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Autore: ponlovegood    09/04/2012    5 recensioni
Osservai il mio interlocutore provando un profondo senso di familiarità; ci eravamo già incontrati?
«Cosa desideri che io ti mostri? Il passato o il futuro?» domandarono le sue labbra rosee. Io scelsi il passato, quella volta, ricordando quanto fosse stato frustante per me non aver avuto ricordi da condividere nemmeno con me stesso. Scelsi il passato, così avrei sempre potuto voltarmi e l’avrei trovato lì, mentre il futuro sarebbe stato sempre davanti a me, senza che io potessi mai afferrarlo. Sarei stato una persona gentile, capace di voltarsi indietro e tendere una mano a chi ne aveva bisogno.
Genere: Introspettivo, Song-fic, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Reita, Ruki
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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pons notes
Prima di iniziare vi consiglierei di aprire youtube, cercarvi Order made dei RADWIMPS e cliccare sul tastino ‘play’ ~♪
Buona lettura ♥
 

Double
-order made-

 
Ci fu un tempo durante il quale ero già stato umano.
Avevo avuto tutto, forse fin troppo. E non avevo mai avuto bisogno né niente né di nessuno; tanto che la solitudine non mi pesava per nulla, come se riuscissi a stare bene solo con me stesso.
Vedevo gli altri stare insieme ma non li capivo. Come riuscivano a farlo?
Io, dentro di me, avevo già ciò che loro cercavano in qualcun altro.
Dei ricordi non me ne facevo nulla e non riuscivo a dar loro nessuna importanza. Vedevo solo il futuro e andavo avanti, avanti. Ero una persona forte.
Eppure, avendo già tutto, l’unica persona con cui ebbi mai da ridire fu solo me stesso.
Eppure, nonostante fossi una persona forte,  a volte avrei voluto le lacrime, cosicché gli altri –e non solo io- potessero capire quando soffrivo.
Allora mi ripetei che una cose del genere non sarebbe mai più accaduta.
 
Poi un giorno decisi di nascere di nuovo.
E quel giorno mi furono poste molte domande, alle quali, già una volta, ricordavo di aver risposto. E credo proprio che, quel giorno, le risposte furono le peggiori che potessi dare. Ma ora non ero più intenzionato a ripetere lo stesso errore.
Osservai il mio interlocutore provando un profondo senso di familiarità; ci eravamo già incontrati?
«Cosa desideri che io ti mostri? Il passato o il futuro?» domandarono le sue labbra rosee. Io scelsi il passato, quella volta, ricordando quanto fosse stato frustante per me non aver avuto ricordi da condividere nemmeno con me stesso. Scelsi il passato, così avrei sempre potuto voltarmi e l’avrei trovato lì, mentre il futuro sarebbe stato sempre davanti a me, senza che io potessi mai afferrarlo. Sarei stato una persona gentile, capace di voltarsi indietro e tendere una mano a chi ne aveva bisogno.
 

E io probabilmente scelsi il passato.
In modo che io potessi diventare
una persona gentile, piuttosto che una persona forte
Così che io potessi capire che cosa sono i ricordi.

 
«Ti darò braccia, gambe, bocche, orecchie, occhi, cuori, petti e narici. Ti darò due di ciascuno. Non è fantastico? Non è fantastico?»
 

Ude mo, aishi mo, kuchi mo, mimi mo, me mo
Shinzou mo, oppai mo, hana no ana mo
Futatsudutsu tsukete ageru kara ne
Iidesho? Iidesho?

 
Continuò Quella Persona mentre i suoi occhi scuri mi scrutavano attenti.
Io scossi la testa declinando quella sua offerta, «Scusami, ti devo chiedere un favore: questa volta non avrò bisogno di alcun doppione. Se possibile vorrei averne solo uno di ognuno» mormorai.

