Titolo:
Grazie, Satana
Personaggi: Brittany S. Pierce, Santana Lopez,
Sebastian Smythe, Brittany/Santana, Sebastian/Santana, accenno di
Blaine/Kurt
Genere: commedia
Rating: giallo
Avvertimenti: oneshot, dirty!talking (un pizzichino
e di sicuro non come lo immaginate voi u.u)
Parte: 1/1
Sommario: Sebastian è ubriaco - ma forse
non troppo. Santana è la solita maledetta stronza.
Contoparole:
1082
Note: storia scritta in meno di un'ora (LOL) per
l'iniziativa "Let's ship again" indetta sull'omonimo gruppo facebook.
L'ho scritta solo perché Lady
Aika mi ha praticamente costretto con la forza e
perché i prompt "Se telefonando" e "Aperitivo" ispirano
mooooolto Sebtana (anche se questa volta è praticamente
onesided u.u) e mooooolto dirty!talking (anche se io, come al solito,
ci devo mettere del mio xD).
Spero vi sia piaciuta un minimo nonostante tutto u.u
Fatemi sapere,
Pixie <3
Grazie,
Satana
Il
primo squillo era stato insistente e alquanto
inopportuno. Era tranquillamente impegnata in una sessione di ripasso
di “anatomia”
con Brittany, quando il nome di Sebastian Smythe era apparso sullo
schermo. Alla
prima chiamata aveva deciso di non rispondere. La seconda
l’aveva fatta
bestemmiare in spagnolo. Alla terza stava quasi decidendo di
rispondere per
augurargli un supplizio lungo e atroce a cui avrebbe seguito una morte
decisamente molto umiliante – e lei aveva qualche idea a
proposito. Qualcosa tipo
gettarlo in mezzo a dei detenuti a secco da molto tempo – ma
poi Brittany l’aveva
fatta desistere con un sorriso e un bacio nel posto giusto. Santana
aveva poi
desistito dal suo intento. Alla quarta chiamata aveva finito il ripasso
del
corpo di Brittany e aveva deciso di rispondere salvo poi pentirsene
amaramente.
Sebastian
doveva trovarsi disperso in chissà quale angolo
sperduto di mondo. A Lima era notte fonda e lui era riuscito a
biascicarle
qualcosa a proposito del fatto che fosse ad un aperitivo noioso e
avesse
cominciato a bere per ingannare il tempo – lei avrebbe
preferito ammazzare lui.
Santana aveva messo il vivavoce per rendere partecipe anche Brittany di
quel
momento. Sapeva che non le sarebbe più capitato di trovare
il ragazzo ubriaco.
«
Sai, Santana, » stava dicendo lui dall’altro capo
del telefono. « Stavo
pensando ad una cosa ».
Santana ebbe come l’impressione che lui avesse abbassato la
voce, perché ad un
tratto lei si trovò a pancia in giù sul
materasso, sempre più vicino al
telefono.
« In teoria non mi interessa, faccia da gay. Già
il fatto che tu sappia anche
pensare mi sconvolge, figuriamoci conoscere i tuoi pensieri »
esclamò
guadagnandosi un’occhiata di rimprovero da Brittany.
« Stavo pensando a quella volta in auditorium…
» continuò lui biascicando
leggermente. Lei capì subito a che momento si stava
riferendo. Quel duetto di
Smooth Criminal ogni tanto se lo sognava di notte.
« Con le gambe che ti ritrovi saresti in grado di far
diventare etero un gay
convinto come Hummel ».
Brittany accanto a lei soffocò una risata con un cuscino.
Santana le tirò un
colpetto su una gamba e le fece segno di tacere.
« Ma davvero? E con te ce l’ho fatta? O sei sempre
una checca isterica come al
solito? » gli chiese con voce suadente. Brittany si stava
quasi strozzando dal
ridere e aveva preso a mordere freneticamente il cuscino per soffocare
il
suono. Non che Sebastian si sarebbe accorto di qualcosa comunque.
« Non credo. Mi sono scopato tipo un sacco di ragazzi da
allora, però nessuno
di loro avevo le tue gambe ».
« Ci mancherebbe » si lasciò sfuggire a
mezza voce Santana.
