Rating: Verde

Genero: Song-fic, angst, romantico, triste.

Avvertimenti: Slash, AU, One-shot.

Beta reader: nessuna

Nº da parole: 1350

Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Sir Arthur Conan Doyle in primo posto e poi di Steven Moffat, Mark Gatiss e la BBC; la canzone "Basta così" invece, appartiene a Pierdavide Carone e a chiunque altro ne abbia diritto. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

NdA: il POV è di Sherlock, che è assolutamente OCC. Questa è la prima storia che scrive sul fandom di Sherlock ed è la prima song fic che pubblico. Perciò chiedo a chiunque abbia il coraggio di leggere questa storia di essere magnanimo. Comunque accetto qualsiasi critica, purché costruttiva e mi scuso in anticipo degli errori di ortografia che sicuramente ci saranno. Inoltre consiglio di leggere questa storia ascoltando la meravigliosa canzone a cui è ispirata, che troverete qui: .com/watch?v=JVelEbLIlv4

Vi auguro una buona lettura.

Basta Così...

Me ne vado stasera,
a che serve mentire ancora, no,
me ne vado perciò.
Ho lasciato com'era,
tutto in ordine, una chimera, sai,
questo tu penserai.

Sai oggi ho finalmente deciso, stasera me ne vado via.

Lascio la nostra casa e lascio te.

Forse per la prima volta nella mia vita mi comporto da codardo, ma non voglio più mentire.

Non lo meritiamo.

Non sono forte come te e non riesco a far finta che vada tutto bene.

Non riesco più a far finta di non vedere le tue mancanze.

Ed allora è meglio che me ne vada, perché non posso più sopportare di sputare su ciò che eravamo prima che tutto cambiasse.

Così adesso che il sole ha lasciato il suo posto alla sua amica luna mi chiudo la porta alle spalle e me ne vado lasciando tutto così com'è, secondo il mio ordine.

Cioè un vero caos.

E forse quando rientrerai e non mi vedrai guardando la nostra casa ancora disordinata ripenserai a tutto questo.

Ripenserai a noi.

Era uno dei tuoi litigi preferiti,
sta' tranquilla, ormai, sono già finiti.
No, non torno per cena,
a che serve, sarebbe solo scena
preferisco così.

Il mio disordine, il mio perenne caos. I miei calzino sporchi sparsi per il salotto.

Gli organi in decomposizione che sommergono il frigo.

E forse è proprio il mio disordine la cosa che ci ha fatto litigare più spesso.

Nonostante la tua enorme pazienza e comprensione, a volte non riuscivi a mascherare la tua intolleranza al fatto che il mio caos invadesse la tua perfetta vita ordinata.

Vorrei tanto sapere come hai fatto a sopportarmi per tre anni.

Ma questa mia curiosità rimarrà insoddisfatta perché ho deciso di dire basta a noi.

Adesso potrai finalmente stare tranquillo, perché non dovrai più sopportare le mie stranezze.

Non dovrai più preoccuparti di prepararmi la cena, perché altrimenti non mangio.

Non dovrai più stare attento a quanto bevo o se fumo o se mi drogo.

Potrai avere finalmente una vita tranquilla.

Anche perché tutte queste cose che un tempo mi facevano sentire amato, adesso erano solo un'orribile scena recitata male.

E terribilmente stanco di recitare, preferisco andar via...

Quando comincia il silenzio, finisce l'amore, finisce l'amore,
quando finisce l'assenzio, comincia il dolore, comincia il dolore,
quando l'accordo è in minore, finisce l'amore, finisce l'amore,
quando finisce l'amore, finisce l'amore e basta così.

Basta così…

Sai quando ho capito veramente che le cose tra noi non andavano più.

Quando abbiamo smesso di parlare. Quando le nostre interminabili chiacchierate hanno lasciato lo spazio a uno spettrale silenzio. Ed è allora che ho visto finire il nostro amore.

Ed allora che ho ricominciato a bere per non sentire il dolore che il tuo allontanamento mi procurava. Ma poi quando ogni volta che ritorno sobrio, il dolore torna ed è ogni volta sempre più forte.

E i nostri silenzi, il mio bere, il mio cercare di nascondere il dolore, il mio smettere di nuovo di mangiare ha fatto pian piano scemare sempre più il nostro accordo e finire il nostro amore.

E lo so che la colpa è solo mia, ma non posso farci niente se sono fatto sbagliato.

Quindi ho deciso che il nostro amore è finito qui. E basta così.