«Sto bene con una sola bocca. In modo da non discutere con me stesso; in modo da poter baciare solo una persona»
 

Dakedo boku wa onegai shitanda yo
Kuchi wa hitotsu dake de iindesu to
Boku ga hitori de kenkashinaiyou ni
hitori to dake kisu ga dekiru you ni

 
Quella Persona mi guardò incuriosita per via delle mie scelte, forse aspettandosi che avrei voluto nuovamente avere tutto per me, per poter controllare appieno la mia vita e non dover dipendere da nessuno, senza la sicurezza che quel qualcuno ci sarebbe sempre stato. Il giorno del mio primo colloquio avevo fatto quelle scelte per paura di non essere abbastanza forte da portare avanti la ricerca di quel qualcuno, che sarebbe stato le mie altre braccia, le mie altre gambe, la mia altra bocca, i miei altri occhi, le mie altre orecchie, il mio altro cuore. Ma io ero già una persona forte a prescindere e finii con l’essere solo una persona senza nessuno; la forza per la ricerca la possedevo, ma –avendo già tutto- non avevo bisogno di cercare nessuno. Nonostante la sorpresa, Quella Persona non mi sembrava delusa; i suoi occhi scuri parevano sorridere per quella mia scelta. Tuttavia non aggiunse nulla e continuò il suo lavoro, passando alla domanda successiva.
Si fece più vicino, tanto vicino che mi fu addirittura possibile assaporare il dolce profumo che si sprigionava dai suoi capelli scuri; delicatamente poggiò le mani pallide sul mio petto e le sentii sorprendentemente calde.

«I cuori sono i più importanti, ne metterò uno in ogni lato del torace. Non è fantastico? Non è fantastico?»
 

Ichiban daiji na shinzou wa sa
Ryoumune ni tsukete ageru kara ne
Iidesho? Iidesho?

 
Mi domandò, senza voler staccare quelle sue piccole mani dal mio petto. Sfiorai leggermente le sue dita chiare e abbassai il capo, scuotendolo nuovamente. Mi dispiace, ma devo di nuovo rifiutare la tua offerta. Dissi. Mi sentivo egoista rifiutando tutto ciò che mi voleva dare, ma non ne avevo davvero bisogno, non quella volta. Allora la piccola persona si staccò da me e mi guardò sorridendo. «Allora ti darò uno dei miei». E il gentile ragazzo mi donò uno dei suoi cuori, cosicché io ne ebbi uno solo, finalmente. E così, quando avessi incontrato una persona importante, l’avrei subito capito, sentendo i nostri cuori battere all’unisono, l’uno per l’atro. E così non mi sarebbe più stato possibile vivere da solo, perché mi sarebbe sempre mancato qualcosa. Avrei sempre avuto qualcuno al mio fianco, finalmente. Già faticavo a ricordare come fosse stato, in quel mio primo tentativo di vita da umano. Poggiai la mano sul lato sinistro del mio petto e sentii qualcosa battere al suo interno. Sorrisi.
 

La sinistra è il mia e il destro è tuo
La sinistra è il mia e il destro è tuo
Così che quando sarò solo, ci sarà sempre qualcosa che mancherà
Così che io non potrò vivere da solo.

 
Non avrei mai più voluto smettere di ascoltare il battito del mio –unico- cuore, ma quella persona mi interpellò nuovamente, mentre da una tasca estraeva tante piccole boccettine contenenti polveri o liquidi colorati. «C’è un’ultima cosa che vorrei chiederti, poi sarai libero di andare. Le vuoi le lacrime? Puoi anche scegliere di non aggiungerle; potrebbero essere una seccatura. Cosa farai?» mi disse, mentre giocherellava con uno dei botticini, rilasciando un po’ del suo contenuto polveroso nell’aria.
 
Infine scelsi di aggiungerle così da diventare una persona gentile, piuttosto che una persona forte. Così da capire cos'è importante.
 