« E poi la notte del duetto ho sognato che…
»
L’idea che Sebastian non fosse del tutto ubriaco le
passò per la testa. Lui aveva
lasciato volutamente la frase in sospeso e lei si stava rodendo dalla
curiosità.
« Lasciamo perdere, » concluse lui in un soffio di
voce. « Dove sei? »
« Sono in camera di Brittany » gli rispose senza
pensarci. Subito si morse la lingua
credendo di aver gettato le basi per chiudere quella telefonata che si
era
rivelata piuttosto interessante.
« E lei è con te? Credo che sia il sogno di ogni
ragazzo medio vedere due
lesbiche baciarsi, toccarsi, assaggiarsi ».
Sebastian stava diventando indecente.
« Santana, perché dovrei assaggiarti? Fai anche tu
la cacca ai cereali come
Lord Tubbington? » le chiese Brittany sottovoce. Il ragazzo
dall’altro capo del
telefono non diede segno di aver sentito.
« Cosa mi dici di te, Sebastian?
È anche
il tuo sogno? »
Santana si stava divertendo a sfruttare il momento di ubriachezza.
Probabilmente
avrebbe raccolto un sacco di informazioni dettagliate per poterlo
mettere in imbarazzo
davanti a tutti.
« Devo dirti che preferirei averti solo per me, sotto di me magari ». La
voce di Sebastian aveva preso una sfumatura calda, di quel tipo che le
avrebbe
fatto tremare le gambe e fatto venire la pelle d’oca.
« Sono sola comunque. Brittany è andata a farsi
una doccia » gli disse Santana,
quasi come se fosse un invito per continuare.
« Come posso essere a farmi la doccia se sono qua?
» le chiese Brittany all’orecchio.
Santana scosse la testa incredula.
« Fare una doccia insieme a te non mi dispiacerebbe
» continuò Sebastian a voce
sempre più bassa.
« E cosa vorresti fare sotto la doccia? » gli
chiese.
« Baciarti, toccarti, sfiorare le tue magnifiche gambe.
Questo sarebbe un
inizio perfetto, poi passerei a qualcosa di un po’
più soddisfacente per
entrambi come, ad esempio, scoparti come mai sei stata scopata in vita
tua ».
Brittany tornò a ridacchiare, soffocando i versi nel pelo
del suo gatto.
Santana in casi normali avrebbe riso di lui, ma quella volta aveva solo
una cosa
in mente, una cosa che comprendeva una doccia e due mani calde e
bagnate che le
percorrevano il corpo. Aveva decisamente bisogno di una doccia
– fredda, però.
« Quindi direi che anche nel tuo caso le mie gambe ti hanno
fat – » non fece in
tempo a concludere la frase però che il telefono, con un
piccolo bip, le si
spense.
Fottuto vizio di non caricare la
batteria!, pensò.
*
Kurt Hummel quella mattina si svegliò
con la consapevolezza che quella
sarebbe stata una bellissima giornata. Gli uccellini si accoppiavano
fuori
dalla sua finestra, cinguettando, Rachel Berry era di nuovo senza voce
e la
NYADA lo stava aspettando. E Blaine dormiva tranquillo e beato nel
letto
accanto a lui. Niente avrebbe potuto rovinargli la giornata,
così come niente l’avrebbe
potuto rendere più felice. Aveva trovato una notifica di una
mail che
lampeggiava sullo schermo del suo cellulare e subito si era affrettato
a
leggerla.
Se solo prima poteva dirsi felice, ora era anche decisamente
soddisfatto.
DA: Satana
A: Kurt
OGGETTO: regalino da Zia Tana :)
Apri l’allegato, lo troverai
decisamente
interessante!
Santana
Kurt, incuriosito, aprì il file.
« Fare una
doccia insieme a te non mi dispiacerebbe ».
« E cosa vorresti fare sotto la doccia? »
« Baciarti, toccarti, sfiorare le tue magnifiche gambe.
Questo sarebbe un
inizio perfetto, poi passerei a qualcosa di un po’
più soddisfacente per
entrambi come, ad esempio, scoparti come mai sei stata scopata in vita
tua ».
Scoppiò a ridere
di gusto. Sì, quella era decisamente una
bellissima giornata.
« Amore, cosa stai ascoltando? » gli chiese Blaine
con la voce ancora impastata
di sonno.
« La mia nuova suoneria ».
Grazie, Satana.