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Autore: The_Novelist    04/11/2006    13 recensioni
La Gruppo Sette è di rientro da una missione, che non sembra essere andata esattamente come prevedevano. Naruto è ferito, la Volpe sembra non avere voglia di curarlo e Sasuke si sentirà in dovere di stargli accanto. SasuNaru.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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La notte era scesa fredda e repentina, prima di quanto avessero previsto

Salve a tutti! Questa è la mia prima ffic slash su Naruto. Spero che vi piaccia, quanto è stato un piacere per me scriverla! Ovviamente io non ci guadagno niente e tutto il materiale appartiene all’autore originale delle serie!

Calore

La notte era scesa fredda e repentina, prima di quanto avessero previsto. Stavano fuggendo da giorni. Avevano portato a termine la missione, ma i ninja avversari ancora non mollavano. Kakashi-sensei era rimasto indietro per sistemare le trappole, ma i ragazzi dovevano fermarsi in una radura.

«Sakura, dobbiamo fermarci in quella radura!» ordinò Sasuke, atterrando silenziosamente a terra. La ragazza lo seguì immediatamente.

«Come sta Naruto?» domandò seriamente preoccupata, avvicinandosi.

«Ha la febbre molto alta. In quei kunai doveva esserci qualche veleno molto potente se ancora non si è ripreso.» risponde, facendo scivolare piano il biondo a terra poggiato ad un albero.

«Vado a cercare dell’acqua.» si propose Sakura, sparendo velocemente fra gli alti alberi. Il moro, intanto, si era messo a scavare una piccola buca dove accese un piccolo fuoco. Non potevano rischiare di essere scoperti in quel momento: senza Kakashi, c’era solo lui a dover proteggere la ragazza e Naruto… Sospirò e si voltò verso il biondo.

Stava tremando per il freddo e per il veleno che scorreva in lui. Non poteva fare niente ora e quella era una cosa che odiava: l’impotenza… E quando si trattava del biondino, il sangue gli ribolliva nelle vene…

Solo lui poteva confrontarsi con Naruto

Solo lui poteva battersi con Naruto

Solo lui e nessun altro!

Solo lui poteva comprendere Naruto

«Stupida volpe!» borbottò fra se e se, non capendo perché la Volpe a Nove Code ancora non stesse curando il biondo.

«Stupida a chi? - ringhiò improvvisamente una voce, mentre il ragazzo perché un potente chakra provenire da Naruto. Che stava succedendo? Come aveva fatto il ragazzo a rimettere in piedi? – Ah, lo stupido Uchiha» sbuffò il biondo.

«La… La Volpe?» domandò un allibito ed impreparato Sasuke, osservando gli occhi blu cobalto di Naruto macchiarsi di rosso. Il demone si stava liberando?

Gli occhi rossi della Volpe a Nove Code osservarono e studiarono attentamente il bruno, i suoi movimenti e la sua forza. Sbuffò divertita.

«Sì… Il cucciolo ha ragione, sei molto forte…»

«Che cosa vuoi?» domandò il ragazzo, attivando il suo sharingan. Rimase a bocca aperta a ciò che vide: un’aura d’energia terrificante emanava dal corpo di Naruto, talmente grande a soprastare ai più alti alberi dell’antica foresta.

«Oh, tranquillo… Il cucciolo è addormentato, volevo stiracchiare un po’ le mie code… Non voglio sbranarti anche se ora che mi hai offeso… - soffiò lei ed il ragazzo vide la sua enorme bocca schioccare nella sua direzione. Una gocciola di sudore scivolò lungo il suo collo. – Ma non voglio certo ferire il mio cucciolo, per questa volta ti è andata bene.»

«Cosa vuoi dire?» Sasuke era confuso: quel demone non lo stava attaccando? Cosa c’entrava Naruto?

Era sul punto di fare quelle domande quando improvvisamente la Volpe a Nove Code sparì così come era arrivata. Con movimenti a scatti il ragazzo ripose il suo kunai, tirando un sospiro di sollievo. Non poteva combattere contro un demone… Non poteva combattere contro il demone che Naruto possedeva…

Si avvicinò con cautela al biondo, prendendolo fra le sue braccia con delicatezza. Il suo cuore normalmente freddo venne infuocato da qualcosa quel sentimento che era nato così piano che non si era accorto di nullo..

«Naru-chan…» sussurrò piano, stringendolo a sé. Ora come ora contava solamente non tenerlo al freddo e loro non avevano niente con cui coprirlo. L’unica maniera era tenerlo stretto a sé, per passargli un po’ del proprio calore.

Ma che diavolo stava facendo? Da quando in quando si era rammollito così tanto da perdersi con quelle smancerie? Lui era un Vendicatore! Doveva pensare solo ad uccidere suo fratello! Non doveva perdere tempo in quel modo…

«No!» si disse sottovoce, ma risoluto. Naruto era l’unica persona per cui provava qualcosa… Erano così simili… Entrambi cresciti in un mondo di solitudine e di dolore, lontani dagli altri, con un passato pieno di sangue…

«Sa-Sasuke! - lo chiamò improvvisamente Sakura, richiamandolo al mondo reale. – Cos’è successo? Ho sentito…»

«Tutto tranquillo.» fu la sua breve risposta, riportando il suo sguardo sul biondo che teneva con così tanta cura fra le braccia. Esattamente come un cucciolo che cerca più tepore, Naruto si raggomitolò ancora di più sul moro poggiando la fronte sul petto del ragazzo.

