“Stai sempre attaccata a quel computer, non ti viene mai in mente di studiare?”

“Ma se non sai nemmeno che classe frequento cosa ne vuoi sapere della mia media?”

Ok non sono una delle migliori a scuola, mi ha sempre pesato dover studiare preferivo passare pomeriggi interi a fissare il muro piuttosto che studiare e questa mia non voglia di studiare mi aveva portato ad avere 4 materie insufficienti quando mancava solo poco alla fine della scuola.  Questa situazione scolastica era la causa principale del mio litigio con mia madre.
 Era appena tornata dal colloquio con i genitori, mia madre era sempre impegnata con il lavoro non aveva mai partecipato ad una riunione e fino ad ora non sapeva nemmeno chi fossero i miei insegnanti, ma questa settimana aveva deciso che voleva parlare con tutti i professori, così quando era tornata era partita questa discussione.

“Signorina non mi interessa che tu sia in prima superiore o che tu sia in quinta! Guardati stai buttando un anno letteralmente nel cesso perché? Solo perché ti senti troppo figa per prendere in mano un libro e studiare tre pagine”

“ma che cosa ne vuoi sapere tu? Io non mi sento figa per un libro e le tre pagine che dici tu in realtà sono capitoli interi.. e per tua informazione mi fa anche schifo la scuola che TU hai deciso di farmi fare”

 Si aveva deciso sempre lei su tutto dai vestiti che dovevo mettermi alle amiche che dovevo frequentare e aveva deciso che dovevo per forza fare Ragioneria perché cosi sarei potuta diventare una banchiera o una manager, cosa che in realtà io odiavo profondamente, la sola sensazione di passare otto ore per il resto della mia vita seduta ad una scrivania a scrivere scrivere e ancora scrivere mi faceva venire la nausea. Io ho sempre voluto fare la parrucchiera ho sempre creduto che una donna esprime molto con i capelli fin da piccola quando mi regalavano quelle bambole dai capelli lunghi tutti uguali, prendevo le piccole forbicine che si usano per le unghie iniziavo a tagliare ciocca per ciocca fino a che non mi soddisfavano.

Mi chiamo Serena, fin dalle elementari le persone che mi conoscono mi descrivono  come una ragazza solare, semplice mi diverto con poco, è come se in realtà non ero mai cresciuta. Avevo un difetto, mi affezionavo presto alle persone, e questo con gli anni mi avevano portato a prendere tante di quelle botte in faccia che ora mi fidavo poco delle persone e tendevo a porre dei pregiudizi alle persone.
Era ormai una settimana che continuavo questa storia con mia mamma, tutti i santi giorni mi rinfacciava che non studiavo, che sicuramente mi avrebbero bocciato e altre mille storie. Ora mai avevo raggiunto il limite quando quel sabato mattina ancora un po’ rincoglionita dal venerdì appena passato mi ricordo solo che la serata era iniziata con un po’ di sex on the beach, angeli azzurri e poi mi sono risvegliata nel mio letto, quando una luce incredibile mi uccise mi sentivo un vampiro la luce mi faceva malissimo, riuscì finalmente ad aprire gli occhi e vedere mia mamma che cercava qualcosa dalla mia borsa.

“Ma che cazzo fai??”

“Sono le 10.00 sveglia che devo pulire la camera, e poi cosa e questa puzza di fumo hai iniziato a fumare? Vediamo qua nella borsa se trovo qualcosa di interessante.”

“Qua l’unica che fuma cara sei tu, ieri sera ero in discoteca è ovvio che puzzo di fumo la fumano tutti e per tua informazione io non fumo”.

In realtà molto tempo prima fumavo, ma il mio allenatore di pallavolo mi aveva scoperto e aveva minacciato di dirlo ai miei genitori e di non farmi più giocare nella squadra cosi io avevo deciso di smettere, ma ora che non giocavo più  una sigaretta quando ero al limite del nervoso me la concedevo ancora. Ero al limite cosa gli saltava in mente da quando poi faceva cosi, cosi sbottai

“Non te ne mai fregato niente di me, cos’è hai visto qualche film su una madre che si comportava da merda con la figlia e ti ci sei rispecchiata? E ora vuoi rimettere tutto apposto.. no cara con me non funziona se mi conoscessi veramente bene sapresti che non mi basta cosi poco per perdonarti, non riesco a mandar giù un altro boccone cosi pesante non questa volta, e non e perché da ora mi controlli come vado a scuola o cosa faccio fuori casa anzi ben venga però sono cose che dovevi fare molto tempo prima”

Il mio viso si era rigato di lacrime che trattenevo forse da troppo tempo, non saprei neanche io definire quelle lacrime se era per il nervoso o perché forse avrei dovuto dare una seconda opportunità a mia madre ma non ci riuscivo e l’unica cosa che sono riuscita a fare è stato salire in soffitta prendere la valigia e davanti agli occhi increduli di mia mamma iniziai a riempirla di vestiti. Una volta finito mi voltaì guardai la mia camera per l’ultima volta e scesi in cucina.
Mi avvicinai a mia madre le diedi un bacio sulla guancia e l’unica cosa che riuscì a dire fu:

“Ciao, sai non aspettarmi non credo che ritornerò, lo so non ho un soldo in tasca non posso andare molto lontano, ma io qua ho veramente fatto tutto il possibile”

Anche mia mamma non disse nulla si limitò a ricambiare il bacio e prima di uscire si avvicinò e mi mise in tasca un po’ di soldi e mi guardo andare via insieme alla speranza che io sarei tornata poco dopo. 







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Ciaoo, avevo già pubblicato una storia ma mi faceva un po schifo e ora è nel cestino...mi è venuta l'ispirazione guardando un film in cui c'era la madre che litigava con la figlia e ho subito iniziato a scrivere =) ....
Mi lasciate un piccolo segno che siete passate????????? =) grazie in anticipo xxx