Si erano incontrati per caso, in un giorno di pioggia.

Lei era arrivata correndo attraverso il cortile, riparandosi appena con il pesante mantello invernale già zuppo. Veniva da Hogsmade, dalla taverna dove aveva passato il pomeriggio ed era rientrata non appena aveva visto le prime goccie che si erano poi tramutate nel tanto temuto temporale sorprendendola a metà strada.

Lui però non l'aveva vista fino a che non gli era comparsa esattamente davanti, sotto il porticato, costringendolo a fermarsi repentinamente per non finirle addosso.

Non riuscì tuttavia a distinguerla bene. Notò solo le mani, bianche e aggraziate, come rubate ad un dipinto perfetto. E i lunghi boccoli neri che le si erano attaccati al viso creando uno strano contrasto con la pelle candida e le labbra chiare.

Lei gli rivolse un leggero sorriso di scuse e si incamminò lungo il portico in direzione opposta alla sua sparendo presto in uno dei corridoi laterali.

Lui non le fece ,a dire il vero, molto caso.

*******

La seconda volta che si videro fu poche settimane dopo. Era andato in biblioteca a cercare un libro per la ricerca di Storia della Magia. Lei era lì in punizione per aver risposto male a un professore.

Si offerse di aiutarlo per ingannare la noia.

Lui stentò a riconoscerla. I boccoli che gli erano sembrati neri al loro primo incontro,adesso raccolti in una morbida coda di cavallo, erano in realtà del colore delle foglie d'autunno. La pelle bianca ora aveva una sfumatura più rosata e naturale, ma non per questo meno bella.

Bella. Ecco cosa pensò di lei. Lui che non aveva tempo da perdere con quelle cose frivole.

E brava anche. Conosceva bene sia la biblioteca che la Storia della Magia. Cos'altro poteva aspettarsi da una corvonero del resto?

Impiegò la metà del tempo pervisto per finire la ricerca.

La ringraziò uscendo,ottenendo in risposta un semplice – Figurati, se hai ancora bisogno sono sempre qui..per le prossime due settimane almeno!-

Tornando al proprio dormitorio si rammaricò di non averle chiesto come si chiamava.

*******

Il terzo incontro fu l'ultimo casuale. Si incrociarono sulle scale della torre di Astronomia. Lei scendeva. Lui saliva. Si fermò sul pianerottolo per farla passare. Inaspettatamente lei si fermò a sua volta.

- Ehi..come è andata la ricerca?-

- Bene..la migliore della classe- si strinse nelle spalle. Era abbastanza normale.

- Mi fa piacere..-

- Sei ancora in punizione?-

Lei sospirò- ancora per una settimana. Il professor Lumacorno ha detto che non me la farà passare liscia questa volta..-

-Proverò a parlargli, se vuoi. Forse posso mettere una buona parola..non è un tipo pericoloso, sai- Cosa le aveva appena proposto? Cosa gliene fragava a lui di lei? Era impazzito. Non poteva perdere tempo.

Tuttavia lei sembrò risollevrsi- lo faresti davvero? Sei molto gentile...-

- Tom, mi chiamo Tom Riddle-

- Tom allora, grazie..Io sono Nathalie Ghirdwin- il sorriso che gli regalò a quel punto fu uno dei più luminosi che Tom avesse mai visto. Forse, in fondo in fondo, valeva la pena di perdere un po'del suo prezioso tempo sottratto agli studi per quella ragazza. Forse.

Neanche a dirlo Lumacorno le interruppe la punizione il giorno seguente. Come avrebbe potuto rifiutare qualcosa a un allievo come Tom, il più brillante e interessato che avesse in quel momento?

Nathalie si sentì in dovere di andare a ringraziare il ragazzo, cercandolo perfino nel sotterraneo di Serpeverde.

Fu l'inizio della fine.

Angolino

Ciao a tutti! Questa è la prima fanfic che pubblico..siate clementi, ma fatemi sapere cosa ne pensate.

Non so bene come mi sia venuta in mente questa cosa, probabilmenteé colpa della troppa pioggia di questi giorni, complice anche la rilettura del sesto libro della Divina Rowling.

Ci sono troppe poche fic su VoldyXD

Chi riesce a indovinare chi sia e che fine farà la bella Nathalie?

Le recensioni sono sempre benvenute e sono la gioia e la benzina di noi scrittori.

Alla prossima.

Ninie_Bianca