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Autore: Tovie95    13/04/2012    2 recensioni
Mello la strinse con passione a sè, mentre rendeva il bacio che li stava unendo molto più appassionato, nulla di quel contatto lo spaventava; nemmeno il glaciale contatto con le zanne della ragazza faceva allontanare i suoi sentimenti, ma non sarebbero mai potuti stare assieme se lei non l'avesse reso un Vampiro Nobile. " Giulia, mordimi ti prego! " la supplicò, le comunicava i suoi pensieri in modo che solo l'interessata potesse udirli. Lei gli avrebbe veramente voluto rispondere di sì, quella condizione l'avrebbe resa veramente felice ma... " No, Mello, perché non è ciò che vuoi veramente! " il ragazzo quasi non credette a quella risposta, allora la strinse maggiormente di più a sé mentre continuava il bacio, sarebbe diventato un Vampiro, perchè era quello che voleva!
Spero di avervi incuriosito con questa introduzione, sappiate che non si tratta di una semplice Melloxnuovo personaggio e che coinvolge un po' tutti i membri della serie, spero che saprò catturarvi con la storia e che lascerete dei commenti, grazie a tutti quelli che leggeranno e mi faranno sapere! ( il rating è dovuto alla presenza di scene violente)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L, Mello, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il sapore del Sangue
 

Le due ragazze trattengono il respiro, non sono altro che ombre nelle ombre in quella scura sera di inizio estate, si trovano a Torino ma non certo per ammirare le bellezze di quella città e nemmeno le sue opere d’arte, da giorni ormai stanno seguendo un gruppo di cacciatori di vampiri; era stata la maggiore a buttarsi in quell’impresa per prima, dopo essere rimasta affascinata dall’aspetto e dal coraggio dimostrato dal Primo Cacciatore così, incurante di ogni rischio, si era data al loro inseguimento seguita dall’adorata sorella, che non aveva voluto lasciarla da sola in quell’avventura che poteva rivelarsi pericolosa per la giovane.
La minore si avvicina alla sorella, che guarda estasiata il volto del Primo Cacciatore attraverso il buco della serratura, sul suo volto un’espressione indecifrabile: come quella della bestia che sta per attaccare la sua preda senza lasciarle vie di scampo, il fodero della spada si incontra con la punta dell’arco, le due ragazze si guardano silenziose.
“ Sei sicura della tua scelta, sorellona?! ” domanda la minore sottovoce, le due ragazze erano spesso scambiate per gemelle, simili nell’aspetto e per molti lati del carattere, in molti le osservavano con rispetto nei loro ambiti, la ragazza più grande osserva trattenendo il fiato la cicatrice che solcava il volto del Primo Cacciatore, le piacevano gli uomini con le cicatrici, cosa che invece alla minore faceva ribrezzo.
“ Oh, è così bello, sorellina, è quasi un peccato pensare che il tempo potrebbe sfiorire tutta questa perfezione! ” mormorò la più grande, principalmente a se stessa che non alla ragazza, la minore alzò gli occhi al cielo sogghignando: la sorella questa volta era rimasta colpita veramente da un giovane, il fatto che questi fosse un Cacciatore di Vampiri poteva importare a loro fratello ma per entrambe era una cosa di pochissimo conto.
“ Ma non lascerai al tempo l’opportunità di farlo, vero sorellona?! ” domandò la minore, la ragazza sogghignò e i canini, ancora leggermente lunghi, spuntarono dalle sue labbra dolcissime, molti uomini avevano agognato quelle labbra, ma la ragazza non le aveva mai concesse a nessuno.
“ Assolutamente no: sarebbe un sacrilegio… senza contare che tu mi hai preceduta su questo fatto, non penserai che io sia disposta a tollerare anche il peso dei tuoi ammiratori quando tu e il tuo Lawliet vi sarete sposati! ” rispose la ragazza, facendo arrossire la sorella minore; il pensare al suo splendido ragazzo suscitava in lei sempre questa reazione.
“ Mi dispiace sorellina, ma è tradizione che la maggiore si sposi per prima! ” mormorò ancora la sorella mentre scorreva gli occhi, grigio nebbia dalle sfumature azzurrine, sul volto del bellissimo Primo Cacciatore.
“ Parla quella che è ancora single! ” sussurrò la minore, entrambe sorrisero pensando che la maggiore non sarebbe rimasta da sola ancora tanto a lungo.
“ Un Vampiro con un Cacciatore di Vampiri, sei molto pretenziosa sorellona! ” mormorò la minore subito dopo, la ragazza si appoggiò ulteriormente alla porta per udire il suono della melodiosa voce del ragazzo, quello che provava nei suoi confronti era l’amore che univa la sorellina a Lawliet? Non lo sapeva ancora, l’unica cosa di cui era consapevole era il fatto che mai in vita sua avesse provato un sentimento così forte nei confronti di qualcuno, poteva solamente trattarsi di curiosità: nessun Vampiro aveva mai guardato con occhi diversi dall’odio un Cacciatore di Vampiri, ma lei era sicura che ci fosse una prima volta per tutto. Il Primo Cacciatore era estremamente interessante: mai in vita sua aveva provato un così grande desiderio di sangue come in quel momento.
Le ragazze udirono la voce di Linda, questa giunse chiara alle loro orecchie riportandole alla realtà “ Questa piccola traditrice ha infangato il nome di nostro fratello, senza contare che sta cercando di far soffrire il tuo Cacciatore Personale! Credo che in questo caso la morte sia l’unica soluzione possibile! ” mormorò la minore, aveva tolto l’arco dalla cintura e aveva incoccato silenziosamente una freccia.
La maggiore fece scivolare lentamente la spada fuori dal lucido fodero, il rumore della lama estratta sembrò destarle dal torpore e la voglia di uccidere la traditrice salì alle stelle, l’avrebbero finita con un colpo solo, così rapido che avrebbe appena avuto modo di comprendere che le leggendarie Sorelle della Folgore l’avevano condannata a morire, erano entrambe vampire ma questo contava ben poco: aveva ignorato l’ordine di un Vampiro Nobile e ora meritava solamente la morte.
La maggiore impugnò saldamente l’elsa della sua spada nera apprestandosi a lanciarla, prese un respiro e si passò la lingua rossa sulle labbra “ Sorellina, io affonderò i denti nel bel collo di Mello, questa è una promessa! ”
La minore sorrise debolmente, tese la corda dell’arco espirando silenziosamente “ Imporrò il ‘Bacio’ su uno di voi, domani notte lo chiamerò a me conducendovi nel covo di Mikami… ” stava spiegando in quel momento la Vampira.
“ Oh, non credo proprio Linda! Scoprirai che risultare scomoda ad un Vampiro Nobile è una condanna ormai segnata! ” mormorò la minore, mentre chiudeva lentamente l’occhio sinistro celando sotto le spesse ciglia uno smeraldo pulsante.
“ Quasi provo pena per lei… ” mormorò la maggiore, aveva posato lentamente la mano sulla maniglia e stava per spalancare la porta spostandola col suo peso “ Morirà senza aver mai morso un umano sul collo! ” le disse mentalmente la sorella.
“ Forse sarebbe campata un po’ se solo… ” la maggiore spalancò di impeto la porta, un fulmine scuro proruppe nella stanza così velocemente che nessuno ebbe modo di realizzare ciò che stava succedendo, la ragazza scagliò la spada scura e prese la giovane vampira al centro degli occhi con precisione chirurgica, schizzi di sangue saettarono dalla ferita: la maggiore aveva dato così tanta forza nella spinta da trapassare il cranio della sventurata Vampira da parte a parte, schizzi di sangue raggiunsero anche la pelle pallida della giovane cacciatrice che era scivolata di lato lasciando spazio alla sorella minore.
La più giovane scoccò la freccia scura un centesimo di secondo dopo che la maggiore aveva mandato a conficcarsi la spada nella testa della creatura, così che anche il dardo raggiunse la sua vittima pochi istanti dopo della micidiale lama, tutto questo era avvenuto in non più di due secondi e la maggiore aveva terminato il pensiero subito dopo che la freccia era stata scoccata “… se solo non avesse pensato di avvicinarsi al Cacciatore di Vampiri sbagliato! Mello è solo e esclusivamente mio, anche se le sue attenzioni erano rivolte a Near, so che se gli fosse successa anche solo una minima cosa Mello sarebbe stato triste… d’ora in poi avrò modo di approfondire i miei sentimenti e capire cosa voglio fare di questi Cacciatori! ”
“ Intendi dire degli altri, vero sorellona?! Dubito che tu rinuncerai ad affondare le zanne nel collo di quel bel Cacciatore, una volta che hai un obbiettivo nulla ti ostacola, lo porti sempre a compimento! È questo forse che ti rende così popolare, non sei esattamente una ragazza a cui si possa ordinare di fare qualcosa… sorellona, mi stai ascoltando?! ” la giovane si era accorta che la sorella non era più presente: stava contemplando il volto di Mello, come se si trovasse davanti ad un miracolo, deglutì lentamente mentre si mordeva leggermente la punta della lingua con i denti, era un tic che le prendeva ogni volta che l’assaliva la voglia di sangue.
Gli occhi di tutti i presenti nella stanza si erano puntati sulle due giovani, queste erano comparse fulminee ed ora stavano immobili nei pressi della stanza con un’espressione indecifrabile sui volti, celati per la maggior parte dal cappuccio del mantello che indossavano, questo era lungo fino ai piedi e non consentiva a loro di scorgere niente, si erano resi conto che le due ragazze avevano fatto la loro apparizione solamente quando Linda aveva urlato dal dolore lancinante prima di accasciarsi a terra, trafitta dalla lama della spada e dalla feccia.
Le due figure incappucciate stavano immobili all’ingresso, una teneva l’arco stretto nella mano sinistra lasciando scoperto un piccolo frammento di pelle pallida intorno al polso, mentre l’altra era come una statua silenziosa, immobile al fianco della figura con l’arco.
