Cap. 1 - The Gulag.
«Due fonti di calore davanti a voi! Una dovrà pur essere il nostro uomo!»
Annuisco.
«Roach,piazza la carica.»
Il sergente annuisce serio.
Tiro fuori il C4.
Il ragazzo si posiziona davanti a me con una spalla rasente al muro di mattoni.
Uno,due. Tre.
Il C4 esplode al mio comando.
Roach va avanti.
E poi. Succede qualcosa che sul momento non riesco a decifrare. È successo troppo in fretta.
Un uomo.
Vedo Roach a terra.
L'uomo con un fucile.
E sta puntando Roach.
«Gettala a terra ! Gettala!» urlo all'uomo mirando la tempia con la Colt assumendo un tono minaccioso.
Inizialmente egli non risponde. Ansima per lo sforzo.
« Soap....» dice stanco e sofferente.
È una voce calda,famigliare. Un brivido mi assale.
No. Tutto ciò. È impossibile.
Volge il capo verso di me.
Abbassa l'arma.
È davvero lui? O è un'altro di quei fottutissimi sogni?
Fisso i suoi occhi. Sono azzurri. Di un intenso incofondibile.
Mi sento le gambe cedere.
«Price?» sussurro incredulo.
Vedo i suoi occhi brillare di felicità.
O è solo il mio cazzo di cervello confuso che mi illude?
Il suo sguardo si abbassa.
Capisco.
Giro l'impugnatura della pistola e gliela porgo.
«Questa è sua,signore!» dico tutto in un fiato.
Mi sorride lievemente.
La sua presa sicura mi sfiora le dita.
Mi sento male.
Price guarda la sua bambina ammirato e compiaciuto.
«Chi è Soap?» chiede Worm curioso e lievemente irritato,non essendo a conoscenza dei fatti.
Un'esplosione mi spezza in gola le parole.
Giusto,i Marine.