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Autore: IrishBreeze    04/11/2006    9 recensioni
E se l'affetto che Gaara dice di voler trovare in realtà... l'avesse sempre avuto? Piccola One Shot sullo splendido (per conto mio^^) rapporto Temari-Gaara Scusate per il titolo scemo, non me ne veniva un altro ^^''
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uhm, mia prima fic pubblicata su Naruto. In questo caso temo di essere andata un po' OOC con Gaara, fatemi sapere come vi sembra ^^ 
 
 
Embraced like brothers
 
 
 

Il fatto è, che a volte non ce la fai davvero a dormire. Troppi pensieri, si era dormito troppo la notte scorsa, o semplicemente si è così stanchi da non poter nemmeno dormire. Ed è qui che comincia il dramma, il dramma del dover in qualche modo passare la notte. E non è per niente facile. Temari, in questo caso però, è fortunata. Lei sa che in casa sua sicuramente ci sarà qualcuno che non dorme, per il semplice fatto che non può. Si alzò con malagrazia dal suo futon e guardò fuori dalla porta finestra che si affacciava al cortile di casa loro. Nessuno. Provò con l'altra finestra. Ancora solo il buio. Quindi doveva essere in casa. Lentamente, fece scorrere la porta della sua camera ed aprì, sempre molto lentamente per non fare rumore, la porta della stanza di fronte alla sua. Gaara stava steso sul futon a pancia in su, in una posa così rigida che solo lui poteva assumere, con gli occhi chiusi ma la fronte corrugata, come se stesse pensando. Temari rapidamente chiuse la porta e si morse il labbro inferiore. Non ce la faceva, a dormire, questo era escluso. Chissà se lui... Era cambiato, da quando era diventato Kazekage, o forse anche prima, da quando aveva incontrato quel ragazzino biondo della foglia, Naruto. E poi, era pur sempre suo fratello... Suo fratello che, tra l'altro, da un po' di giorni si era rinchiuso in un mutismo ancora peggiore del solito.

Si avvicinò a passi mesti al futon dove stava disteso Gaara, ed entrò nelle coperte. Una volta non avrebbe mai osato farlo. Ma era notte, non riusciva a dormire, e aveva voglia di lui. Nel sentire qualcun altro accanto a lui, Gaara si spostò immediatamente al bordo del letto, con aria adirata. “Temari!!!”

Gaara, non riesco a dormire...”

E quindi?!”

Voglio stare un po' qua.”

Gaara squadrò la sorella e scocciato si rimise a fissare il soffitto. Dopotutto, non è che gli desse un grande fastidio, anzi... Era contento di avere qualcuno accanto. Ultimamente cominciava a non sopportare la solitudine delle sue notti.

Gaara... Va tutto bene?”

Lui si voltò verso di lei e la guardò con un cipiglio molto adirato, ma interrogativo. In fondo, era contento di poter parlare con qualcuno.

In questo ultimo periodo ti vedo... Non so... strano...”

Gaara si lanciò di peso sul cuscino ed ignorò la domanda. Non aveva nessuna intenzione di rispondere a qualunque cosa riguardasse lui. Che razza di domande, Temari...

Io sono tua sorella. A me puoi dirlo”

L'aveva sempre fatta soffrire, questa cosa. Lo sapeva, lo sapeva che non era colpa sua... Però... Lei lo amava in fondo, gli voleva bene qualunque cosa fosse, e glielo aveva sempre dimostrato. Ma lui non lo capiva o, perlomeno, non aveva mai dato un segnale che avesse capito. Non era mai stata intimorita da lui come Kankuro, certo, in particolari frangenti lo aveva temuto, ma era sempre stata convinta, e lo era tutt'ora, che era lui quello che necessitava d'aiuto. Non gli altri che lo incontravano. E in quanto sorella, e in quanto una delle poche persone che gli avevano davvero voluto bene, doveva aiutarlo. Doveva...

Si alzò in posizione seduta e si chinò verso Gaara. Quest'ultimo non fece in tempo a scostarsi che si trovò sopra Temari, imprigionato fra le sue braccia. Una sua mano gli accarezzava la schiena. Cercò di divincolarsi furiosamente, ma Temari lo teneva stretto.

Tema... tema... che stai facendo.. aaah, mollami...”

Gaara prese a tremare violentemente. No, non l'avrebbe lasciato andare.

