Fanfic su artisti musicali > Beatles
Ricorda la storia  |      
Autore: Melardhoniel    08/04/2012    2 recensioni
|May Pang/John Lennon|
Da sempre li trovo una coppia stupenda e molto romantica, una fiaba che, a differenza del normale, non ha un lieto fine.
Ti osservavo da lontano, ti vedevo soffrire, spezzarti, deteriorarti, rovinarti; ti sentivo star male e piangere in silenzio, non ho mai desiderato amarti ma ho sempre voluto consolarti: in un remoto angolo della mia anima ero convinta che io ci sarei riuscita. Ero pronta a scommettere con la parte razionale di me stessa che solo io avrei potuto farti uscire vincitore da quel vortice in cui era caduta la tua vita.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, John Lennon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Let it Born, Let it BEatles;'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
May.



Yoko ti gettò prepotentemente nella mia vita.
Yoko mi spinse tra le tue braccia.
Ero solo la sua segretaria, e mai avrei pensato di poter essere qualcosa di più per te.
Ti osservavo da lontano, ti vedevo soffrire, spezzarti, deteriorarti, rovinarti; ti sentivo star male e piangere in silenzio, non ho mai desiderato amarti ma ho sempre voluto consolarti: in un remoto angolo della mia anima ero convinta che io ci sarei riuscita.
Ero pronta a scommettere con la parte razionale di me stessa che solo io avrei potuto farti uscire vincitore da quel vortice in cui era caduta la tua vita.
E poi sei arrivato tu.
Avevo ventitré anni, tu dieci in più, ma ti sei abbandonato sul mio grembo come un bimbo sulle ginocchia della madre; avevi bisogno di affetto, e io ti ho trasmesso il mio come meglio ho potuto.
Ritornano gli echi dei suoni passati, degli odori, delle sensazioni: una parola sussurrata, “May”, una carezza sui capelli.
«May, tesoro…»
Sorrido, accovacciata sulla sdraio sento il tuo cuore battere forte nel petto.
«Grazie per tutto quello che hai fatto per me. Rivedere Cyn e Julian…beh, è stato…magico.»
Il mio sguardo vaga distrattamente sulla maglia che il bimbo ha insistito che ti comprassi, verdina con la stampa di Topolino sopra. Assolutamente adorabile.
Rido e non rispondo, perché so che hai capito.
Ti hanno trascinato via da me, mi hanno allontanata da te; mi hanno lacerato l’anima con un dolore che non sapevo di poter provare.
Tua moglie, la tua legittima moglie, lei, che ti aveva abbandonato a me, ti ha ripreso come se niente fosse.
So che sono la tua preferita, che ami me più di lei… o forse no, sono solo stupide illusioni.
Se non avessi amato tua moglie forse non staresti più con lei e non avresti avuto Sean.
A proposito, John, è bellissimo…ti assomiglia tanto.
 
Mi incanto a guardare la parete di fronte – Paul e Linda McCartney fanno bella mostra di sé nella foto che abbiamo scattato quella volta in cui li abbiamo incontrati e Paul e John si sono riappacificati, finalmente.
Quella volta mi sono sentita orgogliosa; per un po’ ho seriamente pensato che avresti chiesto il divorzio da Yoko per vivere con me.
Invece mi sbagliavo: ricordo tutto di quella sera d’agosto nella quale ho compreso che te ne saresti andato. Tutto sembrava così irreale…
 
Mi rannicchio su me stessa e appoggio le mani al pavimento freddo: devo riscuotermi, non posso reagire così.
Devo essere professionale.
In fondo ho sempre saputo come sarebbe andata a finire, sin dalla prima volta che sono stata spinta da te.
Conoscevi i piani di Yoko, e in qualche modo li condividevi perché ti interessavo.
 
“«È permesso?» è la prima volta che entro in questa casa. Ho paura perché non so cosa accadrà: sono da sempre abituata a calcolare tutte le possibili eventualità e la sola idea di non poter archiviare la mia vita come una pratica mi sconcerta.
«Vieni avanti, May. Ti aspettavo.»
Vorrei tanto dire che lo immaginavo, che ero sicura che Yoko te ne avesse parlato, voglio chiederti cosa ne pensi, ma mi limito ad annuire.
«Posa pure il cappotto…anzi, no… aspetta.» ti avvicini e lentamente lo fai scivolare dalle spalle, sfiorandomi la pelle lasciata scoperta dalla maglietta. Posso sentirti ridere compiaciuto mentre appendi la mia giacca.
Non so come comportarmi: ti ho sempre chiamato Mr.Lennon.
Ma una cosa è certa: non voglio avere una relazione con te! Per quanto ti ammiri, il non conoscerti mi spaventa. Sei la persona più imprevedibile con la quale sia mai venuta a contatto, e non sopporto di sentirmi a disagio con qualcuno; specie se costretta.
John mi afferra da dietro, e mi bacia prepotentemente.
«È tutto il fottutissimo giorno che aspetto di farlo!» (1)esclami.
Mi sento come una bambola nelle tue mani: sono completamente in tuo potere.
Posso sentire l’odore della tua pelle.”
 
Sei stato il mio amore più grande, John Lennon. Nessun rimpianto, nessun rimorso.
Chiudo gli occhi, cercando di afferrare quell’odore che scivola via al rompimento dell’incantesimo.
Nel sentire una lacrima solcarmi la guancia li riapro, guardandomi intorno.
 
Sul calendario una data: 8 dicembre 1980.
 
 
It’s getting better all the time! – l’angolo di Melardhoniel

Gaaah che tristezza D: Johnny!! *si soffia il naso*
Ho deciso di scrivere questa storia perché… beh, nemmeno io so il perché. Stamattina stavo ascoltando Mind Games e Dream #9 e ho iniziato una discussione con mia mamma sul “Lost Weekend”, e questo è il risultato.
Povera piccola May…mi ha sempre fatto molta compassione…
(1)è una frase realmente pronunciata da John, che in inglese sarebbe "I've been waiting to do that all f****** day." Oh. Che tenerezza. May Pang lo accenna in un’intervista al Daily Mail.
 
 
Buona Pasqua! (Oggi è il compleanno di Julian! *saltella esaltata*)
 
Baci,
M.

 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: Melardhoniel