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Autore: beastille    06/04/2012    3 recensioni
«Idiota.»
«Si dice Serpeverde, tesoro.»
«Non chiamarmi tesoro.»
La stretta sui suoi fianchi si fa sempre più forte.
«Ho intenzione di chiamarti come voglio per il resto dei miei giorni, dolcezza» e lo bacia, finalmente.
Per Louis é come tirare un sospiro di sollievo.
[ Hogwarts!AU ]
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Hogwarts!AU'
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While our blood's still young.




Sweet disposition
never too soon
oh reckless abandon
like no one's watching you.


«Mi stavi aspettando?»
Harry alza un sopracciglio.
«Cosa credi che ci faccia in quest'aula vuota? Studiare?»
Serpi, pensa Louis, devono avere sempre l'ultima parola.
«Oh, perfetto, se stai studiando qualcosa di interessante posso andare anche in Sala Grande, Eleanor mi sta aspettando lì» risponde, col può ironico dei sorrisi.
Harry ghigna. Sta imparando, il bastardo.
«Non ne avresti il coraggio.» Il ghigno non accenna a levarsi da quella faccia pallida.
Il Serpeverde si alza in piedi, afferra l'altro per i fianchi e lo preme contro il muro con forza.
«Immagino di non avere scelta, a questo punto» mormora Louis sulle labbra dell'altro.
«Immagino di no.»
Nessuno dei due ha ancora percorso quei pochi millimetri che lo separano dal bacio, e il momento é così sdolcinato che Harry ha paura di trasformarsi in un Tassorosso a momenti. Bleah.
«Ti decidi a baciarmi o no?» Louis cerca di imitare l'altro alzando un sopracciglio dubbioso.
«Ah non saprei, non avevi intenzione andartene un secondo fa?»
«Idiota.»
«Si dice Serpeverde, tesoro.»
«Non chiamarmi tesoro
La stretta sui suoi fianchi si fa sempre più forte.
«Ho intenzione di chiamarti come voglio per il resto dei miei giorni, dolcezza» e lo bacia, finalmente.
Per Louis é come tirare un sospiro di sollievo.
Gli sembra che il sangue nelle sue vene abbia ripreso a scorrere in quel momento, forte come il battito del suo cuore, e si perde tra le labbra di Harry.
Si spogliano piano, lasciandosi solo le cravatte addosso, perché a Harry piace ricordarsi quanto siano diversi e quanto questo li renda così perfetti.
«Mio», mormora schioccandogli un bacio appena sotto la clavicola.
«Tuo,» risponde Louis in un soffio, ormai non più padrone delle sue azioni.
La testa gli rimbomba fino alla fine del loro amplesso, e quando é tutto finito si da mentalmente dello stupido per aver pensato a volte che tutto questo fosse sbagliato quando, al contrario, ciò che ti tiene in vita non può che essere giusto.
«Louis?»
«Mh?»
«Mi verrà un livido enorme, domani.»
«Sono contento di avertelo lasciato. Dove?»
«Non tu, idiota. Mi sono appoggiato alla cattedra per tutto il tempo con lo spigolo nel fianco.»
«Oh.»
Louis sa cosa sta per dire Harry ma spera con tutto il cuore che una strana convergenza astrale gli faccia tenera la bocca chiusa.
É stanco, hanno appena scopato tra i banchi e non se la sente proprio.
«La prossima volta potremmo farlo in un letto, non credi?»
Niente, nessuna convergenza astrale.
Louis sospira lentamente.
«Forse»
É che Louis ha paura, ha una paura fottuta. E dovrebbe esse lui il Grifondoro, quello impulsivo, e di solito lo é, ma con Harry é tutto così incerto che sembra che a volte si scambino di casa.
«Io vado.» Non si é neanche accorto di Harry che si é rivestito, e mentre gli lascia un bacio sulla fronte prendendosi tutto il tempo del mondo, vorrebbe morire dentro. Harry non si merita tutto questo.
Harry, il ragazzo del quindi anno che ha sedotto il Caposcuola del settimo, il Serpeverde più coraggioso che abbia mai conosciuto, se ne sta andando come se niente fosse.
«Harry?» Si convince che la sua vita dipenda da quello che sta per dire. Non é esattamente così, ma é meglio pensarlo.
Il ragazzo, ormai sulla porta, si volta a guardarlo, il volto impassibile.
«Stasera, alle nove, davanti al quadro della Signora Grassa. Vorrei farte vedere la mia camera.»
Un lampo di gioia passa negli occhi del Serpeverde per un solo istante, ma Louis riesce ad accorgersene lo stesso.
Harry si ricompone, indossa il suo solito ghigno, e risponde.
«Se ne avrò voglia.»
Louis sa benissimo che il cuore dell'altro sta battendo forte almeno quanto il suo, il sangue, ancora giovane, corre forte nelle vene.
Louis non lo ammetterebbe mai agli altri, menchemeno a sé stesso, ma Harry lo tiene in vita.

 

 

So stay there
cause i'll be coming over
and while our blood's still young
it's so young, it runs
and won't stop til it's over
won't stop to surrender.

   
 
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