Gaara... Rilassati... è un abbraccio... non è niente.... sta' calmo”

Sopra di lei, Gaara aveva smesso di cercare di liberarsi, ma tremava ancora. Con una mano Temari gli accarezzò i capelli e sentì la testa del fratello assestarsi meglio sopra il suo stomaco. Sentiva il suo alito caldo attraverso i vestiti del pigiama. Probabilmente quello era stato il contatto più profondo che Gaara aveva mai avuto con una persona... Temari scacciò via rapidamente la malinconia, e ad occhi chiusi, continuò ad accarezzare Gaara. Il ragazzo, strizzando gli occhi, come se non volesse vedere quel che stava facendo, appoggiò la testa sullo sterno della sorella, ed appoggiò due mani titubanti sulle sue spalle. Temari sussultò nel letto, ma non lo diede a vedere. Anche per lei, quello era stato il contatto più profondo che aveva mai avuto col fratello in 15 anni... Ora sarebbe stato difficile ricacciare dentro le lacrime. La stava abbracciando. Lui la stava abbracciando.

Temari si girò su di un fianco, sempre abbracciando ed accarezzando Gaara, che ormai era come un bambolotto di pezza fra le sue braccia. Continuava ad aggrapparsi stretto alla sorella mantenendo il viso ben premuto sulla sua pelle. Cosa stava succedendo?

Te...Temari...”

Temari sorrise fra le lacrime di gioia. Quello scemo... Sapeva benissimo cosa stava per fare...

Scusa...”

Ecco... Lo strinse un po' più forte a se.

Non ti devo scusare Gaara... E' solo un abbraccio, lo fanno tutti...”

Lui non rispose. Ma sapeva che in realtà aveva capito. Scusa per... Oh no Temari, non ti spostare, voglio stare qua ancora per un po'...

Temari si allontanò un attimo dal fratello. Voleva vederlo in faccia. Sapeva che quel momento in futuro se lo sarebbe ricordato come uno dei più belli passati con lui.Lui non era una persona facile alle relazioni con le altre persone ma... checchè ne dicessero gli altri, anche lui era umano. E una persona non può stare così sola e stare bene. E anche lei aveva bisogno di qualcuno... Aveva bisogno di voler bene a Gaara, aveva bisogno che lui lo sapesse, aveva bisogno di non pensare a quel ragazzo col codino che le impediva di dormire.

Temari non si sorprese per quello che vide. Gli occhi di Gaara... Si erano arresi.

Sapeva che l'indomani probabilmente Gaara gliel'avrebbe fatta pagare, ma che importava, si sentiva bene adesso e solo al presente avrebbe pensato.

Gaara tornò ad appoggiarsi su Temari. Non sapeva di poter trovare un semplice gesto così bello...

Temari io...”

Che stava facendo? Cosa diamine aveva in mente di fare?

Io sono stufo di...”

Glielo stava dicendo?! Glielo stava dicendo davvero?!

I miei pensieri... i ricordi sono, ecco, non posso...”

Temari poteva sentire la difficoltà del ragazzo. Se non l'avesse conosciuto bene, avrebbe quasi detto che stava per piangere.

non li posso lasciare mai... io...”

Non stava piangendo, vero?

Io voglio dormire.... Voglio... non... voglio poter non pensare più”

Lo lasciò piangere. Sicuro, domani gliene avrebbe fatte passare di tuti colori. Nessuno può far piangere Gaara ed uscirne illeso, ma a Temari non importava. Chissà che non fosse cambiato qualcosa...

Non era mai riuscita a concepire il fatto che Gaara fosse il suo fratellino minore. Da piccola, era stato brutto avere un fratello che tutti ti insegnano a temere. Con Kankuro ci erano riusciti meglio, ai tempi aveva un sacrosanto terrore del fratellino ma lei... Non poteva non provarne pena, allora come oggi. Era così che un fratellino minore doveva stare con la sorella più grande, in un letto abbracciati, così avrebbe dovuto essere.

Temari... Sono stufo di essere un mostro.”

Gaara appoggiò il viso sul petto di Temari. Poteva sentire benissimo il suo viso bagnato dalle lacrime. Giocherellava con i suoi capelli mentre lui la teneva stretta con le braccia e premeva il suo viso sulla sua pelle. Da quanto erano così?

Se una volta uccidevo... Uccidevo per dare un senso a tutto il resto. Ora io non... Naruto... ma se prima era sbagliato.. ora io.. che senso ho? Ti sei dimenticato di dirmi questo, sciocco ragazzo... Te lo ho detto, no? Un giorno o l'altro troverò anch'io l'affetto. Sì... Ci sono.. quasi sì...

Temari sapeva che fra un po' si sarebbe abbandonata al sonno. Aveva gli occhi chiusi e le sue mani non si muovevano più così velocemente sulla schiena di Gaara. Improvvisamente, si trovò a pensare a quando esattamente aveva smesso di temere Gaara... probabilmente, appena era entrata in camera sua. Non prima. E' stufo di essere un mostro...

Non lo sei. Sei qua con me”

Naruto... Non mi hai dato la via giusta ma... penso di... la ho trovata. Credo di averlo trovato. E' questo l'affetto.... E lo ho sempre avuto.


  
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