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Autore: CrissColfer_    07/04/2012    4 recensioni
Mi manchi Blaine, mi manchi terribilmente.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro  Blaine,


Comincio col dirti che non mi dilungherò, a differenza delle scorse lettere. Prometto che sarò del tutto breve e coinciso.
Si sente la tua mancanza sai? Ogni secondo, minuto ed ora.
Sono passati  due anni da quando te ne sei andato.
Ogni tanto mi chiedo se davvero sia trascorso così tanto tempo, se davvero la tua presenza qui manchi da anni. Eppure a mio parere sembrano pochi secondi.
Ho chiuso gli occhi ancora una volta. Si lo so, avevo promesso nella passata lettera che non lo avrei più fatto...e mi dispiace.
Ho trovato la tua mano di nuovo. Blaine, eri così bello. Il tuo vestito nero sembrava quasi luccicare al sole, la tua pelle non era mai stata così morbida e per un attimo ho notato una diversa tonalità di colore dei tuoi occhi. Sembravano quasi di un verde smeraldo, circondato poi da una lieve sfumatura color miele.
Hai fatto di nuovo la tua piroetta, amore sai quella che facevi di solito? Si?
Quando giravi su te stesso con le mani alte, abbastanza più sopra il tuo petto, non sei mai stato tanto bello, e me ne rendo conto adesso. Solo adesso, dannazione.
L’ultima volta mi hai detto che la mia presenza ti faceva sorridere, hai detto che il mio sorriso, i miei occhi azzurri potevano illuminare un cielo nuvoloso e scuro. Mi hai chiesto di continuare a sorridere...per aiutarti a trovare la giusta strada.
Sto sorridendo dannazione, sto sorridendo fra mille lacrime.
Ma dove sei? Amore dove sei? Mi avevi promesso che non saresti andato via, che saresti stato al mio fianco nel bene e nel male.
Io ti odio.
Perché hai fatto una promessa che non potevi mantenere? Perché quella notte non ero con te?
Magari, se la fidanzata di quel tipo al volante gli avesse detto di stare attento, se magari gli avesse detto che lo amava...a quest’ora tu saresti qui. Saresti fra le mie braccia, sul nostro letto a temperatura calda come ti piace tanto, a vedere West Side Story per la dodicesima volta, sentendo i nostri piedi intrecciarsi tra loro.
Vorrei poter incrociare il tuo sguardo e sorriderti, sorriderti di felicità perché mi ami. Blaine, mi ami.
Adesso dimmi con quale stupido coraggio dovrei andare avanti.
Coraggio...continuo a rileggere quel messaggio, leggo il tuo nome più e più volte e sospiro, tentando di trattenere le urla di dolore, le lacrime amare che ho conservato.
Ho conservato come perle rare, aspettando che te ne saresti andato.
Ora, mi manca il respiro. Quel blu che illuminava i miei occhi sembra essersi spento d’improvviso. Sono così arrossati che faccio fatica a guardarmi allo specchio, odio vedere la mia pelle così ma mi dispiace. Tutto questo è inevitabile.
Mio padre molto spesso si arrabbia, viene a casa nostra e sembra quasi disperarsi perché continuo a stringere la tua vecchia divisa.
Non  ho buttato nessuno dei tuoi oggetti. Il tuo dopobarba ormai lo uso io, la tua tazza con il logo degli Usignoli la poggio sempre affianco alla mia, e non ho spostato di un centimetro il tuo cuscino.
Credo che la mia sanità mentale sia a rischio. Qualche giorno fa, Finn si è seduto proprio vicino al tuo lato del letto ed ho accennato un urlo.
Non voglio perdere il tuo odore. Si, ho ancora il tuo shampoo alla lavanda...ma quello che si sentiva sulla tua pelle era diverso. Non so spiegarti il motivo ma è così.
Ah sai cosa? Ho sentito “Candles” ieri alla radio. Ho sentito anche le tue mani sulle mie spalle che mi massaggiavano dolcemente la schiena, sussurrandomi che ero adorabile.
Tutti, tutti mi dicono di farmi forza, di non guardare indietro e di non rimpiangere nulla. Alla fine ci sei stato, mi hai sposato e tutto è stato perfetto.
Ma allora dimmi perché tutto questo dolore, perché hai dovuto pagare tu invece che lui? Perché tu amore mio.
Le mie lacrime diventando sempre più profonde, più veloci ed irrefrenabili.

