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Autore: Sidro_94    06/04/2012    0 recensioni
Viaggiavo in corriera quando l'ho visto correre. E' nata una piccola riflessione.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un movimento fuori mi distrae dal display. Vedo un signore dal vetro, che corre. La corriera sfila via e pulisco il finestrino dalla condensa: capelli neri con alcune striature grigie, occhi accesi ed un mezzo sorriso che gli dipinge la faccia. Corre come un bambino anche se è adulto. 
E’ vestito elegantemente: giacca e cravatta, camicia di alta sartoria, pantaloni e scarpe costosi. Ma non importa, lui corre. Piccole falcate aggraziate che fanno voltare gli sguardi, persone stupite a cui lui non dà nessuna importanza. Lui va avanti, ha un obiettivo fisso a cui punta con quel mezzo sorriso. 
Lo guardo mentre appoggio il cellulare e mi chiedo chi abbia visto. Un’espressione serena e pulita, felice. Un’espressione che, ahimè, mi fa nascere dentro una punta di invidia. Mentre lui corre lungo la via, nella penombra del pomeriggio primaverile, io viaggio, nel buio della corriera. Avrà visto un amico? Magari Marco, quello delle lunghe serate sul fiume, delle passeggiate e delle feste, quello che erano anni che non vedevi. Magari il fratello, ormai cresciuto, che si è sposato e a cui è nato da poco una bellissima bambina, Seline. Forse ha notato l’amore tra la folla, lei, bellissima come al primo appuntamento, mentre lo aspetta con quello stesso mezzo sorriso pieno di luce. Oppure sta semplicemente correndo incontro al mondo, che lo guarda con gli occhi dei passanti, spaesati e divertiti. E mentre mi invento vite, nomi, storie e sentimenti il viaggio continua, la corriera va oltre. Il vetro finisce e l’uomo scompare d’un tratto dalla mia vita, così come v’era entrato. Spingo la faccia contro il finestrino tentando di raccogliere qualche altro barlume di quella luce. Mi alzo e guardo dall’altra parte della strada, cercando un movimento, un balzo, un sorriso.
L’ho perso. Il viaggio continua. Mi siedo, prendo l’Ipod, metto le cuffie e parto.


  
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