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Autore: MalandrinaFelpata    09/04/2012    5 recensioni
Non ho letto l'ultimo libro. Quindi non so cosa succederà. ( Per mia grande disperazione)
Mi è venuta in mente questa storia, in cui Percy decide di parlare con Annabeth prima della battaglia contro Crono.I personaggi sono Annabeth e Percy ( io mio pc non me li fa selezionare entrambi :) ... sballato come me).
Dalla storia:
''Che romanticone, Percy. Davvero complimenti.
Da dove l’hai presa quest’idea?
Probabilmente da uno di quei film romantici che ogni tanto guarda mamma.
Lei si stende accanto a me, poi si gira a guardarmi.
- Su parla, che c’è? -
Sospiro.
Nella mia testa una vocina dice ‘’ Codardo! Codardo! Codardo! ‘’
La ignoro, mentre penso che sto diventando sempre più svitato.
- Ti volevo parlare… -
Ma dai! Mi sto prendendo in giro solo, ormai.
- Ti ascolto! -''
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che romanticone, Percy!


So che siamo in un periodo difficile. So che non dovrei nemmeno pensarci. Con tutti i morti che abbiamo avuto, con tutti i problemi che dovremo affrontare, dovrei abbandonare questa stupida idea, questa bella idea.
Ma non posso fare a meno di pensare che dopo la battaglia contro Crono, potrei non avere più la possibilità di farlo.
So che sembrerà pazzesco detto da me, idiota di un semidio, ma ho bisogno di dirle… di dirle che è per lei che combatto questa battaglia.
Mi decido, finalmente. Dopo aver passato tutta la notte sveglio, o fissare il soffitto.
Mi alzo e corro fuori. Il sole spunta da dietro l’orizzonte, quasi Apollo avesse deciso di darmi il buon giorno.
Chi voglio prendere in giro? Apollo mica si scomoderebbe per me.
Busso alla porta della casa di Atena, mi viene ad aprire un ragazzo alto con gli stessi occhi di Annabeth.
MI guarda male per averlo svegliato, penso abbia intenzione di uccidermi quando gli dico che voglio parlare con Annabeth, ma la chiama.
Lei spunta dopo pochi minuti, una giacca sopra la camicia da notte.
Mi sento uno stupido, mentre penso a quanto sia bella, ed a quanto io sia un codardo, perché appena la vedo, non riesco a spiccicare una parola.
Che ho fatto?
Insomma, ho combattuto contro il Minotauro, le Benevole, Polifemo e mi fermo qui con la lista perché sennò finisco domani, e non riesco a parlare con Annabeth?
Grover direbbe che questo ‘’ è il potere delle ragazze ‘’.
- Hai un aspetto orribile, testa d’alghe! - commenta lei, non riesco a capire se sta sorridendo o ha intenzione di uccidermi.
Ciò fa intendere quanto sia stordito.
- Non riuscivo a dormire… - rispondo, a scusarmi.
Non accenno al fatto che anche lei aveva delle notevoli occhiaie, è bella lo stesso.
E poi, mica voglio disintegrato!
- Dimmi… -
- Vieni! - faccio io in risposta.
La trascino fino alla spiaggia e mi siedo proprio vicino all’acqua.
Questa era la mia grande idea per conquistarla?
Condurla all’alba sulla spiaggia?
Che romanticone, Percy. Davvero complimenti.
Da dove l’hai presa quest’idea?
Probabilmente da uno di quei film romantici che ogni tanto guarda mamma.
Lei si stende accanto a me, poi si gira a guardarmi.
- Su parla, che c’è?  -
Sospiro.
Nella mia testa una vocina dice ‘’ Codardo! Codardo! Codardo! ‘’
La ignoro, mentre penso che sto diventando sempre più svitato.
- Ti volevo parlare… -
Ma dai! Mi sto prendendo in giro solo, ormai.
- Ti ascolto! -
Inizio a battere il piede per terra, per colpa della mia iper attività.
- Sei nervoso, Percy? -
- Io, quando mai? - esclamo. Lei scoppia a ridere. MI piace molto il suono della sua risata.
- Ti volevo dire… senti… ehm… in questo periodo avremo molto da fare…
Insomma, ancora non siamo sicuri di come andrà il nostro piano contro Crono… -
Lei mi interrompe ed dice - MI sembra che questa storia non avrà mai fine. Che continueremo a combattere contro Cr… Crono in eterno… -
Quando odio il dolore che c’è nei suoi occhi quando parla di Crono, quando parla di Luke.
Per un attimo tutta la ‘’ sicurezza ‘’ che avevo, vacilla.
Lei ama Luke
Lei ama Luke
Mi alzo, inaspettatamente. Non so che cosa mi è passato in mente, che stupido che sono.
- Ehi! - Annabeth si alza e mi afferra per un braccio - Non dovevi dirmi qualcosa? -
- Lascia stare! - Stupido, Percy.
- No ora me lo dici! -
- Che testarda che sei! - mi limito a commentare.
Annabeth alza gli occhi al cielo. Senza rendermene conto mi sono avvicinato a lei, ci dividono solo pochi passi, anche meno.
- Parla, testa d’alghe! -
- Prima che succeda qualcosa a uno di noi due - mi faccio coraggio - volevo dirti - le cingo la vita con le braccia e la bacio.
Vai così, Percy! Daiiii che sei un mito!!!
Sono impazzito del tutto…
Annabeth resta un attimo ferma, sbigottita.
Poi però, con mia enooorme gioia, ricambia il bacio e mi getta le braccia al collo.
Posso rimanere così per sempre?
Non credo, ma sarebbe così bello. Tenerla sempre stretta, lontana da ogni pericolo.
Mi viene in mente che non è stata una mossa saggia andare vicino al mare. Mio padre potrebbe annegarci tutti e due.
Un figlio di Poseidone e una figlia di Atena, meglio non farlo sapere ai nostri genitori.
Ma… andate tutti a quel paese.
Mi sono fatto la ragazza e forse riuscirò a battere Crono, che voglio di più dalla vita?
Annabeth si stacca da me e sorride, io la imito.
Lei appoggia la sua fronte alla mia, ora sono più alto io!!!!
Il mare alle nostre spalle, inizia ad agitarsi notevolmente, l’acqua arriva ai nostri piedi.
Non so perché ma mi viene da ridere.
- Ci conviene correre? - chiedo, quasi ridendo.
- Direi! - conferma lei.
La prendo per mano e corriamo via, verso il campo.
Mi volto all’ultimo minuto ed urlo - Ma che ti arrabbi perché mi sono fatto la ragazza? -
Annabeth ride.
L’ho già detto che mi piace la sua risata?!
 
  
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