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Autore: Lyla    02/11/2006    12 recensioni
Sakura sta attraversando un periodo di crisi, e si sente in colpa per il tradimento di Sasuke, ma riceve un conforto inaspettato... one-shot scritta di getto sulla coppia KakaSaku.
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ho scritto questa fanfiction di getto…è la prima KakaSaku che scrivo, quindi accetto consigli e critiche ^^

Ho scritto questa fanfiction di getto…è la prima KakaSaku che scrivo, quindi accetto consigli e critiche ^^

 

 

I’ll be always with you

 

 

Non riusciva a negarlo…

 

Se si fosse detta che il tradimento di Sasuke l’aveva lasciata indifferente, avrebbe inequivocabilmente mentito a sè stessa.

 

Neanche le parole confortanti che Naruto le aveva rivolto appena tornato dalla fallita missione di recupero di Sasuke erano riuscita a farla sentire meglio, a reprimere il vuoto che la ragazza sentiva dentro di sè da quando l’amico le aveva detto che la prossima volta avrebbe mantenuto la promessa di portare indietro Sasuke.

 

Sakura aveva mentito a lui e a sè stessa, nascondendo come si sentiva davvero dietro un sorriso, attenta a non tradire il dolore che la divorava da giorni.

 

Si era ripromessa che avrebbe aiutato Naruto a portare indietro Sasuke, era riuscita a farsi accettare come apprendista da Tsunade… aveva fatto anche dei progressi.

 

Eppure…

 

Spesso, quando si trovava nel buio della sua stanza, sola con i suoi veri sentimenti, Sakura soffriva terribilmente, chiedendosi se quello che stava facendo sarebbe servito a qualcosa, a fare in modo che le cose tornassero come ai vecchi tempi, quelli in cui Sasuke non aveva ancora incontrato Orochimaru e il gruppo sembrava più o meno unito…

 

Ma non le giungeva alcuna risposta, se non una morsa che le attanagliava lo stomaco sempre di più, una terribile angoscia che le procurava orribili incubi e la faceva sentire… inutile.

 

Inutile.

 

Ecco cos’era diventata, da quando Sasuke le aveva detto “grazie” prima di tramortirla e scomparire in quella notte che, Sakura lo sapeva, sarebbe rimasta impressa nella sua mente fino al momento in cui non avrebbe potuto abbracciare Sasuke, sentirlo di nuovo vicino a lei e parte della squadra sette come una volta…

 

Si sentiva inutile… forse lo era sempre stata… non era nemmeno riuscita a trattenere Sasuke nel villaggio…

 

… e con lui, se n’era andato lo scopo della sua esistenza, e lei non poteva fare altro che allenarsi cercando di guardare avanti, fingendo un ottimismo che non possedeva davanti agli altri, illudendosi che “la prossima volta” sarebbe andata come sperava e che Sasuke avrebbe fatto nuovamente parte della squadra come se niente fosse successo.

 

Sakura si chiedeva perchè il destino aveva voluto che accadesse una cosa simile proprio a lei e a Sasuke, ma non riusciva mai a trovare una risposta sensata.

 

Era successo e basta, e lei non poteva fare nulla per cambiarlo.

 

Si scostò una ciocca di capelli dagli occhi, anche se era un gesto inutile.

 

Soffiava una brezza leggera che le scompigliava i capelli, e ogni tentativo che faceva per rimetterli a posto, risultava comunque vano.

 

Per oggi, gli allenamenti erano finiti.

 

Avrebbe dovuto imboccare la via di casa, ma i suoi pensieri la stavano guidando verso un luogo che per lei aveva un significato particolare…

 

… il luogo dove aveva visto per l’ultima volta Sasuke.

 

Sollevò tristemente lo sguardo.

 

“Non è la prima volta che mi succede…”

 

Finiva sempre per ritrovarsi lì, vicino alle panchine che avevano fatto da testimoni alle ultime parole che aveva detto a Sasuke implorandolo di non andarsene… di non cancellare la sua ragione di vita… di restare con lei, perchè lo amava da sempre…

 

Che cosa sciocca, pensò Sakura.

 

“Forse vengo qui illudendomi di poterlo ritrovare nello stesso luogo dove mi ha abbandonata.”

