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Autore: Hyperviolet Pixie    07/04/2012    9 recensioni
Sebastian è ubriaco - ma forse non troppo. Santana è la solita maledetta stronza.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez, Sebastian Smythe | Coppie: Brittany/Santana, Santana/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Grazie, Satana
Personaggi: Brittany S. Pierce, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Brittany/Santana, Sebastian/Santana, accenno di Blaine/Kurt
Genere: commedia
Rating: giallo
Avvertimenti: oneshot, dirty!talking (un pizzichino e di sicuro non come lo immaginate voi u.u)
Parte: 1/1
Sommario: Sebastian è ubriaco - ma forse non troppo. Santana è la solita maledetta stronza.

Contoparole: 1082
Note: storia scritta in meno di un'ora (LOL) per l'iniziativa "Let's ship again" indetta sull'omonimo gruppo facebook. L'ho scritta solo perché Lady Aika mi ha praticamente costretto con la forza e perché i prompt "Se telefonando" e "Aperitivo" ispirano mooooolto Sebtana (anche se questa volta è praticamente onesided u.u) e mooooolto dirty!talking (anche se io, come al solito, ci devo mettere del mio xD).
Spero vi sia piaciuta un minimo nonostante tutto u.u
Fatemi sapere,
Pixie <3

Grazie, Satana

Il primo squillo era stato insistente e alquanto inopportuno. Era tranquillamente impegnata in una sessione di ripasso di “anatomia” con Brittany, quando il nome di Sebastian Smythe era apparso sullo schermo. Alla prima chiamata aveva deciso di non rispondere. La seconda l’aveva fatta bestemmiare in spagnolo. Alla terza stava quasi decidendo di rispondere per augurargli un supplizio lungo e atroce a cui avrebbe seguito una morte decisamente molto umiliante – e lei aveva qualche idea a proposito. Qualcosa tipo gettarlo in mezzo a dei detenuti a secco da molto tempo – ma poi Brittany l’aveva fatta desistere con un sorriso e un bacio nel posto giusto. Santana aveva poi desistito dal suo intento. Alla quarta chiamata aveva finito il ripasso del corpo di Brittany e aveva deciso di rispondere salvo poi pentirsene amaramente.

