Tutto era cominciato una semplice mattina di luglio.. mi stavo preparando per accompagnare Silvia (la mia sorella maggiore di 18 anni) in aeroporto e ovviamente ero in ritardo!! Prima di cominciare sarà meglio presentarmi: mi chiamo Laura. Sono una ragazza molto semplice (occhi azzurri, capelli biondi, di media altezza e molto solare). Vivo in un piccolo paesino di provincia, ho molte amiche che come me hanno un sogno. Incontrare loro.. i One Direction! Come stavo dicendo, ero in ritardo.. “Sbrigati Laura! O faremo tardi!!!” strillava mia sorella dall’altra parte della casa intenta a truccarsi.. “Si arrivo!!” e mi precipitai di corsa all’ingresso con le scarpe e con già in mano una delle valigie di Silvia.. Eccola arrivare.. bella come sempre, vestita in maniera elegantissima ma con un’ espressione preoccupata stampata in faccia.. “Stai calma ce la faremo! Con il pullman ci vogliono solo 20 minuti per arrivare in aeroporto!” e nel pronunciare queste parole mi accorsi anche io che eravamo davvero in ritardo. Dopo una lunga corsa arrivammo alla fermata dell’autobus che riuscimmo a prendere per miracolo! Silvia era emozionatissima perché sarebbe partita per Londra e sarebbe stata via per un mese.. io lo ero un po’ meno perché per un errore mia madre non era riuscita a prendere due biglietti bensì uno solo.. a mia sorella non importava più di tanto. Certo, le dispiaceva per me, ma tanto ad aspettarla a destinazione aveva già un gruppo di amiche! Appena arrivate Silvia non la smetteva di saltare dalla gioia! “Oddio ci siamo!! Partirò per Londra!! Starò via un mese! E.. e.. Laura che cos’hai?” con lo sguardo basso le risposi “Niente.. sono felice per te.” Da quegli occhi che guardavano il pavimento spuntò una lacrima che mi riuscii a pulire ancora prima che Silvia se ne potesse accorgere.. “Eddai Laura!! Vedrai che anche tu riuscirai a realizzare il tuo sogno!! Ne sono sicura! Quest’estate sarà meravigliosa, per tutte e due!” e ci abbracciamo solo come due sorelle sanno fare.. Appena si sentì annunciare il suo volo ci salutammo per l’ultima volta. Con un sorriso sforzato la salutai da lontano e mi girai per dirigermi al pullman.. Quando all'improvviso sentii una voce. Inizialmente pensai che era solo frutto della mia immaginazione e che dovevo lasciar perdere, ma la voce non se ne andava. Non era una voce come tutte le altre.. e di certo l’avevo già sentita da qualche parte.. era così familiare che.. Mi girai per vedere di chi si trattasse e.. Non potevo credere ai miei occhi!