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Autore: ElynLC    06/04/2012    3 recensioni
Dora è incinta. Remus, dopo essere scappato di casa, torna in seguito alla discussione fatta con un ragazzo di diciassette anni.
Quinta classificata nel contest "Se esprimi un desiderio... fa' attenzione!" indetto da Lalani
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Tutti i personaggi appartengono a J. K. Rowling e questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Questa ff ha partecipato al contest "Se esprimi un desiderio... fa' attenzione!" indetto da Lalani ed è arrivata 5^ a parimerito.


 

Merito di un Ragazzo di Diciassette Anni

 

Quando entrò, la casa era immersa nel buio, ma sapeva dove trovarla. Fatti pochi passi sentì qualcosa sotto le scarpe: si chinò e raccolse un oggetto rettangolare. Nella poca luce che filtrava dalla finestra vide che era la foto del loro matrimonio, con il vetro della cornice infranto. Quando si sedette sul divano, dalla parte opposta rispetto a lei, posò la foto sul tavolino ai suoi piedi.
Dora non alzò neanche lo sguardo. Era raggomitolata in un angolo, con le gambe strette al petto, e sulle spalle una coperta di pile.
«Mi... Mi dispiace» riuscì infine a dire Remus, con la testa fra le mani e i gomiti appoggiati alle ginocchia. «Mi dispiace per quello che ti ho detto. Io... ho pensato solo a me stesso, non a te e... al bambino. Forse... tu avevi già pensato che avrebbe potuto essercene uno, vero?»
La guardò, ma lei non disse niente. Nella penombra non riusciva neanche a vedere la sua espressione. Remus unì le mani e riprese a parlare: «Ci ho riflettuto in questi giorni... Ho sbagliato a pensare che la mia fosse l’unica soluzione possibile... Ho sbagliato a dirti quelle cose... Ho sbagliato ad andarmene. E mi dispiace.»
«Come mai hai cambiato idea?» chiese Dora dopo un lungo silenzio, guardandolo.
«È tutto merito di un ragazzo di diciassette anni, che mi ha fatto aprire gli occhi sul fatto di essere padre». Remus alzò gli occhi e fissò la fotografia sul tavolino, con loro due che sorridevano felici a chiunque li stesse guardando.
«Dora... Posso essere padre?» chiese poi girandosi su un fianco e allungando la mano verso di lei.
«Come stanno Harry, Ron e Hermione?» chiese Dora, ignorando la sua domanda e la mano tesa.
«Stanno... bene. Ora vivono a casa di Sirius, come avevamo immaginato. A quanto pare stanno portando avanti il compito che aveva dato loro Silente, ma non mi hanno voluto dire di cosa si tratta» rispose Remus, incerto su quel repentino cambio di argomento e, soprattutto, su quella risposta non data.
All’improvviso, dopo un altro interminabile silenzio, Dora si alzò: «Vai a farti una doccia, puzzi come un Troll di montagna. Io preparo qualcosa da mangiare».
 
La cena fu a base di carne mezza carbonizzata, perché Dora si era dimenticata il fuoco alto sotto la padella mentre condiva la verdura, e Remus non era arrivato in tempo per abbassarlo.
«Ti ricordi? Anche quando ci siamo conosciuti abbiamo mangiato carne ben cotta» chiese Dora mentre tornava a sedersi sul divano, riferendosi a quando erano stati ospiti a cena da Sirius, che si stava cimentando per la prima volta con i fornelli dopo aver ripreso possesso di Grimmauld Place.
«Già, è vero. È stato dopo che qualcuno con i capelli rosa confetto aveva fatto cadere la pentola della zuppa spargendola per tutta la cucina...» rispose Remus, prendendo la foto del matrimonio dal tavolino e rimettendola al suo posto, sulla mensola sopra al camino, dopo aver riparato il vetro.
«C’era il tappeto messo male, è ovvio che qualcuno ci inciampi!» esclamò Dora piccata.
Remus si sedette sul divano di fianco a lei, ridacchiando.
All’improvviso Dora si posò una mano sulla pancia: «Si è mosso!»
«E’ impossibile!» affermò Remus. «Stai solo cercando di cambiare argomento» continuò guardandola dubbioso.
«No no, senti!» disse lei prendendogli la mano e posandosela sul ventre.
Remus rimase immobile, consapevole del fatto che era impossibile sentire muoversi quell’embrione di un paio di mesi, ma concentrato sulla sensazione che gli dava quel contatto: lì c’era suo figlio, che da poco aveva cominciato ad accettare. Al pensiero gli vennero le lacrime agli occhi e abbassò la testa. Dora appoggiò una mano su quella del marito e, accarezzandogli una guancia, gli posò un tenero bacio sulle labbra.






