Anime & Manga > Vocaloid
Segui la storia  |       
Autore: Urheber des Bosen    12/04/2012    1 recensioni
Siamo frutto del caso.
Dell'irrazionalità.
Cosa c'e all'origine del nostro errore?
ATTENZIONE
(Questa storia potrebbe urtare la sensibilità del lettore, in quanto tratta di tematiche delicate tra cui: violenza, tematiche religiose,incesto ecc..)
Genere: Horror, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri | Coppie: Len/Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Volevo solo dare un'altra speranza all'umanità.
Dovevo creare gli esseri perfetti.
Ed invece..
Erano solo i miei figli.
Prima avevano un nome.
Nessuno li voleva , erano stati abbandonati.
Li trovarono in un orfanotrofio russo.
Due gemelli.
Erano uguali.
Perfetti.
Li portarono da me il giorno stesso.
Non mi sentivo loro padre, ma solo uno scienziato.
Dovevo fare di loro dei mostri, per accorgermi che prima erano umani.
Quando me li affidarono, era un giorno piovoso, in Russia piove sempre..
Odiavo la Russia.
Feci degli esami su di loro.
Erano un maschio ed una femmina.
La piccola decisi di chiamarla Rin , mentre il maschio Len.
In orfanotrofio gli avevano dato dei nomi troppo lunghi.
La piccola,  , era timida, ma molto allegra e vispa.
Aveva come il fratello dei splendidi capelli biondi, occhi color del mare ed uno sguardo vuoto.
Il ragazzo   si rivelò freddo e scostante.
Non gli importava nulla di cosa facessimo al suo corpo, ma non sopportava l'idea che facessimo degli esami su sua sorella.
Lo definirono di indole violenta.
E per un certo periodo fu messo in isolamento.
A volte quando restavo a dormire in laboratorio, udivo le sue urla strazianti.
I responsabili ci impedivano di parlare con le cavie, potevamo solo fargli degli esami , e valutare dall'esterno.
Ma mentre   guardavo gli occhi supplichevoli di quella bambina.
Mi sentivo colpevole.
Decisi di portarle un orsetto.
 Da quel giorno  non se ne separò più.
 Da quel giorno iniziò a chiamarmi папа, che vuol dire papà.
Con il tempo provai quasi amore per quel piccolo esserino biondo.
Ma non c'era tempo per questo, la scienza gridava verità, e  progresso.
Era quello che avrei fatto.
Le forze dell'ordine non mi avevano concesso questi due esseri non per fare il padre, ma per fare lo scienziato.
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Vocaloid / Vai alla pagina dell'autore: Urheber des Bosen