Mello estrasse repentinamente le sue semiautomatiche e le puntò contro le due sconosciute, non sospettava che potessero essere Vampiri visto che non aveva mai assistito a due Succhiasangue che uccidevano un loro compagno ma non si finiva mai di essere prudenti; la morte di Sayu, avvenuta pochi giorni prima, era ancora presente nella mente del ragazzo, con la dolorosa consapevolezza di esserne una possibile causa: se non avesse soccorso Near minacciato dalla bella Succhiasangue Naomi Misora tutto quello non sarebbe successo, ma la sua vice era stata morsa ed era morta colpita dalle sue pallottole d’argento. B impugnò saldamente le due daghe con un ghigno malefico dipinto sul viso, ogni volta che si trattava di uccidere quell’essere si animava sempre, Near srotolò le sue bellissime fruste bianche abbattendole sul pavimento, le due sconosciute non ebbero la minima reazione a quella vista che, normalmente, metteva nel panico i Vampiri.
“ Chi siete e cosa fate in un posto del genere?! ” domandò Mello con voce ferma togliendo la sicura alle due semiautomatiche e tenendo il dito sul grilletto.
“ Così dannatamente bello, sorellina… ” mormorò la maggiore, la minore le sorrise semplicemente sotto al cappuccio: le due ragazze erano nate con un anno di distanza, per questo erano sempre state molto unite, avevano letto le stesse letture e frequentato gli stessi maestri, si dimostravano entrambe molto curiose ma, mentre la maggiore, per il suo comportamento esuberante, incurante del rischio e a volte sfacciato, veniva considerata la classica ‘ disperdi morsi a tradimento’ mentre la minore, più calma e riflessiva ma questo atteggiamento nascondeva un cuore combattivo come la sorella, sembrava la classica ‘ sangue dolce’. In realtà si era rivelato esattamente il contrario: la minore aveva già dato il suo ‘primo morso’ sul collo del bellissimo ragazzo che era diventato il suo fidanzato, mentre la maggiore andava ancora cercando un giovane per il quale valesse veramente la pena mordere per estrarre tutta l’anima; fino a pochi giorni prima pareva ancora intenzionata a mantenersi ‘bianca’, la ricomparsa di Mello nella sua vita le aveva fatto infiammare lo spirito ed era immediatamente partita all’inseguimento del bellissimo Primo Cacciatore.
“ Io normalmente tendo ad essere grata alle persone che mi salvano la vita! ” mormorò la maggiore, aveva portato le mani al cappuccio e l’aveva fatto scivolare giù dalle spalle liberando un mare di capelli mossi color castano scuro lunghi fino alla vita, la ragazza aveva l’abitudine di tenere le ciocche davanti alle orecchie per conferire al suo volto un ovale più grazioso, ma erano gli occhi a far tenere col fiato sospeso i ragazzi: grigio nebbia, si erano fissati immediatamente in quelli diamantini di Mello senza più lasciarli e scagliandoli uno sguardo di sfida.
“ Sorellona, non dirmi che ne sei rimasta sorpresa?! Ricordati che loro sono Cacciatori al servizio del Vaticano, è normale che si siano dimenticati di essere umani! ” rispose la minore, anche lei si era tolta il cappuccio dal volto, ella aveva magnifici occhi verde smeraldo, questi però avevano dato uno sguardo d’insieme ai ragazzi che si trovavano nella stanza degnando solo di un’occhiata più approfondita Mello, centro delle attenzioni della sorella, quindi si erano fissati nel vuoto, i capelli castano chiaro erano lisci e giungevano morbidamente fino alla vita della ragazza.
“ La situazione era perfettamente sotto controllo! ” replicò Mello, aveva provato a staccarsi dagli occhi della fanciulla, però questi erano troppo penetranti ed era stato costretto a distogliere lo sguardo per qualche secondo.
“ A noi era parso il contrario! ” ribatté la minore scostando con un gesto imperioso della mano una ciocca di capelli fastidiosa.
“ Linda non rappresentava un problema! Ci voleva condurre da Mikami! ” rispose Near, questa reazione lasciò interdetto il Primo Cacciatore: era rarissimo che il suo giovane compagno partecipasse alle conversazioni, questo suo improvviso interesse lo lasciava un po’ sorpreso.
La maggiore avanzò lentamente, impugnò l’elsa della sua spada, lavorata con un particolare diamante nero e modellata in modo che avesse la forma di una croce, alle estremità delle due braccia più corte brillavano due rubini rossi come il sangue, con un solo gesto estrasse la spada dalla ferita provocando un’ulteriore fuoriuscita di sangue che le macchiò le gote pallide lasciando dei segni rossi “ Uccisione netta sorellina, tu sei più a sinistra del cuore di trenta millimetri: siamo cinquantadue a cinquanta per me, sto cominciando a staccarti non credi?! ” domandò mentre avanzava verso i due Cacciatori che la osservavano immobili.
“ Tanto lo sai che ti sto solamente dando l’illusione di vincere, tra poco mi riprendo alla grande e ti semino, sorellona! ” mormorò la giovane mentre constatava la veridicità delle parole della sorella maggiore.
“ Vi posso dire cosa sarebbe successo se io e mia sorella non avessimo caritatevolmente deciso di soccorrervi… ” mormorò la maggiore aveva raggiunto Near e Mello e li guardava impassibile con gli occhi glaciali, sollevò la spada con velocità sorprendente e la posò sul niveo collo di Near lasciando due segni rossi “… se non l’avessimo uccisa in quel punto preciso domani notte ci sarebbero stati i segni dei suoi canini e tu non saresti più stato un uomo, Near! ” terminò la ragazza, aveva abbassato la spada, sul collo del ragazzo si erano disegnati due rigagnoli rossi che si erano poi mescolati assieme all’altezza della spalla.
La maggiore si era allontanata camminando senza produrre rumore e aveva teso la mano verso la sorellina “ I fiammiferi, prego! ” aveva detto senza mostrare la minima emozione, la minore aveva immerso la mano in tasca e ne aveva estratto un pacchetto di fiammiferi nero con l’effige di un teschio.
“ Cos’hai intenzione di fare?! ” domandò allarmato Matt, il giovane chierico si era fatto il segno della croce pregando per quella povera anima e temendo ciò che le due ragazze stavano progettando di fare “ Tu cosa pensi che faremo?! ” domandò la minore, la più grande aveva sfregato un fiammifero, una debole fiamma aveva illuminato l’ambiente, senza pietà poi la ragazza l’aveva lasciato cadere sulla Vampira morta.
“ Cosa fai?! ” urlò disperato Near, si stava per gettare sulla ragazza, ma la minaccia di una freccia incoccata e tesa sull’arco lo fece stare fermo al suo posto.
“ Il Vaticano non vi ha dunque insegnato niente?! ” domandò la minore mentre teneva rivolta la punta della freccia contro il ragazzo “ Bisogna pregare per le anime di questi poveri dannati! ” mormorò Matt, le due ragazze sorrisero e apparve chiaro che si stavano trattenendo dal ridere.
“ Se vuoi pregare per quest’anima dannata nessuno te lo impedisce, chierico, ma sappi solamente una cosa: i Vampiri Nobili hanno occhi e orecchie ovunque, se scoprissero che avete impedito la dovuta morte per una traditrice… ti ritroveresti con due bei buchi sul collo credi a me! ” spiegò la maggiore mentre le fiamme bruciando il corpo diafano di Linda, senza diffondersi sul pavimento, le riempivano gli occhi di guizzi rossi al quanto affascinati.
Il silenzio era caduto sulla sala quando la ragazza aveva nominato i Vampiri Nobili, Matt non li conosceva che per sentito dire ma la fama che questi godevano aveva fatto tacere Cacciatori e Battitori: i Vampiri Nobili appartenevano alle più antiche famiglie vampiri che, in pratica, esistevano dagli albori del mondo, erano rispettati e temuti da tutti, Vampiri compresi che dovevano sottomettere al loro volere le loro gesta, il morso di un Vampiro Nobile sanciva la nascita di un nuovo Vampiro, inoltre questa casta potentissima regolava gli scontri tra i clan di Vampiri, interveniva in questi e decideva i vincitori e gli sconfitti, avevano potere di vita e di morte su tutti i comuni Vampiri e non esitavano ad usarlo, tuttavia rimanevano pochissimi membri di questa antica casta, ma erano comunque abbastanza da incutere timore e rispetto anche al Vaticano.
“ Siete le Sorelle della Folgore, vero?! ” mormorò Mello, le due ragazze sorrisero compiaciute: dunque la loro fama aveva toccato anche i Cacciatori, loro erano soprannominate così perché quando intervenivano negli scontri la parte per cui parteggiavano non poteva che vincere, solo che stavano sia dalla parte degli uomini che da quella dei Vampiri e questo non è che facesse molto ben sperare.
“ Esattamente! ” rispose la minore “ Io mi chiamo Giulia, mentre lei è la mia sorellina Camilla! ” spiegò la maggiore presentandole in poche parole.
“ Ditemi cosa avete intenzione di fare? ” domandò Near, ben consapevole che era meglio averle dalla propria parte che non contro, anche se la tragica fine che avevano riservato a Linda lo faceva ancora rabbrividire.
“ Siamo qui per uccidere Teru Mikami! ” risposero contemporaneamente le due sorelle “ E per trovarti un fidanzato, sorellona! ” le disse, mentalmente, Camilla facendola sorridere: solo temeva che non sarebbe riuscita a trattenersi e avrebbe finito per mordere Mello prima del tempo, allora sì che sarebbe stata nei guai: Giulia non aveva ancora morso nessuno, per questo loro fratello sperava di conservare la sua innocenza, solo che loro fratello era un povero illuso se sperava che la frizzante ragazzina sarebbe rimasta ancora indietro rispetto alla sorella.
