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Autore: mamicch    06/04/2012    2 recensioni
The Stolen Heart (Il Cuore Rubato) è una One-shot che racconta
un episodio della vita di Kaito e Aoko, due giovani i
quali sentimenti sono repressi da un invisibile velo
di timidezza.
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio | Coppie: Kaito Kuroba/Kaito Kid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE STOLEN HEART
Il cliente e la maid.


Aoko: «Benvenuto padrone, si accomodi pure.» Dice Aoko facendo un’ inchino per il nuovo cliente.
Kaito: «Grazie mille!» Risponde lui con un sorriso furbo in volto.
La ragazza riconosce la voce e alzando lo sguardo vede Kaito che la fissa divertito, lei spalanca gli occhi sorpresa e imbarazzata.
Aoko: «Kaito!» Grida con rabbia, come sempre.
Kaito: «E’ così che si trattano i clienti?» Le rinfaccia lui.
La proprietaria del Maid Cafe fulmina con lo sguardo la maid che non può fare altro che ricomporsi.
Aoko: «I-il suo tavolo è pronto..padrone.» Dice a disagio e rossa sulle gote mentre fa accomodare Kaito al suo tavolo all’ interno del locale.
Il posto è un comune Maid Cafe vale a dire il locale dove i clienti vengono serviti da bellissime maid che li trattano come dei padroni servendo loro i piatti che sono sul menu.
A Kaito fa un certo effetto vedere Aoko con addosso una divisa da cameriera ma non proferisce parola al riguardo e punta i suoi occhi sul menu.
Aoko: «Cosa ci fai qui?!»
Kaito: «Sono venuto a mangiare.» Risponde lui tranquillo.
Aoko: «So che non è vero! Come hai fatto a sapere che ero qui?» Ribatte lei stizzita.
La proprietaria la sorprende di nuovo a parlare e la guarda con sguardo omicida.
Aoko: «Ehm..volevo dire..cosa ordina, padrone?» Kaito ridacchia e poi la guarda.
Kaito: «Prendo il curry del sorriso.» Dice dopo aver letto lo strambo nome del piatto.
Kaito: «Ah, e per rispondere alla tua domanda di prima…ti ho seguita.»
Dice privo di scrupoli con un sorrisetto stampato in faccia.
Aoko: «Questa te la faccio pagare!» Bisbiglia per poi andare a prendere l’ordinazione.
Kaito: «Mi scusi signora, non è che potrei tenermi quella maid al tavolo?» Domanda alla proprietaria del locale che subito acconsente.
Dopo poco Aoko torna con il piatto e lo serve al tavolo. Kaito la guarda maliziosamente e Aoko non se lo spiega affatto.
Kaito: «Indovina chi resterà a questo tavolo assieme a me?» Cantilena lui. La ragazza assottiglia lo sguardo e poi con aria superiore risponde.
Aoko: «Tanto anche se volessi, non potrei restare al tavolo con te perché devo servire gli altri clienti.»
Dice contenta di non averla data vinta a Kaito.
Kaito: «Ed è proprio qui che ti sbagli. Ho chiesto alla proprietaria se puoi restare a servirmi personalmente e lai ha subito risposto di si.»
Dice beffardo. Aoko si rassegna e si siede alla sedia di fronte a quella del ragazzo.
Aoko: «Dovevi per forza venire?» Domanda, lei non voleva farsi vedere vestita in quel modo dai suoi amici
specialmente da Kaito.
Kaito: «Non potevo perdermi Aoko versione maid.» Dice ridacchiando.
Kaito: «Piuttosto..tu non lavori qui, allora perché servi ugualmente ai tavoli e porti la divisa?»
Aoko: «Una mia amica oggi aveva un’ impegno
e ha chiesto a me se potevo sostituirla allora io ho accettato.»
Kaito: «Se ti hanno ugualmente fatto lavorare allora devono essere proprio a corto di personale.»
Aoko: «Beh si forse..aspetta..mi stai prendendo in giro?!»
Dice lei appena si accorge del significato effettivo della frase.
Kaito: «Forse, tanto non puoi farmi niente.» Dice tirando fuori la lingua per poi farle una smorfia. Aoko si infuria ma si trattiene, a stento.
Aoko: «Appena finirò il mio turno te la farò vedere io.» Il suo sguardo si assottiglia a malo modo
e per non fare nulla di avventato stringe la mano destra in un pugno. Kaito si alza dal tavolo.
Kaito: «Aspettami qua un secondo.» Si dirige verso la proprietaria e le chiede qualcosa che sfugge alle orecchie di Aoko a causa della lontananza.
Dopo aver fatto un sorriso soddisfatto Kaito torna al tavolo.
Aoko: «Cosa sei andato a fare dalla proprietaria?»
Kaito: «Ti presento il nuovo “cuoco per oggi” di questo Maid Cafe!» Le dice sorridendo.
Aoko fa una faccia allibita.
Aoko: «Cuoco? Perché, tu sai anche cucinare?» Chiede curiosa.
Kaito: «Certo, con la magia si può fare tutto.» Dice sicuro.
Dopo del fumo gli occhi di Aoko vedono Kaito che indossa un vestito da cameriere nonostante dovesse fare il cuoco, un’altra delle sue magie.
Kaito: «E adesso in cucina!» Aoko lo segue nel tragitto fino alla cucina. Dopo che la ragazza gli disse l’ordinazione il mago cominciò a preparare tutto,così, come per magia.
Sembrava che gli ingredienti si aggiungessero e mescolassero da soli, Aoko era affascinata da quel trucco che le stava accadendo davanti agli occhi.
Al fine di tutto venne fuori una bellissima torta al cioccolato. La ragazza ci disegnò sopra un cuore con la panna, dopo tutto la torta si chiamava “torta dell’amore”.
Aoko: «Bene, ora posso portarla al tavolo.» Afferma con un sorriso.
Mette la torta su un vassoio circolare che poi sorregge con una mano sola e si volta verso la zona dei tavoli.
Kaito: «E comunque..quel vestitino da maid ti sta proprio bene.» Dice a mo di presa in giro, più che altro Kaito le stava fissando la gonna cercando di scrutare cosa c’era sotto.
Aoko arrossisce di botto e non sopportando più quel comportamento infantile che le faceva battere forte il cuore,
si gira e gli lancia in faccia la torta preparata da lui prima, gridando ancora..

Aoko: «Kaito!»

  
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