13/04/2012
12 recensioniSi erano gettati per terra, i loro vestiti erano stracciati e alcune ferite iniziavano a pulsare dolorosamente. Il sayan più giovane, iniziò a fissare Vegeta con aria insistente. Quest’ultimo pareva molto irritarsi, tanto da guardarlo male, come soleva fare.
<< Hai finito di fissarmi o vuoi che ti faccia una foto per ricordo? Tsk, stupido idiota… >>
Goku si alzò dalla sua posizione supina, pensando bene di appoggiarsi all’albero. L’aria primaverile si faceva sentire, restare lì sotto permetteva loro di ripararsi dal sole.
<< Sai Vegeta, ho portato un libro di Goten. Non so leggere, mi chiedevo se tu volessi farlo per me… >>
Il principe dei sayan strabuzzò gli occhi per lo stupore. Non sapeva se ridere, perché quello scarto di un sayan non sapeva neanche leggere o prenderlo a pugni per quella richiesta assolutamentefuori luogo. Dopo una breve risata, iniziò ad offendere Goku con la sua solita aria altezzosa.
<< Tsk, dovevo immaginarlo che un essere privo di neuroni come te, non sapesse nemmeno leggere! Kakaroth tu mi stupisci sempre! Ma dico, dov’eri quando hanno distribuito i cervelli? >> rispose ridendo ancora a crepapelle.
<< Urca! Davvero distribuivano cervelli? >>
Ovviamente Vegeta lo trafisse con lo sguardo, che razza di babbeo, idiota, rammollito. Perché perdeva ancora tempo standosene lì con lui?
<< La questione è fuori discussione…per chi mi hai preso? Non dovevi nemmeno osare più di tanto! Tsk, leggerti un libro… >>
Gli occhioni dolci di Goku si puntarono nei suoi, il suo labbro iniziò leggermente a tremare. D’un tratto voltò la testa di lato, apparentemente offeso.
<< Vegeta tu sei l’unico a cui possa chiederlo! Insomma sei più intelligente di me… ti prego! >>
Quest’ultimo immerso nei suoi pensieri, parve rifletterci un po’. Gli aveva appena confessato di sapere che lui fosse più acculturato e intelligente. Bè, lui era sempre il principe della gloriosa stirpe dei sayan, c’era d’aspettarselo che mostrasse più intelligenza di un inutile rifiuto come lui. Oltretutto gli piaceva pensare che fosse, almeno in quel campo, un gradino superiore a lui. Kakaroth aveva più volte dimostrato forza e potere in più di lui. Non aveva sempre promesso a se stesso di vendicarsi un giorno? Forse quel fatidico giorno era arrivato. Ghignò leggermente rispondendo a tono. << Prendi quel dannato libro e muoviti, prima che perdi la pazienza e lo disintegri! >>
Ancora non credeva ai suoi occhi, quell’insulso ingrato sayan gli aveva appena posato tra le mani un libro per mocciosi. La sua collera stava aumentando sempre di più.
<< Che diavolo fai? Un libro per mocciosetti! Kakaroth la tua stupidaggine mi stupisce sempre più! >> aveva urlato in preda alla collera.
<< Per favore Veggie! >>
Ancora quegli occhi, ancora quello sguardo.
<< Non chiamarmi con quel nome ridicolo! Ricorda che per te sarò sempre “ principe dei sayan” non scordarlo mai! Da qua! >>
Gli aveva strappato il libro dalle mani, era avvampato appena aveva intravisto le immagini. Un libro per mocciosi terrestri, colorato e con frasi strampalate. Se suo padre l’avesse visto si sarebbe rivoltato nella tomba.
<< Neanche mia figlia legge queste idiozie. Tsk, pure tuo figlio è un rammollito come te! >>
Goku, nel frattempo che Vegeta blaterava ad alta voce, si era posizionato accanto a lui con le gambe incrociate e gli occhi spalancati. Non veda l’ora di ascoltarlo.
<< Apri bene le orecchie e cerca di chiudere la boccaccia, altrimenti giuro che questa volta ti faccio fuori. E’ una promessa! >>
Ovviamente Goku non ci faceva più caso, sapeva benissimo, che pur volendo, non sarebbe mai riuscito a sconfiggerlo. Sorrise tra sé, quel burbero principe non sarebbe mai cambiato!
<< C’era una volta, un infimo castello che non aveva niente a che fare con la mia vecchia dimora. In questa dannata casa vivevano tre stupidi terrestri: il re, la regina e una stupida mocciosa chiamata Biancaneve perché la sua pelle era bianca come le tue chiappe! >>
<< Ehi, guarda che le mie chiappe sono bianche come le tue! >> rispose Goku, sorridendo tra sé.
<< Taci e ascolta! Un giorno quella stupida vecchiaccia passò all’altro mondo e suo padre si risposò con una ancora più racchia. Quest’ultima era spregevole e malvagia, pertanto provò odio profondo per la stupida Bincaneve>>
<< Urca! La regina sembra te e Biancaneve sembro io! Tu prima mi odiavi Veggie! >>
La venuzza sulla tempia del principe iniziò a pulsare. L’avrebbe ammutolito a suon di cazzotti, pensò.
<< Inanzitutto non osare mai più paragonarmi a una stupida donna terrestre e non azzardarti mai più a dire che io non ti odia ancora! Ricorda che il mio unico scopo è quello di farti fuori! >>
Goku non badò affatto alle sue parole, sapeva perfettamente che Vegeta era cambiato e non era più l’uomo spregevole di una volta.