“ Questa Vampira avrebbe dovuto condurci al suo covo, adesso come sperate di trovarlo senza una guida?! ” domandò Light, ancora adirato per non aver potuto uccidere quella sporca Succhiasangue con le sue stesse mani, non era stata Linda ad uccidere la sua amata sorella Sayu ma la sola appartenenza ai Vampiri la rendeva una colpevole di quell’atto.
“ Nostro fratello è il miglior Cercatore di Piste al mondo! Sicuramente è già stato informato di ciò che è successo qui e avrà ben pensato ad un modo per contattarti, sorellona! ” mormorò la minore guardando la sorella “ Come mai questo onore dovrebbe toccare a me?! ” domandò quella, aveva riposto la spada nel fodero con un unico gesto sicuro, tornando a coprirla col mantello.
“ Semplice: il nostro carissimo fratellone ha approvato il mio fidanzamento, quindi credo che approverà anche il fatto che io cerchi un regalo per lui, quindi è ovvio che contatterà te anche perché sei la migliore a fingere! ” rispose Camilla, si era lisciata le pieghe del mantello pensando al suo adorato Lawliet che forse la stava aspettando a casa e si domandava cosa l’avesse spinta a tentare quell’impresa impossibile con la sorella maggiore.
“ Un Cacciatore deve essere più scaltro di un Battitore, perché è lui quello che si avvicina al Vampiro e lo trafigge per primo, poi sta al Battitore infierire il colpo di grazia! ” ribatté Giulia, mentre inviava alla sorella un messaggio del tipo “ Tanto Mello è più carino di Lawliet e quando sarà mio tutto il mio mondo sarà perfetto! ” Camilla non aveva potuto fare altro che sorridere “ Dunque presumo che dovrò andare per le strade di Torino, finché nostro fratello non trova il modo per contattarmi?! ” domandò la ragazza.
“ Come sempre, sorellona! Vedi solamente di badare a te stessa! ” ribatté Camilla “ Rischierai di più te nel cercare una maglietta che possa piacergli, considerando i gusti altamente ricercati del tuo ragazzo! ” replicò scherzosamente Giulia, la sorella le fece la linguaccia mentre mormorava “ Parla quella a cui piace un ragazzo vestito interamente di nero! ” la sorella maggiore le sorrise mentre le indirizzava un pensiero più urgente “ Non sopporto che ci siano altre ragazze nel gruppo quando agiamo… quindi ti dispiacerebbe dare a questi Cacciatori un motivo ulteriore per odiare Mikami e fidarsi di noi?! ” le domandò Giulia, effettivamente la ragazza tendeva ad essere molto gelosa delle sue cose, non sopportava al suo fianco un’altra presenza femminile che non fosse la sorella con la quale sapeva di poter parlare di ogni cosa senza temere nulla, inoltre quella si permetteva di chiamare ‘amore’ tutti i ragazzi del gruppo, compreso il suo Mello, questo era uno sbaglio imperdonabile.
“ Tu lascia fare a me: sarai anche la più silenziosa e brava a fingere, ma io sono la più astuta! ” le rispose Camilla “ Non ci vuole una grande intelligenza per ingannare una come Misa… in ogni caso fai attenzione, non vorrei che uno degli sgherri di Mikami ti catturassero per il gusto di dimostrare a nostro fratello quanto sono agguerriti! ” mormorò Giulia, purtroppo era così che andava la guerra tra Vampiri Nobili e Vampiri Comuni, Mikami era un Vampiro Guida di loro fratello ma aveva preso a fare troppo di testa sua, per questo le due ragazze avevano deciso da tempo di fargli ricordare chi comandava, lo stavano braccando ormai da tre anni e alla stessa data corrispondeva quella del primo incontro tra Giulia e Mello, adesso le due sorelle avrebbero ucciso Mikami e i suoi ad ogni costo.
“ Io vorrei comprare qualcosa per il mio fidanzato, ma temo di non essere molto brava a muovermi tra i negozi, solitamente mi aiuti tu sorellona a scegliere ma adesso devi cercare il contatto con nostro fratello… io non saprei proprio chi potrebbe aiutarmi! ” mormorò Camilla con un sorriso triste “ Ti aiuto io cara, non preoccuparti! ” si offrì Misa, Giulia rimase quasi sorpresa dalla facilità con cui la sorella aveva attirato l’imprudente Battitrice in una trappola.
“ D’accordo, allora ci vediamo dopo sorellona! ” disse la ragazza uscendo dalla stanza seguita da Misa “ Vedi di non cedere alla tentazione e mordere Mello, mi raccomando! ” le aveva detto scherzosamente Camilla prima di lasciare la stanza.
Giulia sorrise debolmente, si strinse maggiormente il mantello addosso e si avvicinò alla porta “ Dove pensi di andare, Giulia?! ” le domandò Mello, il tono era molto scortese ma la ragazza sapeva in realtà che il Primo Cacciatore aveva un cuore più dolce del miele ( questa espressione l’aveva letta una volta su un libro e le era sembrata appropriata, anche perché forse più dolce del ‘sangue’ non sarebbe stato molto bello come pensiero).
“ Vado a cercare le informazioni di mio fratello! ” rispose Giulia come se questa affermazione fosse ovvia “ Non crederai che ti lascerò uscire da sola! ” replicò Mello, la ragazza sentì il cuore sussultarle nel petto, o almeno l’avrebbe fatto se stesse battendo ancora ma ormai erano cinquecento anni che il suo cuore era fermo, anzi forse non aveva mai battuto da quando era nata.
“ Sono una ragazza che sa badare a se stessa, Primo Cacciatore, e mi pare di averlo già dimostrato! ” rispose scontrosa Giulia, voleva godersi ogni reazione di Mello che le avrebbe comunicato cosa il ragazzo provava nei suoi confronti “ Contro i Vampiri sono sicuro che vinceresti anche da sola, ma gli Umani sono diversi e possono essere molto peggiori dei Succhiasangue! ” rispose il ragazzo, dal suo tono la giovane Vampira capì che era preoccupato per lei: non si conoscevano che da una manciata di minuti, nei quali lei si era dimostrata oltremodo spietata, eppure già lui si preoccupava per lei.
“ Saprò difendermi benissimo da sola! Io e mia sorella abbiamo sempre fatto così! ” replicò la ragazza “ Sarò più tranquillo venendo con te! ” rispose Mello, dal tono con cui disse quella frase la ragazza capì che non sarebbe riuscita a dissuaderlo in nessun modo, ma lei non voleva che cambiasse idea anzi: aveva un piano di riserva se lui non si fosse offerto di accompagnarla, per fortuna non aveva dovuto metterlo in atto, anche perché sarebbe stata un’umiliazione.
“ Sorellina, Mello ha deciso di accompagnarmi dal messaggero di nostro fratello; credo di risultare irresistibile anche per i ragazzi umani! ” mormorò la giovane, in quel momento stava scendendo le scale, Mello la seguiva appena dietro di lei e la giovane riusciva a sentirne la calda presenza affianco, il suo dolce respiro sul collo.
“ Io invece sono in un negozio, attendo l’occasione giusta per ‘simulare l’assalto’ in ogni caso credo di aver già deciso il colore della maglietta! ” le rispose la sorella, dal modo confuso in cui il messaggio la raggiunse Giulia capì che Camilla doveva essere in mezzo alla gente, in quel caso sarebbe stato difficile uccidere Misa senza destare sospetto.
“ Lasciami indovinare, bianca?! ” domandò scherzosamente Giulia, accorgendosi però di essere quasi arrivata all’entrata dell’albergo, come ogni vampiro non sopportava il Sole e temeva che questo fatto potesse smascherarla.
“ Spiritosa!! Goditi la tua passeggiata con Mello! ” rispose Camilla, quindi le due ragazze interruppero la conversazione, adesso la maggiore doveva concentrarsi: pochi istanti prima il fratello, Nekozawa, le aveva inviato l’immagine di un ponte vicino alla piazza della chiesa, quello era il luogo dove avrebbe incontrato il messaggero.
Se sopravvivo al Sole, non sarà certo difficile trovare questo ponte!!! Dubito che l’unguento che ci rende simili agli Umani in tutto aiuti a far scomparire la mia fobia del sole… smettila! Lo stai facendo per Mello! È il prezzo da pagare se vuoi che lui non sospetti nulla! si impose mentalmente la giovane, erano arrivati all’ingresso; la giovane aveva salutato con un gesto il ragazzo dietro al bancone che l’aveva guardata ammaliato, ricevendo però un’occhiataccia da Mello, il Primo Cacciatore non riusciva a spiegarsi le sensazioni provate, però sentiva il dovere di proteggere la ragazza che gli camminava davanti.
Mello e Giulia posarono le mani sulla maniglia della porta simultaneamente, il ragazzo abbassò gli occhi dopo essere arrossito leggermente mentre la ragazza sorrideva e toglieva con delicatezza la mano dalla stretta, dolce seppur decisa del ragazzo, il Primo Cacciatore aprì la porta consentendole in quel modo di uscire, domandandosi però come mai il suo corpo avesse reagito in quel modo e chiedendosi come potesse provare sensazioni immediate per una ragazza di cui sapeva solamente il nome.
Giulia si immerse nel sole con quanta più naturalezza riuscì a similare, temendo però di sentire la sua pelle cominciare a bruciare e a dolerle a causa del raggi, invece non le successe nulla e ne rimase sorpresa, quando Mello la raggiunse lei gli sorrise debolmente prendendo a camminare seguita appena dietro dal ragazzo.
“ Hai un’idea di dove tuo fratello ti invii questo messaggio?! ” le domandò il ragazzo “ Solitamente, quando siamo a Torino, ci contatta sul ponte vicino alla chiesa nella piazza grande, seguimi credo di sapere come arrivarci! ” i due ragazzi si introdussero silenziosi nella folla, sia ragazzi che ragazze si voltavano a guardarli quando passavano, ma i commenti più piccanti erano i ragazzi a farli esaltando il bellissimo aspetto della giovane che manteneva lo sguardo alto senza dare segno di essersi accorta dei commenti fuori luogo.
