30 Ottobre, ore 15.02

[ sir ] ciao nottie!

not.at.all nottie?

[ sir ] sì, è carinissimo come nome… non ti piace?

not.at.all not -> nottie?

[ sir ] esatto!

not.at.all tu sei matta!

[ sir ] forse

not.at.all =)

[ sir ] allora domani vai alla Corone?

not.at.all sì, tu?

[ sir ] non so, perché al Tokyo i miei amici non ci vogliono venire, ma alla Corone so che incontrerei un sacco di persone che non mi va di vedere…

not.at.all tipo il ragazzo che viene allo Spinelli?

[ sir ] sì, tipo lui…

not.at.all ma è davvero tanto stronzo?

[ sir ] non è che è stronzo, è che mi piaceva un sacco ma lui non mi calcolava minimamente…  alle medie ero una sfigata, e molto più brutta

not.at.all sul serio?

[ sir ] si

not.at.all dalle foto che ho visto allora sei cambiata tantissimo…

[ sir ] =) grazie… ma Luca non la penserebbe così

not.at.all aaah, allora si chiama Luca?

[ sir ] sì

not.at.all conosco qualcuno che si chiama Luca…

[ sir ] no, per favore, non approfondiamo neanche il discorso… anche se lo conosci non me ne importa un fico secco!

not.at.all sicura?

[ sir ] cì cì

not.at.all allora alla Corone non vieni…

[ sir ] riusciresti a trovarmi un biglietto?

not.at.all certo…

[ sir ] be’, allora ok…

not.at.all davvero?

[ sir ] sì…

not.at.all magnifico!!

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Siria posò il suo sguardo su una fotografia appesa al muro, esattamente all’altezza del suo cuscino. Cinque ragazzi che si abbracciavano tra di loro, due maschi e tre femmine. Lei… in mezzo.

I capelli che le arrivavano appena sotto le orecchie, una grande frangia che le copriva gli occhi, un sorriso largo e due guanciotte piene piene.
Spostò lo sguardo sullo specchio vicino al letto. Eccola, capelli lunghi e lisci – come le piacevano, li adorava, e anche gli altri -, un ciuffo spostato di lato, un sorriso allegro e composto e un viso molto più magro e scarno, in confronto a quello di prima.
Com’era cambiata, Siria. Erano passati quattro anni da quella foto, ora non era più la ragazzina ingenua delle medie, frequentava la quarta liceo… no, non era più una bambina.

Accanto a lei, in quella foto, Luca era vicino al ragazzo che l’abbracciava.

Alto, i capelli chiari e spettinati, gli occhi di un azzurro intenso… come si faceva a dimenticarlo, un ragazzo così?
L’aveva intravisto solo un paio di volte, in quattro anni… ed era sempre lo stesso. Presuntuoso, vanitoso, snob… e bellissimo. Si era chiesta un paio di volte se l’avrebbe considerata, ora, così com’era cambiata… Magra quanto basta, carina, sempre con il sorriso sulle labbra…

Strappò la foto dal muro e se l’accollò agli occhi. Dio, quanto lo odiava. Eppure l’aveva dimenticato, ma ora con l’apparizione del fantastico Nottie eccolo di nuovo lì, nei suoi pensieri… perché? Dio, perché?

Luca Argenteri. E se fosse stato davvero un amico di Nottie? Se ci fosse stato davvero alla Corone? Con lui? Che avrebbe dovuto fare? Cosa…?

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