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Autore: tomlinson inside    10/04/2012    22 recensioni
questa è oneshot tratta da uno stupido sogno che ho fatto.
la oneshot tratta di un'intervista fatta a Louis.
spero vi piaccia, baci.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Bene Louis, ora è arrivato il tuo turno. Raccontaci un po' della tua vita prima di fare l'audizione per X Factor» annuncia il presentatore dello show a cui siamo stati invitati. Sembra un tipo simpatico a primo impatto, con gli altri c'ha saputo fare ed è pure molto spiritoso. Prima di rispondere penso un attimo. Col microfono guardo le telecamere e sorrido.
«Be' Marcus, non so proprio da dove partire, insomma, la mia vita è stata un veeero spasso, non saprei proprio cosa raccontarti» ci sono delle risate, anche se non capisco bene cosa ci sia da ridere, molta gente ride per quello che faccio. Ma se io stessi dicendo sul serio? La gente crede che la mia vita sia tutto uno scherzo, che io la prenda sempre come un gioco, quando si sbagliano di certo. Sorrido, guardo la telecamera e ritorno a guardare il presentatore.
«Partiamo... mmmh... da uno dei momenti più belli, che ne dici?» mi sorride e di conseguenza ricambio il sorriso.
«Può sembrare strano» comincio «ma una delle cose migliori che mi potesse capitare prima di X Factor è essere stato bocciato» tutto ad un tratto le ragazze confusionarie che prima ridevano si zittiscono, sorprese e incuriosite riguardo ciò che ho appena detto.
«Ah, vi ho lasciate senza parole eh?» continuo senza indugi. Il mio tono è sarcastico «Ma non per il fatto che sono bocciato, o meglio, questa si potrebbe dire essere una scusa. Non era assolutamente mia intenzione bocciare, potete starne certi»
«Allora cosa è stato?» chiede Marcus cuorioso interrompendo il flashback che si stava formando nella mia mente.
«Una ragazza. Andavo ad uno scuola, la Hayfield, dove per entrarci dovetti aspettare un anno. Era una scuola molto dura, anche se le mie capacità erano molte, ma non avevo voglia. Così in quarta superiore venni bocciato. Per tutti fu un vero shock. Sopratutto andare in un'altra scuola dove sarei stato messo, a logica, in una classe dove tutti erano più piccoli di me» sorrido al pensiero di come ero agitato. Non sapevo cosa mi sarebbe capitato.
«E quindi, questa misteriosa ragazza? Forza Louis non tenerci sulle spine» mi da un buffetto sulla spalla. Guardo le ragazze davanti a noi. Non sono mai state così calme. Sono tutte che pendono dalle mie labbra. Esito, ma voglio andare avanti. Sorrido, portando il microfono alla bocca e continuando.
«Seguivo i corsi più interessanti, quelli che in cui avrei trovato più piacere a studiare. Poi c'era una ragazza spavalda, che alzava sempre la mano, che interrompeva sempre l'insegnante per dire la sua. La vedevi, la osservavi, stava sempre piegata su un blocco, dove scriveva tutto. La vidi sempre, sembrava mi seguisse, quando forse magari ero io a seguirla» mi tornano alla mente i suoi capelli che si muovono mentre lei corre per raggiungere la classe e per mettersi nei posti migliori. «Pensavo che l'unica corso in comune era uno, ma poi dopo una settimana scoprii che tutti in nostri corsi erano in comune. Dopo due settimane mi decisi a parlarle. Mi piaceva il suo carattere, duro e deciso. Un giorno senza farmi sentire la seguii, facendo molta attenzione, perché volevo passare inosservato. Quando lei entrò nell'aula io mi misi accanto a lei. Fui uno stupido, lo so, e pure lei lo sa» sento la sua risata. Sorrido
«'Sono Louis Tomlinson, piacere!' e senza che me ne potessi rendere conto aggiunsi 'E' dall'inizio dei corsi che ti tengo d'occhio, mi sembri una tipa in gamba, hai il giusto caratterino' lei come se niente fosse mi rispose tranquillamente 'Piacere mio Louis Tomlinson, il mio nome è Emily Baker' 'Sì, so qual'è il tuo nome' le feci l'occhiolino, ma lei non disse niente, sembrava che tutto ciò per lei fosse naturale, poco tempo fa mi ha confessato che come primo approccio non era il massimo» Marcus ride ed anche qualche ragazza, ma sento che la vera risata se la sta facendo Emily.
«E lei per me da quel giorno c'è sempre stata» continuo a raccontare, anche se la mia storia può sembrare noiosa rispetto agli altri quattro, ma io lo faccio per lei, perché senza di lei ora non sarei qui
«Siamo diventati subito ottimi amici. La ammiravo, e aggiungo che ti ammiro tutt'ora Emily, ha la forza per far tutto. Lei è la mia migliore amica, lei mi segue sempre ora, ovunque vada» «E' davvero fantastica» aggiunge Harry. In coro Liam, Zayn e Niall acconsentono. «Ha una forza! Riesce a tirarti su anche quando sei troppo stanco per farlo» dice Zayn tutto sorridente.
«E' la sorella che non ho mai avuto» afferma di conseguenza Niall.
«Tutti vorrebbero avere un'amica come lei» continua Liam E poi la vedo, non me lo sarei mai aspettato o meglio, proprio non lo sapevo che lei era qui. Sorride, come la prima volta che la vidi. Mi nota e mi saluta con un gesto della mano. Io rispondo al suo sorriso e la saluto di conseguenza. Il conduttore si gira verso dove sto salutando. Fa un rumoroso 'woho' lasciando che la 'o' finale continui per qualche secondo.
«Ehi è lei la signorina Baker?» le chiede Marcus. NO! Se la farà salire mi metterà davvero le mani addosso.
Qualcuno da un microfono a Emy e lei risponde di sì enfatizzando.
Le propongano di farla salire, ma poi rifiuta.
«Scusa, posso?» sussurro all'orecchio del presentatore indicando la mia amica. Lui annuisce molto sorpreso

«Non mi faresti mai una cosa del genere Tomlinson!» si allontana mentre io mi avvicino, mettendo le mani aventi come a proteggersi.
«Dai Em! Un'attimo, per favore» le porgo la mano e le sorrido
«Fidati di me» tutti ci stanno guardando, ma in un completo silenzio, le telecamere puntate su di noi.
«Come hai vecchi tempi?» con mia sorpresa afferra la mia mano e mi sorride.

Abbiamo parlato un po' così, di come è andata. Da un'intervista che doveva durare poco è divenuta una lunga intervista che parla di me ed Emily.
Ci dobbiamo congedare l'ultima domanda che ci viene fatta è «C'è qualcosa che l'altro non sa?»
«No! Assolutamente, noi ci diciamo sempre tutto, nessun segreto, vero Lou?» mi cinge la vita con un braccio.
Il tempo segna che mancano 5 secondi. Indugio, ma per qualche millesimo.
«Sì...» dillo Louis dillo «io la amo»

CIAO!
questa è una one-shot stupida, è tratta da un sogno che ho fatto. sì, lo so, i miei sogni sono molto interessanti.
non so se vi piace o meno, ma comunque sia il vostro giudizio sarebbe davvero gradito. una recensione vi fa pure guadagnare punti, sapete? ok, me la svigno! baci xx
  
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