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Autore: Bellatrix Riddle    08/04/2012    4 recensioni
Lei, solo lei gli era veramente fedele, solo lei lo venerava, solo lei riconosceva in lui il Suo Signore, solo lei l' avrebbe seguito anche all' Inferno, solo lei lo stimava davvero, solo lei lo a...! No! Bellatrix fermò quel pensiero prima che potesse concludersi. Lei non provava sentimenti per nessuno, provava solo fedeltà per il Signore Oscuro! Niente, niente di più. Il Padrone le aveva detto di non provare sentimenti, e lei gli ubbidiva sempre, anche se era doloroso. Lei gli ubbidiva sempre, sempre!
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Bellatrix Lestrange, Voldemort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La barriera anti  smaterializzazione di Hogwarts era stata tolta da Silente per permettere a chi fuggiva dai mangiamorte di potersi materializzare davanti alla scuola, l’unico punto in cui ancora non lo si poteva fare.
L’edificio era protetto da una magia potente, e molti degli incantesimi erano stati eseguiti dallo stesso Preside, ed erano inoltre una magia molto antica di cui pochi libri parlavano e che quasi tutti si erano dimenticati. In pratica era il luogo più sicuro e impenetrabile che ci fosse, ed era un oasi in mezzo al mare di distruzione e degrado che era diventato il mondo magico. Un luogo sicuro dove si riceveva assistenza ed aiuto.
Fu così che nel buio di un temporale notturno appena scoppiato apparve, celato dalla pioggia e  dal nero della notte, una figura incappucciata, avvolta in un mantello che si confondeva nell’oscurità, che stringeva fra le braccia, avvolta fra coperte rosso sangue come fosse un neonato, una figura esile, che stringeva a lui come a trattenerla per non farla fuggire via.
Davanti alla porta della sua vecchia scuola, della sua unica vera casa, esitò un attimo e poi bussò.
Non trascorsero più di due o tre secondi che l’uscio si apri mostrando la figura della professoressa McGranitt, che era venuta ad aprire la porta.
Fu uno choc, davanti a lei c’era Tom che sorreggeva, avvolta in modo che fosse solo visibile il cereo volto, la sua fedelissima Bellatrix morente.
“P P P Preside!” la professoressa chiamo con voce acutissima il vecchio mago che si precipitò giù dalle scale.
Anche per lui la sorpresa fu enorme ma si ridestò subito alla parola disperata di quello che ormai era solo un uomo inpotente “Aiutami”
“Professoressa porti subito Bellatrix in infermeria e chiami chiunque può aiutare, le sue condizioni mi sembrano disperate e bisogna fare in fretta se vogliamo avere una possibilità di salvarla. Dica a Ms Poppy di fare del suo meglio. Poi mandi da me il giovane Harry.”
Detto ciò Minerva prese dalle braccia di Tom la giovane strega, mente Silente accompagnava il suo ex studente verso il suo ufficio dove gli offrì una tazza di thè.
“Allora Tom, vedo che sei tornato in te. Cosa ti ha spinto a cercare aiuto qui? Cosa ti ha spinto a rischiare tutto, venendo da solo nell’unico posto in tutto il mondo magico dove ti trovi in svantaggio?”
Il tono sommesso dell’ uomo davanti al preside non apparteneva certo al più grande mago del mondo, ma solo al più disperato e tormentato uomo “Lei, lei, solo lei, semplicemente lei.”
“quindi alla fine” disse il vecchi in tono bonario “avevo ragione io? Anche tu provi dei sentimenti, anche tu sei umano e come tale ami e soffri. Tu non sei, come hai sempre detto, pura malvagità. Tu sei solo un brillante mago che ha voluto seguire la strada sbagliata e che ora ne paga le conseguenze, niente più di questo.” E detto questo lo guardò con immensa compassione perché in lui non vedeva più niente se non un mare di disperazione.
“Si, si, si. Dannazione Silente, si! Cosà vuoi che ti dica? Si, avevi ragione, si. Sto pagando ogni errore, si, sto soffrendo, ma non mi importa, non mi importa di niente. Non mi importa se mi succhieranno l’anima, non so neanche se ce l’ho l’anima. Si, avevi ragione, si, ma non mi importa.” Urlò con tutto se stesso, come se così potesse buttare fuori la rabbia e il dolore, ma Silente non si mosse e non si scompose.
“Bene, adesso Tom bevi il the, ti toglierà il freddo dalle ossa. E’ insolitamente freddo per essere estate e questa pioggia non aiuta.”
Nello studio del preside regnava un silenzio interrotto solo dallo scoppiettio del fuoco, quando entrò la professoressa McGranitt accompagnata da Ms Poppy, la quale diede a Riddle la bacchetta della Black. La professoressa guardò con pietà quello che sembrava u  bambino che non capiva cosa stava accadendo “Tom, mi dispiace tanto. Bellatrix era troppo debole, abbiamo fatto l’impossibile, ma le sue condizioni erano troppo gravi. Non ce la fatta. Tom Bellatrix è morta.”
Sgomento, un’ agonia terribile. Bella non era più con lui, un’ esistenza senza Lei non aveva senso, non era concepibile, Lei c’era sempre stata, era tutto ciò che lo rendeva felice, l’unica gioia ed adesso era morta, l’unica luce nella  sua vita si era spenta per sempre lasciandolo al buio, in un buio freddo ed eterno senza consolazione. Nessuna magia poteva riempire quel vuoto.
“Almeno adesso non hai più niente che ti renda umano, niente che ti dia la debolezza che i sentimenti ti danno.  Sarai il Mago Oscuro Più Potente Del Mondo, invincibile, la malvagità pura e nera. Sii felice niente ti rende Debole.”