Mello invece indirizzava occhiatacce e tutti quelli che la guardavano con occhi troppo carichi di lussuria “ Adesso capisci perché non volevo che uscissi da sola?! ” le domandò Mello, la sua voce le giunse come un sussurro nelle orecchie facendola sorridere, Passo avanti: si preoccupa per me!
“ Forse non farebbero questi commenti se tu non sembrassi una guardia carceraria! ” ribatté la ragazza, difatti era quella l’impressione che dovevano dare: Mello la seguiva passo per passo senza levarle gli occhi di dosso, ai ragazzi dava l’impressione che sorvegliasse un ricercato piuttosto che guardasse la sua ragazza, anche se negli occhi del Primo Cacciatore si poteva intravedere un sentimento diverso dal timore, qualcosa di molto più dolce stava nascendo.
“ Cosa vuoi dire?! ” domandò Mello dopo aver tirato una gomitata ad un ragazzo che stava allungando troppo le mani “ Semplicemente se non sembrassi un’assassina forse eviterebbero di fare commenti del genere, o pensi che a me facciano piacere?! ” rispose la ragazza, aveva allungato leggermente l’andatura, i suoi fianchi ondeggiavano lievi provocando il costante movimento del mantello.
Mello corse tra la folla per raggiungerla, questa volta si pose al suo fianco domandandole in un soffio “ Cosa pensi che dovremmo fare?! ” evidentemente stava per perdere il controllo, aveva già tirato calci e pugni a coloro che osavano troppo, col prossimo che provava a toccarla avrebbe scatenato una rissa.
Giulia sorrise dolcemente, prima di fermarsi e abbracciare Mello con dolcezza, la fanciulla appoggiò il volto sul petto del ragazzo e mormorò “ D’accordo amore, sei perdonato! Basta però che non ti veda più guardare un’altra! ” la reazione della ragazza lasciò sorpreso il Primo Cacciatore, Mello la strinse debolmente a se mentre avvertiva chiaramente la folla diradarsi.
Giulia si allontanò da lui e riprese a camminare, Mello la seguì velocemente dopo essersi accorto di essere rimasto imbambolato dopo il gesto imprevisto della ragazza, quando la raggiunse le domandò “ Come ti è venuto in mente?! ”
“ Improvviso! ” rispose lei semplicemente “ Avesti potuto avvertirmi! ” ribatté lui.
“ In che modo?! In ogni caso è valso allo scopo, non ci sono più osservatori indiscreti ma credo che potrebbero tornare se non mi reggi il gioco! ” rispose la ragazza, allora Mello le posò una mano tremante sulla vita e la strinse a se mentre anche Giulia si appoggiava a lui.
“ Dimmi qualcosa in più di te, visto che sembra che tu sappia molte cose di me! ” le disse Mello sinceramente interessato, dal modo in cui la sua mano tremava Giulia riusciva a comprendere la forte emozione provata dal ragazzo, allora prese a raccontare fondendo elementi reali alla finzione: non doveva sapere che lei era una Vampira, anzi una Vampira Nobile perché in quel caso tutto sarebbe finito e lei non voleva che ciò avvenisse, gli avrebbe detto tutto prima o poi ma non in quel momento: voleva che la favola durasse, finché il corso degli avvenimenti non l’avesse impedito.
“ Vostro fratello approva queste vostre spedizioni?! ” domandò improvviso Mello, sinceramente preoccupato per la ragazza “ Diciamo che questa missione è in parte approvata da lui e in parte no, il mio obbiettivo prioritario è diverso rispetto a quello di mio fratello, ma questo lui ovviamente non deve saperlo! ” rispose la giovane.
“ Deve essere in ansia per voi sapendovi correre simili rischi! ” le disse Mello, avevano appena superato una vetrina e la fanciulla aveva potuto osservare il suo aspetto riflesso nel vetro, non si riconosceva con fattezze non completamente sue ed essere in parte diversa le faceva sembrare quel volto riflesso quello di un’estranea.
“ Sono i rischi del mestiere e tu dovesti saperlo meglio di me, Primo Cacciatore! ” rispose la ragazza “ Ti prego, chiamami Mello! ” mormorò appena il ragazzo facendo sorridere la giovane che premette maggiormente la sua guancia contro la spalla di lui.
“ In ogni caso anche lui era un Cacciatore prima che un incidente lo privasse dell’occhio destro, come ben sai un Cacciatore ha notevolmente ridotte le abilità se non può usare appieno tutti e cinque i sensi, così nostro fratello si ritirò dal giro e avrebbe voluto che io e mia sorella ne restassimo fuori; ma la nostra era una tradizione tramandata ormai da generazioni e io volevo dare il mio contributo alla famiglia, per questo mi allenai duramente e alla fine divenni anch’io un Cacciatore e mia sorella un Battitore così che possiamo mantenere alto l’onore della nostra famiglia e lavorare tutti e tre assieme! ” disse la ragazza.
“ Sei la prima Cacciatrice che incontro in tutta la mia vita, penso che tu sia anche l’unica che sia mai esistita nel corso della storia… credo questo sia perché il Vaticano vuole evitare che le donne si sporchino col sangue dei dannati! ” mormorò Mello “ Grazie per il magnifico complimento, in ogni caso non voglio che ti preoccupi così tanto per mantenere la mia purezza o per la mia incolumità, le mie mani sono macchiate di molto più sangue di quanto un normale Cacciatore veda in tutta la sua vita! ” mormorò la ragazza, in effetti ciò era vero poiché in cinquecento anni di vita ne aveva bevuto di sangue, ciò nonostante in Mello aveva visto qualcosa di diverso ecco perché l’aveva salvato tre anni prima, solamente che questo il ragazzo non doveva assolutamente saperlo.
“ Sei una mia compagna adesso, Giulia, non voglio che anche tu faccia la stessa fine di Sayu! ” Mello si accorse di pronunciare quel nome senza provare la disperazione del giorno precedente, era come se la presenza della giovane al suo fianco bastasse per fargli dimenticare tutti i guai e le tragedie a cui aveva assistito.
“ Chi era questa Sayu?! ” domandò Giulia, pur conoscendo già la risposta, era stata lei infatti ad ordinare a Naomi Misora di trasformare la ragazza, in questo modo aveva finito per condannare anche la stessa Vampira: una Vampira Comune non può vampirizzare un umano perché perde un frammento della sua anima ad ogni morso, Naomi era ormai al limite e Giulia l’aveva spinta a compiere quel gesto per sgombrare il cuore di Mello da una distrazione che avrebbe potuto rivelarsi una rivale pericolosa per la bella Vampira.
“ Non ho voglia di parlarne in questo momento… ” mormorò il ragazzo mentre sentiva le lacrime pungergli gli occhi ma senza trovare la forza per scendere, forse aveva pianto troppo la sera prima e ormai non aveva più la facoltà di farlo.
“ Mi dispiace Mello, sembra che tu ci tenessi molto a lei! ” mormorò la ragazza, la mano del Cacciatore lasciò il suo fianco e scese lungo il braccio di lei cercando un contatto con le sue dita, le loro mani si toccarono per la seconda volta e questa volta le dita si intrecciarono, tenendoli dolcemente accostati.
“ Era una compagna molto coraggiosa e credo che manchi a tutti noi… per questo non voglio che a voi altri possa succedere qualcosa! ” rispose Mello “ Ricordati però che anche i tuoi compagni ne soffriranno se ti accade qualcosa, Mello! ” mormorò la ragazza, sentì le dita di Mello stringersi con più forza tra le sue e lo lasciò fare, il suo corpo era pervaso da emozioni che non aveva mai provato in cinquecento anni, solo non poteva ancora rendersi conto che andavano ben oltre il desiderio egoistico di morderlo solo per essere stata la prima Vampira ad aver vampirizzato un Cacciatore, forse voleva che anche Mello divenisse come lei per ben altri motivi.
I due giovani avevano intanto raggiunto la piazza, le acque del fiume scorrevano placide costrette tra gli argini delle case, sopra il fiume sorgeva un ponte robusto, la ragazza vi salì lentamente dopo aver lasciato la mano di Mello: se il fratello era lì in quel momento, sapeva che si erano tenuti per mano per gran parte del percorso, forse vederli uniti anche in quel momento l’avrebbe reso aggressivo e avrebbe finito con l’attaccare Mello svelando così tutto.
La ragazza si pose esattamente al centro del ponte, Mello la seguì poco tempo dopo ponendosi a pochi passi da lei, suo fratello vedeva tutto perciò sperò vivamente che non mandasse un Vampiro a consegnarle il messaggio, sarebbe stato alquanto strano: una famiglia di cacciatori di Vampiri che invia un Vampiro per consegnare un messaggio.
Una persona incappucciata salì lentamente dall’altro lato del ponte, dal profumo invitante che giunse alle narici della Vampira ella seppe che questi era un essere umano e poté trarre un sospiro di sollievo, quando li raggiunse lasciò scivolare una pergamena chiusa con un nastro, questa cadde per terra, Giulia la raccolse senza fiatare compatendo un po’ quell’uomo: suo fratello l’avrebbe ucciso quella sera stessa per il fatto di averlo visto, ovviamente non era così stupido da rivelarsi come Vampiro Nobile ma la prudenza non era mai troppa.
La ragazza notò che attaccato al nastro c’era un foglio, questo era scritto nella grafia elegante e corretta di suo fratello e recava un corto messaggio: “ Non appena arrivi all’albergo trova un modo di contattarmi! Visto che sai come fare! Aspetto tue notizie! ”  affianco a questa breve comunicazione era scritta un appunto nella lingua dei Vampiri, che ovviamente Mello non comprese ma Giulia sì: ‘ Attenta a quello che fai, piccola disperdi morsi a tradimento!! ’ (Attenta a quello che fai, piccola disperdi morsi a tradimento!!)
