10/04/2012
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«I don’t tell anyone about the way you hold my hand
I don’t tell anyone about the things that we have planned
I won’t tell anybody
Won’t tell anybody
They want to push me down
They want to see you fall… down. »
Si erano incontrati in un giorno come tanti altri.
Finalmente erano diventati degli studenti, finalmente avrebbero potuto imparare a tenere a bada i loro poteri.
Ivan non si era mai fidato di nessuno, neanche di se stesso, prima di incontrare Edward.
Gli piaceva il modo in cui si tenevano per mano, in cui lui gli teneva la mano per dargli coraggio quando invece Ivan si sarebbe solo voluto ritirare e non dare nell’occhio, come faceva sempre.
Gli piaceva come nel cortile della scuola, davanti alla statua del più grande degli eroi, si scambiavano le loro opinioni e parlavano dei loro sogni, e gli piacevano i loro discorsi sul diventare eroi insieme, prima o poi.
Erano discorsi loro, solo loro. Non li avrebbero mai rivelati a nessuno, sebbene il diventare eroi fosse un sogno comune, in accademia.
Era sicuro che gli altri avrebbero voluto impedirglielo, avrebbero voluto rubare loro il posto, farli cadere nella mediocrità, ma avrebbero resistito, insieme. Erano invidiosi del fantastico potere da NEXT di Edward, ma la verità, era che il suo potere se lo meritava solo lui. Era un ragazzo di talento, geniale, altruista.
Lui sì che, nonostante i loro discorsi di non ascoltare gli altri e diventare eroi insieme, sarebbe riuscito veramente, a diventare un eroe.
Ivan ne era convinto.
«Won’t tell anybody how you turn my world around
I won’t tell anyone how your voice is my favourite sound
Won’t tell anybody
Won’t tell anybody
They want to see us fall
They want to see us fall…»
Non avrebbe mai detto a nessuno il modo in cui era riuscito a stravolgere il suo mondo.
Né che il suono della sua voce era il suono che più preferiva, a quel tempo.
Era stupido da dire, ma era così. Sperava che non lo prendesse per un idiota sdolcinato o altro, era solo quello che pensava.
Vederlo acquistare piano piano fiducia in te stesso, vedere come lo ringraziava per quello che faceva per lui, vederlo felice rendeva felice anche lui. Gli faceva sopportare le giornate, a volte anche fin troppo pesanti.
Era il suo migliore amico, forse era perché andava talmente d’accordo con lui che si era ritrovato a pensare certe cose.
Ma giurò che non lo avrebbe mai detto a nessuno, proprio a nessuno.
Soprattutto a quelle persone che volevano vederli cadere, fallire miseramente come cavie vittime del mondo e della sua crudeltà.
Erano solo invidiosi. Gliel’avrebbero fatta vedere. Gliel’avrebbero fatta vedere a tutti.
«I don’t need a parachute
Baby, if I’ve got you
Baby, if I’ve got you
I don’t need a parachute
You’re gonna catch me
You’re gonna catch if I fall
Down, down, down. »
«Grazie, Edward… »
«Non dirlo neanche per scherzo! Siamo amici, no? Gli amici si aiutano a vicenda!»
«Ma non sei tenuto a… »
«Sì che sono tenuto ad aiutarti! E ti aiuterò anche ad acquistare fiducia in te stesso, stai tranquillo! Sei un NEXT fenomenale, devi solamente capire le tue capacità!»
Nessuno dei due si sarebbe mai dovuto preoccupare, finché l’altro sarebbe stato lì per lui.
Proprio come se l’uno fosse il paracadute dell’altro, pronto a salvargli la vita in qualsiasi momento di caduta, di difficoltà.
A nessuno dei due sarebbe servito dunque un paracadute, finché l’uno aveva l’altro su cui contare.
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E tornò.
Mi è venuta l'ispirazione alle due del mattino, ho iniziato a scrivere e niente-- ecco qui la mia ultima fanfiction.
Su Edward e Ivan da Tiger&Bunny.
Sono una coppia considerata POCHISSIMO ma io li amo, dannazione. ;u;
Spero vi sia piaciuta, se sì fatemelo sapere!
Bye! <3
Saga~