“Non mi importa, non mi importa di essere il mago più potente, non mi importa della malvagità. Nulla ha più senso senza la Mia Bella. Senza di lei la magia non è magia, la cattiveria non è cattiveria, il potere non è niente. Preferirei essere morto io, preferirei essere il più debole e incapace dei maghi pieno di debolezze che vivere senza Lei, perché non è vita. Tutto questo è solo colpa mia, sono stato il peggiore degli amici per lei: per me lei è diventata una mangiamorte, per me lei ha sacrificato la sua vita pur di non deludermi, per me lei ha ucciso mettendosi in pericolo, per me lei ha sofferto perché gli avevo proibito di amare, tutte le sue colpe in realtà sono mie, io le ho rovinato la vita. Sarei dovuto morire io! Io l’amavo e adesso non mi importa più di niente.”
Disperato, afflitto, si sentiva annegare e non poteva stare più in quella stanza che lo schiacciava nel suo dolore. Scappò via per quei corridoi, che un tempo erano stati il suo unico rifugio, pieno di rabbia e desiderando solo la morte.
Harry era entrato nella stanza con Minerva, ma indossando il mantello dell’invisibilità nessuno si era accorto di lui, e quando furono rimasti solo l’infermiera, il preside e la professoressa si tolse il mantello.
“Preside ma cosa è successo?” ciò che aveva appena visto lo aveva sconvolto.
“Vedi Harry, hai appena assistito alla redenzione di un uomo. Un avvenimento raro e bellissimo, che non deve essere sprecato, quindi adesso dobbiamo aiutare quell’uomo sconvolto, perché  ha cercato aiuto e chi cerca aiuto qui lo trova sempre. Quindi adesso ti racconterò bene l’accaduto e poi cercheremo Riddle, anche se ho una vaga idea di dove si possa trovare.”
Come si aspettava il vecchio preside Tom era inginocchiato davanti allo specchio delle brame a fissare la sua immagine riflessa con accanto quella di Bellatrix che gli sorrideva e lo consolava.
“Tom non si vive se si sta a fissare un desiderio senza far niente.”
“Non mi importa, io non vogli vivere voglio solo stare con lei, e questo e l’unico modo. Se questo vuol dire non vivere va bene, non mi importa.” Detto questo, preso dalla disperazione strinse la sua bacchetta e quella della sua Bella tra le mani e le spezzò.
Dalle due bacchette partì un fascio di luce bianca e uno di luce nera che si intrecciarono e avvolsero il mago disperato senza che lui si muovesse. Un volta sparita la luce Tom non si era mosso di un millimetro e continuava a fissare le due bacchette tornate intatte. Alzò poi lo sguardo ma solo per tornare a fissare il riflesso dello specchio che però rappresentava una Bellatrix e un Tom di sedici anni.  Il Mago però non si mosse. “Tom quella che hai appena compiuto è una magia potentissima che nessuno fino ad ora, tranne il suo inventore, morto subito dopo l’incantesimo, era stato in grado di compiere.”
Ma Tom non lo ascoltava e fissava l’immagine della bellissima strega che lo fissava sorridendo, e che allungava una mano per asciugarli una lacrima che gli era sfuggita, il suo tocco era dolcissimo. Tocco?
Si voltò di scatto ed eccola davanti a lui. La sua Bella, la Sua Bella di sedici anni. Si toccò il viso , anche lui era tornato un sedicenne, com’era possibile?
“Come?” era l’unica cosa che riuscisse a dire.
“L’incantesimo di cui ti parlavo. E’ detto comunemente ‘Incantesimo della Nuova Possibilità’ e permette a chi lo compie di tornare indietro sui suoi errori per poterli evitare, e poiché ti sei preso la responsabilità anche dei suoi errori” disse indicando Bellatrix “anche lei ha avuto una nuova possibilità. Tutta la gente che avete ucciso, tutto il dolore che avete provocato, tutte le malvagità e anche tutte le scelte o le cose che avete fatto sono  state cancellate.  Siete tornati indietro, potete ricominciare. Le persone uccise sono tornate in vita, quelle ferite sono guarite, i mangiamorte sono tornati a essere solo maghi purosangue esaltati, la profezia non significa più nulla e anche il tuo matrimonio Black non esiste più. Domani ci sarà un bel caos a spiegare cos’è successo, ma voi avete una nuova possibilità.”
Silente fisso Tom e lui li rimando lo sguardo e senza dire una parola si smaterializzò con Bella stretta accanto a lui.
“Harry, qui ci sarà un bel da fare, preparati! In compenso rincontrerai i tuoi genitori si felice. Comunque credo che abbiamo assistito ad una occasione unica ed è meglio così, non so come riusciremo a spiegare gli avvenimenti di questa notte al mondo magico, e neanche ai babbani visto che resusciteranno anche parecchi dei loro, ma ce la caveremo no?”
“Preside ma come fa a sapere che Tom non tornerà Lord Voldemort?”
“Non lo so, posso solo sperare che avendo avuto una nuova possibilità non la sprechi.”
Bella e Tom si materializzarono su una collina sotto il celo stellato con la luna che li illuminava.
Avrebbero avuto il loro futuro.
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:mi dispiace per il ritardo, ci ho messo un po’, ma finalmente la storia è terminata.
Ringrazio tutti quelli che mi hanno recensito in particolare BelleDameSansMerci e ayumi_L. Ma anche a chiunque mi stia leggendo un grazie di cuore.
 

  
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