“ Adesso dobbiamo assolutamente tornare all’albergo, quindi vedrò di procurarmi un telefono con cui contatterò Nekozawa e mi farò dire cosa vuole! ” ragionò ad alta voce Giulia.
“ Saremo tutti presenti alla vostra conversazione! ” rispose prontamente Mello, nonostante le sensazioni che la ragazza suscitava in lui la prudenza non era mai troppa, se Giulia fosse stata un Vampiro dovevano temere per la loro incolumità.
“ Credi davvero che io e mia sorella potremmo essere delle Vampire?! Non pensi che se lo fossi stata di avrei già morso, Mello?! Io sono un’umana come te, solo non riesco a capire perché non ti fidi della mia parola! ” rispose la ragazza guardandolo corrucciata “ Io mi fido della tua parola Giulia, ma non voglio far correre rischi ai miei compagni… sappi che io non credo che tu possa essere una Vampira! ” le disse Mello, il tono di voce leggermente incrinato.
“ D’accordo, Mello, sarete presenti alla mia telefonata, ti avviso già che mio fratello ti insulterà! ” disse la ragazza scendendo dal ponte con agilità.
“ Come mai?! ” domandò il ragazzo “ Sei l’unico che abbia mai osato tenere la sua sorellina per mano e posarle una mano sulla vita, mio fratello è estremamente geloso di me e mia sorella! ” rispose la ragazza sorridendo.
 
Quando Camilla era uscita alla luce del sole aveva avuto una reazione molto diversa dalla sorella maggiore: a lei interessava tantissimo il mondo degli Umani anche se non lo dava a vedere, ad entrambe le sorelle era sempre stato vietato di uscire dai loro possedimenti, poiché altrimenti sarebbero state esposte al pericolo del Sole che avrebbe potuto indebolire, inoltre avrebbero potuto incontrare degli arditi Cacciatori di Vampiri pur restando nei loro possedimenti per questo non si finiva mai di essere prudenti.
Nekozawa aveva stabilito regole ferree: era loro concesso di girovagare in ogni luogo purché restassero entro le mura ( ampissime, tanto da abbracciare gran parte dei territori compresi tra le montagne e la foresta circostante il castello ) ovviamente la curiosità delle due sorelle aveva presto costretto il fratello a concedere loro qualche scappatella fuori da queste, a patto ovviamente di essere accompagnate da una schiera di ibridi che, in caso di necessità, si sarebbe immolata per loro consentendo di fuggire e tornare al castello.
Ovviamente alle due ragazze non era piaciuta questa disposizione: potevano visitare la bellissima foresta imbiancata dalla neve, però non appena il gruppo percepiva la presenza degli Umani erano costrette a spostarsi e a riprendere l’osservazione da un luogo lontano da questi, le due sorelle però volevano avvicinarsi a quei flagelli che nei secoli avevano trucidato molti membri della loro specie, desideravano scoprire se questi fossero veramente come li dipingevano le leggende, cioè come mostri caldi emananti una puzza di morte avvertibile da miglia di distanza.
Le due sorelle erano riuscite a distaccare gli ibridi, sciocchi e maldestri, in più di un’occasione ma erano sempre state ripescate o dal fratello, che le aveva severamente sgridate sebbene non le avesse mai mosso mano contro, o da un ibrido più furbo degli altri che le aveva ricondotte a casa dove la ramanzina del maggiore non aveva tardato a giungere.
L’occasione propizia si era presentata un giorno che il fratello maggiore era fuori casa per una convocazione urgente dei Nakamura, altra importante famiglia di Vampiri Nobili, egli aveva lasciato disposizioni che le sorelle non fossero disturbate e aveva raccomandato alle due curiose ragazze di non lasciare i confini sicuri del castello, loro avevano promesso subito e la prima cosa che fecero fu proprio di sgattaiolare fuori dal castello attraverso una porta segreta nascosta nelle dispense, questo passaggio era stato scoperto dalla più grande mentre analizzava un testo antico e ovviamente avevano aspettato solo l’occasione perfetta per uscire.
Le due sorelle avevano raggiunto il bosco passando per uno stretto cunicolo pieno di ragnatele, segno che nessuno lo usava da secoli, erano uscite nel tronco di un albero cavo e avevano preso a camminare lentamente per il sottobosco innevato, l’obbiettivo prioritario era avvicinare gli umani per vedere com’erano.
Le due ragazze camminarono sotto la neve stringendosi nei caldi mantelli invernali, più per coprirsi dai candidi fiocchi che non perché ne sentissero il bisogno, per loro non vi era differenza tra camminare nelle lande ghiacciate o sotto il sole del deserto (se questo fosse stato possibile) perché non avrebbero avvertito nessun cambiamento.
Quando raggiunsero i limiti del bosco si sentirono per un attimo insicure: temevano che uscendo da quel posto il sole le avrebbe indebolite fino ad ucciderle, non appena realizzarono che stava piovendo uscirono allo scoperto e scesero in pianura seguendo sentieri nascosti e tenendosi per mano per paura di smarrirsi.
Le due giovani non andarono però troppo lontano: un avvenimento le portò a fermarsi poco dopo aver lasciato gli ultimi spruzzi di neve portati dal vento persino in quelle lande remote e così diverse da tutto ciò che conoscevano; un gruppo di uomini, lo seppero per istinto non appena il loro odore giunse alle loro narici, così simile al sangue che bevevano ad ogni pasto e ogniqualvolta ne sentissero il bisogno, stava inseguendo una figura incappucciata, questa correva senza sosta su per il monte, era ferito alla spalla e la figura sinistra di una freccia si poteva scorgere spuntare dalla carne sanguinante.
“ Cacciatori di Vampiri?! ” domandò in un soffio la minore, stringendosi maggiormente alla sorella “ No, non penso sembrano piuttosto messaggeri del Vaticano e non sono pericolosi sorellina, stiamo a vedere cosa succede e poi valuteremo se tornare a casa o meno! ” rispose la maggiore sporgendosi maggiormente dalla rupe dove si erano fermate a riposare.
“ Sorellona è pericoloso: potrebbero ucciderci! ” le disse Camilla, nei momenti in cui la sorella si gettava a capofitto lei cercava sempre di convincerla a non rischiare, questa volta ebbe veramente modo di essere grata alla testardaggine della sorella.
L’inseguito si fermò sul ciglio di una piccola gola, in fondo alla quale scorrevano le placide acque di un fiume, il fiato del ragazzo condensava in piccole nuvole davanti al suo volto si era rapidamente reso conto di essere in trappola, gli inseguitori si fermarono: indossavano armature di ferro, la maggiore le osservò concentrata individuando i punti deboli dove colpirli se avesse voluto ucciderli ma in quel momento era più interessata a ciò che succedeva.
L’inseguito si era abbassato il cappuccio rivelando un bellissimo volto dai capelli corvini, questi erano attaccati alla pelle, gravati dalla pioggia e appesantiti dal sudore, gli occhi scuri osservavano gli inseguitori cercando di pianificare una via di fuga, la bocca era screpolata a causa delle intemperie ma comunque delineata in modo sublime, tutto in quel ragazzo sembrava essere stato fatto secondo proporzioni di bellezza superiori.
“ Non pensavo che gli Umani fossero tanto belli! ” commentò la maggiore “ Sorellona, andiamo via!” la pregò la più piccola, Giulia le intimò di tacere mentre tornava ad osservare rapita la scena, adesso anche la sorellina si era stesa al suo fianco e guardava, non appena i suoi occhi incontrarono il profilo del ragazzo braccato il suo cuore freddo ebbe come un sussulto, si appoggiò alla maggiore e le disse “ Sorellona, ma quello è un angelo?! ”
Giulia la guardò stranita, non si aspettava una reazione simile dalla sua sorella estremamente riflessiva per questo non rispose e tornò a concentrarsi sul duello.
“ Lawliet sei accusato di alto tradimento! Consegnati senza opporre resistenza o morrai! ” disse il più autoritario delle guardie, il ragazzo prese un respiro e rispose “ Impedire l’uccisione di bambini innocenti non mi sembra un tradimento! ”
“ La madre era stata morsa da un Succhiasangue! Molto probabilmente anche loro sarebbero diventati Vampiri! ” replicò la guardia “ Una vita è sempre una vita! Non avevamo la certezza che la trasformazione sarebbe avvenuta, non ho visto l’utilità del vostro gesto! Non dovevate bruciarli sul rogo per un infido sospetto! ” rispose Lawliet, Camilla si portò una mano al cuore: non aveva conosciuto molti umani ma pensava che quello era uno dei pochi che difendesse i Vampiri.
“ E tu invece eri tenuto a denunciarli, Cacciatore di Piste hai disobbedito agli ordini e per questo morirai! ” disse il capo, i suoi soldati avevano incoccato le frecce “ Non per mano vostra! ” rispose Lawliet, quindi si lasciò cadere nel burrone a peso morto.
“ Lawliet! ” urlò Camilla, era balzata in piedi e aveva spalancato le ali da diavolo quindi si era gettata dalla roccia all’inseguimento del corpo in caduta libera “ Camilla, cosa fai! ” urlò la sorella in risposta adesso le guardie le avevano scoperte e avevano anche compreso che erano Vampire “ Maledizione! Io che speravo di non macchiare il mantello col sangue, Nekozawa si arrabbierà di certo… tuttavia! ” Giulia scomparve in un lampo per ricomparire alle spalle degli Umani “ Io non posso lasciare che facciate del male a mia sorella! ”
La ragazza aveva preso a lottare con foga, mordendo gli Umani in punti critici e lasciandoli a morire dissanguati sul terreno, aveva impiegato pochi minuti per finire tutti e dieci gli inseguitori, le falde del suo mantello erano rosse per il sangue ma preferì non pensarci troppo, e non pensò nemmeno alla sfuriata che avrebbe ricevuto dal fratello.
Giulia raggiunse la sorella che aveva afferrato Lawliet poco prima che toccasse l’acqua “ Mi sembra ferito sorellona, adesso cosa facciamo?! ” domandò mentre stringeva con forza la mano del ragazzo per non lasciarlo cadere in acqua.
