Mancava solo un giorno a Pasqua e a Hobbiville ormai fervevano i preparativi per la grande festa. E’ vero che gli hobbit sono amanti della tranquillità, ma non rinuncerebbero mai alle tradizionali feste popolari che si tengono ogni anno nella grande piazza del villaggio. Quel giorno, poi, era un continuo via vai di persone che sistemavano addobbi, apparecchiavano tavoli e cucinavamo le più prelibate cibarie per il giorno successivo.

Il giovane Frodo, però, era ormai esasperato da tutto quel trambusto in cui tutti gli anni veniva coinvolto. Decise così di raggiungere l’amico Sam, e insieme si avviarono verso casa Baggins. Ad attenderli insieme allo zio Bilbo, come piaceva loro chiamarlo, trovarono una davvero gradita sorpresa, l’anziano stregone Gandalf. Di rado si faceva vedere da quelle parti, ma ogni volta arrivava era sempre un piacere per tutti. I suoi fuochi artificiali e i suoi trucchi di magia mandavano in visibilio sia grandi che piccini, senza tenere conto di tutti i racconti dei suoi viaggi in paesi lontani e sconosciuti. 

“Gandalf!”

“Miei giovani Hobbit, che piacere vedervi! Allora pronti per la festa?”

“Eh, insomma...” 

“Padron Frodo voleva dire che è fantastico che voi siate qui quest’anno!”

“Dai Sam, lo sai che non amo molto queste feste!”

“Eh questi giovani, hanno sempre da lamentarsi! Ora forza, venite tutti dentro che ci sono ancora un sacco di cose da preparare!” con queste parole Bilbo mise fine alla discussione.

*

Alle prime luci del giorno dopo le attività erano ormai frenetiche, e finalmente si conclusero all’ora di pranzo con l’inizio della festa.

Frodo e Sam erano seduti a guardare Merry e Pipino, che come al solito erano a dare spettacolo cantando vecchie canzoni da locanda e ballando sui tavoli.

“Non cambieranno mai quei due eh! Ma... Sam mi stai ascoltando?”

“Chi, io? Ah si scusi Padron Frodo, è che stavo guardando...”

“Rosie Cotton che balla insieme alla sorella!” terminò ridendo Frodo.

“No! Cioè, sì ma...” farfugliò Sam arrossendo.

Non ebbero tempo però di finire la conversazione perché vennero distratti dall’entrata in scena di Gandalf, che con i suoi trucchi attirò l’attenzione di tutti i presenti.

Piccoli fuochi artificiali, canarini apparsi dal nulla, storie e leggende da paesi lontani... gli hobbit amavano tutto questo. Il gran finale però fu una sorpresa, quando l’anziano stregone fece apparire delle uova di cioccolato davanti agli hobbit più giovani.

“Ci sono dei paesi lontani in cui è tradizione che gli adulti regalino ai giovani delle uova di cioccolato per Pasqua! E, ovviamente, dentro ogni uovo c’è una piccola sorpresa! Su coraggio apriteli!”

Non se lo fecero ripetere due volte, tutti iniziarono ad aprirle impazienti di vedere le sorprese.

“Ehi Pipino, guarda! Ho trovato una fionda!” esclamò Merry eccitato. 

“Forte... aspetta ora apro il mio...”

Dall’uovo di Pipino invece saltò fuori una piccola pipa. 

“Ma no, dai la pipa è più bella!” 

“E’ fortuna amico mio!”

“Dai fammela provare!”

“Senti te hai già la tua pipa! E poi hai trovato la fionda!”

“Antipatico... la prossima volta che finisci l’erba pipa allora non te la presto!” 

“Ma così non vale!”

Frodo e Sam osservavano la scena tra il divertito e l’esasperato. Quei due erano incorreggibili! 

“E voi due non le aprite le uova?” esclamò Gandalf appena arrivato al loro tavolo.

Per tutta risposta gli hobbit cominciarono ad aprirle. A Sam però si spense il sorriso quando notò la sorpresa.

“Ehi ma questo... è un braccialetto da donna!”

“Aspetta, ho un’idea...” rispose Frodo.

“Rosie! Puoi venire qui per favore? Sam ha un regalo per te!”

“Ma Padron Frodo! Non posso...”

“Oh si che puoi!” e lo spinse ridendo verso la ragazza che stava venendo verso di loro.

Frodo, distratto dal regalo di Sam, non aveva ancora visto la sua sorpresa. In mezzo ai pezzi di cioccolato notò qualcosa brillare. Era un piccolo anello dorato attaccato a una catenella d’argento.

“Però sembra quasi vero...”  Si legò la catenina al collo “Bene, questo sarà il mio tesssoro!” concluse soddisfatto.