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Autore: _Pandora_    11/04/2012    2 recensioni
"A me la mia vita piaceva, a te no, e non passava attimo in cui non me lo ripetessi seccato.
E alla fine mi sono seccata un po’ anch’io.
Però non te l’ho mai detto, e non te lo dirò mai.
Perché? Perché hai voluto fare l’eroe.
Mi hai sempre rotto le scatole con tutte le tue stupidaggini ma alla fine non hai voluto ascoltare ciò che io avevo da dire.
O meglio, non hai potuto.
Ad un ragazzo dalla vita monotona come la tua non poteva che spettare una fine degna di nota; indimenticabile insomma.
E ti giuro che io non la dimenticherò mai."
Genere: Drammatico, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Vivere - In Frantumi'
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~ Monotonia


Ti lamentavi sempre del fatto che la tua vita fosse monotona.
Ogni giorno era uguale al precedente, me ne rendevo conto anch’io, eppure a me non dispiaceva vivere così.
Dicevi che volevi più avventura, più azione, e facevi di tutto per cambiare la situazione in cui versavi.
Cercavi di trasformare tutto in un gioco appassionante, un’impressa assai ardua se non impossibile.
Passavi ore ed ore a leggere libri che narravano le gesta di grandi eroi in terre lontane, sperdute, e con la mente vagavi in mondi fantastici assai meravigliosi.
Avevi una fantasia invidiabile.
Mi piaceva molto sentirti parlare di tutti quei viaggi mentali che ti facevi, dei posti in cui volevi andare e dei regali che mi avresti portato; peccato che ogni volta finissi per lamentarti.
A me la mia vita piaceva, a te no, e non passava attimo in cui non me lo ripetessi seccato.
E alla fine mi sono seccata un po’ anch’io.
Però non te l’ho mai detto, e non te lo dirò mai.
Perché? Perché hai voluto fare l’eroe.
Mi hai sempre rotto le scatole con tutte le tue stupidaggini ma alla fine non hai voluto ascoltare ciò che io avevo da dire.
O meglio, non hai Potuto.
Ad un ragazzo dalla vita monotona come la tua non poteva che spettare una fine degna di nota; indimenticabile insomma.
E ti giuro che io non la dimenticherò mai.
Quando mi hai accompagnato in gioielleria e mi hai invitato a scegliere il nostro anello di fidanzamento mi si è sciolto il cuore.
Hai detto: “Siccome non sono sicura dei tuoi gusti e non voglio deluderti, è meglio se scegli quello che preferisci no?” e mi hai raccomandato di fare attenzione al prezzo, facendomi sfuggire un risolino.
D’un tratto le porte si sono spalancate: i rapinatori erano in tre, muniti di pistole cariche, e come fulmini si sono fiondati nello sfarzoso negozio minacciandoci e ordinandoci di non fare un fiato.
Mentre stavo inginocchiata a terra tremante, tu mi hai sussurrato all’orecchio “Finalmente una svolta nella mia monotona vita. Guardami: il mio nome verrà scritto nella storia dopo ciò che farò”
E sei scattato in piedi, lontano da me, e hai scansato con violenza uno dei ladri che minacciava la proprietaria della gioielleria dandole la possibilità di suonare l’allarme ed avvertire la polizia.
Poi è successo tutto in un attimo.
C’è voluta una frazione di secondo, giusto il tempo di prendere la mira e poi BANG: il ladro che avevi scansato te l’ha fatta pagare.
Il tuo gesto eroico si è trasformato in una tragedia non appena il proiettile sparato ti ha colpito il petto trapassando il cuore.
E sei caduto a terra, inerme, e sei morto subito, senza nemmeno il tempo di vantarti della tua azione.
E io stavo ancora inginocchiata, in trance, e non capivo cosa succedeva.
E continuai a non capirlo anche quando due braccia robuste mi abbracciarono e mi portarono fuori dal negozio dopo avermi avvolta in una coperta calda.
Non so dire quanto tempo passò dalla rapina finita male a quando mi ripresi, non mi resi conto della fuga dei rapinatori interrotta dall’arrivo della polizia, né della folla di curiosi che si impicciava della situazione.
Nella mia testa c’era il vuoto più totale.
Solo ora capisco cosa è successo realmente;
Ora, che sono al tuo funerale, intenta a piangere silenziosamente stringendo le mani in grembo, impotente;
Ora, mentre la bara contenente le tue spoglia viene lentamente calata nella fossa e poi coperta dalla terra.
“Siamo nati dalla terra e alla terra ritorneremo” diceva mio nonno quand’era vivo.
Ad essere sincera questo detto mi da il voltastomaco, però non posso fare a meno di pensarci vista la sua veridicità.
Mi costa dire che alla fine ci sei riuscito: stai sicuro che il tuo nome verrà ricordato.
Forse non sarà scritto nella storia, ma sono più che certa che tutti i presenti in quella gioielleria ricorderanno il tuo gesto folle ed eroico al tempo stesso.
Però non posso fare a meno di chiedermi una cosa: dimmi, volevi davvero questo?
Volevi davvero un’avventura simile?
Sei uno stupido, anzi Eri.
Se speri che come al solito io ti venga dietro ti sbagli di grosso.
A me non sono mai piaciute le avventure, io sto bene così come sto.
Mi sono sempre accontentata della monotonia.
E sono ancora Viva.
 




.: Angolo dell'Autrice profondamente depressa :.

Salve a tutti!
E' la prima volta che scrivo una Shot drammatica, spero che la mia fic piaccia ^^
Queste parole sono il chiaro segno che la mia depressione non è ancora passata.
Penso che se continua così pubblicherò molte storie in questa categoria, e non ne sono per nulla entusiasta u.u
Però non riesco a scrivere nient'altro >.< E se scrivo qualcosa non mi piace >.< Solo le fic drammatiche sono passabili >.<
Che periodo orribile! >o<
Adesso devo scappare a fare i compiti (cosa che non farà che deprimermi ancora di più =_=).
Recensite in tanti!
Baci

_Pandora_

  
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