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Autore: Alice_Nekkina_Pattinson    11/04/2012    3 recensioni
Kaito amava me o la sirena dei suoi sogni?
Certo eravamo la stessa persona, ma questo lui non lo sapeva ancora.
Non riuscivo a capire se mi amava veramente, se amava solo me, oppure pensava sempre a lei.
Questi pensieri mi tormentavano la mente che non riuscivo a prendere sonno.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaito Domoto, Luchia Nanami
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Kaito & Luchia un'amore meraviglioso <3'
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Ciao a tutti!!! XD
Questa è la prima storia che pubblico in questo fandom, adoro questo anime, e adoro Kaito che è il mio personaggio preferito, naturalmente adoro anche la coppia Kaito e Luchia.
Quindi spero vi piaccia, ambientata durante l'episodio "Addio o arrivederci?".
Ah! Ci sono due o tre frasi, prese dall'anime.
 
 
Luchia's pov
 
 
Osservavo il mare davanti a me, dalla finestra di casa mia, sempre con gli stessi pensieri in mente.
Kaito amava me o la sirena dei suoi sogni?
Certo eravamo la stessa persona, ma questo lui non lo sapeva ancora.
Non riuscivo a capire se mi amava veramente, se amava solo me, oppure pensava sempre a lei.
Questi pensieri mi tormentavano la mente che non riuscivo a prendere sonno.
Mi voltai a fissare i cioccolatini che avevo preso per Kaito, volevo farli io, ma conoscendomi avrei fatto solo un pasticcio assurdo.
Domani sarebbe stato San Valentino, sperai di trovare il coraggio per darglieli.
Dopo aver fissato il soffitto, non so per quanto tempo, mi addormentai stanca.
 
