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Autore: aliciamaria    11/04/2012    1 recensioni
Ora era certa che qualcosa l'inseguisse, il punto è che non sapeva COSA. Quel QUALCOSA strisciava ad una velocità incredibile sempre più vicino a loro.
Lui si fermò all'improvviso.
«Matt che fai!» piagnucolò lei.
Il ragazzo la zittì e la guidò dietro un cespuglio.
Chiuse gli occhi ed indirizzò le proprie mani verso il punto dove un attimo prima si trovavano loro. Delle figure inizialmente sbiadite iniziarono a prendere consistenza. Erano delle loro copie precise.
«Lisa ascoltami bene, quando arriverà davanti a noi e uscirà allo scoperto devi bloccare il tempo. Poi dovrai trasportarci il quel villaggio infondo alla valle».
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PAURA DEL BUIO

(2012)

 

"I am a man who walks alone

And when I'm walking a dark road

At night or strolling through the park

 

When the light begins to change

I sometimes feel a little strange

A little anxious when it's dark!"

 (Fear of the dark – Iron Maiden)

 

PROLOGO

Ora era certa che qualcosa l'inseguisse, il punto è che non sapeva COSA.

Quel QUALCOSA strisciava ad una velocità incredibile sempre più vicino a loro.

Lui si fermò all'improvviso. «Matt che fai!» piagnucolò lei.

Il ragazzo la zittì e la guidò dietro un cespuglio.

Chiuse gli occhi ed indirizzò le proprie mani verso il punto dove un attimo prima si trovavano loro. Delle figure inizialmente sbiadite iniziarono a prendere consistenza. Erano delle loro copie precise.

«Lisa ascoltami bene, quando arriverà davanti a noi e uscirà allo scoperto devi bloccare il tempo. Poi dovrai trasportarci il quel villaggio infondo alla valle».

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PRIMO CAPITOLO -  Little anxious when it's dark!

«Corri, corri piccola!» non sapeva neanche lui chi l'inseguisse. Sapeva di dover correre più che poteva.

«Andrà tutto bene» rispose lei. Non era pronta a tutto questo. Quella specie si rituale d'iniziazione era più pesante del previsto. Nessuno dei due era a conoscenza di quanto sarebbe durato, giorni, mesi, anni o forse eterno. Sua madre da piccola le raccontava che c'erano maghi che neanche tornavano più, che cadevano nell'oblio perdendo il loro poteri. Si ricordò che queste storie le facevano una gran paura e che in fondo non ci voleva credere. Ora era certa che qualcosa l'inseguisse, il punto è che non sapeva COSA.

Quel QUALCOSA strisciava ad una velocità incredibile sempre più vicino a loro.

Lui si fermò all'improvviso. «Matt che fai!» piagnucolò lei.

Il ragazzo la zittì e la guidò dietro un cespuglio.

Chiuse gli occhi ed indirizzò le proprie mani verso il punto dove un attimo prima si trovavano loro. Delle figure inizialmente sbiadite iniziarono a prendere consistenza. Erano delle loro copie precise.

«Lisa ascoltami bene, quando arriverà davanti a noi e uscirà allo scoperto devi bloccare il tempo. Poi dovrai trasportarci il quel villaggio infondo alla valle».

Ubbidiente si concentrò, le sarebbe servita tutta la sua energia per poter effettuare due magie di seguito.

Era buio e l'unica cosa che riuscì a vedere fu un'ombra davanti ai loro alter ego.

«Tempus retineo» urlò e ogni foglia smise di muoversi, tutta la foresta intorno a loro si spense rendendo quella notte ancora più cupa e silenziosa. Di riflesso anche l'ombra si bloccò.

Neanche un istante dopo un forte mal di testa l'informò che la smaterializzazione era avvenuta. Si trovavano al centro della piazza di un paese che non avevano mai visto.

Sfinita Lisa si buttò ai piedi di una fontana. Il tempo aveva ripreso a scorrere ma sicuramente quel QUALCOSA non aveva potuto identificare la loro destinazione.

Per il momento erano al sicuro.

L'aiuto ad alzarsi e a bere un po' d'acqua.

«Sei stata bravissima, se è vero che ci sono dei supervisori per questa prova, hai sicuro guadagnato mille punti per velocità e precisione» sorrise «okay, siamo in un mondo parallelo al nostro, non conosciamo nessuno e dobbiamo tentare di ricostruirci una vita con le nostre mani dimostrando si saper usare i nostri poteri» fece il punto della situazione come era solito fare, un po' per mascherare la propria paura un po' per farsi venire buone idee.

«Papà mi ha detto che domani mattina smetteranno d'inseguirci, mancano ancora tre ore all'alba... Se solo sapessi dove potrei trasportarci...» disse e facendosi forza si diresse verso una delle vie che partivano dalla piazza.

«Conviene uscire dal paese e passare la notte tra i campi» la raggiunse e le prese la mano.

Camminarono fino ad arrivare alle porte della città per poi smaterializzarsi.

 

Il nascondiglio che scelsero si trovata al centro di un campo d'ulivi. Semi abbandonata c'era un capanno degli attrezzi con un piccolo soppalco nascosto.

Entrarono e lui fece apparire una scala.

Si distesero sistemandosi come meglio potevano. Lisa pensò di analizzare il contenuto del suo zainetto.

Non avevano avuto il tempo di fare grandi preparativi: la prova iniziava quindici minuti dopo l'apertura della lettera di notifica. Si trovavano insieme, era il suo diciottesimo compleanno.

Ormai era quasi un mese che aspettava quella raccomandata, da quando il suo ragazzo era diventato maggiorenne.

Improvvisamente quello strano rumore riprese. Quel QUALCOSA li aveva raggiunti.

Matt la guardo facendo segno di stare zitta e facendole capire che avrebbero dovuto agire.

La porta del capannone si aprì, non ebbero neanche il coraggio di guardare giù, poi tutto tornò buio.
La luce che proveniva da fuori era sparita, qualcuno doveva aver chiuso la porta.
Si sentì nuovamente quello strisciare sull'erba. Matt sgranò gli occhi, non era l'unico rumore che si riusciva a distinguere …

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