Ormai stavo camminando da circa due ore se non di più. Mi guardavo attorno come una perfetta turista, in effetti lo ero.
Piccola vacanza in Germania, dovevo andarci con Mark doveva essere come una piccola vacanza da due fidanzati perfetti ma lui all'ultimo decise di dirmi la verità, aveva un'altra e che non sarebbe venuto a Berlino con me, giustamente. Quindi questa vacanza da coppia felice e diventata un viaggio per dimenticare, ma so bene che non servirà proprio a nulla, Mark era un pezzo importante, anche se, non era rose e fiori la nostra storia e io mi sentivo come in gabbia, ma lui mi piaceva sul serio.
Ora passeggio lungo le strade tedesche, anzi, lungo i monumenti i resti, tutto quello che c'è da visitare, insomma. Con il viso di Mark che sorrideva, mi mancava così tanto.
creshh.
Sussultai appena, che diamine avevo pestato adesso? Roteai gli occhi per vedere da dove proveniva quel rumore, come se avessi rotto un pezzo di vetro, alzai il piede sinistro, in effetti avevo calpestato un pezzo di vestro, alzai le spalle, sarà qualche bottiglia che avrà lasciato qualcuno in una serata di puro divertimento.
- Hey, was zum teufel machst du da? -
Mi voltai di scatto sentendo qualcuno urlare arrabbiato, con uno strano accento. Un ragazzo moro con i capelli ricci abbastanza ribelli, sarà almeno quaranta centimentri più alto di me, occhi chiari, forse erano verdi, ma non intendevo guardarli per tanto, sarei sembrata una scema.
- Cosa? -
- Ah, sei americana? -
- No, vengo da Londra -
- Dovresti essere con una guida, o almeno con un dizionario lì c'è scritto 'vietato entrare' - Disse lui con un tono scocciato.
- Scusa, non so il tedesco - Alzai le braccia come segno di arresa e mi allontanai piano, stando attenta a dove mettere i piedi questa volta.

Il giorno dopo decisi di fare un giro tra i negozi, la via era proprio piena di negozi davvero adorabili, ma ancora non avevo comprato proprio un bel niente.
Mi fermai e mi voltai verso una vestrina che veniva lavata da un giovane ragazzo, sforzai lo sguardo e capii che era il ragazzo di ieri, quello che mi aveva sgridata per essere entrata dove non dovevo, lo vidi uscire e venire verso di me, probabilmente mi vorrà dare un'altra lezione.
- Lavori anche quì? - Chiesi senza guardarlo dritto negli occhi.
- Ieri ho perso il lavoro quindi adesso sono quì -
- Mi dispiace davvero tanto per ieri -
- Come minimo mi dovresti offrire il pranzo - disse con un gran sorriso.
Quanto avrei dovuto sborsare per pagargli il pranzo? Dovevo portarlo in un ottimo ristorante, magari anche costoso. Invece no, ci ritroviamo su dei gradini a mangiare un panino e a bere della coca cola fresca.
- Mi sarei aspettata un ristorante costoso -
- C'è il sole, sono a Berlino e per di più con una ragazza, cosa c'è di meglio? -
Sorrisi senza dire nulla e mi voltai continuando a guardare il paesaggio davanti a me. Non sapevo neanche il suo nome, stavo perdendo tempo con un perfetto sconosciuto.
Mi alzai lo salutai e mi avviai verso una via perfettamente sconosciuta, ma il ragazzo si alzò e mi ragguinse prendendomi per un polso, mi voltai, probabilmente anche rossa in viso.
- Ma che diamine fai? Questa non è una via adatta per una ragazzina -
- Ma guarda un po' chi abbiamo quì - Una voce da uomo, parlava in tedesco, chiesi sottovoce al ragazzo che cosa stesse dicendo ma disse solo un 'niente'.


Guysversion.

Cercai di assumere uno sguardo superiore guardando l'uomo ma da dietro ne spuntò un altro, mi misi perfettamente davanti alla giovane ragazza appena conosciuta, cercando di coprirla.
- Che volete? - Il mio tedesco non è perfetto, essendo di Londra l'accento era abbastanza scarso.
- Soldi -
- Non ho soldi -
- Ma la ragazza si - Sentii che la bionda stava stringendo la mia maglietta da dietro, probabilmente me la sarei ritrovata tutta stropicciata, ma poco importava. Stava capendo che stava succedendo qualcosa di brutto, ed era spaventata.
- Ho dei soldi dici che potrebbero bastare? - sentii sussurrarle, come se avesse capito. Ma non feci in tempo a rispondere che mi arrivò un pugno sulla guancia destra, abbassai la testa, stringendo gli occhi faceva veramente molto male. Vidi la ragazza porgere delle monete ai due uomini che le presero per poi andarsene.
- Stupita -

girlsversion

Bagniai un fazzoletto di carta alla piccola fontana che c'era lì e poggiai il fazzoletto sul viso del ragazzo. Aveva ricevuto una bella botta. Sospirai, senza un perchè preciso.
- Io me ne devo andare -
- Sei entrata dov'era vietato. Giri per vicoli pericolosi. Non posso perderti d'occhio, accidenti a te - Detto qusto abbassò lo sguardo.
Non risposi. - Non vedi che hai bisogno di qualcuno al tuo fianco? - Mi abbracciò. Senza dire nulla, mi sentii così leggera in quel momento. Lo guardai per pochi secondi, mi baciò. Come se baciasse una ragazza che aspettava da tanto tempo. Invece due sconosciuti si stavano baciando.
Mi sentivo così sicura tra le braccia di uno sconociuto. Forse con Mark non avevo provato la vera felicità.
Quella sera avevamo fatto l'amore. E ancora il suo nome non lo sapevo.


dieci giorni dopo a Londra.
 

Guardai mia madre negli occhi, non capii, che cosa significa: " Io e tuo padre abbiamo divorziato quando tu eri piccola, non ricorderai nulla di lui. Ma adesso è morto, aveva un altro figlio, lo conoscerai al funerale "
Che razza di discorso è?! Ho un fratello nascosto? Ma che cosa!
 

- - - -
l'inizio è stato rubeto dal Manga "Splendid Lovestory " di Miyuki Kitagawa.
prometto che solo l'inizio è uguale e_e
nel Manga il fratello si scopre che è il ragazzo conosciuto durante la vacanza
invece quì sarà una terza persona, insomma devo farci stare ben cinque ragazzi '-'
okay, chi ha capito chi è lo sconosciuto? u_ù
vi piace la storia?
ALMENO QUATTRO RECENSIONI E CONTINUO. eè

per la ragazza ho ancora dubbi per il nome, se volete darmi qualche consiglio lo accetto volentieri. :3
ps: non ho riletto scusate per gli errori.