<< La vecchiaccia, si rinchiudeva spesso in un castello e come una pazza isterica, degna di un manicomio, parlava con uno stupidissimo specchio parlante. “ Specchio, specchio delle mie brame chi è la più bella del reame? “ e lui rispondeva sempre che era lei la più bella, ma un giorno la sua risposta cambiò “ Ormai sei diventata una lurida vecchia piena di rughe. E’ arrivata l’ora di schiattare perché quella stupidissima donna dalla pelle color natiche, è più bella di te. Sparisci terrestre! >>
<< Ma Vegeta! Non modificare la storia! >>
Quest’ultimo parve non ascoltarlo, continuando a leggere. Non voleva ammetterlo, ma si stava appassionando anche lui.
<< La donnaccia, in preda alla collera, ordinò ad uno stupidissimo cacciatore, dalla strana testa pelata, di uccidere Biancaneve. “ Ehi testa pelata, va nel bosco e uccidi Biancaneve, quell’insulso scarto deve sparire” ordinò la regina. >>
Goku cambiò posizione, si sdraiò per terra a pancia in giù con la testa sorretta dai gomiti.
<< Urca! Sembra Crilin! >>
<< Testa pelata, essendo anch’egli uno stupidissimo terrestre, andò nel bosco e invece di uccidere quella mostricciattola, gli permise di fuggire via. La regina, venendo a conoscenza della situazione, fece saltare in aria quella zucca vuota mandandolo a miglior vita. >>
<< La Regina è proprio cattiva! Che rabbia! >> urlò il ragazzo sbattendo i pugni per terra.
<< Biancachiappe, vista la sua stupidissima pelle la chiamerò così e non fare obbiezioni! Dicevo la mocciosa, si perse nel bosco sino a rinchiudersi in una stupidissima casa abitata da sette inutili nani. Si buttò nel letto, ignara di sapere se vi abitasse qualcuno e iniziò a russare come un orso. Il suo rumore allarmò i sette stupidi nani che ritornarono a casa. Uno aveva il muso verde ed era alto, l’altro era uno stupidissimo tre occhi, un altro aveva delle cicatrici sul volto ed era un’idiota colossale. Infine c’era un vecchio arrapato ultra centenario, un maiale parlante, un nano bianco senza capelli e una sottospecie di gatto parlante. >>
Goku sussultò, sembravano i suoi amici reali. Che coincidenza, pensò.
<< Questi insulsi nani da giardino, che non meritavano neanche di vivere un minuto in più vista la loro inutile esistenza, svegliarono Biancachiappe che continuava a russare senza tregua. La guardarono e per poco non le vomitarono addosso per quanto fosse brutta, pertanto abbandonarono la casa ritornando a lavorare. >>
“ Stupide favole terrestri” Pensò Vegeta Mentre sfogliava le pagine per andare subito al sodo.
<< La vecchiaccia, indispettita, si era trasformata in una strega. Aveva preso una mela e l’aveva cucinata con l’intento di avvelenare la mocciosa. Si diresse a casa sua, e suonò alla porta. >>
<< Avevano un campanello? Come faceva? >> chiese Goku aspettando il fatidico “ Din Don”.
Ovviamente arrivò solo un pugno sul naso, che lo fece restare buono per il resto della favola.
<< “Ehi donna! Donna! Vieni fuori, mangia la mela!” urlò la regina attirando l’attenzione della mocciosa. “ Chi sei”? chiese con una voce da trans visto che si era appena svegliata. “ Non sono affari che ti riguardano, mangia questa dannata mela e facciamola finita” rispose la vecchia. Biancachiappe la mangiò come un’idiota che era e morì all’istante. Dopo la sua morte la vecchia ballò sulla sua tomba e vissero felici, malvagi e spietati! Fine della storia! >>
Vegeta si alzò non degnando di uno sguardo il sayan che era rimasto malissimo per il finale.
<< Ehi, ma è un finale bruttissimo! >> disse piagnucolando.
<< Che ti aspettavi? Il male vince sempre su tutto! Ora taci , ci vediamo domani per l’allenamento… vedi di non farti prendere da ulteriori capricci, altrimenti ti zittisco per sempre! >> detto ciò spiccò il volo lasciando Goku ancora dubbioso.
<< Uffa, questa storia non mi è piaciuta! >> pensò ritornandosene a casa.
Salveeeeee sono ritornataaaaaaa!!!
Allora prima di spiegare da dove sia uscita questa idea vi spiego un po’ di cose. Una mia cara lettrice di nome Federika…mi ha fatto venire un dubbio “ E se Vegeta leggesse il libro a Goku”…così ho iniziato a scrivere! Mi hai ispirato grazie :D
Premetto che tanti anni fa, lessi una storia simile, non vorrei aver fatto plagio a nessuno, anche se la storia è completamente diversa. Purtroppo non ricordo chi fosse l’autrice, perché si tratta davvero di tanti anni fa, se qualcuno sa o se la stessa dovesse leggere, mi farebbe piacere saperlo perché inserisco la nota!
Nel prossimo capitolo Vegeta leggerà un’altra favola? Che favola sarà mai?:)
P.s le chiappe di Goku sono davvero bianche! Avete mai notato?
Sitter<3