Le voglio bene?
Come ogni mattina furono i
deboli raggi di sole a svegliarlo. Dovette constatare che la sua permanenza
sulla terra gli stava procurando più di qualche semplice vizio,tra cui quello di non essere più mattiniero come una volta.
Saltò giù dal letto e si recò
in bagno. Guardandosi allo specchio notò che l’espressione “arrabbiato nero”
non l’abbandonava neanche un minuto.
Dopo una bella doccia fresca
indossò la sua tuta e si recò in cucina.
Sua moglie era intenta ai
fornelli che canticchiava serena come non mai. Gli piacevano quei momenti così,in cui lui poteva guardarla e sorridere senza che nessuno
se ne accorgesse.
Dopo qualche minuto si decise
a rivelare la sua presenza.
“Allora donna è pronta la
colazione?”
Bulma si girò fulminandolo
con lo sguardo.
“POTRESTI ANCHE DIRE
BUONGIORNO
Lui la ignorò alla grande,ammettendo a se stesso che per una volta non aveva tutti i
torti.
“Bé? Non rispondi??”
“Ho fame”
“Questa non è una novità! Tu
hai sempre fame! Goku è mille volte meglio di te!”
“Mi stai forse paragonando a
quell’idiota??” esclamò lui alterato.
“Oh no mio principino!!
Io ti sto mettendo un livello sotto a lui,comprendi?”
La discussione sarebbe
degenerata,se non fosse arrivato il piccolo Trunks in
cucina.
“Buongiorno!”
Bulma tornò a sorridere.
“Buongiorno tesoro della
mamma” gli diede un bacio sulla guancia e gli servì l’intera colazione.
“E a me??”
domandò Vegeta stupefatto.
“Fattela da solo” e uscì
dalla stanza incurante delle grida dell’uomo.
Vegeta tornò a sedersi imbronciato,mentre il figlio lo fissava.
“E
tu mangia e smettila di guardarmi!
Trunks abbassò la testa intimorito,ma poi la rialzò per chiedere:
“Se
vuoi facciamo a metà?” e indicò il piatto strapieno.
“Non ho bisogno della
carità!”il padre si alzò,lasciando il piccolo da solo.
Quello stesso pomeriggio
Bulma accompagnò Trunks da Goten.
Quando arrivarono il bambino
era già fuori casa in attesa dell’amico. Non appena lo
vide gli corse incontro e insieme sparirono nel
boschetto. Bulma li osservò compiaciuta,sperando in un
impossibile rapporto di quel genere tra Vegeta e Goku.
Chichi l’accolse in casa con
un sorriso e davanti una tazza di tè continuarono le
chiacchiere interrotte qualche giorno prima.
Goten si buttò sul prato a
peso morto.
“Facciamo
una pausa…continuiamo dopo ad allenarci…”
“Come vuoi” Trunks si sdraiò
accanto al piccolo amico.
Rimasero qualche secondo in
silenzio,fino a quando il bambino dai capelli viola
chiese:
“Tua madre e tuo padre litigano spesso?”
“Ogni tanto,ma
fanno pace subito…come mai me lo chiedi?”
“I miei litigano tutti i
giorni e non li vedo mai fare pace e poi papà non vuole bene alla
mamma”constatò sospirando rattristato.
“Davvero?”
“Si
e io mi sento molto triste…”
“Ehi! Ma
non vi stavate allenando?” domandò Son Goku facendo capolino dalla fitta
vegetazione.
“Stiamo facendo una pausa”
spiegò Trunks voltandosi in direzione del suo interlocutore.
Ci fu un attimo di quiete che
fu interrotta da Goten.
“Papà posso
farti una domanda?”
“Ma
certo dimmi!”
“Quando
due adulti non si vogliono bene che succede?”
Goku squadrò sospettoso il
figlio per quella domanda improvvisa.
“Piccolo,guarda
che io e la mamma ci vogliamo tanto bene,nonostante i piccoli screzi!”
“Lo so papà,però
rispondimi lo stesso”
“Bè,quando
due persone non si vogliono bene smettono di stare insieme”
I bambini fecero una faccia
spaventata alla notizia,che Goku non seppe
interpretare,ma tentò di rassicurare lo stesso.
“Ma non succede spesso,di solito i grandi si vogliono bene per sempre”
Quella frase non calmò di
certo l’inquietudine del piccolo Trunks:doveva fare
qualcosa per i suoi genitori.
La cena alla CC fu decisamente silenziosa: Bulma e Vegeta si ignoravano alla
grande,Trunks,invece,li guardava preoccupato.
“Lo sapete” disse ad un
tratto “che Goku e Chichi si vogliono molto bene?”
Entrambi i genitori smisero
di mangiare.
Che cavolo significava quella frase?
“E chi se ne frega non ce lo metti?” rispose,come suo solito,Vegeta.