Dimmi perché adesso devo restare qui, a gambe incrociate sul letto senza poter fare nulla per riportarti da me? Posso chiederti di tornare ma a quale inutile, insignificante e stupido motivo?
Per un periodo sono andato alla Dalton. Ho sceso lo scalone principale cercando la tua mano, ma non è arrivata.
Ho attraversato la sala studio passando l’indice sul divano di pelle marrone attendendo con ansia lo “Spirito del Natale” ma invano.
Ripercorro sempre tutti i nostri passi, senza nessuno scopo o risultato.
Ho ancora il braccialetto con la piccola stella d’oro che mi hai regalato per il nostro anniversario e...
Non sento più il respiro, ogni tanto a causa di tutte queste lacrime ho paura di soffocare. Ho il cuore che batte così veloce, sembra quasi che voglia esplodere ed ho paura che Rachel a New York possa sentire questo palpito irregolare.
Il pianoforte bianco è ancora in salone, non ho voluto farlo portare via. Mi piace tanto alzarmi e passare anche un solo dito su quella vernice asciutta che sembra avere, in qualche stupido modo, il tuo profumo di lavanda.
Mi mancano i tuoi ricci, mi manca attorcigliare le mie dita fra di essi e sentire i tuoi mugolii di mattina, che cerchi di farmi staccare quella presa. Mi manca il tuo modo di preparare il caffè, quando camminavi per il corridoio canticchiando, con la voce leggermente roca ed impasta dal sonno, tutte le coccole prima di dormire, i tuoi strani soprannomi.


Mi manchi, mi manchi terribilmente.
Ho attaccato una foto nell’armadio a muro; raffigura noi sotto la neve, così felici e spensierati che riescono a non farmi sentire la tua mancanza. Ogni mattina la bacio, ed ogni sera la guardo chiedendo scusa per tutti gli errori che faccio.
Appoggio la tua cravatta della Dalton sul tuo cuscino ogni notte, o magari in un momento in cui sento maggiormente la tua lontananza, la bacio qualche volta e riesco a sentire il tuo profumo.
Perché te ne sei andato? Perché adesso tutto è così vuoto?
La morte, quando arriva non possiamo combatterla. Ed io ora ho le mani legate, non ho potuto evitare che quell’auto si scontrasse contro la tua, non ho potuto evitare nessuna lacrima, né le urla di tutti quelli che ti volevano bene. Come posso andare avanti? Semplice; tu non vorresti il mio dolore amore mio.
Blaine ti amo, ti amo e continuerò sempre a farlo, vorrei stringerti...Dannazione cosa darei per sfiorare la tua mano anche solo per un secondo.
Vorrei poterti dare la mia vita. Vorrei poter tornare indietro nel tempo, sedermi al Bel Grissino e chiederti di venire al ballo con me, sussurrarti per sempre che voglio stare con te e che nulla...nulla ci dividerà.
Sei scomparso così in fretta che mi hai colto alla sprovvista.
Come mia madre, adesso tu non ci sei più. Adesso vivi solo e davvero nei miei ricordi.
Non desidero altro che appartenerti Blaine, per sempre. Così, stringo per qualche secondo la fede e leggo cosa c’e scritto
-Blaine Anderson; 16 Dicembre.
 
Adesso sorrido, sono tuo Blaine. Sono tuo per sempre, a prescindere da dove tu sarai adesso e dove sarò io un giorno se non ti incontrerò.
Sarai sempre il mio Blaine, ed io il tuo Kurt.
Ti amo amore mio
Per sempre tuo.
Kurt.




 
Okay, non chiedetemi come mi è uscita per favore u.u non so...che ne pensate?:3
  
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