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Autore: BebaTaylor    07/04/2012    0 recensioni
Missing moments di "All Things Come To Those Who Wait", e tratta della coppia Travis e Clarissa.
Finale modificato!

«Fammi capire, perché penso di essere diventato improvvisamente scemo.» esclamò Chris, che si era liberato dalla presa di Travis. «Clarissa Egan, la capo cheerleader, la reginetta della scuola, la migliore del corso di matematica dell'ultimo anno, lei, ti ha baciato?» le ultime parole furono praticamente urlate.
Travis si coprì il viso con le mani, sentendosi arrossire. «Sì, è così!» ammise.
«Gli piaci, amico.» esclamò Matt, poi distolse lo sguardo dagli amici per concentrarsi su una ragazza che passava accanto a loro. O meglio, si concentrò sul suo sedere.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa OS è legata all'altra mia storia All Things Come To Those Who Wait ed è dedicata alla coppia Travis e Clarissa
Spero vi piaccia

Clarissa alla fine della lezione di matematica si avvicinò alla cattedra del professoressa Potter. Non era l'unica a doversi fermare prima di andare in mensa per la pausa pranzo, c'era anche Travis Bones. La ragazza lo guardò con sufficienza, e concentrò tutta la sua attenzione sull'insegnate di fronte a lei.
«Signorina Egan, le chiedo di aiutare Travis in matematica.» spiegò la professoressa togliendosi gli occhiali da vista e posandoli nella loro custodia.
Clarissa guardò prima lei e poi il suo compagno. «Ma io non sono così brava...» mormorò. «Non penso di essere adatta.»
«Ma se è la migliore del corso!» la signorina Potter guardò sorpresa Clarissa.
La ragazza deglutì a vuoto, sapeva che non poteva rifiutare. «E va bene.» pronunciò. «Posso andare?»
L'insegnate annuì e i due studenti uscirono.
Clarissa sbuffò.
«Guarda che non capisco neppure io perché tu mi devi aiutare.» pronunciò Travis.
«Sono la più brava del corso!» Clarissa scimmiottò l'insegnate, Travis sorrise e due fossette gli si formarono sulle guance.
«Sì, ma siamo appena all'inizio dell'anno!» replicò Travis camminando verso la mensa.
«Ed è il nostro ultimo anno.» gli fece notare lei.
Travis scrollò le spalle e si passò una mano fra i capelli neri. «E vabbè... è solo un dettaglio. Un piccolo dettaglio insignificante.»
«Fatti trovare oggi alle due in biblioteca.» esclamò Clarissa avvicinandosi al suo armadietto.
Travis sbuffò e continuò a camminare. La metematica non gli piaceva.

***

«Devo farmi insegnare matematica da lei!» si lamentò Travis.
«E allora? Sei una schiappa in matematica e lei è la migliore del corso.» gli fece notare Chris.
Travis sbuffò rumorosamente e appoggiò i gomiti sul tavolo. «È una cheerleader! La capo cheerleader!»
«E allora?» Chris chiuse la bottiglietta di plastica.
«Non dovrebbe essere stupida per antonomasia?»
Chris alzò gli occhi al cielo. «No. È brava in matematica ed è la capo cheerleader. Fatti aiutare, ne hai bisogno, se non vuoi rischiare la bocciatura.»
Travis sbuffò ancora. «Se proprio devo.»
«Il problema è che hai una cotta per lei da almeno sei mesi.»
Travis incrociò le braccia al petto. «Non è vero!»
Chris sorrise. «Non sai mentire.»

***

«Allora, hai capito?» domandò Clarissa guardando Travis.
Il ragazzo fisso il libro aperto davanti a lui e il foglio con gli esercizi che gli aveva spiegato la cheerleader. «Ehm.... sì, certo.»
Clarissa sorrise. Si era legata i capelli, rossi e ricci, in una coda alta, che lasciava scoperto il viso dai lineamenti dolci. «Sei adorabile quando menti.»
Travis aprì la bocca, sorpreso. La richiuse quando si accorse di essere osservato. «Non è vero!»
«E allora spiega quello che abbiamo fatto.» Clarissa continuò a sorridere.
Travis si sentì in trappola. Non aveva capito nulla. Non era facile per lui mantenere l'attenzione sui numeri quando aveva vicino una bella ragazza come Clarissa, e quando, per sbaglio, lei aveva sfiorato il suo braccio, lui non aveva capito più nulla e quel minimo di attenzione che aveva se n'era definitivamente andata.
«Non hai capito nulla, vero?» il tono di Clarissa era dolce.
Travis scosse la testa.
«Va bene, ci vediamo domani alla stessa ora.» Clarissa si alzò e prese le sue cose. «Ciao Travis.»
Travis la guardò uscire dalla biblioteca sentendosi uno stupido. Non avrebbe mai imparato la matematica. E sì, Clarissa gli piaceva e pure tanto. Disperandosi, prese la sua borsa e decise di andare a casa.

