In un angolo, rannicchiata su se stessa, c'era una donna che stringeva la petto un fagotto.
Una lunga treccia, il viso sporco e ferito, ma uno sguardo fiero dorato ancora barluginava in lei.
Il corpo magro, troppo provato, le labbra screpolate, le mani dalle lunghe dita scarne, le unghie sporche, i vestiti laceri.
Tremante, cercava di essere invisibile, ogni volta che la porta si apriva si appiattiva alla parete, pregando di non essere vista. Pregando che la sua bambina non piangesse.