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Autore: hiccup    09/04/2012    1 recensioni
A chi non è capitato di correre dal fratello perchè spaventati da un mostro?
Via, siamo sinceri, i mostri esistono e vivono nei meandri bui delle nostre camerette.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mostri.


Molly si svegliò di soprassalto con un lieve gridolino che vibrò per qualche istante nell’aria immobile della sua stanza.

Si passò una manina sulle guance: erano umide e fredde di lacrime.

Oh!

Sussultò, sentendo un brivido correrle lungo l’intera spia dorsale.

Cos’era stato quel fruscio?

Si guardò intorno velocemente; guardò a destra, la grande finestra con i balconi socchiusi così che i raggi pallidi entrassero nella camera, l’armadio con le stelline; guardò a sinistra, la cassapanca in legno, le sue bambole curate e pettinate, i suoi pupazzi morbidi, la scrivania ricoperta dai suoi disegni e la porta.

Ah!

S’infilò velocemente sotto le coperte calde.

Questa volta l’aveva sentito quel fruscio, eccome se l’aveva sentito.

Oh, com’era sfortunata!

Doveva arrivare un mostro proprio quando mamma e papà erano via?

Ma c’era ancora Tom nella stanza accanto. Già.

Annuì convinta contro il morbido materasso. Respirò profondamente. E contò fino a tre.

Uno

        Due

                 Tre!

Balzò giù dal letto velocissima, scavalcò le sue bambole e si precipitò nel corridoio buio. Zampettò verso la stanza del fratello e si chiuse la porta alle spalle.

Sospirò sollevata. Era salva.

Individuò il profilo di Tom dormiente e si avvicinò al letto, pestando per sbaglio uno degli innumerevoli soldatini sparsi in giro nella camera – ops!-

“Tom, psst!” cercò di scuotere il fratello per la manica del pigiama. Le rispose un grugnito infastidito.

“Tom!”

“Uhm... Molly? Cosa-“ sbadigliò sonoramente “Che cosa vuoi?”

“Nella mia camera c’è qualcosa, Tom”.

“Vai in bagno da sola, dai”, borbottò grattandosi la radice del naso, assonnato.

“Non voglio andare in bagno, scemo” sussurrò la più piccola.

“E allora cosa vuoi?”

“Posso dormire con te?” chiese a bruciapelo la bambina.

“No, vai nel tuo letto, Molly”.

“Ma c’è un mostro enorme e... Enorme” ripeté con grande enfasi.

“L’hai visto?” Tom la guardò esasperato.

“Sì” mentì lei.

Il bambino sbuffò e le fece spazio nel letto borbottando sommessamente: “Per me il mostriciattolo sei tu, Molly”.

Molly per tutta risposta si strinse al fratello soddisfatta.

“Buonanotte fratellone”.

"Mhm mhmmugolò lui.

La cameretta piombò nell’ovattato silenzio della notte.

Ma non per molto, comunque.

“Tom?”

Nessuna risposta.

“Tom?” lo richiamò la sorellina.

Con uno scatto esasperato il bambino si voltò verso di lei.

“Che cosa c’è ora, Molly?”

Ehm... Devo andare in bagno”

 

***

 

Uhm... che dire?
Non ho la minima idea di ciò che ho scritto, semplice ^^''
Sul serio, dubito che questa cosa abbia qualcosa di logico o segua una causa-conseguenza qualsiasi. 
L'ho scritta di notte - perchè non riuscivo a dormire - e per di più di getto - perchè di notte non sono in grado di concordare un verbo con un soggetto -, questa mattina l'ho riguardata e ho cercato di darle un senso. Missione fallita, naturalmente.
Però mi piace. Tratta di un rapporto fraterno e io lo trovo tanto fluff *v* Mi piace scrivere dei fratelli sopratutto se piccoli *v*
E poi alzi la mano chi non ha mai avuto il terrore di avere un mostro nella cameretta! 
Direi di dileguarmi prima di combinare danni ^^''
Ringrazio chi avrà il coraggio di leggere e, chissà, lasciarmi un commento tanto per dirmi che è orribile o che è completamente senza senso :3

See 'ya
hiccup
  
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