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Autore: lirin chan    07/04/2012    2 recensioni
Se la giornata era iniziata male, per il povero Dean, stava finendo anche peggio. Sul serio, ci mancava solo un angelo sfigato bagnato come un pulcino che gli inzuppava la moquette per far entrare quel giorno nella top ten delle più merdose della sua già schifosissima vita. Davvero fantastico.
Ed aveva voglia di scopare, cazzo! È proprio vero che una cosa l'apprezzi solo quando ti viene portata via...
DESTIEL
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
- Questa storia fa parte della serie 'FluffLand'
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Di streghe, pioggia e cupidi


"Quella maledetta puttana! Se la trovo le infilo quel-"
Sam, certe volte, si chiedeva se quel suo lato masochista insito in lui che gli permetteva di sopportare il fratello durante i suoi momenti da ragazzina mestruata fosse già scritto nel suo codice genetico o gli fosse nato nel tempo, dopo anni ed anni di esperienza.
"-su per il culo e ti giuro che-"
Beh, infondo Dean non aveva tutti i torti questa volta.
"Dean, adesso stai esagerando... Calmati..."
Sam non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che il fratello maggiore inchiodò di colpo facendolo quasi finire contro il parabrezza. Imprecò silenziosamente mentre spostava lo sguardo su Dean che era così rosso di rabbia che le lentiggini erano diventate quasi fosforescenti.
"Calmarmi? CALMARMI?! Ma ti rendi contro cosa mi ha fatto quella troia?!" Urlò con tutta l'aria che aveva in corpo.
Sam si massaggiò una tempia per la disperazione. Dean aveva la bruttissima abitudine di alzare la voce fino a raggiungere il falsetto strozzato da donnetta di mezza età e questo non faceva bene ai suoi mal di testa.
"Urlare o sfasciare la macchina non cambierà le cose... E comunque non è così grave, ti ha reso solo un pochino..." Si mordicchiò un labbro cercando la parola giusta, evitando di guardare il fratello che ormai fumava dalle orecchie. "... Frigido?" A quella parola trattenne un sorrisetto, anche perché era evidente che Dean era sull'orlo dell'omicidio.
"Frigido?! Solo frigido?! Sammy sono andato in quattro, e sottolineo quattro, locali di strep tease e nemmeno mi è venuta voglia!" Per disperazione buttò la testa sul volante. "Non farò mai più sesso..."
Sam sbuffò. Ed ecco che dalla fase incazzata, passava a quella depressiva. Sul serio, chi era il maggiore tra i due?
"Adesso non buttarla sul tragico..." Disse il minore mettendogli una mano sulla spalla. "Troveremo quella strega e faremo in modo che annulli l'incantesimo, ok?"
Dean, con ancora la fronte depressivamente schiacciata sul volante, borbottò qualcosa che Sam preferì intuire come un 'va bene'.
"Ok, adesso arriviamo al motel. Ci penseremo domattina."