 

Una lacrima le solcò la guancia, e lei non fece nulla per asciugarla, così come quelle che la seguirono… si ritrovò a piangere con il volto nascosto tra le mani, seduta sulla stessa panchina dove si era risvegliata la mattina seguente alla fuga di Sasuke.

 

Si sentiva sola.

 

Nessuno si accorgeva dei suoi veri sentimenti, e tra l’altro, nessuno avrebbe potuto capirli realmente.

 

Chissà, forse Naruto…?

 

Il ragazzo era partito per un allenamento speciale con Jiraiya da mesi… forse, avrebbe potuto capire il motivo del suo dolore, ma Sakura non dubitava che avrebbe cominciato a stancarsi di vederla triste… e lei non gli avrebbe dato torto.

 

Non riusciva nemmeno a farsi forza da sola.

 

“Sakura… ”

 

Qualcuno aveva appena pronunciato il suo nome.

 

Qualcuno che conosceva…

 

Alzò gli occhi annebbiati dalle lacrime.

 

“Maestro Kakashi… ” mormorò Sakura, riconoscendo la figura che le stava davanti e cercando di asciugarsi le lacrime.

 

Finiva sempre per mostrarsi debole ai suoi occhi… perchè non riusciva a trattenere le sue emozioni?

 

Era una ninja, o no?

 

“Sakura… è vero… un ninja deve sempre nascondere le proprie emozioni… ” cominciò Kakashi, con espressione impenetrabile, come se le avesse letto il pensiero. “… ma ci sono momenti in cui anche il più forte dei ninja non può evitare di esprimerle liberamente. Tu lo sai bene, no?”

 

Quelle parole fecero in modo che le lacrime scivolassero dai suoi occhi ancora una volta, ma lei doveva smettere di piangere, non importava quello che le aveva detto il maestro… quelle lacrime mostravano sempre che era debole, e lei era decisa a non sembrarlo… voleva continuare a mentire a sè stessa fino alla fine, ma non ci riusciva.

 

“Maestro Kakashi… ”

 

Cercò di imporre un tono fermo alla sua voce, ma non riuscì a guardarlo negli occhi.

 

“… non posso fare a meno di chiedermi se… se il fatto che Sasuke se ne sia andato sia stato colpa mia… ”

 

Non riusciva a crederci… stava aprendo il suo cuore al maestro Kakashi… quando per mesi non era riuscita a farlo con nessuno.

 

“… mi chiedo se davvero non potevo fermarlo, quella notte… la notte in cui… ”

 

Si interruppe e fu costretta ad alzare lo sguardo. Kakashi si era chinato verso di lei, le aveva messo una mano sulla spalla. Sembrava sorridere, sotto la maschera che gli copriva il volto.

 

“Sasuke ha preso la sua strada, questo è vero… però di una cosa sono sicuro: non è stato perchè tu non sei stata capace di fermarlo. Semplicemente, era una cosa che andava oltre le tue capacità… però ti stai allenando per rimediare. Non è questo quello che conta veramente?”

 

Sakura rimase senza parole. Le lacrime erano scomparse dai suoi occhi senza che lei se ne fosse resa conto.

 

“Il passato non si deve dimenticare… ” riprese Kakashi, lasciando la presa, i capelli argentati mossi dalla leggera brezza che stava soffiando, lo sguardo rivolto verso il cielo. Sembrava che stesse pensando a qualcosa di molto… doloroso.

 

Sakura lo fissò, rapita, chiedendosi cos’altro nascondesse il suo maestro oltre al suo volto. Si rese conto di non sapere quasi nulla di lui e del suo passato.

 

“… perchè è proprio pensando ai propri errori che si può trovarvi un rimedio. Sakura, continua ad allenarti, e non disperare: il giorno in cui rivedrai Sasuke potrebbe essere più vicino di quanto non pensi… ”

 

“E per allora, io dovrò aver superato me stessa,” si disse la giovane ninja, accennando un piccolo sorriso, il primo che qualcuno fosse riuscito a strapparle dopo tanto tempo.

 

Un sorriso di gratitudine…

 

Un calore mai provato la avvolse, e una nuova consapevolezza le fece mancare il respiro per un momento.

