Afterlife.

Prologo: Anche i fantasmi si amano.

"Che dire di me, ho sedici anni e sono più bassa del 50% delle ragazze della mia età. La cosa non mi preoccupa affatto, benchè la gente mi scambi per una bambina. "

Iniziava così il diario di Dawn, la cosa a lei più cara. Il diario giaceva in mezzo alla stanza, sulla carta bianca si potevano notare alcune chiazze di sangue. "Niente di serio" aveva detto la notte prima la ragazza, quando Zoey aveva notato la ferita sul polso sinistro. Anche per terra vi era del sangue, le chiazze conducevano al salotto, sul divano il corpo della ragazza era illuminato dalla luce della luna che filtrava dalle finestre. Gli occhi profondi e ipnotici della ragazza si erano chiusi per sempre, chi avrebbe mai immaginato che una creatura così "pura" sarebbe morta così. Nella mano sinistra la ragazza stringeva un biglietto impregnato di sangue, esso diceva:

" Mi hai detto ti aspetterò, prima che esalassi il tuo ultimo respiro. Ho visto i tuoi occhi chiudersi per sempre e per la prima volta la madre terra non poteva fare niente. Se la mia vita eri tu che senso ha viverla? Oh addio Madre terra, addio amici miei, addio Zoey, addio B . Scott presto ti rivedrò e l'attesa sarà finita.

Dawn"

La piccola Dawn fu trovata la mattina dopo da Zoey, essa scoppiò in lacrime e molti altri piansero al suo funerale.

***************

Dawn camminava in un lungo corridoio bianco, era spaesata e non sapeva dove fosse. Indossava un vestito bianco senza spalline che le accarezzava le caviglie,

"Ah sei già arrivata, Dawn" una voce maschile, fece sussultare la ragazza

"T-tu chi sei ?" chiese diffidente Dawn,

"Sono l'arcangelo Gabriele, ora sei un fantasma, benvenuta in paradiso Dawn!" esclamò l'arcangelo,

" E- e Scott è qui anche lui ?" pur essendo morta i suoi occhi non avevano perso qualla luce che li rendeva particolari,

"S-si è qui. Voleva essere il tuo angelo custode ma sei qui."Gabriele sorrise,

"Mi ci puoi portare? " chiese la piccola,

"Si certo ! Seguimi" L'arcangelo la prese per mano e la condusse in una stanza bianca, un ragazzo dai capelli rossi guardava con aria annoiata una partita a carte svolta da Benjamin Franklin e George Washinton. Sembrava non essersi accorto della figura esile che lo fissava, finchè essa non parlò

"Scott. Sei prorio tu!" esclamò la bionda correndogli incontro,

"Raggio di luna!" il rosso si alzò dalla sedia con la grazia paria a quella di un elefante in una cristalleria, non gli sfuggì neanche il commento di Washinton

"Che gioventù di potenziali suicidi" aveva esclamato più forte affinché anche la bionda potesse sentirlo, Scott la prese in braccio dandole un leggero bacio sulla fronte,

"Raggio di Luna, che ci fai qui?" chiese lui,

"Non volevo più aspettarti" sussurrò la bionda,

"Hai infranto la promessa. " replicò lui più freddo del ghiaccio

Angolo Autrice

Allora che ve ne pare ? Forse e dico forse Scott è un pò OOC.

Fatemi sapere!

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