Dean fissava tristemente il bruttissimo soffitto macchiato di muffa del motel. Non che lo stesse realmente guardando o apprezzando, s'intende, in quel momento tutta la sua concentrazione era verso il problema che affliggeva le sue parti basse. Quella mattina era tutto normale – diavolo, gli era venuta voglia pure con la cameriera carina a colazione! - ma per colpa di quella troia di una strega adesso era destinato all'astinenza eterna. Insomma, che aveva fatto di male per meritarsi una tale punizione? Sì, ok, l'aveva leggermente insultata senza motivo quando credeva che fosse lei l'artefice di quei rapimenti, ma, ehi, non c'era mica bisogno di prendersela in quella maniera! E invece no! Quella strega del cazzo prima di sparire gli aveva semplicemente buttato in faccia una polverina puzzolente intimandogli che, se non avesse cambiato atteggiamento, la prossima volta lo avrebbe trasformato in un carciofo.
Quante volte aveva detto e ripetuto che odiava le streghe?
E quanto ci metteva Sammy a portargli la sua torta?! Era un uomo che aveva appena passato una delle peggiori giornate della sua vita! Meritava almeno la torta!
"Troia, troia, troia, troia..." Continuò a ripetere a denti stretti finché un lieve rumore di battito d'ali non lo fece distrarre leggermente.
"Cas, non è il momento." Borbottò schiaffandosi le mani sul volto, coprendolo.
Fu l'insolito silenzio che calò sulla stanza che lo fece convincere a gettare un occhio sull'angelo. Castiel se ne stava fermo, immobile al centro della stanza. Immobile e talmente zuppo d'acqua che aveva creato una piccola pozza attorno a lui. Il trench ancora gocciolava abbondantemente.
Subito Dean scattò in piedi.
"Ma che ti è successo?!" Esclamò avvicinandosi con gli occhi sgranati.
Castiel mosse la testa, inclinandola come faceva sempre quando non capiva.
"Niente." Rispose ovvio e tranquillo.
Ecco, appunto. Il ragazzo sospirò.
"Tu, bagnato, acqua che gocciola sul pavimento. Non ti pare che ci sia qualcosa di strano?" Chiese mentre Castiel si guardò i piedi notando probabilmente solo in qual momento il lago che aveva creato sulla moquette della stanza. Alzò subito gli occhi verso Dean che riuscì a leggerci un poco di imbarazzo.
"Le mie scuse." Disse, ma senza muoversi da dove si trovava.
Se la giornata era iniziata male, per il povero Dean, stava finendo anche peggio. Sul serio, ci mancava solo un angelo sfigato bagnato come un pulcino che gli inzuppava la moquette per far entrare quel giorno nella top ten delle più merdose della sua già schifosissima vita. Davvero fantastico.
Ed aveva voglia di scopare, cazzo! È proprio vero che una cosa l'apprezzi solo quando ti viene portata via...
Durante tutto questo rigiro mentale Castiel era rimasto a fissarlo, quasi preoccupato.
"Dean, va tutto bene?" Chiese, ingenuo.
Il cacciatore non seppe come riuscì dal trattenersi dal prenderlo a testate. Ripetendosi di mantenere la calma raggiunse il bagno schifoso e piccolo della stanza e recuperò un piccolo asciugamano che gettò in testa all'angelo che rimase immobile.
"Dai, asciugati!" Disse Dean. Dopo qualche secondo di immobilità di Castiel il ragazzo perse quel poco di pazienza che aveva e che gli era rimasta. "Oh, andiamo! Ma lassù, oltre agli ombrelli, non avete nemmeno una fottuta doccia?!" Esclamò avvicinandosi a passo di marcia verso l'angelo e cominciando, con poca grazia, a strofinargli forte l'asciugamano sui capelli.
Castiel, da parte sua, rimase fermo come una statua subendo impassibile un Dean irritato da chissà quale misterioso problema umano. Era abituato ormai al carattere brusco del ragazzo, ma ancora parte dei suoi comportamenti gli rimanevano oscuri.
"Mi dici come ti sei bagnato così?" Chiese il ragazzo continuando a strofinare.
"Non me ne sono accorto." Rispose l'altro rammentandosi che forse da qualche parte dove era stato pioveva. Non era abituato ad accorgersi della pioggia, l'acqua non lo aveva mai bagnato prima.
Dean semplicemente sbuffò borbottando di angeli sfigati. Sul serio, non capiva se tutti gli angeli fossero così o semplicemente quello che aveva davanti.
"Ecco fatto!" Annunciò fermandosi dallo strofinare e permettendo a Castiel di alzare il volto. "Sul serio, come hai fatto a non ac-" Le parole gli morirono in gola.
Castiel aveva il volto ancora bagnato, piccole gocce erano ancora appese alle ciglia scure ed altre scivolavano dalla fronte fino al mento. L'asciugamano copriva ancora parte del viso, ma questo non poteva non fargli notare quanto blu fossero quegli occhi e quanto dovevano essere morbide quelle labbra. Il trench, ancora completamente zuppo, era diventato un tutt'uno con la giacca e la camicia era resa trasparente dall'acqua e aderiva alla pelle del tramite lasciando ben poco all'immaginazione del petto che vi stava sotto.
Il cacciatore deglutì.
"Dean?"
Quasi non lo sentì, ma tornò a fissarlo in volto, specialmente le labbra. Si chiese, distrattamente, se fossero bagnate anche quelle. Di cosa sapevano? Di pioggia? Acqua? Castiel?
Senza nemmeno accorgersene si avvicinò ad esse.
Fu un tocco lieve, quasi non si toccarono, ma bastò a far sentire Dean come se avesse finalmente trovato il posto che cercava in tutti quegli anni di ricerca, sofferenza e morte. Castiel aveva leggermente le labbra screpolate, ma erano morbide, differenti da tutte le altre che aveva baciato. Le trovò perfette.
Avrebbe voluto baciarlo per sempre.
Ma si sa, Dean aveva avuto tanti doni da Dio, ma con quello dell'intelligenza non lo aveva proprio graziato quindi quel pensiero passò in sordina, in un angolo remoto della sua testa, soffocato da mille strati d'istinto.
Di scatto si allontanò da Castiel mettendo più distanza possibile tra loro. Coprendosi la bocca con una mano fissò l'angelo che, per una volta, aveva un buon motivo per stare immobile.
Il silenzio calò sulla camera di motel.
Castiel lo guardava, ancora inconsapevole di cosa fosse successo. Sapeva che per gli umani lo sfiorarsi di labbra equivaleva ad una dimostrazione d'amore, una cosa da persone sposate. Tra uomo e donna. Non comprendeva, ma provava qualcosa dentro di se che gli accaldava la faccia – la faccia di Jimmy Novak. Era una sensazione sgradevole, sentiva il bisogno di allontanarsi immediatamente da Dean.
"Credo... che mi stiano chiamando." Disse, mentendo per la prima volta in vita sua. Dean non capì se era una scusa, ma non volle contraddirlo. Annuì semplicemente mentre l'angelo se ne andava in un fruscio d'ali proprio mentre Sam, euforico, entrava nella stanza.
"Dean! Non ci crederai, ma ho trovato la strega e sono riuscito a convincerla a toglierti l'incantesimo!" Annunciò, contento.
Dean rimase in silenzio per poi borbottare qualcosa che a Sam suonò come un 'Me ne sono accorto' mentre stringeva le gambe.
Da qualche parte, nell'alto dei cieli, un piccolo angelo ancora bagnato come un pulcino fissava il vuoto, sotto shock, mentre degli inquietanti Cupido gli volteggiavano attorno.



---Note di Lirin---
Waaa, ma cos'ho scritto?! Sul serio, guardare la pioggia fuori dalla finestra ti fa fare cose a cui non avresti mai pensato neanche tra un milione di anni.
Allora, scusate se disturbo questo fantastico fandom, ma la voglia di scrivere qualcosa su cui due mi faceva prudere le mani da giorni... Lo so, la prossima volta, prima di scrivere certe cose, me le taglierò...
Comuque, spero vi sia piaciuta almeno un pochetto!
Lirin Chan

P.s. Si ringrazia l'Idiota per il betaggio v.v Quindi se trovate errori è colpa sua!


   
 
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