- Sam!! Sam!!! Svegliati o farai tardi a scuola – urla mia madre.
Vivo a sola con lei da quando mio padre è morto cioè quando avevo due anni, sedici anni fa.
Mi alzo e scendo le scale a fare colazione. Frittelle e nutella, si può desiderare di più dalla vita? No, decisamente no.
Finita la colazione vado a vestirmi, i soliti jeans strappati e una maglia degli AC/DC. Raccolgo i miei capelli marroni in una coda e li nascondo in un cappuccio.
- Sam, è tardi, esci –
- ok mamma –
Esco da casa e mi metto le cuffie. Continuo a sentire la musica finché non raggiungo il mio armadietto. Perché sentire le persone che ridono e/o sparlano di me?
Spengo  il mio MP3 e apro il mio armadietto.
Sbam, qualcuno mi sbatte contro gli armadietti
- buon anno sfigato – mi urla Carlos
- ciao ricchione – continua Kendall
Mi passano affianco insieme a James e penso di aver scampato il peggio quando arriva Logan e mi sferra un pugno in pancia.
- idiota – dico a bassa voce ma, a causa della mia sfiga, Logan mi sente e mi sferra un altro pugno.
Mi lascio cadere per terra mentre gli altri studenti mi guardano senza dire niente.
Suona la campanella e i corridoi si svuotano ma io preferisco uscire.  Esco e vado in cortile.
Mi siedo e inizio a piangere. Perché tutti mi odiano? Perché nessuno si accorge che sono una ragazza? Se solo lo sapessero non mi tratterebbero così.
- perché piangi? – dice una voce alle mie spalle.
Mi giro e…  James?
- ehi, parlo con te. Ti ha fatto così male Logan? –
- no guarda, mi ha fatto bene –
Ride. – dai, a qualunque ragazzo non avrebbe fatto male un pugno del genere. Sei fuori forma amico –
- quel pugno a una ragazza avrebbe fatto male. Difatti lo fa –
Strabuzza gli occhi.
- c-cioè… -
- si, sono una ragazza – dico tutto d’un fiato
Rimane impassibile per un po’ e poi se ne va.
Chi lo capisce è bravo…