 

Il maestro Kakashi le era stato sempre vicino, sempre

 

Non l’aveva mai lasciata sola… in ogni momento di difficoltà, lui era sempre comparso vicino a lei, pronto a confortarla… con poche parole, ma colme di speranza… e soprattutto, con un sorriso gentile, sincero, pieno di calore, rivolto a lei, soltanto a lei…

 

Si alzò lentamente, le gambe tremanti per qualche strana ragione.

 

Erano in piedi l’uno davanti all’altra.

 

Sakura non riusciva a trovare le parole per esprimere quello che sentiva dentro.

 

“Maestro Kakashi… io… ”

 

L’uomo la guardò, le mani sepolte nelle tasche, con un’espressione che a Sakura parve la più dolce che lui le avesse mai rivolto.

 

“… io …”

 

Il cuore cominciò a batterle più velocemente. Sembrava che il tempo si fosse fermato.

 

“… grazie.”

 

Fece ricadere le mani lungo i fianchi, abbassando lo sguardo.

 

Aveva parlato in un sussurro impercettibile, ma Kakashi l’aveva colto perfettamente.

 

Fece un passo in avanti, e si ritrovò vicinissimo a lei.

 

Sakura trattenne il respiro, senza riuscire a impedirsi di arrossire, scossa da un turbamento interiore simile a quello che aveva provato tante volte stando vicino a Sasuke.

 

Il volto di Kakashi era vicino, pericolosamente vicino al suo… chiuse gli occhi, sentendosi frastonata, il dolore al petto che non accennava a diminuire.

 

Le loro labbra si sfiorarono brevemente, separate solo dalla stoffa della maschera che copriva il volto di Kakashi, e Sakura avvertì un brivido percorrerle la schiena, facendole desiderare un contatto più intimo con lui…

 

Non riusciva a pensare a niente. Tutto ciò che sapeva, era che in quel momento, il resto del mondo era come scomparso… che in quel momento, esistevano solo lei e Kakashi… il suo maestro che mai come allora le era sembrato così vicino.

 

Istintivamente, sollevò le mani fino a incontrare il bordo della maschera, guardando l’unico occhio visibile di Kakashi come aspettandosi una protesta…

 

… ma questa non venne.

 

Con molta delicatezza, Sakura tolse l’ostacolo che la separava dal contatto che tanto bramava in quel momento, per poi voltare la testa di lato, in preda a un impulso istintivo.

 

Un tempo avrebbe guardato il volto del maestro Kakashi senza esitazione, ma adesso si sentiva come se, vedendo apertamente il viso del ninja, avesse violato la sua interiorità più profonda…

 

Sentì che lui le prendeva il mento, per farle voltare lentamente la testa verso il suo volto… non potè fare a meno di guardarlo.

 

Era… era come se l’era sempre immaginato.

 

Un volto giovane e affascinante… perchè allora continuava a nasconderlo sotto una maschera?

 

C’erano tante cose che non sapeva di lui e che desiderava scoprire…

 

Le loro labbra si incontrarono di nuovo, questa volta in un bacio appassionato, il primo che Sakura avesse mai ricevuto, quel bacio che aveva sempre creduto che sarebbe appartenuto a Sasuke, un bacio che fece perdere a entrambi ogni cognizione di tempo e spazio…

 

La consapevolezza che qualcuno avrebbe potuto vederli li sfiorò solo per un attimo, per poi svanire in un lampo dalle loro coscienze.

 

Quando si separarono, Sakura si chiese se non fosse stato tutto un sogno. Il suo maestro l’aveva baciata… non riusciva a crederci.

 

Lo guardò rimettersi la maschera in preda a una forte emozione.

 

Si trattava forse di amore? Non sapeva come definire la sensazione che provava nello stargli vicino, e si chiedeva se anche lui provasse lo stesso nei suoi confronti.

 

Il maestro le voltò le spalle.

 

“Io ti starò sempre vicino… Sakura” fu quello che le disse, prima di allontanarsi e sparire dalla sua vista.

 

La giovane rimase lì in piedi, le parole che si ripetevano senza fermarsi nella sua mente.

 

Un sorriso le increspò le labbra.

 

Ora non si sentiva più sola.

 

 

FINE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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