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Autore: Marty_Winchester    11/04/2012    13 recensioni
questa breve f f mi è stata ispirata da una cosa successa veramente oggi nella mia scuola. Avrei voluto poter chiamare Dean e Sam... se fossero venuti accompagnati da Castiel non mi sarei certo arrabbiata
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Le ore non passano più, cerco di sforzarmi di stare attenta, ma i miei pensieri corrono altrove.
La prof sta spiegando, o forse interrogando, non riesco proprio ad darle retta. L’aria nell’aula è pesante, voglio uscire; mi alzo e chiedo gentilmente di andare in bagno.
Percorro con eccessiva calma il corridoio, arrivo al bagno e mi avvicino al lavandino. L’acqua fresca mi rinfresca il viso; d’improvviso una strana sensazione mi fa rabbrividire, sento molto freddo e il sangue mi si gela nelle vene. Avverto rumore di passi e istintivamente mi giro, ma non vedo nessuno… che strano, mi sento osservata.
Velocemente faccio scorrere la mano in tasca e tiro fuori il cellulare. Dopo nemmeno due squilli qualcuno all’altro capo del telefono risponde, con voce dubbiosa.

-EM… si?-
Non riconosco la voce, cavolo spero di non aver sbagliato numero.

- Ci sono per caso i Winchester?-
Qualche minuto di silenzio e poi risponde un’altra voce.

- Sono Sam, chi parla?-
Con la gola secca e la voce impastata borbotto:

-Cia… Salve… sono… Samantha…-

-Le passo mio fratello: Dean una delle “tue” prostitute ti sta chiamando, perché le hai dato il mio numero?-
Offesa e divertita esclamo ad alta voce.

-Non sono una prostituta! Sono un’amica di Bobby Singer-

-Oh… scusasmi-
Posso percepire l’imbarazzo nella sua voce, nonostante questo ha proprio una bella voce.

-Non preoccuparti, non sei il primo a dire che ho un nome da lucciola; vi ho chiamato perché credo ci sia un fantasma nella mia scuola-
Sussurro, sperando stupidamente che sia davvero così: che figura ci faccio se no?

-Arriviamo il prima possibile, che scuola f…-
Non fa in tempo a finire che mi appare davanti un uomo imponente, accompagnato da altri due davvero belli: uno con due occhi verdi come smeraldi, l’altro con una coppia di occhi blu come lapislazzuli.

-Cazzo Castiel, sai che odio essere trasportato così! L’ultima volta non sono andato in bagno per una settimana!-
L’uomo dagli occhi verdi ammonisce quello dagli occhi color cielo.

-Ciao. Io sono Sam, questo è mio fratello Dean e lui è Castiel-
Mi saluta amichevolmente il ragazzone, notevolmente alto.

-Grazie di essere venuti, non so magari è stata solo una mia imp…-
Sono fermata dal bip frenetico di uno strano strumento.

-Qui c’è decisamente un fantasma, sei fortunata ad essere viva-
Sentenzia Dean, rimettendo a posto lo strano aggeggio.

-Bè che dire… grazie, ora devo correre in classe-

-Come conosci Bobby?-
Quello che deduco sia il fratello maggiore, mi blocca con la sua domanda.

-Era un amico di mio padre-
Sorrido e per il resto della giornata mi maledico per non essere rimasta con loro.


 
Il suolo non è mai stato così lontano da me.
Le parole di quel Dean mi rimbombano nella testa “sei fortunata ad essere viva”.
Che diritto ho io di essere viva? Perché la ma vita vale più della loro?
Il fantasma non era nella mia scuola, era legato alla mia collana. Dannazione Samantha, perché sei stata così incosciente da comprare qualcosa da quel tipo strambo?
Cammino sul cornicione, l’ultimo luogo su cui camminerò da viva. Mamma, papà mi dispiace, sarei dovuta morire io non voi!
Non farlo
I fratelli mi incitano a non suicidarmi, ma io non sono forte come loro.
Devo
L’unica cosa che rispondo, ormai automaticamente. Non è giusto che io sia viva! Ogni giorni moltissime persone muoiono nei modi più assurdi, senza alcun motivo, ed io sopravvivo alla leucemia, a un incidente stradale e adesso all’attacco di un fantasma?
Dite a Castiel che mi farebbe piacere se venisse a trovarmi in paradiso
Chiudo gli occhi, non voglio guardare il suolo avvicinarsi sempre di più, faccio un ultimo passo e inizio a precipitare…
Il dolore e il sangue non arrivano, aspetto ancora, ma niente. Dopo attimi infiniti apro gli occhi e mi ritrovo seduta, indenne, sull’asfalto.

-Se vuoi passare del tempo con me possiamo farlo anche qui-
Mi volto e vedo il paradiso, negli occhi di un angelo.


**angolo dell'autrice**
l'ispirazione per questa assurda, e probabilmente ridicola f f, mi è venuta oggi mentre ero a scuola. Sono andata in bagno e davvero ho provato freddo, (con queste temperature non stupisce) ho sentito qualcuno dietro di me (non c'era nessuno)e le porte dei bagni si sono chiuse tutte >.< okay, un po' ho avuto caga ;)
lasciate un recensione se volete e grazie infinite a tutti quelli che leggeranno ^^

   
 
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