Cause this is the end
Dimmi. Cos’è che siamo. Perché lo siamo. Che senso ha. Arrenditi, perché questa è la fine.
Prova a negarlo, prova a negare che non serve a nulla. Apri quegli occhi, sù, e guardati intorno. Chi siamo? Perché lo facciamo? Servirà a qualcosa? No. No. No. NO. Nulla.
Osserva,
dai. Combattere servirà a farti fuggire? Servirà a farti
vivere? Ammettilo, una buona volta, siamo solo pupazzi rotti appesi a
un filo. Rotti, spezzati, a pezzi. Chi ci ha ridotti ad essere pupazzi?
Chi ci ha frantumato senza che ce ne accorgessimo? Chi guida quel
maledetto filo?
Siamo marionette spezzate, inermi. A che servirà combattere? Arrenditi, perché questa è la fine.
Vuoi
vivere? Vuoi fuggire? Vuoi la libertà? Cos’è la
libertà quando sei legato, senza via di fuga. Pensi che per
essere libero basti lasciarti alle spalle il passato e fuggire verso
l’orizzonte? Il passato non si fa cancellare, l’orizzonte
è troppo lontano, lo sai.
Cos’è? Esiste la libertà, la troverai? Vieni baby, rischia con noi. Non c’è nessuna libertà, questa è solo la fine.
Urli,
nel buio, strilla agghiaccianti. Qualcuno ti sente? Continua pure ad
urlare in quella stanza affollata, nessuno ti sentirà, nessuno
proverà pena, interesse, disgusto, disperazione, disprezzo.
Volteranno il capo, ci sarà solo paura.
Continua ad urlare, si. Ma non servirà. Arrenditi, perché questa è la fine.
Corri, scappa nel campo infinito, cavalca il serpente delle
tue illusioni. Raggiungerai qualcosa? Nemmeno la tua fuga avrà
fine. Il tuo inseguitore non si stancherà mai. Tu sei il tuo
inseguitore.
Non sei stanco di inseguire te stesso, di distruggerti e di scappare dalla paura di vivere?
Che serve scappare se non troverai mai l’infinito? Non c’è nessun bus blu. Arrenditi, perché questa è la fine.
Nasconditi,
in un bicchiere, in una siringa, nel buio, nella tua mente. Cancella il
tuo nome e le tue speranze. Sai che sono inutili, vero? Ma a che
servirà nasconderti? Ti troverai prima o poi, e allora dovrai
vedertela lo stesso con la fine. Non servirà fingere di
nascondersi, Non servirà tentare di morire, né scappare
su quel serpente dalle pelle di ghiaccio.
Anche la follia ti abbandonerà prima o poi, e tutto il male che
hai cercato di rinchiudere ti tornerà addosso affamato, con il
sentore di una maledizione. Lo sai, e allora arrenditi, perché
questa è la fine.
Catturato in un vortice di urla e follia, bambole strappate che fuggono su un bus blu creato dalla disperazione, un mostro lungo sette miglia armato di un filo ti trascina verso il baratro di fuoco e fiori. Intorno a te riecheggiano gli spari di una assassino “Father?"-"Yes, son?"-"I want to kill you” . Puzza di polvere da sparo, tradimento e perversione mentre cerchi di ripercorrere a ritroso quel vortice di odio al contrario, ma quello ti sta trascinando, sempre più avanti, sempre più lontano, sempre più distante dall’infinito, verso il putrido nulla. Arrenditi, la fine sta arrivando.
Arrenditi,
perché la vita è un’illusione. Arrenditi,
perché i tuoi sogni non sono tali. Arrenditi, perché
l’infinito ti sfuggirà sempre. Arrenditi, perché
questa è la fine, la tua unica amica, fino alla fine.
This is the end, beautiful friend
This is the end, my only friend, the end
It hurts to set you free
But you'll never follow me
The end of laughter and soft lies
The end of night we tried to die
This is the end.
Ommioddio, ommioddio, sono pazza. Tutta colpa di Stephen King, mi fa quest’effetto.
Bene...Ora,
metti nella stessa pentola il re dell’horror, un po’ di
Doors e la mia mente malata: Questo è quello che ne esce fuori.
Ora sono preoccupata che chiunque legga ‘sta cosa abbia istinti suicidi di quanto fa schifo D: Non chiamate un manicomio, sto bene, davvero! Pis e lov, ciao.