Forse torno domani,
ma non dirmi rimani, vita mia,
prendo tutto e poi via.

Forse domani torno a casa. Ma se ti troverò lì non chiedermi di rimanere. Non cercare di farmi cambiare idea. Non resterò, ormai, ho deciso. Torno solo per prendere le mie cose e lasciarti per sempre. Niente mi farà cambiare idea.

Nemmeno se mi chiamerai un'ultima volta vita mia, cambierò idea.

Chiamami egoista, ma non voglio più soffrire.

Non voglio più autodistruggermi per colpa tua.

Non sarai mai più il mio punto cardinale.

Basta con l'insicurezza che da sempre mi contraddistingue,
basta con l'inopportuno malessere che ci distingue,
con l'amore che assomiglia a un fascio di luce esanime
mentre un prete di periferia ci parla della salvezza delle anime.

Ora seduto qui tra le panche di questa vecchia chiesa di periferia, mentre sento un prete parlare della salvezza delle anime, ripenso a noi, alla nostra storia, al nostro amore che, a questo punto, assomiglia solo ad un piccolissimo fascio di luce, talmente flebile che manca pochissimo perché le tenebre lo schiaccino definitivamente.

E pensando a tutto questo ho deciso di finirla. Di smettere con l'insicurezza che mi contraddistingue da quando ci siamo messi insieme e che prima di conoscerti non sapevo neppure cosa fosse.

Ho deciso di smetterla di stare male.

Lo so, che se te lo dicessi non ci crederesti mai. Ma John stare con te mi ha cambiato.

Mi ha cambiato davvero.

Adesso, da quando so cosa vuol dire essere felice, davvero felici. Desidero esserlo di nuovo.

E desidero che anche tu sia felice.

E ho deciso di accettare il fatto che insieme non lo siamo più e di andare avanti senza te.

Così comincia il silenzio e finisce l'amore, finisce l'amore,
come finisce l'assenzio ricomincia il dolore, ricomincia il dolore,
quando l'accordo è in minore, finisce l'amore, finisce l'amore,
quando finisce l'amore, è finito l'amore e basta così.

Basti così...

Sono passati cinque anni da quando siamo andati ognuno per la propria strada. E nonostante il mio amore per te è finito, mi manchi.

Mi manca il mio amico John.

E vorrei tanto sapere com'è la tua vita adesso.

Mi piacerebbe sapere se fai ancora il dottore, se vivi ancora a Baker Street, se sei ancora la persona più gentile del mondo. Vorrei sapere se il dolore del nostro amore ti abbia cambiato o sei ancora la persona che un tempo mi ha fatto innamorare per la prima volta nella mia vita.

A volte vorrei sapere se qualche volta il mio ricordo ti sfiora, vorrei sapere se qualche volta ti domandi io che fine abbia fatto.

Io sono andato avanti, ho lasciato Londra per sempre.

Eh, chi l'avrebbe mai detto che Sherlock Holmes potesse vivere tranquillamente lontano dall'Inghilterra ed essere felice.

Ma è così, qui a Mykonos sono davvero felice. Amo tutto di quest'isola e soprattutto amo lui.

Damon.

All'inizio è stato difficile ambientarsi in un posto nuovo e trovare un modo per tenere occupato il mio cervello che non coinvolgesse omicidi, rapimenti e scomparse.

Ma adesso ho trovato un equilibrio e quando non c'è la faccio più a tenermi sotto controllo mi butto nello studio. sono diventato un esperto in tutto.

A volte è comunque molto difficile resistere alla tentazione di ritornare alle vecchie abitudini, ma ho imparato ad amarmi e a rispettarmi e questo mi aiuta a resistere.

E anche Damon mi aiuta a non ricadere nel passato e a non farmi più del male.

Con lui sono felice e la paura di poter perdere ciò che abbiamo insieme, la sconfiggo ogni giorno grazie alla mia volontà di voler essere felice con lui.

E Questa volta quando cominceranno i silenzi troverò un modo per combatterli.

Questa volta non nasconderò più il mio dolore dietro l'alcol, ma lo affronterò e ne pagherò le conseguenze, qualsiasi esse siano.

Lotterò per il mio amore e per lui darò disposto anche a buttarmi giù da un palazzo.

Questa volta quando non ci sarà più accordo, lotterò perché ritorni l'armonia.

Questa volta non lascerò che l'amore finisca.

Questa volta non dirò basta così...

Fine