«Sasuke… Che cosa stai facendo? Non ti ho mai visto così…» sussurrò la ragazzo stupefatta nel vedere il bruno così coinvolto. Lui, però, gli lanciò una delle sue più fredde occhiate.

«Tu non capisci. E non potrai farlo mai.» rispose, forse troppo violentemente.

«Co-cosa stai dicendo?» balbettò lei confusa ed apprensiva. Lui si pentì d’averle risposto così rudemente e non capiva cosa e perché… Era stanco e confuso.

«Niente, Sakura. Lascia perdere… Sono stanco…» sbuffò non sapendo cosa dirle. In effetti, non capiva nemmeno lui cosa gli stesse capitando. Perché quello stupido ragazzino gli faceva quell’effetto?

«D’accordo…» mormorò mogia Sakura, premunendosi di far bere un po’ di acqua fresca al biondo, che mugugnò disturbato. I suoi occhi si aprirono leggermente.

«Sa… Sasu-chan…?» bisbigliò così piano solo il moretto lo sentì, anzi lo rapì letteralmente: non aveva mai sentito il suo nome pronunciato in un sussurro appena udibile, con una fiducia sincera… Sembrava così dolce e lo era!

Sasuke si scoprì a coccolare Naruto fra le sue braccia, con un calore esplodere nel suo freddo cuore tanto da fargli quasi male… E fu in quel momento che il desiderio di proteggere quel ragazzo divenne così forte, così intenso da fargli dimenticare la sua vendetta. In quel preciso istante, Sasuke capì che c’era anche qualcos’altro oltre alla vendetta… Una cosa che poteva regalargli un qualcosa di molto più bello della semplice vendetta… Non sapeva cosa…

«Tranquillo… Hai la febbre alta» rispose pianissimo Sasuke con un piccolo sorriso che gli incurvava gli angoli della bocca.

«Tu… Stai… Bene?» ansimò ed il moro si sentì riempire di una dolcezza infinita. Sfiorò la guancia del biondo gentilmente.

«Sì, sto bene… Non preoccuparti…» lo confortò, immergendosi in quei lucidi occhioni blu in cui qualcuno poteva annegare felice.

«No-non sai… Vorrei così… Vorrei così tanto… Liberarti da quel marchio, Sasu-chan… - confessò a fatica Naruto, cercando con gli occhi quel simbolo maledetto. – Vorrei vederti libero… Libero da quel marchio… Libero dal tua vendettaVe-vederti libero e felice… Co-con chiunque vorrai…» aggiunse con tremenda fatica, come se quelle parole non avesse mai volute dirle.

Parole che volevano dire anche così tante altre cose.

Parole che volarono dritte nell’angolo più sconosciuto che l’Uchiha possedeva: il suo cuore.

Il moro ebbe la fitta più dolorosa al cuore che avesse mai avuto in tutta la sua vita. Una ferita dalla quale, però, sgorgava un calore immenso che mai aveva provato in vita sua.

«Cerca di riposare, Naru-chan…» s’intromise di colpo Sakura, facendo riaddormentare il biondo. Sasuke avrebbe voluto ammazzarla: come si permetteva?

«Perché l’hai fatto?!» le ringhiò contro.

«Naruto non avrebbe voluto…» mormorò dispiaciuta la rosa, ad occhi bassi.

«Tu lo sapevi…?» chiese stupefatto, spalancando la bocca. La ragazza gli sorrise forse un po’ melanconicamente e si mise a sedere accanto a lui.

«L’ho sempre saputo… Per quanto cercasse di provocarti, per quanto facesse lo spaccone… I suoi occhi ed i suoi gesti dicevano tutto il contrario… Dicevano quanto ci tiene a te…»

«Gli voglio davvero molto bene, Sakura… Ed anche a te ne voglio… Anche se non lo do a vedere, vi voglio davvero bene… Solo che… - un breve attimo di silenzio. - Mi dispiace, Sakura-chan… Ma non credo di poter…» ammise improvvisamente Sasuke, lasciando che quelle parole venissero a galla senza ricacciarle indietro nella sua parte più profonda.

«Lo so che non mi sceglierai mai, Sasuke… Tu hai già scelto qualcun altro.» disse lei, con un mezzo sorrisino molto tirato.

«Mi dispiace, non volevo ferirti…»

«Lascia perdere… Andrò avanti. Forse Ino avrà un infarto, ma chissenefrega… - ridacchiò la ragazza, strappando una risata anche all’algido Uchiha. – Certo, che Naruto ti fa proprio bene… Sei già più libero. Non ti ho mai sentito ridere…»

«Grazie, Naruto…» sussurrò piano Sasuke, accarezzando con dolcezza il viso del suo tesoro più grande, assaporando quel lieve calore che ora stava sciogliendo il suo cuore…

Note:

Beh, forse il titolo non c’entra molto… Ma non sapevo che altro mettere -.-“ ! Recensite, mi raccomando: sono troppo curioso di sapere che ne pensate!

  
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