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Autore: Giangie    07/04/2012    0 recensioni
Poesia/Drabble partecipante e vincitrice del contest "A volo d'angelo indetto da Writers Arena Rewind qui su EFP. Aggiungerei anche che è stata scritta di getto e all'inizio ero titubante sul farla partecipare.
La traccia scelta è la n° 27:
Ora volerai, Fortunata. Respira. Senti la pioggia. È acqua. Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, un altro si chiama vento, un altro ancora si chiama sole ed arriva sempre come ricompensa dopo la pioggia. Apri le ali...
... Ora volerai. Il cielo sarà tutto tuo. (Luis Sepúlveda)
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sogno


Da quanto tempo ho smesso di guardare il cielo?
Tanto, forse troppo… Quell'effimera sensazione che mi avvolge quando volgo lo sguardo alle allegre nubi: mi manca così tanto…
E' triste pensare di aver perduto una cosa così bella, forse l'ho solamente scordata.

Non so che pensare, è veramente difficile credere di aver dimenticato qualcosa che per me era come respirare: Ho cantato di pioggia battente, lodato il vento mentre correvo con lui e mi sono lasciato accarezzare dal sole quando tutto sembrava perduto.

Quanto sono sciocco:credere di aver perso ancor prima di averci provato. Fu il mio cuore a catturare l'essenza della mia anima imprigionandola nel suo buio profondo impedendomi di essere libero, per troppo tempo il mio sguardo è rimasto rapito dalla terra, incantato dai suoi fiori.

Il sole è forte solo perché non sono più abituato a guardarlo, nonostante rimembri quanto sia forte e gioiosa la sua luce.
Con questa verità a rischiare il mio cuore sono pronto a riaprirlo: libererò la mia anima reclusa e straziata, spargendo il suo canto nell'aria ed aprirò le sue mutevoli ali nell'immensità di questo cielo infinito.

Mi farò accarezzare dal vento fresco quando nel giorno morente la mia anima rinascerà volando.







Grammatica e sintassi: 7
Capacità espressiva: 7.5
Rispetto parametri e traccia: 7.25
Originalità e creatività: 7.5


Giudizio di Lely1441

La riflessione sul volo mi è piaciuta, la sensazione della privazione di ciò che per chi lo prova spesso diventa l’unica ragione di vita. Si avverte il profondo dolore della scomparsa di una capacità naturale, ma anche la speranza di ritrovarla, e infine la convinzione che non tutto è perduto. Particolarmente bella la frase finale, quella più adatta al genere che hai scelto di utilizzare. Qui però sta la pecca: più che una poesia, questa non è altro che una riflessione in prosa scandita dagli accapo più o meno puntuali. La forma non è molto curata: i segni di punteggiatura non sono sempre corretti (non per il respiro che avresti voluto dare al testo), dopo i due punti non ci va la maiuscola, la consecutio temporum a volte vacilla o stona.

Giudizio di Foldr.

Mi ha emozionato molto, sarà che amo riflessioni di questo genere.
Penso che la citazione sia stata rispettata bene, è come se l’avessi ritrovata nel testo.
Per il modo in cui è lanciato il messaggio, direi che è una poesia, ma per il modo in cui è scritta no. Basta contare i presunti enjambement presenti per rendersi conto che è una prosa con molti capoversi. 
   
 
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