Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: xcallmesammi    06/04/2012    1 recensioni
i protagonisti?phoebe e justin.
il resto lo scoprirete leggendo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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first.
'phoebe!sai che non è questa l'ora di rientrare.' sbottò mio padre,battendo un pugno sul tavolo.
sbuffai e corsi di sopra,chiudendomi in camera mia.
'apri!apri questa porta!' iniziò a dare calci nella porta,iniziando ad urlare.
'sai cosa c'è?tu e tua madre,avete rovinato la mia vita!ed ora sparisci da questa casa,mi fai schifo,non voglio più vederti!' raggruppai i pochi vestiti che avevo in un borsone e mi calai dalla finestra.
iniziai a correre a più non posso,finquando non arrivai ad un quartiere isolato.
presi il primo bus che passò,iniziando a piangere in silenzio.
per quanto fossi abituata a sentirmi dire certe cose,in quel momento sarei voluta morire.
mi era rimasto solo lui,solo lui!
mia madre e mio fratello erano morti in un incidente quando avev0 solo tre anni.
per qualche anno fui affidata a mia zia.
successivamente a mio padre,che nel frattempo si sposò con una certa katherine,o almeno credo si chiamasse così.
poi un giorno,mentre ero in camera a fare i compiti per il giorno successivo,sentì la porta sbattersi violentemente e qualcuno salire le scale.
'sei tu phoebe?' mi domandò una signora mora sui sessant'anni.
annuii timidamente,posando tutto nella cartella.
poco dopo ore mi portarono via da lì.
non sapevo nulla del fatto che mio padre assumesse alcool,droghe,o almeno,non fino a quel momento.
poi finalmente,quando fui ormai grande,mi diedero il consenso per tornare da lui,anche se a katherine questo non faceva affatto piacere.
sembravo un pacco da spedire,nel vero senso della parola.
eppure,diciamo che,ero una brava bambina.
o almeno lo sembravo.
quando iniziai a fumare e a fare uso di droghe aveo appena quindici anni.
frequentavo gente poco affidabile,come la chiamava mio padre.
'il posto è libero.' sobbalzai dallo spavento e,voltandomi,mi acccorsi di un ragazzino sui diciotto anni che indicava il posto accanto al suo.
'si,scusa.' mugugnai,sedendomi accanto a lui.
'come ti chiami?' domandò,rimettendo il cellulare in tasca.
'phoebe.' farfugliai,voltandomi dall'altra parte.
non ero una ragazza socievole,ma credo si fosse già capito.
'piacere,io sono justin.' sorrise,porgendomi la mano.
accennai un sorriso,stringendogli la mano.
'dove sei diretta?' domandò curioso.
'non chiedermelo,nemmeno lo so.' sbuffai,abassando lo sguardo sulle converse che portavo al piede.
'come?' domandò confuso.
'ho litigato con mio padre e sono andata via da casa,tutto quì.' risposi,facendo spalluccie.
'oh,mi dispiace.quindi non hai un posto dove andare?' domandò imabrazzato.
feci cenno di no con la testa.
'se vuoi ho una camera in più a casa,potresti restare lì per stasera.' affermò sorridendo.
'no,insomma,non ci conosciamo nemmeno,e poi,non credo tua mamma voglia una sconosciuta in casa.' risposi ancora sotto shock per quello che aveva detto.
'oh,mia madre non c'è,e comunque,preferiresti dormire sotto la pioggia o in un letto caldo?' rispose facendo spalluccie.
'ma..' balbettai,non mi diede il tempo di finire che mi tirò con sè per un braccio,facendomi scendere dal bus.
arrivammo davanti ad una grande villa,sgranai gli occhi.
'vieni.' sorrise,facendomi entrare all'interno della casa.
'wow.' sussurrai,ancora sbalordita.
'oh,la camera è di sopra.ceniamo prima?' domandò,togliendo0si la giacca.
'oh,no,tranquillo.' risposi imbarazzata.
'dai,non sentirti in imbarazzo.fai come se fossi a casa tua.' mi rassicurò.
'vieni,ti do una felpa,sei tutta bagnata.' ridacchiò,salendo le scale.
'tieni.' rispose,lanciandomi una felpa.
'potresti uscire?grazie.' risposi facendo spalluccie.
'si,scusa.' chiuse la porta,mi guardai allo specchio.
'cazzo!' sbottai.
proprio quel giorno avevo indossato un vestitino,visto che sarei dovuta andare a trovare mia zia con mio "padre" ed ovviamente,non potevo mica indossare un jeans ed una maglia!
mi tolsi il vestito,indossando la felpa che mi copriva appena metà coscia.
scesi velocemente di sotto,justin era sul divano a guardare la tv.
'mangiamo una pizza?' domandò,senza distogliere lo sguardo dalla tv.
'okay.' risposi imbarazzata per come ero 'vestita'.
si girò verso di me,sorridendo compiaciuto.
'un pantalone no,eh?' sbottai,mettendo le braccia conserte.
'stai meglio così.' rispose facendo spalluccie.
lo fulminai con lo sguardo,sedendomi sul divano.
poco dopo mangiammo e,dopo aver finito,ci buttammo entrambi sul divano,guardando un film strappalacrime.
'bleah!togli questa roba.' ridaccchiai.
poco dopo iniziammo a guardare un altro film,mi accoccolai sul suo petto,mentre lui mi accarezzava dolcemente i miei lunghi capelli biondi.
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ciaao vkeivwplsjkycvtvkwysj! c:
so che come capitolo fa decisamente schifo,ma giuro che ce l'ho messa tutta çç.
perdonate gli errori.
me la lasciate una rencensione?
cercherò di continuare al più presto.
ps. il titolo 'nobody's home' l'ho scelto visto che mi sono un pò ispirata alla canzone di avril.AHAH o:
xxx
sammi.
  
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