“ Lo portiamo in un villaggio neutro, sai bene anche tu che se lo portassimo a casa non sarebbe risparmiato dall’ira di nostro fratello! ” rispose la ragazza, Giulia prese l’altra mano di Lawliet e insieme lo portarono in volo fino ad un villaggio neutro vicino alle montagne.
“ Sorellina, guarirà non preoccuparti! ” le disse Giulia mentre tornavano silenziose al castello “ Lui forse ma non la ferita che mi ha inferto! ” rispose Camilla, la maggiore si fermò a mezz’aria chiedendole una muta spiegazione “ Credo di amarlo, sorellona! ” le disse la minore in un sussurro, Giulia le sorrise contenta: come sorelle non potevano che sostenersi a vicenda.
Quando tornarono a casa scoprirono che Nekozawa era giunto prima di loro e non trovandole si era molto adirato coi servitori, le due ragazze ricevettero una severa punizione e furono costrette a confessare tutto l’accaduto, fu Camilla quella a soffrire di più per le parole del fratello che le proibì categoricamente di cercare nuovamente un contatto con quel ragazzo, in caso contrario sarebbe stata responsabile della sua morte.
Il fratello però convenne che le due ragazze erano in grado di camminare per il mondo da sole ormai e che per troppi anni le aveva viste crescere senza accorgersene, così Giulia e Camilla divennero la migliore Cacciatrice e la migliore Battitrice sul mondo, ovviamente incontrarono numerose volte Lawliet nel corso di quell’anno e Nekozawa non diede segno di darci troppo peso: la sorella minore doveva essere lasciata libera di scegliere chi voleva come compagno e se questo fosse stato un umano, lui non aveva modo per impedirlo… in fondo era stato così anche per lui.
Nekozawa decise entro quell’anno che non avrebbe più proibito alle due sorelle di uscire e a Camilla di frequentare Lawliet, ma se questo le avesse fatto del male non avrebbe vissuto a lungo, questa era una minaccia che non avrebbe esitato a mettere in atto se l’umano avesse fatto soffrire la sorella.
Esattamente un anno dopo il giorno in cui Camilla aveva incontrato l’unico ragazzo che avrebbe mai amato, Giulia si trovava, stranamente da sola, per un campo di battaglia: una squadra di Cacciatori aveva ucciso alcuni Vampiri di Mikami e ora questo stava lottando con un giovane e bellissimo Cacciatore, la Vampira fermò l’ira del Vampiro Guida senza comprenderne il motivo, Giulia aveva incontrato il suo Mello in quell’occasione e anche lei si era ‘interessata’ (in realtà era innamorata ma non voleva ammetterlo neppure a se stessa) a un umano, e non un umano qualsiasi ma a colui che sarebbe diventato Primo Cacciatore.
Non si può certo dire che io e mia sorella siamo Vampire comuni! pensò Camilla mentre seguiva Misa, pensava alla sorella che aveva trovato l’amore nuovamente dopo tre anni e per la seconda volta lo stesso Vampiro Guida le impediva di coronare il suo sogno.
“ Cosa credi di regalare al tuo fidanzato?! ” le chiese Misa, la ragazza le si era accostata così improvvisamente che l’improvviso avvertire la presenza di sangue umano aveva attivato i sensi della ragazza che aveva avvertito le punte dei canini, allungatosi leggermente, toccarle le labbra.
“ Credo che gli regalerò una maglietta o comunque un capo di abbigliamento! ” rispose Camilla, aveva allontanato l’odore di sangue e la voglia che aveva di assaggiarne una goccia, per questo i suoi denti erano tornati della lunghezza consueta.
“ Dimmi, il tuo fidanzato è carino?! ” domandò curiosa la ragazza, in realtà Misa voleva fare solamente conversazione: da quando era morta Sayu non aveva più un’altra ragazza con cui parlare di cose femminili, per questo non si era lasciata sfuggire l’occasione di dialogare con quella ragazza che era di certo più femminile dell’irruente sorella.
Camilla aveva abbassato gli occhi arrossendo debolmente, quando pensava al suo Lawliet così lontano da lei: in quel momento doveva essere giunto al castello e suo fratello doveva avergli detto ciò che lei e sua sorella avevano deciso di tentare, gli avevano chiesto loro effettivamente di depistare i Cacciatori di Vampiri in modo da attirarli nell’agguato dei Vampiri capitanati da Naomi Misora, l’intento era quello di ucciderli, ma quando la sorella aveva visto chi era il Primo Cacciatore i piani erano cambiati.
Giulia, non è vero che in questi tre anni ti eri dimenticata di quel Cacciatore di Vampiri, in fondo l’hai salvato e tu non sei una che lascia le cose al fato, non appena hai capito che correva dei rischi non hai esitato ad ordinare a Naomi di non uccidere nessuno dei Cacciatori, quando però hai visto gli atteggiamenti di Sayu nei confronti del tuo Mello non sei riuscita a trattenere la rabbia e hai ordinato a Naomi di ucciderla! Poi dice a me che non sono capace di esternare i sentimenti!! commentò la minore, mentre elaborava una risposta da dare alla ragazza “ Immagino che per ogni ragazza il suo fidanzato sia l’uomo più bello al mondo! ” rispose tenendosi sul vago, Misa le sorrise sorniona.
“ Dimmi, tua sorella invece è fidanzata?! ” domandò Misa, questa sua richiesta non voleva essere maliziosa però a Camilla non poté che suonare un campanello dall’arme: cosa poteva fare in quella situazione? E del resto se le aveva posto una simile domanda era perché la ragazza aveva intuito i sentimenti di Giulia nei confronti del bellissimo Primo Cacciatore, perché Mello era bello e anche la minore era costretta ad ammetterlo, solo che per lei Lawliet rimaneva l’uomo più fantastico dell’Universo.
“ No lei non ancora, perché credo non sia ancora riuscita a trovare il suo principe azzurro! ” rispose la minore, l’ultima parte della frase era una menzogna bella e buona, perché Giulia era pazza di Mello anche se non era disposta ad ammetterlo, forse perché voleva che lui si dichiarasse per primo come avveniva in tutte le belle commedie che tanto adorava leggerle.
“ Mi è parso che sia interessata a Mello! ” quella frase fu buttata da parte di Misa lì a caso, ma mise in allarme i sensi di Camilla ancora di più: non sapeva il motivo ma aveva una brutta sensazione e il suo tatuaggio, un complesso arabesco che le era stato impresso dietro al collo all’età di cinquant’anni come era da tradizione, le prudeva leggermente segno che stava per avvenire qualcosa, inoltre avvertiva la vicinanza di un Vampiro servo di Mikami e se questo avesse scoperto che Giulia era interessata allo stesso Cacciatore di tre anni prima, Mello non sarebbe vissuto a lungo o sua sorella sarebbe stata costretta a rivelarsi per ciò che era: cioè una giovane e attraente Vampira Nobile.
“ Mia sorella è troppo orgogliosa per dirmi una cosa simile! ” rispose Camilla, Misa la guardò fisso e mormorò “ Strano, mi era sembrato che foste parecchio unite! ”
“ Infatti è così, solamente che ci sono cose per cui preferisce… ” la ragazza si bloccò, aveva percepito chiaramente la presenza di un Vampiro al suo fianco, era di certo l’uomo che l’aveva superata senza nemmeno voltarsi segno che l’unguento era perfettamente funzionante Questo deve essere Higuchi, l’essere schifoso dal quale persino nostro fratello ci ha messe in guardia, adesso cosa devo fare?! la ragazza guardò la strada silenziosamente Potrei anche ucciderlo ma ciò indicherebbe chiaramente la nostra presenza e tutto il piano salterebbe in aria! il Vampiro era ormai giunto infondo alla via e aveva svoltato a sinistra, Camilla trasse un sospiro di sollievo sentendolo allontanarsi “… lei semplicemente esige che la sua intimità sia rispettata da tutti, generalmente parliamo di tutto ma sull’argomento di chi le piace è sempre molto evasiva, condividiamo un grosso segreto su come l’ha incontrato solo lei non vuole dirmi cosa l’ha spinta a cercarlo ancora! ” terminò Camilla, in quel momento avrebbe anche potuto dire a Misa che erano Vampire, tanto lei sarebbe comunque morta entro le prossime tre ore.
“ Secondo me, è possibile che qualcosa in lei abbia colpito Mello, visto che credo che di lui si tratti, sai: Mello è un ragazzo dal cuore gelido, eppure Giulia ha fatto nascere una scintilla che non gli avevo mai visto nello sguardo… in ogni caso come si sarebbero incontrati?! ” domandò curiosa Misa, Camilla decise di rispondere l’unica cosa che sapeva per certo: Giulia le aveva raccontato come aveva salvato Mello da morte certa e da chi, ma non le aveva detto né cosa l’aveva spinta a farlo tanto meno come aveva fatto ad impedire che il ragazzo morisse dissanguato a causa della profonda ferita.
“ Si sono incontrati su un campo di battaglia ma di più non posso dirti perché nemmeno a me ha detto nulla! ” rispose la ragazza, Misa sbuffò apparentemente contrariata “ In ogni caso, visto che Giulia non credo sia disposta a dirmelo, lo chiederò a Mello non appena torniamo a casa: la guarda come se fosse un angelo non credo che si possa essere dimenticato del momento in cui è scoppiata la scintilla! ” scherzò Misa, Camilla si preoccupò perché Mello non poteva serbare ricordo di ciò che era avvenuto oppure, ed era la peggiore delle ipotesi, si sarebbe ricordato solamente di una Vampira.
