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Autore: Pletto_    10/04/2012    0 recensioni
E' una sorta di settima serie, scritta da me, ho cercato di renderla il più verosimile possibil, rispettando i luoghi e i personaggi della storia reale. Narra le vicende di Dawson e degli altri che cercano di costruirsi una nuova vita, dopo la morte di Jen. La storia si svolge in diverse città, tra Boston, New York, L.A. e Capeside.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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A New York c'era la pioggia, Joey e Pacey stavano sdraiati sul divano con le ginocchia che si toccavano, Pacey dettava e Joey scriveva i nomi.

"Allora i Witter li vuoi invitare tutti?" chiese Pacey mentre mangiava un lecca-lecca al limone.

"Si perchè non dovrei?" rispose Joey con la penna fra i denti.

"Anche mia sorella? Con quegli animali dei suoi figli..."

"Pacey sono cresciuti ormai, non saranno più tanto cattivi! Spero che siano cambiati"

"Non ci conterei troppo, io ti avvisata, se poi rovinano tutto, io ti dirò: vedi Joey? Te l'avevo detto"

"Dai, i Witter tutti con le rispettive famiglie, Bessie e Bodie, i Leery, Andie, Audry... Poi?"

"Sicuramente appena chiamerò mia madre si metterà a dire nomi di parenti sconosciuti quindi aggiungi altri dieci ai Witter... Matthew e Anthony? Daranno un po' di giudizi sui piatti di Body." disse Pacey ridendo con i denti stretti per non far cadere il lecca-lecca.

"Beh a questo punto invitiamo anche Sarah e Valerie... Trascriveranno i giudizi dei tuoi amici"

"Così magari li facciamo fidanzare" disse ridendo "D'accordo... E' arrivato il momento... Sei pronta a chiamare Capeside?"

"Si!"

dopo quel "si" si diedero un bacio di incoraggiamento Pacey alzò la cornetta e Joey compose il numero di Bessie, attesero il tempo di due squilli e si senti la voce di Alexander dire:

"Bed&Breakfast Potter desidera?"

"Ehi Alexander sono la zia Joey, non è che puoi passarmi la mamma?"

"Ciao zia! Certo te la chiamo subito, aspetta un attimo"

Mentre Alexander andava a chiamare Bessie, Joey disse a Pacey:

"Ho paura e non so perchè, insomma è Bessie, le ho sempre detto tutto"

Pacey stava per darle un incoraggiamento quando Bessie rispose al telefono.

"Joey? Che è successo?"

"Ehm, no Bessie niente, ti volevo dire una cosa importantissima..."

"Sei incinta?" la interruppe Bessie

"No! Ancora no!" sorrise e guardò il suo fidanzato, forse più preoccupato di lei "Pacey mi ha fatto la domanda... Mi ha chiesto se lo voglio sposare"

Si senti un urlo fortissimo, così forte che Joey dovette staccare la cornetta dall'orecchio. "Oh Joey! Sono felicissima! Quando, dove?"

"Non lo so! Per ora te l'ho detto chiedi al parroco di Capeside quando c'è disponibilità, magari verso marzo"

"A Capeside? A marzo? Che bello!! Chiederò domani appena mi sveglio"

Riattaccò, guardo Pacey negli occhi e gli disse: "Ora tocca a te"

"Ok..." disse rassegnato

Pacey prese la cornetta e compose il numero di casa Witter, speriamo che non risponda papà, pensò tra sè e sè...

"Pronto?" era la madre Pacey fece un respiro profondo.

"Mamma! Sono Pacey!"

"Pacey figliolo! Dimmi, che è successo?"

"Ehm, no nulla, ho chiesto a Joey di sposarmi, mi ha risposto si, e beh te lo volevo dire, ci sposeremo a Capeside, abbiamo già chiamato Bessie, lei si informerà sulla disponibilità della chiesa"

"Cosa posso fare tesoro?"

"Non lo so mamma, avverti gli altri Witter, non troppe persone, per favore"

"Ok tesoro, sono contentissima, aspetta che ti passo papà"

"No mamma, no... Ciao papà!"

"Figliolo che è successo?"