“Zitto tu!” esclamò Bulma per
poi rivolgersi dolcemente al figlio “lo sappiamo tesoro,ma
perché ce lo stai dicendo?”
“Così…lo sapete che Goku da i bacetti alla moglie per fare pace?”
“Senti della vita sentimentale di
quell’imbecille non ce ne importa niente!” tornò ad esclamare seccato il
principe dei sayan.
Bulma lo fulminò nuovamente
con lo sguardo,non capendo lo strano comportamento del
figlio.
“Pronto?”
“Ciao Goku sono
Bulma!”
“Oh ciao! Dimmi!”
Bulma intrecciò il filo del
telefono come era solita fare ad ogni conversazione.
“Per caso Trunks e Goten,che tu sappia,hanno parlato di qualcosa in particolare,fuori
dai loro soliti argomenti?”
“In che senso?”
“Bè Trunks a cena non ha
fatto altro che parlare di te e tua moglie e di quanto vi vogliate
bene…”
Goku rimase in silenzio
qualche istante.
“Quella domanda di Goten….forse
c’entra qualcosa….no,non credo…..”
“Non so che dirti”
“Bè,ti
ringrazio comunque…ciao!”
“Ciao Bulma!”
La donna riattaccò il
telefono e si recò in soggiorno dal marito.
“Goku non ha saputo dirmi
niente…”
“Sai che novità! Quel cretino
è e sarà sempre un inutile!”
“Almeno quanto te!” lo rimbeccò
la moglie uscendo dalla stanza.
La donna portò il piccolo
Trunks a letto.
Gli diede il bacio della
buona notte e lo fissò qualche secondo.
“Mamma?”
“Si,piccolo
mio?”
“Tu vuoi bene a papà?”
“Certo!”
”E allora perché lui non ne vuole a te?”
Bulma rimase stupefatta da
quell’improvvisa domanda,ma finalmente riusciva a
capire il perché del comportamento insolito del figlio. Pensava che Vegeta non
le volesse bene. Chiunque avrebbe potuto affermarlo,visto
le apparenze. Ma appunto,le apparenze ingannano. Infatti quando erano soli Vegeta sapeva dimostrale tutto
l’affetto che provava nei suoi confronti senza problemi.
“Trunks….come
faccio a spiegarti…”ma decise che le parole erano meglio dei fatti e quindi si
congedò dicendo “presto capirai….”
Vegeta la raggiunse in camera
da letto non molto dopo.
“Vegeta,dobbiamo
parlare”
Lui la guardò facendole
capire che aveva tutta la sua attenzione.
“Trunks crede che tu non mi
voglia bene e non so come spiegargli che tu sei distaccato solo in apparenza…”
Era stata molto diretta e ciò
fece intuire all’uomo che la questione era più seria
di quanto si potesse pensare.
“Hai provato a dirglielo
chiaramente?”
“E’ un bambino,anche se capirebbe rimarrebbe comunque scettico”
“E
quindi che intendi fare?”
“Farglielo vedere”
“Farglielo vedere??”
“Si! Domani mattina a
colazione ti comporterai un po’ affettuosamente con me,come
quando siamo soli…”
“Scordatelo!”
“E
allora hai un’idea migliore?” domandò stizzita lei.
“Uhm….gli parlerò…”
“Tu?”
“Si,perché?”
“Bè,niente…..”
L’uomo si infilò
sotto le coperte e si fece vicino alla donna.
“Però ora non ho voglia di
parlare” le
disse maliziosamente.
Bulma spense la luce e si
strinse a lui.
“Neanche io” rispose
altrettanto maliziosa.
Una luce accecante costrinse
Trunks ad aprire gli occhi,seppure svogliatamente.
Non era la madre ad aver
aperto le tende,ma………il padre??
Si mise in piedi come
spaventato.
La situazione era sicuramente
al di fuori dal normale.
“Devo parlarti moccioso!”
“Uhm….buongiorno papà…”
“Si,si,ma
devo parlarti”
“Va bene”
“Bene,voglio
che tu sappia che io voglio molto bene a tua madre e farei di tutto per
proteggerla,intesi?”
Vegeta diede le spalle al
figlio. Esternare i suoi sentimenti in quel modo lo metteva a disagio.
Il figlio rimase allibito.
Allora si sbagliava!
“Ho capito papà”
Vegeta fece per uscire dalla
stanza,ma prima aggiunse sottovoce:
“Voglio bene ad entrambi”
Trunks sorrise. Non poteva
esserci risveglio migliore di quello.
Questa
è la mia prima ff su Dragon Ball,uno dei miei anime
preferiti che seguo sin da piccola e che tutt’ora ancora guardo
appassionatamente. Spero che questa piccola storia vi sia piaciuta e che mi
lasciate qualche commento…..
Baci
Ely
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