“ In ogni caso, siamo qui per fare shopping, giusto?! Anche se non sai cosa non darei per sapere cosa stia pensando Mello in questo momento, è un ragazzo freddissimo e, da che io sappia, non si è fidanzato neppure una volta, eppure i prerequisiti non gli mancano di certo! È un ragazzo affascinante, questo non lo si può negare… ciò nonostante non ha mai dato l’impressione di amare qualcuno nella sua vita! ” mormorò Misa, le due ragazze erano giunte davanti ad un grande negozio di vestiti la cui grande insegna luminosa illuminava la strada.
“ Facendo il Cacciatore di Vampiri non ha certezze: non potrebbe promettere ad un’eventuale ragazza di ritornare perché ogni missione potrebbe benissimo essere l’ultima, rischiamo la vita ogni singolo giorno sul campo di battaglia e non abbiamo certezze alcune… la nostra vita è così fragile, può essere spazzata via anche da un singolo soffio di vento! ” spiegò Camilla.
“ Giulia mi da l’impressione di essere una ragazza che sa proteggersi da sola, forse è il tipo giusto per Mello, forse potrà fargli dimenticare ciò che gli è avvenuto tre anni fa… sai, era un giovane Cacciatore di Vampiri e si era distinto perfettamente, inoltre era nella squadra del celebre Toshiro, eppure in un assalto di Vampiri furono tutti uccisi, Mello fu l’unico ad essere risparmiato a quella furia e la cicatrice che ha sul volto è la prova di quel triste giorno… fu la nostra squadra a trovarlo svenuto in una pozza di sangue, solamente che poco prima che noi arrivassimo abbastanza vicini da scorgere la sua figura, un’altra si era allontanata velocemente da quel posto e fino a poco tempo prima era stata vicino a Mello… probabilmente era una Succhiasangue scampata al massacro e lì per completare l’opera… in ogni caso adesso pensiamo solamente al tuo regalo! ” Misa aveva la capacità di passare da un argomento serissimo ad uno inutile sorprendente!
Sorellona, a tal punto ami Mello?! Non ti sei mai fatta scorgere immobile sul campo di battaglia, eppure con lui è stato diverso: sei rimasta al suo fianco finché non hai avuto la certezza che altri sarebbero giunti ad aiutarlo, fino ad un istante prima che potessi essere conosciuta sei rimasta al suo fianco… come sei stata coraggiosa! Giulia non aveva mai detto alla sorella minore come avesse salvato Mello, o meglio glielo aveva raccontato così come l’aveva spiegato prima a Nekozawa ricevendo un forte ceffone sulla guancia, i due non si erano più parlati per due settimane buone e il fratello era sull’orlo del baratro per questo silenzio, non era stata sincera con nessuno dei due e questo l’aveva scossa profondamente anche se aveva sempre saputo che le celava qualcosa.
Camilla decise di non pensarci, forse un giorno la sorella si sarebbe aperta con lei: una cosa però la poteva sapere di certo e cioè che Giulia non aveva potuto accettare questo suo sentimento per molto tempo, come Vampira Nobile fiera e orgogliosa di esserlo non avrebbe dovuto innamorarsi di un umano, peggio ancora di un Cacciatore di Vampiri che aveva salvato e che adesso era Primo Cacciatore, un fatto buono però c’era stato in quella vicenda: Toshiro era morto, era stato lui il Cacciatore che aveva privato loro fratello di un occhio.
All’interno del negozio l’atmosfera era pressante: erano troppi gli umani ammassati in una sola stanza, questo solleticava l’appetito di Camilla, era più di tre ore che non assaggiava del sangue e stava rischiando una vera e propria crisi d’astinenza! Presto però avrebbe saziato la sua sete col sangue di quella creatura inutile.
La Vampiraera comunque intenzionata a comprare un regalo per il suo Lawliet, la scelta cadde senza troppi indugi su una maglietta bianca dalle maniche lunghe, era il bianco il colore preferito di Lawliet e questo appariva strano: era l’unico Vampiro a cui non piacesse il nero, colore che adoravano sia lei sia la sorella, o il rosso o comunque colori scuri che ben si addicevano all’anima cupa di questi esseri! Il colore preferito del suo amore era il bianco, questo gli conferiva una sorta di innocenza, lo rendeva un punto luminoso nel mondo fatto da scale di rosso che poi era il loro, per questo l’amava: perché era diverso, non avrebbe mai smesso di amarlo per tutto ciò che era!
“ Camilla, già che siamo qui cosa ne diresti di provarci qualcosa?! In fondo dobbiamo pur far passare il pomeriggio, non trovi?! ” domandò la ragazza, era veramente incredibile il modo in cui non scorgeva un pericolo ovvio!! Questo stava ad indicare che i Battitori non venivano più selezionati con la cura di una volta, a lei era capitato ( prima di essere riconosciuta come Battitrice ufficiale ) di scontrarsi con Battitori Umani espertissimi che l’avevano smascherata in pochi secondi, in quel momento invece Misa le stava appresso senza sospettare nulla!
“ Non mi sembra una cattiva idea! ” rispose Camilla, doveva fare in modo che si fidasse di lei anche perché in un posto così affollato non poteva nemmeno pensare lontanamente di ucciderla!! Doveva attirarla lontano da lì e lontano da Mikami, quindi sarebbe stato facile ucciderla attribuendo la colpa al traditore, lei e Giulia con quel gesto avrebbero preso due piccioni con una fava, avrebbero ottenuto la vendetta di loro fratello e la sorellona avrebbe conquistato l’unico ragazzo che le fosse mai interessato!
Le due ragazze passarono due ore intere nel reparto femminile a provarsi degli abiti, operazione che alla Vampira non faceva tanto piacere ma, comunque, le era più gradita che non alla sorella, la quale non badava troppo al suo aspetto esteriore e non si curava di scegliere il vestito se non quando partecipava alle feste, in questo caso obbligata dal fratello a farsi bella, anche lei inizialmente era fatta così, ma era cambiata drasticamente quando aveva incontrato Lawliet, per piacere a lui era diventata una ragazza orinata e di classe, per un periodo era diventata insopportabile per la sorella maggiore, era poi stato il fidanzato a chiederle di essere se stessa, perché l’amava per ciò che era e non per ciò che voleva apparire.
“ Camilla, sei uno splendore! ” le aveva detto Misa, la ragazza aveva indossato un vestito smeraldino che esaltava il colore dei suoi occhi, solamente che poi la giovane aveva avuto modo di scorgere un pezzo del tatuaggio nero che la ragazza aveva sul collo, tutti i Vampiri ne avevano uno simile ( solo che quello dei sottoposti era una cicatrice e non un tatuaggio ) e questo la ragazza lo sapeva: era infatti vietato agli Umani tatuarsi sul corpo qualsiasi cosa.
Camilla capì che Misa aveva finalmente intuito il suo essere una Vampira e sorrise Credevo che avrei dovuto spiattellartelo in faccia! Non sei così intelligente, Misa Amane! alla Vampira non occorse molto tempo per leggere i pensieri della ragazza, questa stava pianificando di colpirla con un palo benedetto e correre ad avvisare gli altri e soprattutto Mello, che doveva essere il bersaglio principale ma per ben altri motivi che erano molto diversi da quelli sospettati dalla ragazza.
Le due ragazze uscirono dal negozio dopo aver pagato il conto, tra loro sembrava tutto tranquillo però Misa aveva i nervi tesi e pronti a scattare “ Non lo farei se fossi in te… perché in quel caso ti inseguirei e ucciderei immediatamente! Non crederai forse di potermi scappare, vero Amane?! ” domandò Camilla alle sue spalle, Misa si bloccò in mezzo alla strada.
“Cosa vuoi da me, Succhiasangue?! ” domandò, stava cercando di frenare il tremito della voce ma senza risultati, era terrorizzata perché si trovava davanti ad una Vampira molto più pericolosa rispetto a quelle affrontate fino a quel momento… però non doveva farsi prendere dal panico: restava pur sempre una Battitrice ed era il suo compito quello di uccidere i Vampiri.
“ Mikami puoi chiamarlo Succhiasangue, per ciò che mi riguarda non credo ti convenga farlo con me: io sono un Vampiro Nobile e credo di meritarmi un rispetto maggiore che non quello che tu attribuisci agli altri! ” rispose Camilla, quindi le indicò un altro percorso che le avrebbe portate lontane dalla gente.
“ Hai intenzione di uccidermi, non è vero?! ” domandò stentatamente la giovane Battitrice “ Io e mia sorella non sopportiamo ragazze che ci ronzino attorno quando stiamo lavorando! ” rispose semplicemente la minore, avevano raggiunto un luogo isolato.
“ Tua sorella ha intenzione di vampirizzare Mello non è vero, ma di cosa mi sorprendo visto che siete solamente dei mostri, con la differenza che adesso ne ho avuto la conferma! ” rispose Misa, stava cercando di pensare ad un modo per uccidere la Vampira Nobile, doveva aver capito da sola di non avere scampo!!
“ Noto con stupore che non sei così stupida come io e mia sorella avevamo pensato!! In ogni caso è esatto: la precisa intenzione di Giulia è quella di vampirizzare Mello e credimi quando ti dico che niente e nessuno riuscirà ad impedirglielo! ” spiegò Camilla, sapeva che il fratellone in quel momento aveva ben altro di cui preoccuparsi, la possibilità che Giulia perdesse il controllo e mordesse Mello era ben più urgente che non la sua uscita innocente con una Battitrice, Nekozawa conosceva bene lo stile delle sorelle minori, per questo le aveva sempre lasciate agire come meglio credevano e per questo aveva sempre impedito che altre Vampire andassero ad intralciarle, sapeva che prima o poi una delle due avrebbe ucciso anche Misa Amane, solo aveva immaginato che questa fosse Giulia, più irruente rispetto alla sorella minore.