Sebastian doveva trovarsi disperso in chissà quale angolo sperduto di mondo. A Lima era notte fonda e lui era riuscito a biascicarle qualcosa a proposito del fatto che fosse ad un aperitivo noioso e avesse cominciato a bere per ingannare il tempo – lei avrebbe preferito ammazzare lui.
Santana aveva messo il vivavoce per rendere partecipe anche Brittany di quel momento. Sapeva che non le sarebbe più capitato di trovare il ragazzo ubriaco.
« Sai, Santana, » stava dicendo lui dall’altro capo del telefono. « Stavo pensando ad una cosa ».
Santana ebbe come l’impressione che lui avesse abbassato la voce, perché ad un tratto lei si trovò a pancia in giù sul materasso, sempre più vicino al telefono.
« In teoria non mi interessa, faccia da gay. Già il fatto che tu sappia anche pensare mi sconvolge, figuriamoci conoscere i tuoi pensieri » esclamò guadagnandosi un’occhiata di rimprovero da Brittany.
« Stavo pensando a quella volta in auditorium… » continuò lui biascicando leggermente. Lei capì subito a che momento si stava riferendo. Quel duetto di Smooth Criminal ogni tanto se lo sognava di notte.
« Con le gambe che ti ritrovi saresti in grado di far diventare etero un gay convinto come Hummel ».
Brittany accanto a lei soffocò una risata con un cuscino. Santana le tirò un colpetto su una gamba e le fece segno di tacere.
« Ma davvero? E con te ce l’ho fatta? O sei sempre una checca isterica come al solito? » gli chiese con voce suadente. Brittany si stava quasi strozzando dal ridere e aveva preso a mordere freneticamente il cuscino per soffocare il suono. Non che Sebastian si sarebbe accorto di qualcosa comunque.
« Non credo. Mi sono scopato tipo un sacco di ragazzi da allora, però nessuno di loro avevo le tue gambe ».
« Ci mancherebbe » si lasciò sfuggire a mezza voce Santana.
« E poi la notte del duetto ho sognato che… »
L’idea che Sebastian non fosse del tutto ubriaco le passò per la testa. Lui aveva lasciato volutamente la frase in sospeso e lei si stava rodendo dalla curiosità.
« Lasciamo perdere, » concluse lui in un soffio di voce. « Dove sei? »
« Sono in camera di Brittany » gli rispose senza pensarci. Subito si morse la lingua credendo di aver gettato le basi per chiudere quella telefonata che si era rivelata piuttosto interessante.
« E lei è con te? Credo che sia il sogno di ogni ragazzo medio vedere due lesbiche baciarsi, toccarsi, assaggiarsi ».
Sebastian stava diventando indecente.
« Santana, perché dovrei assaggiarti? Fai anche tu la cacca ai cereali come Lord Tubbington? » le chiese Brittany sottovoce. Il ragazzo dall’altro capo del telefono non diede segno di aver sentito.
« Cosa mi dici di te, Sebastian? È anche il tuo sogno? »
Santana si stava divertendo a sfruttare il momento di ubriachezza. Probabilmente avrebbe raccolto un sacco di informazioni dettagliate per poterlo mettere in imbarazzo davanti a tutti.
« Devo dirti che preferirei averti solo per me, sotto di me magari ». La voce di Sebastian aveva preso una sfumatura calda, di quel tipo che le avrebbe fatto tremare le gambe e fatto venire la pelle d’oca.
« Sono sola comunque. Brittany è andata a farsi una doccia » gli disse Santana, quasi come se fosse un invito per continuare.
« Come posso essere a farmi la doccia se sono qua? » le chiese Brittany all’orecchio.
Santana scosse la testa incredula.
« Fare una doccia insieme a te non mi dispiacerebbe » continuò Sebastian a voce sempre più bassa.
« E cosa vorresti fare sotto la doccia? » gli chiese.
« Baciarti, toccarti, sfiorare le tue magnifiche gambe. Questo sarebbe un inizio perfetto, poi passerei a qualcosa di un po’ più soddisfacente per entrambi come, ad esempio, scoparti come mai sei stata scopata in vita tua ».
Brittany tornò a ridacchiare, soffocando i versi nel pelo del suo gatto.
Santana in casi normali avrebbe riso di lui, ma quella volta aveva solo una cosa in mente, una cosa che comprendeva una doccia e due mani calde e bagnate che le percorrevano il corpo. Aveva decisamente bisogno di una doccia – fredda, però.
« Quindi direi che anche nel tuo caso le mie gambe ti hanno fat – » non fece in tempo a concludere la frase però che il telefono, con un piccolo bip, le si spense.
Fottuto vizio di non caricare la batteria!, pensò.

*

Kurt Hummel quella mattina si svegliò con la consapevolezza che quella sarebbe stata una bellissima giornata. Gli uccellini si accoppiavano fuori dalla sua finestra, cinguettando, Rachel Berry era di nuovo senza voce e la NYADA lo stava aspettando. E Blaine dormiva tranquillo e beato nel letto accanto a lui. Niente avrebbe potuto rovinargli la giornata, così come niente l’avrebbe potuto rendere più felice. Aveva trovato una notifica di una mail che lampeggiava sullo schermo del suo cellulare e subito si era affrettato a leggerla.
Se solo prima poteva dirsi felice, ora era anche decisamente soddisfatto.

DA: Satana
A: Kurt
OGGETTO: regalino da Zia Tana :)

Apri l’allegato, lo troverai decisamente interessante!
Santana


Kurt, incuriosito, aprì il file.

« Fare una doccia insieme a te non mi dispiacerebbe ».
« E cosa vorresti fare sotto la doccia? »
« Baciarti, toccarti, sfiorare le tue magnifiche gambe. Questo sarebbe un inizio perfetto, poi passerei a qualcosa di un po’ più soddisfacente per entrambi come, ad esempio, scoparti come mai sei stata scopata in vita tua ».

Scoppiò a ridere di gusto. Sì, quella era decisamente una bellissima giornata.
« Amore, cosa stai ascoltando? » gli chiese Blaine con la voce ancora impastata di sonno.
« La mia nuova suoneria ».
Grazie, Satana.



 

   
 
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