del bassoventre del Grifondoro.

Fanculo, pensa mentre accoglie tra le labbra il sesso di Louis, Durmstrang non riuscirà a distruggere quello che hanno.

   
 
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