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Autore: Cara Catastrofe    10/04/2012    4 recensioni
[La vita è fondamentale come una bolla di sapone.
Portata dal vento, volando qua e là e prima che tu te ne renda conto pop!
E scompare.
Quando sei sul punto di scomparire pensi che avresti potuto volare un po'più in alto.]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gohan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fly

                                                                 "La vita è fondamentalmente come una bolla di sapone.
Portata dal vento,volando qua e là e prima che tu te ne rendi conto pop! E scompare.
Quando sei sul punto di scomparire pensi che avresti potuto volare un po’ più in alto."

 
-Un giorno ce la farò.
-          Ne sono sicuro, figliolo.
Nella stanza grande e bianca i due lottavano senza riserve, ci mettevano impegno, passione erano spinti da qualcosa di più forte, che non poteva essere spiegato a parole.
Nei grandi occhi scurissimi che si riflettevano in quelli del padre vi era determinazione;
Ce l’avrebbe fatta, sarebbe diventato anche lui un super saiyan, avrebbe aiutato il padre e protetto il mondo.
In quel momento non gli appariva pesante rinunciare alla sua infanzia, ai suoi occhi fare quello che facevano gli adulti, era quanto meglio potesse immaginare.
Non avrebbe mai immaginato che un giorno anche lui, pensando al passato, avrebbe voluto giocare, ridere. Non avrebbe mai immaginato di rimpiangere l’innocenza di bambino, la stessa che quel mondo sporco e contaminato, gli avrebbe tolto in fretta.
Il padre guardava con orgoglio ogni singolo movimento del figlio, gioendo segretamente per ogni suo piccolo miglioramento. Era suo figlio e non vi era nulla di più meraviglioso, ai suoi occhi.
Nonostante i volti concentrati, gli occhi di Goku e di suo figlio brillavano, si illuminavano guidati chissà da quali sentimenti.
“Ce la farò! Non deluderò nessuno, papà guardami!”.
Un vivace scampanellio riportò alla normalità quello stesso bambino, diventato ormai grande.
I tratti irrigiditi si ammorbidirono alla visione del fratellino e dell’amico che giocavano, volando qua e là, provò quasi invidia per le loro espressioni sorridenti ed innocenti.
Ce l’aveva sicuramente fatta, ma a che costo?
Aveva rinunciato ad essere un bambino, ma non voleva che anche il piccolo Goten commettesse il suo stesso errore, voleva fargli assaporare a pieno il sapore dolce dell’infanzia, perché mai sarebbe tornato.
“Ahh mi  sono incantato di nuovo! Perché non riesco a concentrarmi su questo maledetto libro!”.
Eppure la tentazione era troppo forte, in bilico sulla sedia, si affacciò alla finestra a vedere i due giocare, tentando di afferrare una farfalla.
Gohan pensò che prima o poi anche lui l’avrebbe afferrata, o almeno avrebbe trovato il coraggio di correrle dietro.
Nella casa rimbombò l’eco di una caduta ed il giovane saiyan pensò che sarebbe arrivato sempre un pochino più in alto.
 



Angolo Autrice


Quella frase mi ha sempre fatto riflettere, bho non so il perchè, però credo che si possa riferire un po' a tutti.
Io l'ho voluta riferire a Gohan, perchè non lo so, non so neanche perchè sto cercando di spiegarlo.
*canticchia "faresti meglio a volare, volare più in alto, volare sempre più su, finchè un giorno non sarò al tuo fianco".
Voce sconosciuta (fratello) "Sei stonata!"
Dura verità.
Il suono della neve.
  
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