“ Io ti ucciderò e poi correrò dai miei compagni e li avvertirò! Allora Mello la ucciderà senza pietà e questa non sarà altro se non la fine meritata da un Succhiasangue: morire per mano dell’amato deve essere terribile, forse in quel caso potrà immaginare cosa deve aver provato Sayu! ” rispose urlando Misa, la Vampira scoppiò a ridere “ Sayu aveva capito che Mello amava un’altra, perché da tre anni ad oggi lui non ha mai smesso di amare Giulia, indirettamente e senza volerlo ammettere neppure a se stesso forse; ma lui è innamorato della Vampira che gli salvò la vita quel lontano giorno di tre anni fa e senza la quale non sarebbe qui! ” rispose la ragazza.
Misa si stava preparando a colpire, forse stava cercando di decidere un’ultima via di fuga: non aveva con se i paletti benedetti, per questo si domandava come avrebbe ucciso la Vampira Nobile, forse poteva ferirla ed impedirle di correre ad avvertire la sorella, ma non avrebbe mai potuto farla fuori perché la ragazza, nonostante le forme aggraziate, doveva nascondere una forza micidiale, come tutti i membri della sua razza del resto.
“ Che brava, Amane, hai capito che non puoi sfuggirmi?! Solo non sembra che tu abbia compreso che non potrai mai uccidermi, perché sono più forte sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista mentale… voglio rivelarti un altro piccolo segreto prima di lasciarci per sempre, Mello fa bene a sospettare che qualcuno sia intervenuto per deviarvi dal percorso e farvi finire nell’imboscata che poi avrebbe portato alla morte di Sayu, ciò che non può e non deve sospettare, e che noi vi abbiamo portati sul percorso diverso molto prima di quel momento! ” Camilla aveva preso ad avanzare, quando aveva parlato le lunghe zanne, dissimili a quelle di qualunque altra specie, erano spuntate sotto alle labbra sottili, Misa era finita contro il muro e adesso i suoi occhi persi cercavano una via di fuga.
Mentre Misa realizzava l’autore del tradimento, la cui scoperta si manifestò chiaramente con un pallore fuori dal normale sul suo volto, la giovane Vampira aveva deciso come ucciderla: un colpo preciso sul collo, glielo avrebbe spezzato senza troppo sforzo facendo uscire così tanto sangue che le pareti avrebbero assunto quella tinta splendida, quindi si sarebbe procurata tagli e lividi simulando un inseguimento, una volta all’albergo sarebbe stata la volta di Giulia quella di impressionare tutti con la sua bravura.
“ È stato Lawliet non è vero?! ” a questa domanda Camilla rise, i canini luccicarono minacciosi nell’oscurità “ Lui ci ha indirizzati verso Torino, dunque è lui il fautore del tradimento… solo non capisco che incredibili torture voi due abbiate dovuto attuare per costringerlo a tradirci! ” mormorò Misa “ Nessuna tortura, Amane! ” rispose la Vampira, ormai erano una di fronte all’altra e l’Umana aveva ormai capito di non avere scampo.
“ No, come avrebbe potuto, come avrebbe voluto fare una cosa del genere?! ” domandò Misa, mentre il terrore prendeva definitivamente il sopravvento e le lacrime le rigavano le guance a fiumi “ Perché gliel’ho chiesto io! ” rispose semplicemente Camilla.
Misa allora alzò lo sguardo, nei suoi occhi una sorpresa indescrivibile, allora Lawliet era un Vampiro da un pezzo e nessuno di loro era mai riuscito ad accorgersene, il puzzle si componeva ed ora risultava chiaro tutto: l’uccisione di Mikami era una scusa che le due ragazze avevano portato al fratello per lasciarle uscire, il vero obbiettivo era sempre stato Mello e non solo perché Giulia voleva morderlo sul collo, ma soprattutto perché Giulia voleva avere Mello tutto per sé, lo voleva al suo fianco non come un servo, ma come l’amore di un’intera vita; altrimenti non si sarebbe spiegata la decisione di salvarlo, solo non riusciva a connettere Camilla a Lawliet, la risposta gli giunse altrettanto chiara.
“ Esatto: Lawliet è il mio fidanzato! ” le rispose Camilla, un secondo dopo i suoi canini affilati affondarono nella carne dell’incauta ragazza, Misa si sentì mancare mentre la Vampira ritraeva i denti lasciando uno squarcio aperto nel suo collo, gli ultimi pensieri della ragazza si rivolsero ai suoi compagni, in particolar modo a Light, lei amava quel ragazzo da cui era ricambiata però se ne era resa conto solamente alla fine, adesso sarebbero stati tutti in potere di quelle Vampire, non osava immaginare ciò che sarebbe successo.
Misa si accasciò al suolo priva di vita, il sangue aveva bagnato la parete e il volto della bella Vampira che aveva atteso immobile la sua morte, quindi Camilla si gettò sulla ragazza, ne dilaniò orribilmente le carni, si dissetò con il suo sangue placando in questo modo la sete, un po’ del prezioso liquido lo raccolse in un’ampolla che poi avrebbe dato alla sorella perché anch’essa potesse trovare soddisfazione alla sua sete.
“ I vampiri di Mikami uccidono più o meno così, quando lasciano i cadaveri… ovviamente non sono così precisi ma da sporchi ibridi non ci si può aspettare molto! ” mormorò Camilla mentre si imponeva dei tagli sulla pelle lattea Questa me la devi, sorellona, adesso starò a vedere come sei in grado di improvvisare!! pensò Camilla, quindi si calò il cappuccio sul volto e abbandonò la via: nessuno avrebbe trovato il suo corpo, quindi aveva tutto il tempo per tornare dalla sorella e simulare un attacco in maniera esemplare.
 
Intanto stava calando la sera, il sole illuminava ormai debolmente i tetti delle case di Torino, come volesse resistere il più possibile nella sua difficoltosa battaglia contro la notte, Giulia accoglieva con sollievo quella vista: non era abituata a stare al sole per così tanto tempo e temeva che presto i suoi nervi avrebbero finito col cedere.
“ Mi sono molto divertita in questa passeggiata, sai Mello! ” mormorò la giovane, avevano raggiunto l’albergo dove stavano e avevano preso a salire le scale, il ragazzo aveva ordinato, in maniera oltremodo burbera, al giovane dietro al bancone di portare immediatamente un telefono su nella loro stanza, questo ragazzo adesso li seguiva mesto trascinando il pesante apparecchio su per le scale.
Quando i due ragazzi entrarono nella stanza furono accolti dai commenti acidi di Light “ Credevo che foste fuggiti assieme! ” mormorò il ragazzo, Mello gli indirizzò un’occhiataccia mentre la ragazza si sfilava il pesante mantello da viaggio, che non aveva mai rimosso prima, dalle spalle.
Sotto al mantello si celava il vero splendore, perché Giulia era una ragazza stupenda dall’aspetto perfetto, i fianchi morbidi e le lunghe gambe erano avvolti in scuri pantaloni neri che la arrivavano fino ai piedi calzati in eleganti stivali da viaggio, a coprire il petto e le curve eleganti del seno una maglietta scura al di sopra della quale indossava uno stretto corpetto di pelle, alla vita teneva legata una cintura alla quale era assicurato il fodero della spada, nera, sull’avambraccio sinistro portava uno scaldamuscoli nero, intorno al polso si poteva scorgere una fasciatura stretta.
“ Chi è stato a farti questo?! ” domandò Mello, aveva notato immediatamente la fasciatura e si era preoccupato per la ragazza, sentiva di volerla proteggere da tutto e da tutti questo bisogno non l’aveva mai provato per nessuno al mondo.
“ Mentre stavamo venendo qui abbiamo incontrato un gruppo di briganti siamo riuscite a fuggire senza troppi problemi… altre non furono così fortunate! ” rispose la ragazza, anche questa era una bugia in parte: corrispondeva al vero che avevano incontrato una coppia di briganti, solo che erano stati loro a fuggire, un tentativo inutile dato che le due Vampire li avevano raggiunti e si erano dissetate con le loro anime, la fasciatura ce l’aveva per un motivo ben diverso, poiché il suo tatuaggio era posto sull’avambraccio sinistro per questo l’aveva coperto, Giulia si affrettò comunque a coprire maggiormente la fasciatura col tessuto nero.
“ Sicura che non sia nulla di grave?! ” domandò allarmato il ragazzo “ Sono sicurissima, Mello! ” rispose la ragazza sorridendogli dolcemente, risultava irresistibile quando faceva la dolce, solo che normalmente era apprezzato solo quel lato del suo carattere irruento, non appena la vedevano combattere o sentivano i suoi sogni tutti i pretendenti torcevano il naso, la quasi totalità di questi la amava solo per il suo bel corpo, ma lei era molto più di quello!
“ In ogni caso, credo ci convenga chiamare mio fratello… tende a diventare nervoso se non si rispetta una sua richiesta e non la si esegue repentinamente! Oggi ha un ulteriore motivo per essere nervoso, temo… speriamo solamente di ricevere una risposta: lo conosco e se si adira pesantemente è anche capace di non rispondere al telefono! ” mormorò la ragazza, con dita esperte digitò il numero sulla tastiera quindi tenne il ricevitore in modo che tutti potessero udire.
Il telefono suonava a vuoto, segno che il fratello voleva farla stare sulle spine il più a lungo possibile, Giulia si morse il labbro nervosa e imprecò mentalmente Fratellone! Non ci posso credere che basta una cosa come questa per farti adirare con me; ho disobbedito alla tua richiesta, ma nemmeno tu potevi credere sul serio che io fossi riuscita a dimenticare Mello! Quindi risponderai alla mia chiamata, anche perché se non lo farai penserò da sola a come rintracciare Mikami, allora però tu sarai costretto ad esporti e a macchiarti le mani col sangue di un Vampiro Guida nominato da te, tra le altre cose… in quel caso credo che la possibilità di riavere un Akatsuki sul trono si allontanerebbe sensibilmente!
 
 
Spazio all’autrice
Ho intenzione di inserire un immagine all’inizio di ogni capitolo, quella del primo verrà inserita solamente quando PikkolaOtaku si deciderà a finirla-.-“ vi prego di pazientare fino ad allora:) e vi prego anche di commentareJ

 

  
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