Soshite boku wa onegai shitandayo
Tsuyoi hito yori, yasashii hito ni
Nareru you ni, naremasu you ni to
Taisetsu tte nandaka wakaru you ni

 
Quella persona tornò a concentrare nuovamente la sua attenzione su di me e nuovamente si avvicinò facendo scorrere un dito lungo la mia guancia. «Bene. Potrai scegliere il sapore che preferisci. Dolce, salato, amaro, piccante, aspro. Allora, quale vuoi?»
Il suo dito si staccò dal mio volto e sulla linea invisibile che aveva tracciato, scivolò giù un lacrima ed io rimasi impietrito finchè essa non terminò la sua corsa. Quasi con timore toccai la mia guancia e la sentii bagnata; in quel momento alla mia mano si sovrappose la sua, stringendola. «E’ stato messo tutto come richiesto, non è forse così?»
 
«Allora asciuga quelle lacrime amare e fammi vedere il tuo volto. E portalo con orgoglio»
 

Dakara namida ni kureru sono kao chanto misete yo
Saa hokorashige ni misete yo

 
«Perché questo è ciò che hai scelto» sorrise e fece qualche passo indietro, osservandomi con la testolina leggermente inclinata e sulle labbra un sorrisetto un po’ infantile, che però riusciva a trasmettermi un’infinita serenità. «Grazie mille per la tua infinita pazienza; sono spiacente di averti causato tanti guai» sorrisi a mia volta e portai nuovamente la mano all’altezza del cuore. «Ma sai, c’è un’ultima cosa che vorrei chiederti» e questa volta fui io a muovermi, avvicinandomi a lui.
 
«Ci siamo già incontrati da qualche parte?»
 

Dokkade oai shita koto arimasu ka?

 
Quella Persona mi guardò, senza smettere di sorridere, e annuì. «Questo è il nostro secondo colloquio, sai? Ma la prima volta non sembra che tu ti sia davvero accorto di me»
Lo guardai attentamente e mi avvicinai ancora di un passo, afferrando il suo polso, «Ma ci rincontreremo ancora, non è vero?» domandai. «Certo» mi rispose, sempre senza lasciare che il sorriso scomparisse dalle sue labbra.
«Anche perché ora tu hai uno dei miei cuori»
 
pons chat
Sono pazza, lo so.
Oggi –dopo un estenuante pranzo pasquale- ero stesa sul prato a far nulla ascoltando un po’ di musica e bam!:  mi è venuta l’idea per questa shot. L’ho pensata ascoltando Order Made dei RADWIMPS; era già da un po’ che volevo scrivere qualcosa basandomi proprio su questa canzone, ma non mi era ancora venuto in mente niente. Alla fine ho finito con il rielaborare un fanvideo di Durarara!! dove questa canzone era usata come themesong ed è venuta fuori questa cosa.
Mh, sapete, ora come ora sono anche piuttosto soddisfatta di come mi sia venuta, ma ovviamente nella mia testa risultava mille mila volte migliore (classico <<). E’ una storia decisamente assurda, me ne rendo conto; di certo la più assurda e sovrannaturale che abbia mai scritto, ma mi piace. Essendo una songfic è scritta sulla base del testo della canzone –che ho utilizzato molto al suo interno (parti corsive)- anche se ho apportato alcune modifiche. Se vi interessa andate a leggere il testo integrale e scaricatevi tutta al discografia di quei ragazzi.
Allora, forse dovrei spiegarvi un paio di punti a proposito di questa storia perché particolarmente strana e inusuale, ma a dire il vero preferisco non farlo e lasciare che la vostra fantasia viaggi liberamente. Se proprio la storia risultasse incomprensibile fatemelo sapere che provvederò a cancellarla direttamente xDD
Spero proprio vi possa piacere questa mia cosa scritta e ideata del giro di mezza giornata.
Ci vediamo nei commenti, spero.
 
Un abbraccio,
pon ♥

  
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