***

«Ho preso B-!» esclamò allegramente Travis.
«Sul serio?» domandò, sorpresa, Clarissa.
Travis annuì. «Sì!»
«Sei stato bravissimo!» si complimentò lei.
Travis annuì felice, fece un passo verso Clarissa, le prese il viso tra le mani e la baciò.
«Oh cazzo.» mormorò quando si accorse di ciò che aveva fatto. «Io... scusami.» esclamò prima di uscire, quasi correndo dalla biblioteca.

***

Travis andò ad aprire, scocciato. Doveva prepararsi per uscire con Chris ed era già in ritardo.
«Chi è?» esclamò aprendo la porta. Rimase sorpreso nel trovarsi di fronte Clarissa.
«Scusami, disturbo?» chiese lei.
Travis scosse la testa, la bocca spalancata e il cervello fuso. Si domandò cosa ci facesse lei lì. Lei era la capo cheerleader e lui uno degli sfigati. «No.» mormorò cercando di darsi un contegno.
«Bene...ecco io...» Clarissa si avvicinò a lui, gli mise le braccia attorno al collo e lo baciò. Travis rimase sorpreso ma poi gli circondò la vita con le braccia e ricambiò il bacio. Le labbra di lei erano morbide e sapevano di fragola.
«Ci vediamo, Travis.» disse Clarissa quando il bacio finì, poi se ne andò.

«Ti ha baciato? Ti ha baciato?» strillò Chris.
Travis gli mise una mano davanti alla bocca. «Stai zitto!»
Matt, Antony e Zack scoppiarono a ridere.
«Fammi capire, perché penso di essere diventato improvvisamente scemo.» esclamò Chris, che si era liberato dalla presa di Travis. «Clarissa Egan, la capo cheerleader, la reginetta della scuola, la migliore del corso di matematica dell'ultimo anno, lei, ti ha baciato?» le ultime parole furono praticamente urlate.
Travis si coprì il viso con le mani, sentendosi arrossire. «Sì, è così!» ammise.
«Gli piaci, amico.» esclamò Matt, poi distolse lo sguardo dagli amici per concentrarsi su una ragazza che passava accanto a loro. O meglio, si concentrò sul suo sedere.
«Tu dici?» mormorò Travis spostando le mani dal viso.
«Certo. Lei viene da te, così, all'improvviso e ti bacia?» rispose Matt, anche se la sua attenzione era tutta rivolta alla ragazza di prima. «È ovvio che gli piaci!»
Travis sospirò. «Speriamo tu abbia ragione.»
Matt si alzò. «Scusatemi, credo di aver trovato la donna della mia vita.»
«Lo dici sempre.» lo prese in giro Antony.
«E vabbè, sarà la donna di questa notte!» replicò Matt.
«Cosa devo fare?» domandò Travis. «Cosa devo fare?»
«Vai e le dici che ti piace.» Zack prese l'acqua e bevve un sorso.
«Non è facile.» Travis si accasciò sulla sedia.
«Se non ci provi non lo saprai mai.» replicò Chris. «Hai preso B- in matematica, puoi fare tutto a questo punto.»

***

«Cosa?» domandò Travis. «Ho capito bene?»
Clarissa annuì. «Sì, hai capito bene. Vediamoci questa sera al centro commerciale alle sette.»
Travis aprì la bocca sorpreso. Si passò una mano sul viso per schiarirsi le idee. Clarissa non solo lo aveva baciato qualche giorno prima, ma gli aveva appena chiesto un appuntamento!
«Ci sarai, allora?» domandò Clarissa. Erano fuori da scuola, tutti gli stuenti erano andati a casa.
«Sì!» rispose con foga. «Sì, ci sarò.» Travis sorrise, felice di quella situazione.
«Bene. Ci vediamo dopo, allora.» Clarissa lo salutò agitando una mano. Travis rimase a guardarla allontanarsi e salire in auto.
«Stai sorridendo come un idiota, lo sai?»
Travis si voltò, trovandosi davanti Chris. «Mi ha chiesto un appuntamento. Questa sera.» spiegò ancora sorpreso.
«Oh, bene. Allora Matt aveva ragione.» Chris diede una pacca sulla schiena al suo amico. «Però continui a sorridere come un idiota.»

***

Il centro commerciale era pieno, come al solito.
Travis si bloccò, quando Clarissa gli sfiorò i capelli. E non era solo per quello; Clarissa gli aveva confessato che gli piaceva.
«Anche tu mi piaci.» mormorò lui, sperando di non avere il viso sporco di maionese o altro.
Pensò anche che non fosse stata una buona ideaa racontare dall'appuntamento agli altri, quando notò Chris, Zack e Antony gironzolare per il centro commercale. Lui e la sua linguga lunga. Parlava semre troppo.
Sorrise quando Clarissa gli sfiorò una mano. Alzò il viso dalle patatine e la guardò. Lei era bellissima, con i capelli che le incorniciavano il viso, le lunghe ciglia e le labbra rosee.
All'improvviso non gli importò se i suoi amici fossero lì, e neanche che lo stessero guardando in quel momento, o che stesse sorridendo come un'idiota.
Era felice, e questo gli bastava.

   
 
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