Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: emmax5    11/04/2012    1 recensioni
Due anni dopo la fine della guerra magica Molly guarda dalla finestra i suoi figli che si rilassano in giardino dopo un pranzo in famiglia, constatando quanto sono cresciuti negli anni e le persone che sono diventati anche grazie a lei e suo marito.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Molly Weasley, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 SETTE FIGLI SETTE CUORI
 
 
Molly finisce di sciacquare gli ultimi piatti che hanno ospitato il pranzo e li ripone delicatamente nella credenza.
Fuori dalla finestra vede i ragazzi riposare al sole, è felice perché non li vede tutti insieme da quando Bill è partito per la prima volta alla ricerca di qualche tesoro per la Gringrott e Charlie ha deciso di andare a studiare in Romania.
Bill e Charlie discutono animatamente seduti sul dondolo sotto la grande quercia, entrambi muovono le mani in modo frenetico creando strani disegni nell’aria, lo facevano anche quando erano piccoli, in genere però la discussione terminava con uno scappellotto spazientito del più grande al più piccolo che non voleva cedere alla presunta esperienza del più “anziano”, Molly non riesce a trattenere un sorriso, probabilmente se la scena si ripetesse ora a quindici anni di distanza Charlie avrebbe la meglio, altro che gli scappellotti di Bill.
La guerra è finita finalmente  e loro sembrano felici.
Fleur si avvicina a passi piccoli e veloci ai due ragazzi, trova subito un modo grazioso ed elegante per interrompere la discussione tra i due e sedersi sulle ginocchia del marito.
Bill si rivolge nuovamente al fratello, ma questa volta sembra più calmo, senza neanche rendersene conto accarezza la pancia della moglie lievemente arrotondata, quasi a cullare la nuova creatura che si aggiungerà presto alla famiglia Weasley.
Una lacrima è più veloce della mano di Molly che non può fermare l’emozione e i ricordi.
Più passa il tempo e più si è sensibili al passato.
Vede il volto sanguinante e sfigurato di Bill dopo essere stato attaccato da Greyback, e sente nuovamente lo stesso gelo che aveva provato nel sentire che Charlie sarebbe andato all’estero a cercare aiuto per conto dell’Ordine della fenice…
Solo in quel momento nota Percy posato al tronco della quercia che segue in silenzio il discorso dei fratelli maggiori.
Percy è diverso da tutti i suoi figli è il solo a non aver ereditato la tipica ironia dei Weasley, il perché di tanta serietà non le è chiaro, non può fare a meno di pensare che un po’ sia anche colpa sua, in fondo non aveva mai avuto il tempo di parlare a quattr’occhi con lui, nemmeno quando era piccolo, è il solo ad essere veramente infastidito dalla povertà della famiglia, non c’è da meravigliarsi se il suo sogno sia quello di fare carriera al Ministero, questa sua voglia di arrivare lo aveva addirittura portato ad una rottura con loro quando durante l’ascesa di Voldemort  era stato promosso ad assistente di Cornelius Caramell, secondo Arthur era solo un modo per controllare da vicino i Weasley, Percy ovviamente si era opposto dimostrandosi indignato da tali accuse e se ne era andato di casa sbattendo la porta, fortunatamente era tornato sui suoi passi, tra le braccia della sua famiglia.
La risata inconfondibile di George attira la sua attenzione.
Tiene tra le mani una piccola scatola di color lilla, continua a ridere mentre Ron piegato su se stesso si tiene il naso dolorante, come al solito devono aver testato qualche tiro mancino sul loro fratellino.
Molly stringe il canovaccio tra le mani, nonostante Fred siamo morto da due anni non riesce ancora a pensare a George come una singola persona, probabilmente non ci riuscirà mai.
Le si stringe il cuore pensando alle volte in cui ha sentito George agitarsi nel sonno, o alle volte in cui gli aveva fatto notare che indossava il pigiama del fratello, lui in risposta alzava le spalle e le faceva un sorriso sghembo “è lo stesso mamma!”, ma lei sa la verità, George mette di proposito quegli indumenti o dorme nel letto del fratello per sentirlo ancora vicino, perché ancora non sa che Fred vive dentro di lui e non ha bisogno di cercarlo in nessun altro modo.
Ron alza la testa, gli occhi pieni di lacrime di dolore, sta per scagliarsi sul fratello ma Hermione lo cinge prontamente per le spalle impedendogli di aggredire George, lo volta verso di se per costatare il danno, poi decide che tutto può essere riparato con un bacio sulla parte dolorante, Ron rimane spiazzato per un momento poi ride e la bacia a sua volta cingendola tra le braccia.
Molly si trova nuovamente a sorridere, sono così teneri insieme, ha visto il loro amore nascere, crescere fino al momento in cui è fiorito in tutto il suo splendore, due giovani ragazzi innamorati, legati nel profondo da tutte le vicende terribili che hanno passato insieme, sette anni di tira e molla di occhiatacce e dispetti per arrivare finalmente alla felicità.
Guardarli è come rivivere i momenti più belli della sua giovinezza tra tutti sono la coppia che le ricorda di più il suo amore con Arthur.
Sposta lo sguardo su Ginny, che sdraiata sul prato accarezza i capelli di Harry semiaddormentato al sole.
La sua bambina ormai è cresciuta, la sua unica figlia ha saputo essere forte e coraggiosa in molte circostanza in cui aveva il diritto di essere debole, è una donna, una donna che non teme il domani, che coccola il bambino che è sopravvissuto, il ragazzo che probabilmente un giorno diventerà suo marito.
Sono finalmente terminate le notti insonni passate a piangere mentre aspettava il ritorno del suo Harry.
Mentre guarda nuovamente tutti i suoi figli un nodo le sale in gola e allo stesso tempo un sorriso si fa largo sul suo viso…è riuscita a crescere sette figli insegnando loro l’umiltà, il coraggio, l’importanza della famiglia e soprattutto l’importanza della presenza dell’amore nella propria vita.
Due braccia le cingono la vita e una barba di due giorni le solletica il viso, Molly sospira lasciandosi andare a quel calore famigliare.
-Abbiamo fatto un bel lavoro Arthur, abbiamo tutto quello che abbiamo sempre voluto, una casa, dei figli e tanto tanto tanto amore-
Vede suo marito annuire e guardare a sua volta i ragazzi in giardino.
-E allora perché quello sguardo triste?-
-Perché per sette figli ci vorrebbero sette cuori-
Arthur si scosta da lei per guardarle in viso e rubarle un bacio.
-Cosa facciamo ancora qui? Andiamo a goderci questa bella giornata insieme ai nostri sette cuori!-
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: emmax5