Bip Bip bibip
 
Il suono della sveglia mi fece saltare, allungai un mano e la spensi rigirandomi dall'altra parte, ma credevo di dormire e invece…
"Luchiaaaaa, sveglia, muoviti o farai tardi a scuola!" urlò Hippo bussando forte alla porta.
Con un grugnito mi alzai e mi diressi al bagno.
"Sono sveglia, non strillare!" risposi.
Dopo essermi lavata, afferrai la divisa che tanto odiavo e la indossai.
Lanciai un rapido sguardo allo specchio, presi la borsa e scesi giù.   
Trovai già Hanon e Rina pronte ad aspettarmi, salutai Nikora, Madam Taki e Hippo e uscimmo dirette verso la scuola.
Man mano che ci avvicinavamo, vedevamo tutte le ragazze super felici e in attesa di vedere arrivare i ragazzi dei loro sogni, per dargli i cioccolatini.
Anche io aspettavo Kaito, ma quello che sentii poco dopo mi fece raggelare il sangue.
"Hai sentito cosa si dice su Kaito" disse la voce di un ragazzo.
"No, cosa?" rispose l'altro.
"Dicono che Kaito presto andrà a vivere alle Hawaii"
"Come? Come farà con la scuola?"
"Guarda che le scuole esistono anche li" appena sentii questo, andai verso di loro.
"Scusate, che avete detto? Dove andrà Kaito?" chiesi io.
"Girà voce che qualcuno ha visto Kaito nell'ufficio del preside e gli comunicava questo"
"Tu non ne sai nulla? Non sei la sua ragazza?" mi chiese l'altro.
"Io… io non so nulla" dissi voltami verso le ragazze.
Le fissai con stupore e dolore insieme, perché non mi aveva detto nulla?
Va bene, non ero ufficialmente la sua ragazza ma, gli piacevo no?
Sennò non mi avrebbe baciata, sennò non mi avrebbe detto di tenere a me, oppure il pensiero della sirena era più forte del mio.
"Come è possibile che non ti ha detto nulla? Sei la sua ragazza!" disse Hanon.
"Non sono la sua ragazza, non ufficialmente diciamo" risposi.
"Forse il pensiero della sirena è più forte" disse Rina.
"Grazie Rina, molto confortante" risposi, poi dicendo così ci dirigemmo verso scuola.
Arrivati al nostro piano, lo vidi circondato dalle solite ragazzine che non perdevano occasione per flirtare con lui, avrei voluto prenderle a sberle tutte quante, gli stavano offrendo dei cioccolatini, ma lui rifiutò a tutte.
Alzò lo sguardo e mi vide, stava per sorridere, ma qualcosa del mio sguardo, gliel'aveva fatto
morire in gola.
Incominciai ad allontanarmi, lo sentii corrermi dietro urlando il mio nome.
"Luchia! Fermati, non è come pensi" urlò e mi afferrò per il braccio, mi voltai e sentii gli occhi pizzicarmi e delle lacrime bagnarmi il viso, sciolsi il mio braccio dalla sua mano.
 "Luchia non è quello che sembra, le ho mandate via…" incominciò, ma non lo feci finire.
"Non è quello il problema, perché non me l'hai detto? Perché? Va bene, non sono la tua ragazza, ma avevi detto di tenere a me, avevi detto che ti piacevo, mi hai baciata e poi devo venire a sapere da delle voci che te ne vai alle Hawaii" dissi tutto di getto, sentendo altre lacrime rigarmi il viso.
"Cosa? Io… oddio io non ne ho parlato con nessuno, ti stavo aspettando appunto per parlartene" spiegò.
"Da quanto ci stavi pensando?" chiesi.
"Da qualche giorno e ..." lo interruppi di nuovo.
"Hai pensato bene di non dirmelo subito, capisco che è la tua vita, che non sono affari miei e che di certo, non devi rendere conto a me, però almeno dirmelo prima, invece sono venuta a saperlo da delle voci" continuai.
"Aspetta!" incominciò e fece per afferrarmi il polso, quando vide che incominciai a indietreggiare.
"No!" dissi e corsi via.
Lo so, poteva sembrare un comportamento stupido agli occhi degli altri, ma non per me, non per i miei sentimenti, non per il mio cuore.
Corsi via attraversando di corsa i lunghi corridoi della scuola, fregandomene se qualche professore potesse vedermi.
Corsi a per di fiato, continuando a sentire Kaito dietro di me, io lo amavo e non potevo pensare che lui se ne sarebbe andato così lontano.
Arrivai in spiaggia, rallentai per la stanchezza e sentii Kaito avvicinarsi sempre di più, poi la sua mano afferrare il mio polso sinistro e girarmi verso di lui.
Fissò i suoi occhi nei miei, esprimevano dispiacere, rimorso e dolore.
"Luchia, guardami, fammi spiegare ti prego" mi supplicò.
"Dimmi una cosa? Pensi ancora a quella sirena, a quella ragazza?" gli chiesi fissandolo.
"Io, si, come potrei dimenticarla"  rispose sincero, non volevo sapere altro, amava più lei che me, non importa se non mi ami, amerai lei, quindi in qualche modo ho il tuo amore, anche se non è uguale.
Strattonai il polso e mi allontanai di nuovo, ma non feci in tempo a fare qualche passo e che mi riafferrò per le braccia.
"Perché fai così? Cosa c'è che non va?" mi chiese.
"Io pensavo che tu, per me…" incominciai, ma mi interruppi scossa dai singhiozzi.
"Luchia, tu mi piaci eccome, il fatto che pensi a quella sirena non vuol dire nulla, sei tu la ragazza che voglio, tu quella che mi piace e mi dispiace, mi dispiace che tu abbia scoperto della partenza così, non sapevo che qualcuno stesse ascoltando, ti stavo aspettando appunto per dirtelo, volevo che tu fossi la prima a saperlo, permettimi di spiegarti anche il perché" mi supplicò, io annuii solamente.
"Vedi, ho scoperto da poco che i miei genitori, non erano veramente i miei genitori, sono stato adottato, così voglio andare a trovare dei parenti li per cercare risposte, ho bisogno di saperlo, non starò via tanto, volevo dirtelo te lo giuro, tu saresti stata la prima, te ne volevo parlare appena tu saresti arrivata a scuola, ma poi non so come, si è sparsa la voce, credimi!"
mi disse guardandomi negli occhi, i suoi occhi erano sinceri, lo erano sempre stati mentre mi
parlava.  
Quindi allora gli piacevo, ero felice, ero felice sia perché mi aveva appena detto che gli piacevo, e perché mi aveva rivelato una cosa tanto intima a me.
"Ti credo, ti credo tranquillo, scusami, sono una stupida!" dissi buttandomi tra le sue braccia, appoggiai il viso sul suo petto e lo abbracciai, lui ricambiò la stretta e affondò il viso nei miei capelli.
"Non c'è nulla di cui devi scusarti Luchia, è colpa mia" disse, mi scostai di poco e presi la scatolina con i cioccolatini dalla borsa.
"Questa è per te, non li ho fatti io… ma, ci tenevo a darteli" lui li prese sorridendomi e mi ringraziò, poi afferrò la mia mano sinistra e mi infilò un anello, rimasi di stucco e felice.
Guardai la mia mano, la rigirai, continuai a guardarla quasi avessi paura potesse sparire.
Mi fece alzare il viso, afferrandomi dolcemente il mento, mi guardò negli occhi e sussurrò "Adesso sei ufficialmente la mia ragazza Luchia, Ti amo" mi guardò con uno sguardo così dolce, pieno d'amore, io sorrisi e sussurrai "Ti amo anchio, Kaito" e avvicinò le sue labbra alle mie, il bacio fu dolce, delicato, pieno d'amore.
"Quando tornerai?" chiesi in un sussurro lieve.
"Non starò via molto, non esiste posto in cui io voglia stare, se non dove sei tu" sussurrò dolce e mi baciò di nuovo.
 
 
 
 
 
Allora?
Vi è piaciuta?
Mi farebbe davvero piacere, sapere cosa ne pensate.
CiaoooooooooooooooooooooooXD

   
 
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