"Nulla papà, io e Joey ci sposiamo"

"Ah bravo così si fa! Ciao Pacey ci vediamo a Natale"

Pacey riattaccò con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto, "ho affrontato anche mio padre!" diede un bacio a Joey andò ad accendere la radio, che stava passando un lento, Pacey prese la mano di Joey e le disse dolcemente: "Il primo passo è stato fatto, adesso dobbiamo impegnarci con tutte le nostre forze per far usciere un bel matrimonio"

"Sarà bello per forza è il nostro..." disse Joey ridendo, "ah" aggiunse "dopodomani è il giorno del ringraziamento dobbiamo andare da Dawson"

."Giusto! Dobbiamo iniziare a preparare i bagagli, io metto fuori ciò che voglio indossare e tu lo metti via, anche perchè sono le cose che voglio indossare e tu le metti via, anche perchè sono le 17.30 e devo prepararmi per andare a lavoro" Pacey andò in camera da letto e si mise dei jeans, era ancora senza maglietta quando Joey entrò nella stanza, le mise le mani sulle spalle ed iniziò a baciarlo, lo buttò sul letto "Devo andare a lavoro..." disse Pacey cercando di liberarsi.

"No, sta sera quando torni sarà troppo tardi, ho bisogno di te ora..."

Il giorno dopo a Boston la nonna preparava Amy per il viaggio per Hollywood. "Nonna sei sicura di non voler venire?" chiese Jack

"No Jack caro, è troppo lontano, però stai tranquillo so cavarmela da sola. Voi andate e divertitevi." rispose la nonna. "Avete tutto? Biglietti? Bagagli? La borsa di Amy?"

"Si signora Ryan abbiamo tutto" disse Doug

"Doug, quante volte ti ho detto che devi chiamarmi nonna?"

"D'accordo, scusi"

"Forza andiamo!" disse Jack prendendo per mano Amy, che con l'altra mano stringeva un pupazzo. "Ciao nonna ci vediamo" disse Amy

"Speriamo di non fare tardi!" disse Jack mentre metteva Amy nel suo seggiolone.

"Speriamo piuttosto che non si addormenti nel viaggio in macchina" disse Doug preoccupato guardando nello specchietto retrovisore la piccola bambina bionda suduta dietro di lui.

"No io non dormo!" disse tutta eccitata per il suo primo viaggio lontano da casa.

"Non ti preoccupare, è corto il viaggio in macchina, spero solo che riesca a dormire sull'aereo."

Due ore dopo erano pronti per volare fino a Hollywood, dove avrebbero incontrato Dawson all'aereoporto. Per fortuna Amy aveva iniziato a dormire prima dell'inizio del volo.

Erano ormai le sei della sera quando sia il volo proveniente da New York che quello proveniente da Boston atterrarono, Dawson era emozionatissimo, stava per presentare ai suoi amici la sua fidanzata.

"Dawson, dici che gli piacerò?" chiese ad un certo punto Melanie.

"Si Mel, ovvio che gli piacerai!" disse Dawson avvicinandosi alla ragazza per baciarla. Quando si separarono sentironono una ragazza urlare "Pacey! Non così!!"

"Oh santo cielo Joey! So come si portano le borse"

"Ragazzi! Non è per interrompervi ma vi sentite solo voi!" fece notare Dawson.

"Oh, hai ragione!" disse Joey abbassando la voce come se volesse scusarsi con tutti, senza farsi però sentire.

"Ragazzi, questa è Melanie, la mia ragazza, Melanie questi sono..."

"Pacey e Joey" Melanie completò la frase e si presentò ai due ragazzi.

"Ciao Melanie" dissero stupiti Pacey e Joey, guardando prima Dawson e poi Melanie, come se non riuscissero a capacitarsi della cosa.

Dopo due minuti arrivarono anche Jack e Doug, Jack portava in braccio Amy che era ancora un po' addormentata, mentre Doug doveva portare i bagagli.

"E' il destino di noi Witter, fratello" disse Pacey andando ad aiutare il fratello.

"Ciao Jack!" disse Joey andando a salutare l'amico "c'è una sorpresa" gli sussurrò all'orecchio.

"Di che genere?" chiese lui.

"Aspetta e vedrai"

"Ehi Jack, Doug venite vi devo presentare una persona... Ragazzi questa è Melanie, la mia ragazza"

"Ciao Melanie! Io sono Jack, lui è Doug e lei è Amy"

"Si lo so..." rispose Melanie sorridendo.

"Forza andiamo" disse Dawson, dirigendosi mano nella mano con Melanie verso l'uscita. Tutti gli altri li seguirono ancora un pò scioccati.

  
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