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Giudizio:

Quinta Classificata: Merito di un Ragazzo di Diciassette Anni di ElynLC

- da 0 a 10 per la correttezza grammaticale, lessicale e stilistica: 8,5/10
Hai fatto un ottimo lavoro dal punto di vista grammatica e sintattico: non ho riscontrato alcun errore, e questo mi ha consentito di leggere la tua storia con fluidità e rapidità, senza inciampare in erroracci o frasi contorte e confuse. D’altro canto, il punteggio totale non è ottimale per via dello stile e del lessico: sono estremamente semplici e lineari e anche se consentono una lettura scorrevole e fluida, talvolta mancano di profondità e intensità, caratteristiche che avrebbero donato alla tua storia uno spessore decisamente più interessante. Sono invece ben intervallati i momenti narrativi con quelli introspettivi e descrittivi…questo rende la tua storia più completa, esaustiva e non totalmente incentrata su un solo livello narrativo.
- da 0 a 10 per lo sviluppo del desiderio/indizi: 10/10
Hai rispettato molto bene le costrizioni che ti sono state date: il contesto dell’ultimo volume, dell’anno della guerra, è perfettamente reso noto dall’angoscia e dalla voglia di rivalsa dei due protagonisti, i cui problemi personali sono ancora più evidenti a causa della gravidanza inaspettata e della guerra. Anche la citazione sul loro primo incontro, comico e così naturale e realistico se lo associamo alle caratteristiche dei due personaggi, risulta piacevole e sereno, utilissimo per rischiarare le ultime giornate di Tonks…ora come ora avrei voluto togliere quel “almeno citare il loro primo incontro” e ti chiederei un resoconto dettagliato degli avvenimenti.
- da 0 a 10 per la caratterizzazione dei personaggi: 8,5/10
Ho trovato la caratterizzazione di Remus estremamente precisa e convincente: il suo rimorso, il suo affetto per Tonks, la sua ammissione di colpa e la sua speranza per una nuova vita sono tutti elementi che contraddistinguono la natura quieta e docile di Remus, e l’ho trovato inserito un ottimo missing-moments…non mi è difficile immaginare che questa scena sia avvenuta davvero! Per quanto riguarda Tonks, invece, ho alcune perplessità: non tanto per la sua condizione iniziale, perché per tutto il sesto volume abbiamo potuto osservarla in una condizione davvero miserevole e abbiamo compreso quanto la tristezza possa facilmente sopraffarla. Più che altro mi ha confuso il suo perdono immediato nei confronti del marito: Tonks, nonostante avesse bisogno delle cure del suo amato, non gli avrebbe perdonato così facilmente la fuga…rimane comunque una donna forte e orgogliosa. Ho apprezzato anche la citazione su Harry, che appare come fautore del pentimento di Remus e raggiunge quindi una posizione importante all’interno della storia.
- da 0 a 10 per l'originalità: 7/10
Il missing-moments del ritorno di Remus e la successiva reazione sono elementi molto noti nel fandom, e anche la coppia è certamente una delle più note e usate; purtroppo questi elementi ti hanno precluso il punteggio ottimale, ma ho comunque apprezzato le sottigliezze che rendono la tua storia unica, come la citazione sul loro primo incontro, la caratterizzazione di Remus e, non per ultimo, il finale dolce e speranzoso.
Totale: 34/40

   
 
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